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Autore: Satyros_    09/12/2012    0 recensioni
Amelia Virginia D'este Pennywroth, vince uno strano concorso in collaborazione con una stupidissima ditta di cereali. Tutto ciò porterà lei, ed altre tre ragazze, all'interno della magnifica nave da crociera, per la città d'arte d'eccellenza: Atene.
Il tutto in compagnia di quattro ragazzi davvero strambi e famosi, che faranno parte del meraviglioso paccetto-monte premi de " Due mesi con I Beatles!"
cosa porterà una noiosa ragazza Veneziana, a passare il suo tempo con delle celebrità, che a suo parere, odia?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George Harrison, John Lennon , Nuovo personaggio, Paul McCartney , Ringo Starr
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
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The Strange Side Of Amelia Pennywroth -
Lo strano Lato di Amelia Pennywroth

Scambio di opinioni, Ostriche e nuove conoscenze.


Ora che il ragazzo aveva finto coi preparativi di chi si veste per andare ad un matrimonio, sotto le veci dello sposo, McCartney si ritrovava rinchiuso nel bagno di una cabina, in una nave da crociera, a spiare la sua nuova coinquilina, decisamente strana.
Amelia notò, che quel tipo super famoso, ci stava davvero mettendo troppo tempo.
- Hey Super Star! Quanto ti ci vuole per indossare un dannato paio di calzoni? - domandò irritata.
- Perdonami Ma Belle, mi ero perso a fissare lo specchio! - Una testa castana, dai capelli perfettamente lisci, spuntò fuori dalla porta semi-chiusa del bagno. Ora era uscito del tutto.
- Ti diverte tanto, parlare in francese? - domandò lei, sarcastica
- veramente  "Ma Belle" era rifertio ad una mia canzone...ma insomma, che razza di fan sei? - domandò lui ironico, incrociando le braccia sul petto, con fare offeso
- Appunto Cherie, Non sono una fan! - esclamò lei, strizzando l'occhio, ed inclinando la testa a sinistra.
- Ah davvero? Ecco perchè non ti sei messa a piangere disperatamente, o a saltellare gridando, senza senso! - Era rimasto deluso, doveva ammetterlo. Ma come la sua metà orgogliosa era stata ferita, l'altra metà da inguaribile donnaiolo, lo aveva ripagato con lo stupore che emanava l'aura mistica di quella donna. Diavolo! Non sapeva nemmeno quanti anni avesse! E non aveva intenzione di chiederglielo.
Amelia si sedette sul letto. Erano a mala pena le sei del pomeriggio. Non era sera, il sole batteva forte, e da quella mattina non era ancora uscita dalla cabina.
Il suo coinquilino famoso invece si, era andato di nascosto a confrontarsi sulle altre ragazze ch'erano capitate ai suoi amici.
- Allora John, la tua com'è? - domandò Paul, appoggiato ad un muro
- Lei è..wow! E' sexy come poche ma cazzo! Che caratterino di merda! Avresti dovuto vedere quanto stronza è! Si chiama Rose, o qualcosa di simile, se non sbaglio..-
-E la tua Paul?- Domandò Ringo, da i grandi occhi azzurri
- Sì, la tua com'è? - chiese John
- Ve la descrivo solo se poi mi raccontate delle vostre! - esclamò con aria sacente, il ragazzo.
- Dai Macca, va avanti! - irruppe George, ch'era stato zitto fino a prima, per ascoltare gli altri amici
- D'accordo gente! Lei è stranissima! Ma dico, strana forte! Non è nemmeno una nostra fan!- Sgranò gli occhi, nel gridare l'ìultima frase
- Vuoi dire niente pianti isterici, ne gridolini striduli? - domandò George, Paul annuì lentamente,senza abbandonare l'espressione sconvolta da allucinato
- In ogni caso è mora, ha i capelli lunghi, gli occhi verdi, ed un nome da vecchia! - Aggiunse poi
- Non è gentile questo, Macca! Un nome Tipo? - chiese Ringo, curioso
- Tipo Aurelia o Amanda.. una roba simile! Ma adesso voglio sapere tutto della tua coinquilina Rings, e poi anche quella di Geo! - sorrise sornione, il giovane da gli occhi inarcati.
- E' asiatica, si chiama Jill, credo! - Parlò ringo, - è un essere tenerissimo, appena è entrata mi ha abbracciato, e mi ha detto " Sei molto importante per me!" tutta sorridente, è adorabile! - Sorrise il ragazzo. Ringo era davvero felice per la sua coinquilina!
- E tu Geo? - domandò John, sornione - E' un gran pezzo di gnocca, o una balenottera azzurra? - domandò
- Fan isterica..- disse George, fingendosi Amareggiato. John gli mise una mano sulla spalla - Mi dispiace amico..- si finse triste per lui
- In ogni case è Bionda con gli occhi neri, nerissimi! Non riesco a capire la differeza fra le sue pulille e le sue iridi! O ha le pupille dilatate al massimo, o sono proprio neri! - Aggiunse George in fine.
- Beh, sempre meglio che il solito stereotipo "Bionda, occhi azzurri e stupida" no? - chiese John, sornione. In quell'istante si sentì una porta sbattere.
- Leeennooooon! - Gridò qualcuno. Una donna. - Oh Cazzo! - sussurrò il giovane, spaventato.
- Brutto ipocrita pezzo di merdaa! - Si sentì nuovamente. McCartney fece una smorfia dolorante
- Dove sono i miei vestiti? - Gridò una ragazza dai capelli castani, attorcigliata da un Ascugamani bianco.
Lennon tirò fuori un reggiseno nero di pizzo, e delle mutandine del medesimo colore.
- Oops, scusa! - sorrise malizioso, prese il reggiseno, e lo posò sul suo petto
- Che dici Macca, sono abbastanza sexy per te?- chiese con un voce femminile
- Oh Mio Dio, Fa-vo-lo-so! - sillabò il ragazzo, col medesimo tono
- Andiamo a vitivavci in un luogo indiscveto, amove! - disse poi Lennon, con la vocina falsata. - la V al posto delle R fa più gay - sussurrò, poi.
- Brutto Bastardo infame figlio di buona donna! - esclamò Rose, incazzata come una belva. Quel maledetto Lennon, l'avrebbe pagata cara!

