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Autore: nobodyishopeless    09/12/2012    8 recensioni
“Caro Niall, o forse dovrei chiamarti amore. Perché Niall io non te l’ho mai confessato ma io ti ho sempre amato, in tutta la mia breve vita. Perdonami per non avertelo comunicato prima ma avevo paura che la nostra amicizia finisse, un giorno incontrerai una brava ragazza che ti farà innamorare, vivi Niall.. Per me. Vivi. Per sempre tua Nil.”
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi chiamo Nil, sono  una ragazza di sedici anni, frequento il terzo anno di liceo e  vivo a Foxford  nella Repubblica dell’Irlanda. Sono molto diversa dalle comuni ragazze irlandesi a differenza loro che hanno la pelle, i capelli e gli occhi chiari io sono scura, ho la pelle color  caffelatte, i capelli corvini, mossi e gli occhi color cioccolato, tutto merito di mia madre , è turca e sono la sua fotocopia, mio padre invece è irlandese ma è spesso in giro per il mondo: fa l’ingegnere ambientale , mia madre invece ha un negozio di borse. Vivo con i miei genitori e con mio fratello maggiore Bran, ha diciotto anni e frequenta l’ultimo anno nella mia scuola. Oggi è un normale giorno di autunno fuori l’aria è fredda e il cielo è grigio. Mi passa a prendere in macchina Chris il mio ragazzo che ha diciotto anni e sta all’ultimo anno, lo saluto con un bacio prima di salire nel posto accanto al suo, una volta in macchina mi accorgo che nei sedili posteriori sono presenti la mia migliore amica Katie e il mio migliore amico Niall saluto allegramente anche loro cominciando a parlare con Niall del compito di Storia che avremo di lì a poche ore. Niall lo conosco da sempre e gli voglio un gran bene, è la persona a cui tengo di più, perfino di più che Katie e Chris. –Ma perché sei passato a prendere anche loro?- chiedo curiosa a Chris lui si fa una risata insieme a Niall e poi mi risponde:-Perché abbiamo perso la partita di sabato per colpa mia e così per farmi perdonare da Niall gli ho promesso un passaggio a lui e Katie per queste tre settimane. Scoppiai a ridere, Niall e Chris giocavano insieme nella squadra di basket, loro adoravano il basket. Ma c’era una cosa che Niall adorava ancora di più, le sue canzoni, gli piaceva comporre con la sua chitarra classica i pezzi più dolci mai sentiti era davvero molto bravo.  Arrivammo a scuola e dovetti salutare Chris e Katie dato che loro erano dell’ultimo anno mentre io e Niall solo al terzo, le lezioni passarono in fretta, poi all’ora di pranzo mi dilungai un po’ poiché dovevo andare a segnare il mio nome nella lista dei provini del ruolo della protagonista per la spettacolo scolastico faremo Romeo e Giulietta quest’anno e a mio parere è davvero scontato come rappresentazione , ma io amo il teatro è la mia passione più grande potrei essere in grado di recitare di tutto. Dopo aver segnato il mio nome mi diressi a mensa dove mi aspettavano i miei amici. Arrivai al nostro tavolo col mio vassoio, c’erano Niall e Chris che borbottavano fra loro :-Eccola!- esclamò Chris a Niall, avevo come la sensazione che mi dovessero dare una brutta notizia, mi sedetti in fianco a Chris, di fronte a Niall:-Devo dirti una cosa..- mi confessò quest’ultimo –Ti ascolto!- dissi io con un filo di voce, avevo paura…-Ecco, sai che avevo mandato le mie canzoni ad una casa discografica, ecco me le hanno acquistate!- mi disse con voce troppo triste, in fondo era una bella notizia, aveva l’opportunità di divenire qualcuno nella musica – Ma è grandioso!- dissi entusiasta e sinceramente felice per lui- Nil, è a Londra. Devo partire la settimana prossima!