Film > The Avengers
Segui la storia  |       
Autore: paoletta76    09/12/2012    1 recensioni
Non sarai re, ma che t'importa..? Puoi essere un milione di altre cose.. con le tue capacità, con il potere che hai fra le dita.. puoi guarire, puoi salvare.. puoi essere più che un re.
La storia introduce un nuovo personaggio (ma quanto, nuovo?) accanto agli Avengers..
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Thor, Un po' tutti
Note: OOC, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'A Million Other Stories'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Se solo un paio di anni terrestri prima gli avessero predetto cosa sarebbe diventato e -soprattutto- in nome di quale ideale, il dio degli inganni sarebbe scoppiato in una fragorosa risata.
 
Qualcosa era comunque rimasto, si disse, masticando uno stuzzicandenti davanti al computer. 
 
Chi se ne frega se stai agendo da stronzo, Loki. Se lo meritano. E' per una giusta causa.
 
Per l'occhio buono di Odino.. stai parlando come quel parastinchi di tuo fratello..
 
La luce verdognola dello schermo illuminava a malapena il suo viso sfocandone i contorni.
Sif dormiva, non s'era accorta di nulla.  Del resto, non era nuovo ad episodi d'insonnia, che poi magari recuperava svegliandosi all'ora del pranzo.
 
E poi, c'era sempre quella pagina del libro posizionata in background.
 
Scrivo un po', non riesco a dormire.
 
Bella scusa.
 
Se Tony l'avesse previsto, invece che un portatile, fra le mani gli avrebbe messo qualcosa di tremendamente urticante. E le manette con la catena.
 
Si morse leggermente il labbro inferiore. Ed iniziò il proprio lavoro.
 
Era stato veloce. Veloce e furbo. Non aveva perso un goccio di stile. Erano bastati un altro paio di visite alla villa, introdursi nell'ufficio privato di Mendes e scattare foto a documenti e carte di credito. Con tanti saluti al coccodrillo.
 
Il resto, l'aveva fatto il fantasmagorico laboratorio di Tony Stark. 
 
La prima volta in cui c'era entrato, non stava ancora neanche del tutto in piedi.
Ricordava l'ennesima giornata in preda alla noia, fra una pagina del libro da scrivere ed un paio di capitoli letti qua e là. Tony il portatile con connessione wireless non gliel'aveva ancora dato, Sif era sempre in giro per il progetto di lavoro che aveva avviato al fianco di Pepper. E lui si rompeva i cosiddetti, vagando come un'anima persa su e giù per la torre, o almeno fra i piani in cui gli era consentito.
 
Si era stranamente attenuto agli ordini del padrone di casa. Non tanto per senso di obbedienza, quello ce l'aveva sempre avuto ad un limite molto molto basso.
La realtà era che si sentiva davvero troppo debole per uscire dai confini sicuri di quella che ormai chiamava casa. 
 
Aveva così scoperto una palestra, con annessa piscina, al ventesimo piano. Il planetario sul tetto, la biblioteca al ventisettesimo. E poi c'era l'incognita diciannovesimo, cioè il confine fra interno ed esterno, fra pubblico e privato. Lì Tony aveva il suo laboratorio personale, lì nascondeva tutti i suoi segreti.
 
I segreti erano un'altra cosa che da sempre affascinava il principe cadetto.
 
Era sceso a passi quasi felpati, cercando di non incrociare nessuno e di non essere notato. 
Poi l'aveva visto. Il vetro di sicurezza controllato dalla grafica di Jarvis, ed oltre a quello una specie di paradiso.
 
Il piccolo paradiso privato di Tony Stark.
 
Esattamente come tua madre aveva le rose..
Perso com'era nel proprio divagare, sulle prime non notò i gesti che Tony gli inviava dall'altra parte.
 
Una ciabatta colpì il vetro e gli fece fare un salto indietro, portandogli il cuore ad un soffio dalla gola.
 
Ma sei stupido?? recitava il labiale del giovane, dall'altra parte del vetro. Tony s'era messo a ridere. Poi aveva smesso, ripetendo i gesti di prima.
Loki aveva aggrottato le sopracciglia, provando a comprendere il significato. Poi s'era guardato la mano destra, e ripetendo il movimento dell'altro l'aveva appoggiata ben stesa sulla piastra accanto alla porta.
 
Il vetro scivolò di lato, sibilando appena. 
- Wow..- il giovane avanzò, osservandosi intorno - quale privilegio, il paese dei balocchi..
- Perché siete tutti così sconvolti, se vi concedo l'ingresso nel mio mondo? Non sono poi così geloso dei miei segreti come pensate..
Loki aveva sollevato le spalle, allungando la mano verso un curioso oggetto di metallo.
- No! Quello no! Tieni le tue zampacce in tasca! - Tony era scattato in avanti, sottraendogli quel coso prima che le sue dita arrivassero a sfiorarlo.
- Menomale che non eri geloso..- Loki aveva alzato un sopracciglio.
- Voi non mi capite.- quello aveva riposto l'oggetto su una mensola ben lontano dal giovane - non sono giocattoli.
- Non l'ho mai detto. Cercavo solo di capire cos'è.
 
Tony aveva sospirato appena, prima di decidersi a condividere una manciata dei suoi segreti.
Il piccolo principe lo ascoltava con attenzione, e gli occhi fissi alle sue mani ed agli ologrammi colorati che riproducevano le fasi di montaggio delle attrezzature da cui più di una volta le aveva prese di santa ragione.
 
Fà la tua mossa, piccolo cervo..
 
Aveva sorriso, ripensando per un attimo al freddo dei gradini di Stoccarda sotto alle chiappe, alle armi ed agli effetti speciali con cui l'avevano costretto ad alzare le mani in segno di resa.
In segno di resa?
 
Ecco. Il laboratorio.
C'era entrato guardandosi intorno, la seconda volta, consapevole di non essere comunque del tutto solo.
 
Signore.. non credo le sia consentito, l'accesso, in assenza del padrone. E neppure legale quello che sta facend..
 
- Perdono, Jarvis.- aveva replicato, freddo e cortese, mettendosi ad una tastiera e disattivando il controllo dell' A.I. - è solo per questa notte, e per una giusta causa. Il padrone capirà.
 
Magari Tony l'avrebbe capito. Convincere il resto del mondo sarebbe stata un po' più dura.
 
Quella notte a fabbricare documenti falsi e bypassare codici d'accesso, un paio di altre notti ad hackerare sistemi di sicurezza direttamente dal portatile.
 
Il dio degli inganni aveva sorriso, ammirando la propria piccola e magnificente opera. Centomila dollari resi trasparenti e trasportati, a mezzo di numerose fittizie e minime donazioni, nella cassa della fondazione. Destinazione, Maria ed i dolci piccoli desideri dei bimbi dei quartieri scrostati di San Paolo del Brasile.
 
Odino non ne sarebbe stato orgoglioso neanche questa volta. Nemmeno un po'.
 
Chi se ne frega.. Loki era tornato a masticare lo stuzzicadenti, indifferente e leggermente felice.
 
Mendes si sarebbe accorto dell'ammanco esattamente tre mesi dopo. Il tempo per risalire a codici d'accesso e documenti falsi. Il tempo necessario al dio degli inganni per ripetere l'operazione con altre quattro cassaforti, in altre quattro ville di altrettanti pompati ricconi.
 
Un problema solo. Non aveva a che fare solo con loro o con le banche, ma anche -e soprattutto- con la rete di controllo dello SHIELD.
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: paoletta76