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Autore: Liquid King    09/12/2012    2 recensioni
Leonard Lycan ha dalla nascita uno strano tatuaggio alla scapola sinistra. Che cosa rappresenta? Perché il ragazzo non sa quasi nulla di questo? Il padre Alexander Andersen sembra saperlo ma non ne fa parola. Lo Hellsing avrà un nuovo pericoloso nemico... più pericoloso dei nazisti. Leonard è un super Werewolf, l'unica creatura demoniaca in grado di uccidere Alucard! Leggete e recensite!
Genere: Avventura, Horror, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Violenza
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Salve a tutti, come promesso è il nuovo capitolo, è un pò corto ma è dovuto alla mia mancanza di tempo. Vi prego di scusarmi e godetevi il capitolo.

Leonard Lycan, Un curioso incontro.

Leonard osservò la ragazza allontanarsi sempre di più… scuote la testa perché è molto amareggiato.

“Dannata Maeko!” Leonard guardò le carcasse già in stato di decomposizione, dei nemici massacrati.

S’avvicinò a quello più vicino a lui e gli prese un pezzo di pelle verdognola… “Non sono normali… anzi sembrano modificati.” Era una tesi che il lupo mannaro sosteneva in quel momento. La cosa non è chiara, queste creature sembravano controllate da qualcuno. Qualcuno che voleva l’eliminazione di Maeko e forse anche delle altre creature della notte. Leonard infilò due dita nel teschio dello zombi-vampiro preso come cavia. Nulla.

“Che strano… mi sarei aspettato di trovare qualche marchingegno o simile nelle zone del cervello.” Anche se sembrava un tipo manesco Leo era anche un buon osservatore. “Ipnosi? Nah… improbabile. Sono creature senzienti, agiscono per istinto, non ragionano.” Leonard lasciò la presa e il cranio andò a sbattere sull’asfalto. Leonard, infastidito di non aver scoperto nulla alzò la gamba e schiacciò il cranio. Il sangue sporcò la suola della sua scarpa.

“Tsk…” Leonard si pulì la suola strofinandola sul pietrisco. Sentì un tuono.

Iniziò a correre e attraversò i viali di Londra senza incontrare nessuno a intralciargli il percorso. Arrivò fino a un tombino. Fu uno scherzo sollevare il coperchio e tuffarsi all’interno.

Ora poteva stare tranquillo… nessuno avrebbe potuto disturbarlo. Iniziò a camminare fino a raggiungere un tunnel che lo avrebbe condotto alla metropolitana. Una volta preso la linea Londra-Roma, iniziò a pensare.

“Maeko… dannazione. Sei stata per ben undici anni con lo Hellsing ma non ti ricordi di un solo membro della nuova Iscariota? O meglio della Lega dei Werewolf? Sei stata con Integra, Seras e…” Leonard digrignò i denti… “Alucard…” Mentre pensò a ciò, gli balenò come un fulmine a ciel sereno, una specie di intuizione.

-Alucard… porca putt…. Lui sa ipnotizzare! Se ipnotizza gli umani perché non dovrebbe fare lo stesso con i ghoul?- Dicendo ciò s’attirò l’attenzione della brava gente presente nel pullman e anche del Predator che in breve avrebbe fatto una strage.

“Oh… cazzo!” Leonard si buttò da uno dei finestrini ampi del treno. Il mentre la brava gente cacciò dalle loro borse, valige ecc. le loro pistole e uno cacciò dalla custodia del contrabbasso anche un fucile AK russo.

Se domani leggerete sui giornali di un massacro trucolento, non è colpa di Leonard, ok?

Andiamo avanti… Leonard arrivò finalmente alla sua base. Ad attenderlo vi era Schro…            

-Salve Leo! Hai sentito le ultime novità?- Schro saltò sulla mia scrivania.

-No, non so di che novità parli.- Leonard si levò l’impermeabile e si cambiò d’abito, indossando così una maglia semplice e una giacca arancione.

-Si dice che a Roma, più precisamente nella città del Vaticano, vi siano segnalazioni frequenti di persone con visioni mistiche.- Schro mentre diceva questo giocherellava con un piccolo tagliacarte.

-Posalo, è pericoloso. E comunque… questo fatto è strano, prima i vampiri, poi la chiesa.- Leonard s’avvicinò a Schro e gli tolse il coltellino dalle mani. Il gesto protettivo fatto dal patriarca venne interpretato dal gatto come un gesto amoroso.

-Patriarca…- Schro cercò di avvicinarsi il più possibile alle sue labbra nella speranza di baciarlo.

-Senti, vai a Roma e vedi che puoi trovare.- Leonard si scansò in tempo per evitare le avances del catboy. Schro cadde dall’altra parte della scrivania, Leonard gli porse la mano per aiutarlo ad alzarsi. Shro non aveva rinunciato alle sua occasione e finse di cadere in avanti finendo con la testa sul petto del lupo.

-Mi perdoni… non volevo.- Schro lo abbracciò. Imprevedibilmente l’abbraccio venne ricambiato.

-Schro… sono etero, non costringermi a prendere severi provvedimenti.- Nonostante la lieve minaccia, il lupo accarezzò la testa del biondino.

-Leo… volevo dirti che… fra una settimana è il mio compleanno.- Il gatto gli confessò che avrebbe voluto passarlo con il suo padrone.

-Oh… capisco.- Leo sorrise e strinse ancora di più il suo piccolo discepolo.

-Facciamo così, oggi visto che non ho nulla da fare, andiamo insieme al parco giochi.- La proposta del patriarca fece agitare le orecchie di gatto di Schro.