- mi confessò con lo sguardo basso. Dolore. Ecco cosa ho sentito dolore allo stato brado, dolore selvaggio che lottava nel mio petto, si incrinava e graffiava. Sospirai , non poteva andarsene, aprii la bocca per dire qualcosa ma non trovavo parole, da un lato avrei voluto dirgli: “ Va’ e non pensare a me, vattene da questo schifo di città finché puoi!” ma in fondo non volevo che se ne andasse, mi alzai-Io devo andare!- esclamai, non sapendo che dire. Nelle ultime due ore  fu difficile ignorare Niall che era il mio compagno di banco, ma evitai l’argomento informandolo che non volevo parlarne, lui lo accettò e stette in silenzio fino al suono della campanella. Dopo la scuola mia madre Esmeray  mi venne a prendere, dovevo andare dalla dottoressa Mcburn per una visita di controllo mia madre temeva per il mio stato di ferro nel sangue un po’ per le mestruazioni troppo abbondanti, un po’ per le sempre più frequenti emorragie al naso e anche perché ogni volta che mi tagliavo per sbaglio ci volevano ore per fermare l’emorragia.- Nil  Lynch!- mi chiamò l’infermiera, mi alzai seccata con mia madre, non facevo che pensare a Niall, ci soffrivo molto.  Rimasi due giorni in ospedale, la dottoressa mi aveva detto che era solo per osservazione, ma sapevo che c’era di più, lo vedevo negli occhi di mia madre, lo vedevo negli occhi della dottoressa. Leucemia. Ecco cosa mi avevano diagnosticato. Una malattia che sapevo bene dove mi avrebbe condotto e anche che il tempo che avrei passato in compagnia di coloro che amavo non sarebbe stato molto. Non piansi, non ero ancora convinta del fatto che ero davvero malata. Mi lasciarono andare a casa, e io andai subito a scuola dove incontrai Niall :-Ehi tuo fratello mi ha detto che eri in ospedale.. stai bene?- mi chiese venendomi incontro. Non gli avrei mai potuto mentire, per due ragioni. Primo perché mi avrebbe scoperto subito, non ero un’attrice così brava, e secondo perché non si può mentire alla persona che si ama, anche se in fondo lo faccio da tanto tempo non esprimendo i miei sentimenti nei suoi confronti.- Io.. ho la leucemia Niall.- confessai guardando a terra, rimase zitto per un po’, poi prese un respiro, i miei occhi si riempirono di lacrime –Non è divertente.- disse serio Niall, ma in fondo lo aveva capito che non stavo scherzando, ma non poteva accettarlo, mi abbracciò vedendo le mie lacrime, presi a singhiozzare tra le sue braccia

- Niall ho paura!- confessai tra i singhiozzi, lui mi strinse e mormorò –Andrà tutto bene.. sai cosa, non ci vado a Londra che si fottano! Io non posso andarmene ora..- mi sciolsi da quell’abbraccio e lo guardai, avrebbe rinunciato al suo sogno per me, ma non potevo permetterlo, non potevo permettere che rovinasse la sua vita a causa mia :-No tu devi andare..- gli dissi calma –No non ci vado.- disse lui deciso –Niall tu ci andrai invece non posso permetterti di rovinare questa opportunità, morirò serenamente sapendo che tu hai vissuto i tuoi sogni.- risposi, avevo davvero detto morirò? A quelle parole anche gli occhi azzurri di Niall divennero lucidi –Non mi importa io non andrò a Londra!- disse testardo –Se tu resterai a Foxford io ti giuro che non ti farò entrare nella mia stanza di ospedale, ti giuro che non ti rivolgerò più la parola e che non saremo mai più amici e io starò male.- lo minacciai, essere dura era l’unico modo per convincerlo ormai dopo sedici anni che lo conoscevo. Passai l’ora di pranzo in biblioteca a cercare qualcosa sulla leucemia : “Le leucemie sono un tumore delle cellule del sangue caratterizzate da una proliferazione anomala della cellula staminale cioè non ancora differenziata e con molta potenzialità. Le leucemie possono essere acute e croniche. Le leucemie acute hanno un andamento spontaneo rapidamente evolutivo e fatale se non curate. Le leucemie croniche sono invece caratterizzate da un andamento clinico più lento”.