Amelia girovagava per la cabina, quando s'imbattè nell'armadio che avrebbe dovuto condividere con Paul McCartney.
Aprì le ante in legno, qe uno strano odore le inebriò le narici. Era mai possibile che quell'uomo fosse prefetto in tutto?
Amelia si sentì in soggezione. Decisamente in soggezione.
Si sedette su di una sedia, dondolata dal mare, e strappò la busta che le aveva donato la sua migliore amica. Uscì la foto che le aveva scattato, un biglietto ed una carta. Un due di coppe.
Per prima cosa lesse il biglietto:
" Cara Mia, RICORDATI DI CONSEGNARLA AL SUO DESTINATARIO!  la foto, intendo.
Scommeto che ti stai chiedendo che cazzo centri una carta di Zia Lois, nella tua busta, e sopratutto che significato abbia, giusto?"

'Direi di sì, Cam!' pensò tra sé e sé, per ricominciare la lettura
" Bene, dovrai scoprirlo da sola. Vuoi un'indizio? Tutti i tuoi desideri si realizzeranno. Hai una gran fortuna Mia, il Karma ti sta ripagando per le sofferenze avute in passato. Ah, Zia Lois ha detto di stare attenta alle ostriche,  non so cosa intendesse.
In ogni caso sei vegetariana, giusto? Bene, vedi allora di non tagliarti con un'ostrica!

Sinceramente, Cameron."