Schrodiger mostrò al patriarca due occhioni tenerissimi e un sorriso allegro, niente da fare: Schrodiger era e sarebbe rimasto un bambino.

Il parco giochi dove erano andati era alquanto originale (era stato il catboy a sceglierlo!).

-Accidenti… quegli spettacoli parevano proprio realistici!- Commentò Leonard passando da sotto un insegna su cui vi era scritto a caratteri cubitali: DeadMan Wonderland.

-Vuoi che ti prenda qualcosa, padrone?- Chiese Schrodiger a Leonard mentre quest’ultimo osservava un carretto di dolciumi.

-Una mela caramellata.- Rispose il vecchio lupo.

Mentre il gatto si era allontanato per prendere ciò che desiderava Leonard, quest’ultimo vide qualcosa d’imprevisto.

Una donna indossava un elegante kimono rosso ed emanava un che di mistico e magico. Leo si soffermò ad osservare il suo corpo lungo e le mani con delle dita sottili e semi scheletriche.

“Ma chi diavolo è? Non l’ho mai vista in vita mia.” Il lupo mannaro si lisciò la sua barba cortissima. Si rese conto che quella donna gli faceva il gesto di avvicinarsi.

Leonard, avvicinandosi poté osservarla meglio… aveva dei capelli corvini raccolti in uno chignon e degli occhi color marrone tendente al rosso… simili a quelli di Leonard. Non solo questo ma notò anche la presenza di un ragazzino molto giovane e che portava degli occhiali da studente delle superiori e vestito con una tunica nera. Egli doveva essere il domestico della misteriosa donna, visto che reggeva l’ombrello ed era molto timoroso di lei.

-Tu sei Leonard Lycan?- Lei formulò la domanda con una voce molto delicata e molto gradevole.

-Lo sono…- Leonard aveva terminato la frase che poi s’accasciò al suolo.

-Il desiderio è stato esaudito, il contratto è stato completato, signor Alexander Andersen.- La donna pronunciò quella frase come se il diretto interessato fosse con loro e sorrise.




Eh, lo so.... è una gran bastardata lasciarvi così e sappiate che per conoscere la fine che farà il nostro vegliardo lupetto dovete aspettare due capitoli! Vi aspetto la domenica prossima (salvo complicazioni). A presto!

Angolo del lupo: Leonard risponderà alle vostre domandine che tanto -ine non lo sono!

King (massaggiandosi le tempie): Accidenti... le ultime interrogazioni scolastiche mi hanno mezzo rimbambito anzi... togliamo pure mezzo!

Leonard entra nello studio, si siede e poi attende.

King (cercando le domande sul tablet): Tutto ok? Ti vedo tranquillo.

Leonard (Con l'aria tranquilla): Sì... solo che ho uno strano dolore al didietro.... come se qualcosa di molto ruvido e lubrificato fosse entrato.

King (un gocciolone gli scende sulla fronte): Non mi sembra che tu ne soffra particolarmente.

Leonard: Vuoi scherzare? Ovvio che mi fa male ma devo pur proteggere la mia dignità (o almeno di quello che mi è rimasto!)

King: Ok, diamo il via alle domande. BlackNote ti chiede se tu, vedendo una persona in pericolo mortale lo salveresti? Se quella persona è importante per te?

Leonard (grattandosi i capelli): Mah... dipende dalla natura delle persone.

King: Come?

Leonard: Se è umano allora va protetto, ma se è un dio immortale, allora chi se ne frega!

King: Ma se quella persona che so... è debole contro qualcosa? Per esempio se Maeko fosse debole a un determinato materiale? O fosse così indebolita da non riuscire a difendersi?

Leonard (ghigno sadico): Allora prenderei un martini e una sedia comoda e attenderei che la natura facesse il suo corso...

Maeko (sbucando dal retro dello studio armata di spazzolone e secchio di acqua): Che bell'uomo d'onore che sei! Maledetto bast....

King (meravigliato): "Come ha fatto a conoscere la strada per lo studio?" Ehmm... moderate il tono e tornate pure alle vostre faccende, qui stiamo intervistando....

Maeko (con i denti ghignanti e le vene sulla fronte): Zitto te maledetto occhialuto depravato di anime Ecchi e perdigiorno!

Leonard (terrorizzato e abbracciandosi al suo pony di peluche): Dei illustri! Ha offeso lo sommo autore di codesta FF!

King (facendo un sorrisetto gentile): Ah... è ciò che LEI pensa di me... molto bene.

King alza un braccio e schiocca il medio e il pollice insieme. Maeko magicamente viene legata e imbavagliata.

King (senza smettere di sorridere in modo ambiguo come Sebby-chan): Hai detto che sono un depravato, non è così? Benissimo...

King schiocca di nuovo le dita e apparve dal pavimento una leggendaria macchina, i cui progetti son andati perduti nel periodo della seconda guerra d'indipendenza e ritrovati nelle catacombe di Alessandria da un generale tedesco del terzo reich che li passa a uno studioso italiano Giacomino Siffredi il quale modifica e costruisce la macchina che ora ci troviamo di fronte.

King: Goditi questa macchina del tentacle rape! (chi ha occhi per intendere, intenda!)

Leonard: Mio dio... questo è inumano...

King: Ma và non vedi come si diverte?  Veniamo a noi.

King nota che non ci sono più domande e allora si alza e annuncia:-Ci sentiremo la prossima volta sempre che Maeko si liberi dalla macchina perché sarà lei la protagonista del nuovo capitolo. A presto!-

Maeko (Con il bavaglio in bocca e ormai ridotta all'intimo): MMmmmffffffggggg! (Liberatemi subito!!!!!)

A presto! (Si spera!)


   
 
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