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Autore: MissKuruta    09/12/2012    2 recensioni
Questa storia parla di una ragazza, Violet.
E' cieca dalla nascita, e il suo unico amico e sostegno è Sun, il suo cane.
Ma cosa succede se la fragile vita di Violet viene turbata da un invasione aliena, soprattutto se è costretta ad affrontarla con il suo compagno di classe da lei odiato?
Spero che abbiate la pietà di leggerla... ç_ç e magari lasciare anche qualche commentino... >.
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“BOOM!” un suono assordante mi svegliò bruscamente nel cuore della notte.
<< Sun! Dove sei? >> urlai spaventata. Il mio cagnolino mi raggiunse subito e mi diede il guinzaglio del suo collare.
Mi tirò verso le scale per scendere, e mi accompagnò in cantina, senza che io sapessi il perché.
<< Sun! Dove mi porti? >> chiesi impaurita. << Woof! >> rispose agitato. Non capii cosa intendeva, ma mi fidavo di lui al 100%, pertanto lo seguii fiduciosa.
Mi face accomodare su un materassino di lenzuola e si accoccolò vicino a me, come per chiedermi di dormire. Feci quanto mi imponeva e ripresi sonno.
 
Al mio risveglio una leggera brezza mi soffiava in faccia. Questo mi stupì molto. << Sun, chiudi le finestre >> ordinai ancora mezza addormentata. Nessuna risposta.
<< Sun? >> chiamai. Nessuna risposta ancora.
<< Sun, dove sei? >> ripetei. Mi alzai in piedi e procedetti a tentoni con il mio bastone. C’erano un mucchio di macerie vicino a me, come se fosse passato un uragano.
<< Sun... non dirmi che sei... >> sussurrai.
Non volò una mosca. Mi scese una lacrima e mi inginocchiai.
<< SUUUUUUUUN! >> urlai disperata. Ora sapevo che la mia vita era finita definitivamente.
Percepii una presenza muoversi dietro di me. Tacqui, immobile. Il mio cuore iniziò ad accelerare. Non sapevo come reagire. Chi era a seguirmi?
<< Fatti avanti! >> urlai coraggiosamente, tremando, però, di paura.
Una mano da dietro mi tappò la bocca. << Taci! Vuoi forse farci scoprire? >> la sua voce mi era tremendamente familiare.
<< Mollami! >> urlai mordendo la mano a Desmond. Non lo sopportavo. Non lo potevo sopportare.
<< Ti ho detto di tacere imbecille! >> mi rimproverò.
C’erano miliardi di persone al mondo. PERCHE’ lui?!
<< Adesso non ho nemmeno libertà di parola?! >> sibilai stizzita.
<< No, ma... >> cercava di trovare una scusa, quando tacque improvvisamente.
<< Non muoverti, non dire una parola... >> mi ordinò.
Non volevo dargliela vinta, ma sentivo che, questa volta, era davvero necessario che facessi quello che richiedeva.
Non avendo mai potuto vedere, sono sempre stata allenata ad ascoltare i rumori più deboli.
E per capire cosa stesse succedendo intorno a me, dovetti respirare quasi impercettibilmente, altrimenti il suono del mio respiro mi avrebbe impedito di fare una completa analisi della situazione.
Sembravo entrata in una specie di trance.
Tesi le orecchie così tanto da poter percepire il ronzio di una zanzara a 15 metri di distanza, se ce ne fossero state.
Ma intorno a me, apparte il “rumoroso” respirare di Desmond, non udivo nient’altro. Come se fossimo nel deserto.
Come se la città fosse deserta.
<< Arrivano. Non muoverti, non fare niente >> mi disse sottovoce. Irritata dal suo comportamento, ma tuttavia timorosa di quello che stava succedendo, a fatica feci quello che mi aveva chiesto. Ma COSA stava arrivando?

 
 
In lontananza udii il rumore di macerie che venivano spostate. Uno strano odore iniziò a espandersi nell’aria. Era dolciastro, ma allo stesso tempo rivoltante. Era quasi “metallico”.
Tacqui, cercando di catalogare quell’odore.
Ma, sebbene io non ne avessi ancora capito la fonte, il mio istinto l’aveva già percepita e analizzata.
Ero combattuta. Il mio corpo voleva scappare, il mio cervello mi ordinava di non muovermi, dato che non aveva ancora afferrato il pericolo che si stava avvicinando.
“Cosa devo fare?” pensavo.
“Scappa!” mi dicevo da sola.
“NO!” diceva l’altro lato di me.
Ormai stavo per voltarmi e iniziare in qualche modo a fuggire, ma un urlo disperato di qualcuno poco distante mi fece capire: “Troppo tardi”.
 
Un sibilo avanzava verso di noi. << Se ti muovi ti “vedono” >> sussurrò Desmond a voce bassissima, che a malapena riuscii ad udire.
<< E se ti “vedono” ti uccidono >> concluse con lo stesso volume.
Lo sentivo. Il sibilo era di fronte a me, ma, adesso che ascoltavo meglio, era un respiro ansimante. Chi poteva essere? L’odore che era presente nell’aria si fece più pungente. Era emesso da quella cosa di fronte a me. Dentro di me stavo urlando dalla paura, stavo piangendo, mi stavo nascondendo, stavo svenendo. Ma all’esterno ero perfettamente immobile.
Dovevo distrarmi. Dovevo pensare a qualcos’altro. Non potevo stare immobile a lungo, sapevo di avere davanti QUALCOSA di pericoloso.
A cosa potevo pensare?
 
<< Ehi! Mi senti? >> qualcuno mi chiamava.
<< Chi...? Cosa...? >> domandai intontita.
<< Sono Desmond. Sei stata brava... non ti hanno vista... >> disse allegramente. Sorrisi. << Sono brava quando si tratta di sparire... o di essere ignorata >> dissi in tono allusivo.
Lui ridacchiò sottovoce e mi aiutò a salire le scale per arrivare al piano terra. Ma credo che non esistesse, dato che sentivo chiaramente il Sole che mi scottava la pelle.
<< Che è successo? >> domandai incuriosita, guardandolo.
Desmond non rispose. << Sei vivo? >> chiesi sarcasticamente. Voltai la testa dritto di fronte a me. Una leggera brezza calda mi soffiò in viso.
<< Oh, no >> dissi rendendomi conto di quello che era successo.
Il vento non mi avrebbe mai colpita nel posto dove vivevo. Ero circondata da case, da palazzi, da alberi... non ci sarebbe mai potuto passare lì il vento. Intorno a me non c’erano più palazzi, strade, alberi e case.
Ero nella desolazione.
<< Di fronte a noi ci sono solo macerie, vero? >> chiesi rassegnata a Desmond. Con un flebile suono mi rispose << Sì >>.
<< Capisco... >> terminai il discorso, mentre una lacrima mi scendeva lungo la guancia. 



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Mini-angolino dell'autrice
>.< mi scuso per il ritardo!!! D:
Anzi, ringrazio MegJung per avermi ricordato della sua esistenza xD
Ecco... qua i nostri due protagonisti si incontrano al di fuori delle mura scolastiche... e Violet si dimostra sfrontata nei suoi confronti!! (?)
Alla prosshima!!
Un grazie anche a little_drawing (oddio, si scriveva così? D:) e GiuliHazza_ <3
  
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