“…siamo arrivati sotto casa mia e…” Ecco le prime parole che sento entrando in classe il lunedì e capisco subito che Alice sta raccontando il suo appuntamento a Federica. A quel punto mi aggiungo anche io, curiosa come le vecchie zitelle, per sapere come era finita la serata di Alice. “e????” continua Federica “e alla fine mi ha baciata!” risponde tutto d’un fiato, e diventando rossa come un pomodoro, la fortunella. A quel punto Federica, che era rimasta col fiato sospeso quasi tutto il racconto, si lascia ad un urlo liberatorio, al che Alessandra , entrando di corsa in classe tutta preoccupata chiede “Cos’è successo?? Chi è morto??” “Niente, tranquilla Ale. Alice si è solo trovata, finalmente, un altro ragazzo” rispondo io non nascondendo una certa felicità.
 
“Elisaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!” urla mio fratello dopo aver risposto al citofono “Cosa vuoi dalla mia vita?” rispondo stancamente staccando gli occhi dal libro di filosofia “Mi dovresti fare un piacere” “Cioè?” ”Un mio amico mi deve ridare delle cose ma io non posso scendere, puoi andare tu?” “E perché, di grazia, dovrei andare io?” “Perché io sono molto malato, ho la febbre e la tosse” Dopo aver sentito questa risposta esco dalla mia camera e vado all’ingresso dove trovo il citofono e mio fratello ancora in pigiama. Alle 7 di sera. “Non voglio sapere per quale arcano motivo tu sia ancora in pigiama. Torno subito.” E mentre mi chiudo la porta alle spalle sento urlare “Grazieeeeeeee!! Sei la sorella migliore del mondo!!” “Come no..” bofonchio tra me e me correndo giù per le scale e cercando di ripetere in mente la posizione degli illuministi riguardo alla storia. Appena arrivo giù, però, rimango sorpresa vedendo Lorenzo con in mano un sacchetto pieno zeppo di fumetti Marvel davanti al portone. “E tu cosa ci fai qua?” gli chiedo aprendo il portone “Devo ridare questi fumetti ad un mio amico, e tu cosa ci fai?” risponde “Sai io qui ci abito e poi dovevo prendere delle cose per mio fratello da un suo amico”. Non riesco a vedere la faccia che fa sentendo la mia risposta perché sono troppo concentrata a cercare intorno quel maledettissimo amico di mio fratello, inoltre fa un freddo cane e io come una scema sono scesa solo con un maglietta a maniche corte e un maglioncino leggerissimo “Aspetta, tu sei la sorella di Luca?” chiede Lorenzo facendomi trasalire, mi ero quasi dimenticata di lui. “Si, perché? Non dirmi che sei tu il suo amico” rispondo tremando come una foglia “Sono io” mi dice con un sorriso e dandomi la felpa che ha in mano. Rimango sbalordita non capendo il suo gesto “ Mi sembra di capire che tu abbia freddo, quindi ti presto la mia felpa” continua sorridendo “ Ah, ok grazie mille” rispondo sorridendo a mia volta e infilandomi la sua felpa. “Allora la fantomatica “cosa” che devi portare su a tuo fratello è questo pacco di fumetti e…” “Ok, grazie” “…e vorresti uscire con me?” dice tutto d’un fiato. Rimango sorpresa da quella domanda, avevo passato un sacco di tempo a cercare ragazzi per le mie amiche che mi ero quasi dimentica della mia vita sentimentale. Vedendomi così perplessa e poco reattiva mi chiede “C’è qualche problema? Sei già occupata con Mark?” “No ma va!” rispondo ridendo “E dove mi porteresti di bello?” “Non saprei…Un po’ qua, un po’ là…” “Vedo che hai le idee chiare! Io vengo, ma mi devi portare in un posto bellissimo” aggiungo con fare fintamente autoritario “Ok, non la deluderò milady” rido e, in tutta risposta gli dico “A sabato!” scoccandogli un bacio sulla guancia lasciandolo imbambolato davanti al portone chiuso mentre salgo le scale con su ancora la sua felpa.