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Autore: ArashiStorm    09/12/2012    0 recensioni
[scritta per la staffetta in piscina. Prompt orfano: Fissavano con inquietudine folle il cielo ottenebrato, mortuario manto di un mondo passato (L'oscurità - G. G. Byron)]
Era scomoda la terra sotto la sua schiena. Eppure fino a quel giorno aveva dormito senza problemi in quel sacco a pelo. Ma quella notte era diversa. Si era allenato, con fermezza e senza sosta come gli altri giorni ma oggi, più della spossatezza per gli allenamenti, gli pesava sulle ossa e nel sangue quell'incontro. Un ragazzino basso, lo stesso che aveva colpito con un sasso prima dell'inizio dell'esame, prima di ottenere il marchio che gli bruciava sulla spalla. Un ragazzino con i capelli rossi e occhi così marchiati e pieni di veleno che non ne aveva mai visti prima. Eppure pensava di avere ben impresso nei ricordi occhi ben più temibili e odiati di quelli di un ragazzino di un villaggio sommerso dalla sabbia.
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kakashi Hatake, Sasuke Uchiha
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto prima serie
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Fiuuuu appena in tempo per un altro punticino per la sfida della staffetta in piscina e per soddisfare una richiesta fattami da Ainsel. Chiedeva una fic KakaSasu, rapporto padre-figlio, classica, ambientata nel periodo che i due trascorrono in montagna per l’allenamento al chidori…non ricordo se viene detto il periodo/stagione in cui avviene il ritiro in montagna, ma presumo che lassù anche se fosse estate di notte faccia comunque freddo…
Spero di aver soddisfatto i requisiti >.<

Fandom: Naruto
Prompt: prompt orfano, Fissavano con inquietudine folle il cielo ottenebrato, mortuario manto di un mondo passato (L'oscurità - G. G. Byron)
Titolo: Una notte di pensieri
Personaggi Kakashi Hatake e Sasuke Uchiha
Wordcount: 1307 (word)
Categoria di fanwork: FanFic
Rating: Verde
Note: sinceramente non so se ho reso giustizia al personaggio di Kakashi…ho scoperto che trovo ostico scriverlo…poi beh spero che l’uso del prompt un po’ si capisca e non vi sembri tirato per le orecchie XD beh ai posteri l’ardua sentenza^^
Spero vi piaccia^^ (soprattutto ad Ai che ha fatto la richiesta)
Disclaimer Naruto e i suoi personaggi sono proprietà del maestro Masashi Kishimoto


Una notte di pensieri


Era scomoda la terra sotto la sua schiena. Eppure fino a quel giorno aveva dormito senza problemi in quel sacco a pelo. Ma quella notte era diversa. Si era allenato, con fermezza e senza sosta come gli altri giorni ma oggi, più della spossatezza per gli allenamenti, gli pesava sulle ossa e nel sangue quell'incontro.
Un ragazzino basso, lo stesso che aveva colpito con un sasso prima dell'inizio dell'esame, prima di ottenere il marchio che gli bruciava sulla spalla. Un ragazzino con i capelli rossi e occhi così marchiati e pieni di veleno che non ne aveva mai visti prima. Eppure pensava di avere ben impresso nei ricordi occhi ben più temibili e odiati di quelli di un ragazzino di un villaggio sommerso dalla sabbia.

Sasuke si alzò di scatto. Ormai era chiaro che dormire quella notte sarebbe stata un'utopia. Si infilò i sandali e uscì dalla tenda che condivideva con Kakashi. Fuori, lì dove la sera appena passata era stata cucinata la cena, rimanevano delle braci spente e due grossi sassi che i due ninja aveva utilizzato come rudimentali sedili. Il ragazzo si sedette su uno dei due, lo sguardo perso nel buio della notte. In cielo una mezza luna faticava ad illuminare quel poco che le nuvole le permettevano di fare. Sasuke alzò gli occhi verso quella falce bianca e subito gli tornò alla mente la notte in cui, la luna, la ricordava piena e lucente, come un sole, ad illuminare il massacro che il suo cervello si ostinava a non voler dimenticare. Era convinto che ci fosse altro che doveva ricordare. Notti come quelle, prive di sonno, gli mettevano sempre paura di far tornare alla mente qualcosa di più spaventoso, più terribile e angosciante di ciò che già ricordava di quei momenti. Sasuke sorrise amaramente.

"Che può esserci di peggio della morte della tua famiglia da parte del proprio fratello"

"Ti assicuro che può esserci di peggio"

La voce gli giunse alle spalle, sorprendendo non poco il ragazzino che si voltò di colpo. Kakashi gli sorrise con gli occhi, uscendo completamente dalla tenda, portandosi dietro una grande coperta che posizionò sulle spalle di Sasuke.

"Fa freddo fuori la notte. È meglio se ti copri...non vorrai ammalarti prima dell'esame"

"Sentiamo ...cosa può esserci di peggio...?" chiese il ragazzino avvolgendosi la coperta fin sopra il naso nel tentativo di nascondere l'imbarazzo per essere stato colto così privo di difese e, forse chissà, anche per nascondere un ringraziamento per quella calda coperta che il corpo infreddolito di Sasuke si era riscoperto ad apprezzare parecchio.

Kakashi rimase in silenzio per un lungo istante. Poi sospirò inginocchiandosi vicino alle braci spente "...ti dirò solo una parola: - iniziò - la Guerra!" concluse con calma guardando Sasuke dritto negl'occhi. Il giovane ninja resse lo sguardo del suo maestro, come a sfidarlo a dire altro, a spiegarsi meglio, cosa che Kakashi tentò di fare qualche istante dopo.