Io avevo la leucemia acuta, avevo avvisato Chris naturalmente e lui mi aveva promesso che mi sarebbe stato accanto sempre. Quel sabato salutai Niall in aeroporto :-Se tu stai male chiamami e vengo più veloce della luce.. te lo giuro Nil.- disse mentre ci abbracciavamo, piansi. Anche lui pianse –Ti voglio bene amico, sei la persona più importante della mia vita!- gli confidai in un orecchio, lui sorrise e se ne andò. Lo vidi salire sull’aereo e odiai me stessa. Non ero riuscita a dirgli la verità, non ero riuscita a dirgli che lo amavo, che Chris in confronto a lui non significava niente. Senza Niall i giorni passavano in fretta ma in maniera molto noiosa, ci scrivevamo un’ e-mail al giorno, ma non era lo stesso che averlo come compagno di banco. Dopo circa tre mesi cominciai la chemioterapia per iniezione, mi fecero appunto un’iniezione sulla coscia. All’inizio non sentii nulla oltre il fastidio dell’ago che si infilava nella carne, ma dopo circa quindici minuti, venni assalita da un senso di nausea incredibilmente forte, Chris era accanto a me che mi accarezzava i capelli, io non lo avrei voluto lì, avrei voluto Niall, ma in fondo non potevo prenderla col mio ragazzo che mi era rimasto accanto. Katie la mia cosiddetta migliore amica sparì dopo un mese che le avevo detto della malattia. A scuola già era diventato un pettegolezzo. La nausea si fece fortissima, alla mia sinistra c’era Bran invece, mio fratello non mi aveva abbandonato anzi era più presente di prima, mi porse una padella e vomitai. Dopo  altri tre mesi avevo perso i capelli e andavo in giro con una bandana rossa legata a mo’ di pirata. Un giorno mentre Bran mi portava a fare la visita mensile alla radio andò in onda una canzone di Niall, me la ricordavo perché lo avevo aiutato a comporre la seconda strofa quando aveva il blocco dello scrittore un anno prima. Chiamai subito il mio migliore amico che non mi aveva abbandonata, mi scriveva e mi chiamava ogni giorno e io ogni giorno gli mentivo dicendo che andava tutto bene. Mi complimentai con lui per la sua splendida canzone , lui ringrazio e poi volle sapere di me, gli dissi che stavo andando a fare una visita e che ero certa che sarebbe andato tutto bene. Non fu così. La dottoressa dopo aver fatto i soliti controlli mi fece sedere con mio fratello e ci annunciò:
-Nil, la chemio non fa più effetto al tuo corpo.-
Chiusi gli occhi e respirai, sapevo che sarebbe dovuto arrivare questo giorno ma non pensavo così presto 
-Quanto mi resta?- chiesi con voce flebile, in fondo non volevo saperlo, la dottoressa sospirò e poi rispose.
-Un anno forse meno..- il mondo per me cessò di esistere momentaneamente. Nei film dicono che un attimo prima di morire ti passa tutta la vita davanti, scena per scena, a me passarono davanti gli ultimi tre anni. Con la mia famiglia, il mio ragazzo che non amavo, il mio migliore amico che invece amavo e tutti coloro che avevano anche solo inciampato per sbaglio nella mia vita. Nella vita di Nil Lynch. Neanche allora dissi la verità a Niall, mentii di nuovo e gli anni di recitazione mi furono utili. Eravamo a luglio e tra poco sarebbe stato il mio compleanno, era il primo compleanno senza Niall. Non volli fare nessuna festa. Festeggiai con Chris, mia madre, mio padre che tornò dall’Alaska solo per me e mio fratello Bran. Dopo aver pranzato al ristorante mi diedero i regali: Chris mi regalò un orologio da polso, mia madre e mio padre un nuovo PC per comunicare con Niall e mio fratello mi regalò un ciondolo a forma di stella. Mentre ammiravo il regalo di Bran sentii le forze abbandonarmi di colpo, vidi tutto bianco, mi mancò il fiato e poi fu tutto buio. Mi risvegliai il giorno dopo in un letto di ospedale, col suono dei macchinari e una flebo attaccata al mio braccio, mi guardai intorno e vidi Bran che dormiva su una sedia. Respirai a fondo, avevo paura. L’ultima cosa che ricordo è che le forze mi avevano abbandonato improvvisamente e ora ero in un ospedale probabilmente peggiorata. La mia malattia non faceva che dimostrarmi che io non ero invincibile. Io prima mi sentivo invincibile, con Niall mi sentivo invincibile, perché lo amo. Mio fratello si svegliò e mi abbracciò –Cosa mi è successo?- chiesi , Bran sospirò :-Sei svenuta e sei peggiorata!- mi disse sincero. Era una promessa che avevo fatto fare ai miei familiari: niente bugie. Volevo sapere  come stavo, quanto tempo avevo da vivere e cosa avrei potuto fare.  -Quanto mi resta ancora?- chiesi a Bran trattenendo le lacrime, lui scosse la testa e mi rispose con un filo di voce:-Due mesi.
