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Autore: mybrownhaiir    10/12/2012    2 recensioni
Lei era invisibile per tutti in quella scuola ma forse non era così.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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La stanza di Grace era completamente sottosopra.
Le due ragazze continuavano a provarsi vestiti su vestiti non riuscendo però a trovarne uno adatto a loro.
La festa era prevista per le 9, erano le 7,30 e loro ancora dovevano scegliere un vestito, pettinarsi e truccarsi.la più in crisi ovviamente era Hannah che odiava tutto quello che stava accadendo ma, per fortuna, tutto quell’odio era alleviato dal fatto che aveva una specie di appuntamento con Daniel.

Grace, improvvisamente, optò per un tubino nero senza spalline rivestito da stoffa anch’essa nera di pizzo e delle decolleté di vernice nera.
Hannah la fissava e non capiva come potesse aver scelto un vestito simile, di sicuro lei non avrebbe mai avuto il coraggio di andarci in giro.

Dopo circa mezz’ora quest’ultima uscì dal bagno dell’amica con un abito monospalla color corallo, di seta, stretto sulla vita con gonna formata da tanti strati di tulle leggerissimo e plissè.
Grace, che in quel momento era davanti la finestra della camera, si voltò e rimase a bocca aperta.

“Che c’è? Faccio schifo vero?”
“Santo cielo, Hannah, ma ti sei vista? Sei meravigliosa.”
“Non ti credo. Sei troppo di parte.”
“Vuoi darmi retta per una volta, si o no?”
“Ho scelta?”
“NO!”
Hannah sbuffò.
“Ok. Allora mi servono delle scarpe.”

Grace entrò nella sua cabina armadio e dopo ben 5 minuti ne uscì con delle decolleté di vernice beige con un cinturino sulla caviglia.

“Tieni!”
“Sei matta? Con queste cadrò sicuramente”
“La smetti di lamentarti?”
“Quanto sono alte?”
“Poco.”
“Poco quanto, Grace?”
“10 centimetri.”

Ad Hannah prese un colpo.

“Ti sembra poco?”
“Hannah?!”

La ragazza smise di fare domande. Prese le scarpe che Grace le porse e le indossò.
Senza dire una parola si voltò verso l’enorme specchio dietro di lei e le si presentò davanti agli occhi una scena davvero insolita.

Era lì, in piedi, che fissava la sua immagine riflessa e per qualche strano motivo si sentiva a suo agio.

“Guarda quanto sei bella.”

L’amica glielo disse con voce molto bassa quasi per convincerla e Hannah ricambiò il complimento con un sorriso.

“Avanti! Passiamo al trucco.”

Ovviamente quella esperta era Grace, così si occupò sia di lei che di se stessa.
Per quanto riguardava i capelli: Grace decise di farsi una coda da cavallo che le mettesse in risalto il viso, mentre Hannah optò per i capelli sciolti che si portò davanti coprendo la spalla sinistra nuda.

Erano appena scattate le 9 e loro erano ancora in camera a darsi gli ultimi ritocchi.
Alle 9,05 salirono nell’auto di Grace – una Mini nera con tettino e specchietti rosa confetto – e si diressero verso casa di Jefferson dove arrivarono alle 9,15.
Lasciarono l’auto lungo la strada, nell’unico buco libero che c’era.

La villa era di un solo piano: tetto marrone, mura gialle ed un giardino delimitato da rose rosse.
Il pensiero che passò nella testa delle due amiche era che Jefferson doveva essere molto ricco per vivere in una casa del genere.
Probabilmente non era solo un pensiero ma la verità.

“Sei pronta?”
Hannah guardò l’amica accanto a lei e annuì sorridendo.

Si diressero verso il portone da dove proveniva una fortissima musica da discoteca.
Provarono a suonare ma nessuno aprì così spinsero a porta che ovviamente era aperta.
In casa c’erano circa 200 persone: gente che bevevo, gente che ballava, gente che urlava, gente che si buttava nella piscina nel retro della casa, gente che si accoppiava e nessuno notò le due ragazze.

“Ellen!”

Grace notò una sua amica nell’angolo in fondo al salone a parlare con altre ragazze così si diresse subito verso di lei lasciando Hannah sola in mezzo alla stanza.

Il nervosismo di quest’ultima iniziò a farsi sentire ed immobile, nella posizione in cui si trovava, si guardava intorno sperando di trovare una qualche traccia di Daniel ma non vide niente.

Ecco! Lo sapevo che non dovevo venire. Perché mi lascio sempre convincere da Grace? Sono una stupida. Daniel avrà sicuramente avuto qualcosa di meglio da fare che venire ad una festa per me.

“Se stai di spalle non posso vederti sorridere.”

Ad Hannah vennero i brividi e questo solo per un sussurro nell’orecchio.
Si voltò.
Erano uno di fronte all’altro e quella stanza che prima era terribilmente affollata ora le sembrava vuota, forse perché l’unica persona che avrebbe voluto vedere, in quel momento, ce l’aveva davanti.
Entrambi sorrisero.

“Ciao Daniel”
“Ciao Hannah”
Era imbarazzatissima, così abbassò lo sguardo.

“Devo essere sincero: pensavo che non saresti venuta.”
“Anche io devo essere sincera: all’inizio non volevo venire.”
“Perché lo hai fatto allora?”

La domanda la spiazzò.

“Perché se non l’avessi fatto non avrei saputo cosa sarebbe successo.”

Daniel rise.

“Certo che sei strana, eh!”
“Un po’, forse!”

Adesso anche lei stava ridendo.

“Ti va di andare a fare un giro?”
Hannah annuì.

I due si diressero verso l’ingresso ed uscirono dalla porta dove solo qualche minuto prima lei e Grace erano entrate.
Per la ragazza lasciare quella festa era un vero sollievo ma ora era sola con Daniel e lui aveva a stupefacente capacità di lasciarla senza fiato anche senza dire niente.

Continua...


Note dell'autrice
Ok, questo capitolo fa schifo e ne sono pienamente al corrente. Dovrebbe essere una specie di transizione della storia quindi sapevo che non sarebbe successo niente perchè per far accadere qualcosa avrei dovuto farlo diventare troppo lungo.
Perdonatemi se potete. u.u
 
   
 
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