"La Guerra è la causa scatenante di tutto l'odio che pervade non solo il mondo ninja, ma tutti i paesi. La Guerra è la miccia iniziale di tutto ciò che porta dolore. La guerra ti costringe a indossare la divisa dell'indifferenza. La Guerra ti porta a sporcati le mani di sangue che non vorresti nemmeno vedere. La Guerra ti costringere a vedere amici morire sotto gli occhi. La Guerra ti pone davanti a scelte impossibili dandoti come alternative solo dolori diversi, senza via di scampo. La Guerra, Sasuke, è il demone più grande..."

Sasuke strinse forte la coperta che reggeva attorno al corpo. "Non è stata la guerra a uccidere la mia famiglia, il mio clan...è stato un uomo...mio frat.."

"...e tu pensi davvero che Itachi abbia agito da solo?" la domanda di Kakashi giunse a bruciapelo, troncando di fatto la frase di Sasuke. Il ragazzo si zittì di colpo, le labbra ancora semiaperte.

"Che intendi dire?"

Kakashi si alzò per raccogliere della legna che i due avevano riposto a fianco della tenda. La depose sulle braci spente e si sedette sull'altro masso.

"Che ne dici di accendere un bel fuoco?" chiese poi, non curante dell'espressione spazientita del suo allievo. Sasuke si imbronciò ancor di più stringendo i denti.

"Ti ho fatto una domanda..."ringhiò per nulla divertito dall'evasiva richiesta del suo maestro.

"Anch'io" rispose l'altro con un sorriso nascosto dalla maschera.

Sasuke pensò che sarebbe stato molto più giusto usare il Katon su Kakashi stesso invece che sulle braci ai suoi piedi, ma, ben sapendo che la cosa sarebbe stata controproducente, indirizzò il respiro infuocato verso il basso incendiando la legna.

Restarono in silenzio ancora per qualche minuto. Kakashi avvicinò le mani al fuoco nel tentativo di scaldarle, poi, quando ormai Sasuke era prossimo a desistere all'attesa esplodendo in uscita irrispettosa, l'uomo di fronte a lui prese a parlare.

"Tuo fratello ha conosciuto la guerra e ne è stato traviato. È l'unica spiegazione che posso darmi per ciò che ha fatto...ma sono convinto che non possa aver fatto tutto da solo...non lo credi forse anche tu?"

Sasuke distolse lo sguardo dal suo maestro portando gli occhi sul fuoco danzante. Quelle fiamme rosse e arancioni gli ricordarono ancora una volta gli occhi di Itachi e le sue parole gli tornarono riecheggianti alla mente.

"…Se anche tu otterrai quegl'occhi saremo in tre ...

In tre...aveva detto. Un'altro assassino da cui domandare vendetta. Un pensiero quello che gli attraversò il cervello nello stesso momento in cui sentì un dolore alla spalla che lo costrinse a portare una mano li dove il marchio pulsava. Gli occhi sanguinei con cui guardò Kakashi spinsero l'uomo ad alzarsi e ad avvicinarsi al suo allievo. Un colpetto sulla fronte, con due dita, per allontanarlo da quei pensieri pericolosi. Aveva pensato fosse un buon metodo e si stupì non poco quando il ragazzo gli artigliò le dita e lo pugnalò con due occhi di sangue.

"Non farlo mai più" sibilò con voce bassa, ma pregna di una decisione allarmante.

Kakashi allontanò la mano con prudenza. Non poteva sapere che quel gesto era molto di più che un semplice colpetto sulla fronte per Sasuke. Non poteva sapere che quel gesto, invece di allontanargli pensieri pericolosi, non avrebbe fatto altro che portagli alla mente ricordi dolorosi, che il piccolo Uchiha aveva ormai imparato a considerare fasulli e illusori.

Kakashi non poteva saperlo, ma reagì ben presto alzando l'altra mano e scompigliando con forza i capelli del suo allievo. Sasuke sbuffò, lamentandosi anche di quel contatto, ma senza allontanarlo questa volta. Alzò gli occhi e Kakashi fu felice di vederli nuovamente neri, sottili e imbronciati, certo, ma al tempo stesso accompagnati da un lieve imporporarsi delle guance.

"Questo va bene?" chiese sorridendo.

Sasuke annuì, discostando però la testa e alzandosi dal suo masso. Fece qualche passo verso la tenda ma prima di entrarvi fu fermato ancora una volta dalle parole di Kakashi.

"Abbandona la vendetta Sasuke. So per esperienza personale che non ne ricaveresti nulla di buono, finiresti solo per perderti nelle sue spirali d'odio. Non ti sto insegnando il chidori perché tu lo usi per la vendetta. Quel potere lo devi usare per proteggere ciò che hai imparato a ritenere prezioso... e sai a cosa mi riferisco, vero?"

Sasuke non rispose, non si voltò e senza dire niente entrò nella tenda. Kakashi lo guardò sparire dalla sua vista e si lasciò sfuggire un sospiro silenzioso. Gli occhi gli caddero sulle proprie mani e i ricordi del sangue di Rin che gli colava tra le dita lo fecero tremare...con quale autorità poteva lui parlare di usare il potere per proteggere le persone preziose...? Strinse i pugni e invocò dell'acqua per spegnere il fuoco.

All'interno della tenda Sasuke era rimasto in piedi. Lungo i fianchi anche lui stringeva forti i pugni. Sapeva che Kakashi aveva ragione, lo sapeva, ma non poteva dimenticare, non poteva perdonare... Aprì gli occhi, e lì, un nuovo tomoe si formò, nel rosso dello sharingan...
  
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