“Due mesi.” Queste due parole mi rimbombarono in testa, chiesi a Bran di far venire Chris, arrivò dopo un paio d’ore e gli ordinai di non farsi più vedere, gli dissi che volevo che continuasse a vivere senza di me, che non venisse a trovarmi nell’ospedale nel quale sarei stata costretta a vivere d’ora in avanti, lui pianse, io no. Mi diede un ultimo bacio e se ne andò. Circa venti giorni dopo il mio peggioramento ebbi un attacco cardiaco, lasciai il mondo dei vivi per trenta secondi durante la notte. Il giorno dopo la mia famiglia fu tutta nella mia stanza a stringermi. E io piangevo, non perché avessi paura, ma per rabbia. Io volevo morire, non ce la facevo più a sopravvivere alla vita. La vita è fatta per essere vissuta non per sopravvivervi. I miei genitori uscirono lasciandomi sola con Bran, che mi diede un bacio sulla fronte e poi mi sussurrò:- Nil, è il momento non credi?
Io annuii, sapevo a cosa si riferiva, si riferiva a Niall. Presi il PC e lo trovai online  su Skype. Quindi lo chiamai rispose e la sua immagine grazie alla webcam apparve nitida sullo schermo del mio PC. Era da mesi che non lo vedevo su Skype, perché non volevo che vedesse il mio aspetto sciupato. La mia pelle pallida; i miei occhi ,un tempo pieni di vita, vuoti; le mie labbra screpolate e il sorriso spento. Quando Niall vide la mia immagine sullo schermo sgranò gli occhi, il sorriso che aveva un attimo prima stampato sul volto era scomparso:-Nil.. sei tu?- le chiese, lei annuì semplicemente e poi sospirò :-Niall, io ho bisogno di te! Potresti venire un po’ qui perfavore?- gli chiesi sull’orlo di una crisi di pianto –Sono là per stasera.. Nil seriamente: quanto ti resta?-mi chiese poi –Un mese, forse meno!- risposi sincera. Finita la conversazione riflettei sui miei sentimenti per Niall, non so quanto sarei rimasta in vita ancora, dovevo dirgli ciò che provavo, così gli scrissi un messaggio.
“Caro Niall, o forse dovrei chiamarti amore. Perché Niall io non te l’ho mai confessato ma io ti ho sempre amato, in tutta la mia breve vita. Perdonami per non avertelo comunicato prima ma avevo paura che la nostra amicizia finisse, un giorno incontrerai una brava ragazza che ti farà innamorare, vivi Niall.. Per me. Vivi. Per sempre tua Nil.”  
Appena fiii di scrivere il messaggio mi addormentai. Mi sveglia qualche ora dopo, con le forze al limite, sentivo la vita diminuire in me. Respirai a fondo e vidi Niall seduto sulla sedia a guardarmi con i suoi occhioni blu.  
-Nil..- mormorò
-Niall.. Devo dirti una cosa…- gli dissi respirando profondamente, dovevo farlo.
-Io ti amo.. ti amo da sempre..- mi dichiarai, lui mi guardò incredulo, si avvicinò a me lentamente e posò le sue labbra sottili sulle mie, sapeva di cioccolato, lo assaporai tutto quel bacio facendo schiudere le mie labbra, e sentendo tutto lui nella mia bocca. Si staccò da me ansimando.
-Anche io ti amo Nil.- mi confidò.
Quella sera arrivarono i miei genitori e Bran come ogni sera e dopo aver abbracciato tutti li feci uscire, Niall mi baciò di nuovo chiedendomi perdono per essere andato a Londra:
-Ti perdono.- dissi con un filo di voce prima si chiudere gli occhi, stavolta per sempre. 



 

ehila.. ho scritto la mia prima OS. Che ne pensate? Aspetto le vostre recensioni. Ho scritto questa storia dopo che alcune swifties ci hanno augurato di morire di cancro, sono molto sensibile su questo argomento. Spero che la storia vi piaccia, baci Mar <3

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