Ripiegò il biglietto. Un sorriso apparve sulle sue labbra. Lesse la dedica dietro la foto, per Harrison, ed infine fissò la carta.
Due di coppe. Qual'era il suo significato? E sopratutto, come l'avrebbe scoperto?

- Hey Tu! - la porta si aprì. Un ragazzo dal naso lievemente dantesco, i piccoli occhi castani, ed i capelli del medesimo colore era entrato nella sua cabina. La domanda scorse spontanea :" chi è costui? come fa ad avere le chiavi della mia cabina?" si chiese Amelia tra sé e sé
- Sì, dico a te, bella moretta! - sorrise sornione. Amelia innarcò un sopracciglio, al quanto sconvolta
- che vuoi? - domandò scorbuticamente - Il Macca mi ha detto di chiamarti, co vogliono spiegare le regole del concorso! - Le sorrise, ma sempre con quel velo di malizia che non abbandonava mai quello sguardo da... Sognatore  - Wow, Paulie non sbagliava sul tuo conto - disse, sorridendole maliziosamente,Di nuovo. Sul suo conto? Cosa significava questo? - Si può sapere chi diavolo sei? - chiese la ragazza, infastidita
- Oh, ho capito chi sei! - sbottò tutt'un tratto Amelia, il ragazzo la guardò trovo - Sei il cantante! - esclamò poi - aspetta! Cam mi aveva detto come ti chiamavi..-
Il ragazzo, sconvolto, sgranò gli occhi - Non sai nemmeno chi sono? - domandò corrugando la fronte, sconvolto - Sì che lo so, tu sei John Lennon! - esclamò indicandolo. Il ragazzo si portò una mano in fronte.
- Aveva ragione anche sul fronte "Pazzia" - disse, chiudendo la porta alle sue spalle. 
- Spiegami allora che diavolo ci fai ad un concorso del genere! - Sbottò, infastidito. - La mia migliore amica è persa per George Harrison, quindi ha costretto anche me ad iscrivermi, solo che io ho avuto culo, lei no. Semplice, no? - sorrise. Faceva sul serio?
Il ragazzo si sedette su di una sedia, a gambe aperte, un gomito poggiato al tavolo, l'altro alla gamba
- Allora sentiamo, che musica ascolti? - Chiese inclinando lievemente il volto
- Io? Beh, sono un tipo da roba antica, come Frank Sinatra, Etta James, Ella Fizgerald, Billie Holliday, sai amo il jazz, ed il blues! Poi ascolto Elvis,i Platters, i Jackson Five, Diana Ross... cose così - Sorrise. Aveva un gran bel sorriso, ma non solo quello, pensò Lennon.
- Ottimo, allora sei arruolata! Voglio dire, Frank Sinatra a parte, il resto lo apprezzo! - Disse, accendendosi una sigaretta. Glie ne porse una, ma Amelia rifiutò, lei non fumava quella roba!
In quell'istante un McCartney al quanto sfiatato piombò nella cabina
- Amanda! Su, preparati! Veloce! - esclamò il ragazzo. Amanda? che razza di scherzo era?
- Ma che cazzo? Mi chiamo Amelia! - Lennon fece una smorfia di dolore, mimando un cenno di diniego allo stesso tempo. Paul sgranò gli occhi; Che figura di merda! Aveva sbagliato il Suo nome!
- Sì... Scusa Amelia, non volevo! Però datti una mossa, su! - cercò di riparare poi.
Amelia tirò fuori dalla valigia un vestitino nero, con un motivo floreale a rose del medesimo colore del nome, delle orribili scarpe col tacco nero laccate, che le aveva regalato Cam, il giorno del suo compleanno due anni fa, dopo di chè filò in bagno a cambiarsi.
- Per noi potevi anche cambiarti qui! - si sentì una voce "fuori campo": John. Amelia sorrise fra sé e sé
- Nemmeno morta!- annunciò, dal bagno.

 
   
 
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