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Autore: ErinLecter    09/12/2012    3 recensioni
Dino era sul divano di camera sua, aveva passato una giornata lunga e difficile, l'unica cosa che voleva fare era riposarsi.
Si stava per addormentare quando sentì un rumore provenire dalla finestra.. prese velocemente la frusta che aveva posato sopra il comodino e con un movimento veloce.. se la attorcigliò attorno al piede e cadde rumorosamente.
Imprecò ad alta voce mentre una piccola sagoma entrava camminando tranquilla dalla finestra.
-Dovresti imparare ad usare quella frusta senza i tuoi sopposti nei paraggi.. Dino- quella voce incredibilmente familiare risuonò nella stanza, Dino sorrise impacciato, era vero, senza i suoi sottoposti non riusciva a fare niente.. ma avrebbe fatto di tutto per loro.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Dino Cavallone, Kyoya Hibari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 5 - SENTIMENTI CONTRASTANTI
 
Hibari era agitato da quattro giorni. 
Non dormiva, non riposava. Camminava avanti e indietro per la stanza del Comitato Disciplinare, picchiava chiunque cercasse di accedervi.. ma purtroppo quel passatempo non gli permetteva di scaricare quella che a lui sembrava rabbia, come era solito fare. 
Sembrava, si. Perchè non era nemmeno più sicuro che fosse rabbia. 
Non dormiva, perchè se lo faceva gli occhi di Dino gli facevano visita. Non poteva, non voleva ricordarsi quel giorno dove gli aveva rotto il naso, dove aveva ricevuto una carezza piena di affetto che lo aveva fatto star bene, anche se per poco.
Si, era confuso. Troppi sentimenti contrastanti si aggiravano per la mente di Hibari, che non faceva che pensare a Dino Cavallone, l'idiota che era riuscito a farlo vacillare.
Ricordò la vicinanza di quel giorno, la faccia a pochi centimetri dalla sua. Se non fosse stato così stupido da colpirlo, lo avrebbe sicuramente baciato. Qualcosa dentro la panciadi Hibari fece una capriola al solo pensiero e arrossì, arrabbiato. Lanciò un tonfa verso la finestra, che si frantumò in mille pezzi.
Non aveva mai vuto legami con nessuno, non ne voleva in futuro. Allora perchè il suo corpo esultava quando Dino lo sfiorava? Perchè la sua mente, per pochi secondi, pensava a quanto sarebbe stato bello sfiorare quelle labbra perfette?
La verità era che aveva paura di quel sentimento così estraneo, ma non lo voleva ammettere. Quando mai, Hibari Kyoya, presidente del Comitato Disciplinare, aveva ammesso di aver paura? Lui semplicemente era convinto di non averne.
Gli sembrava d'esser diventato pazzo. Ogni volta che la porta si apriva sperava di vedere una capigliatura bionda fare capolino con un sorriso. Avrebbe capito che tutto era ritornato come prima, che poteva picchiare il biondo per quello che aveva fatto giorni prima e tornare alla vita di sempre, di tutti i giorni. 
Invece no. 
Sapeva che non sarebbe stato così. O tutto o niente, o vivere senza Cavallone o con la sua presenza, costante e forte. 
Si sedette sopra il divano, innervosito. 
Sarebbe rimasto lì, per ora. Perchè l'idea di mandar via il biondo, in quel momento, era insopportabile. Doveva picchiarlo prima, lo avrebbe fatto.. ma non in quel momento o avrebbe rischiato di ucciderlo. 
''E che importa?'' si chiese interiormente. Ma ignorò subito il suo pensiero, quando si ricordò degli occhi di Dino. 
L'amore era quello? 
Quella stupida pretesa, quello stupido sentimento, così forte da farlo esitare davanti alla cosa più ovvia da fare?
L'amore che lui non aveva mai provato, quello che si rifiutava d'accettare, eccolo lì, che aspettava solo lui. 
Improvvisamente sentì bussare. Si alzò sicuro di sè, con lo sguardo minaccioso, un solo tonfa in mano, pronto a scattare e mettere in fuga colui che sarebbe entrato.. quando una voce lo fece trasalire e irrigidire. 
-Kyoya.. sei qua dentro, per caso..?- 
Il panico lo sovrastò. 
 
Dino camminava per i corridoi della villa e poco dopo fu in macchina assieme a Romario. 
Pensava a cosa avrebbe detto a Hibari.. ma cosa avrebbe potuto dirgli, che già non sapeva? Cosa sarebbe potuto andare storto? Sapeva di rischiare al massimo qualche tonfa in testa, non di più. 
Era convinto che Hibari provasse qualcosa, lo conosceva. Poteva vedere nei suoi occhi cosa andava e non.. e aveva visto che quella carezza gli era piaciuta. Ne era sicuro. 
-Dove andiamo, Boss?- chiese Romario dal sedile del guidatore, guardando dal finestrino la faccia assorta di Dino  -Andiamo alla scuola media di Namimori, Romario. Abbiamo fretta-  L'uomo si limitò a sorridere, mentre dava gas.
Gli avrebbe parlato. Hibari era un ragazzino che aveva solamente bisogno di esser spronato, tutto qua. Se una carezza gli era piaciuta, perchè non gli sarebbe dovuto piacere un bacio? Un'altra carezza? Andava solamente abituato a quella sensazione di benessere che non era abituato a provare. E lui, lui lo avrebbe abituato, ad ogni costo. 
Non appena arrivarono a scuola disse a Romario di restare in macchina e salì le scale, deciso. 
-Dino-san! Non.. non penso sia il caso..-  per le scale incontrò un Kusakabe mal ridotto, pieno di bende e cerotti. Chissà quante ne aveva prese a causa sua.  -Stai tranquillo, è tutto occhei. Ci penso io.-  non diede il tempo di rispondere che si fiondò davanti alla porta del Comitato, bussando. 
-Kyoya.. se qua dentro per caso?-  nessuna risposta. Cosa si aspettava? Il silenzio lo distruggeva. 
-Kyoya, o mi rispondi o entro in questa stramaledettissima stanza-  disse con tono serio e severo alla porta. Ancora silenzio. 
Socchiuse gli occhi, posando la mano sulla porta, poi con un colpo secco l'aprì. 
Ed eccolo lì, vicino alla poltrona con un tonfa in mano, pronto ad accoglierlo. Osservò la stanza disastrata, la finestra rotta, la camicia stropicciata dell'altro. 
Sorrise leggermente -Dobbiamo parlare, non credi?-


NOTE AUTRICE
Chiedo perdono, subito. So che è passato molto tempo dall'ultima volta che ho aggiornato e, cavolo, non vedevo l'ora di farlo. Avere mezzo capitolo pronto e non avere il tempo per continuare e finire questa storia! Che rabbia. 
Ma.. adesso eccomi qua, con questo capitolo. è uno degli ultimi e spero di non rovinarmi proprio alla fine.
Essendo uno dei capitoli finali, perchè non scrivere un po' di entrambe le parti? L'impressione confusa di Hibari e quella forte e  decisa di Dino. 
E vi prego, non infamatemi perchè l'ho bloccato così, alla fine! Vi assicuro che era necessario çwç So anche che è corto e chiedo nuovamente scusa. Il prossimo capitolo sarà pieno di eventi. 
Come sempre vi ringrazio di aver letto, chaos uwu
  
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