Capitolo 1

Ciao a tutte siamo 2 ragazze, migliori amiche io mi chiamo Roberta e la mia migliore amica Alessandra, siamo migliori amiche dal primo anno di asilo e le nostre mamma sono molto amiche. Sia mia mamma che la sua sono divoriziate e avendo un problema di lavoro hanno deciso di trasferisi a Londra. Vivremo in una casa tutte e due insieme. Non vedo l’ora.
Stanotte partiremo e stiamo salutanto le nostre ultime amiche, forse è solo per loro se rimarrei qui.
“ci mancherete” dicemmo alle nostre amiche. Ci abbracciamo l’ultima volta e poi andammo a casa.
Partimmo vero le 2 prendemmo le valigie e andammo all’aeroporto. “che bello vivremo insieme.. ehy ma mi ascolti?” Penso che Alessandra parlasse da sola perché io dormivo “Buonanotte piccola” mi diede un bacio sulla guancia e si mise a dormire anche lei.
“Ragazze svegliatevi, siamo arrivate” mamma ci chiamò e ci affacciammo dal finestrino, c’erano tanti aerei con la bandiera inglese, scendemmo aspettammo la nostra valigia e poi insieme alle nostre mamme ci avviammo in una via che non riesco a pronunciare e nemmeno a scrivere.
 “Bene, qui è dove vivremo da oggi..” “.. e per sempre” concluse mia mamma “cosa? Stavolta resteremo per sempre?” dicemmo io e Ale spalancando gli occhi.
Dovete sapere che io e Ale ci siamo spostate molto per via del lavoro delle nostre mamme.
 “non siete tanto felici..” ci chiese la mamma di Ale “ma scherzi?!!? È stupendo ci faremo veri amici!” io e Ale ci abbracciammo dalla gioia poi entrammo in casa.
 Era molto grande aveva un grande salone, una cucina al piano di sotto e al piano di sopra una stanza molto grande con due letti “LA NOSTRA CAMERAA!” e affianco un’altra mia mamma e della mamma di Ale.
Posammo i vestiti sul letto e ci mettemmo una tuta, io e Ale amiamo lo sport! Scendemmo giù perché volevamo fare una corsetta ma ci fermò mia mamma “dove credete di andare voi due?” “a fare una corsa” disse Ale “eh nono” disse agitando il dito “voi ci aiutate a mettere gli scatoloni dal camion in casa.” “ma..” cercai di dire io “ma niente, sùsù” dissero agitando la mano per dirci di muoverci. Prendemmo degli scatoloni e si fecero le 6.
 “Abbiamo finito noi andiamo!” Urlammo “Alle 8 qui ciao” sbattemmo la porta e cominciammo a correre c’erano tantissime e carinissime case.
 Dopo una mezzoretta eravamo arrivate davanti a una grande scuola, entrammo per iscriverci visto che domani avremmo dovuto cominciarla “i vostri nomi??” “Roberta James” “e Alessandra Williams” scrisse delle cose sul registro, ma non capii era già tanto che capivo ciò che diceva, l’inglese era difficile.
Corremmo a casa e vedemmo una folla di gente racchiusa in un cerchio andammo a vedere ed era una ragazza che stava a terra e non si muoveva. Dopo qualche minuto arrivò l’ambulanza e la portò via.
 “Povera ragazza chissà cosa le sarà successo..” disse Ale.
Tornammo a casa e ci mettemmo il nostro pigiama, scendemmo le scale e ci buttammo sul divano, prendemmo le carte e cominciammo a giocare “UNO!!!” dissi io ballando per la casa, “vedi che ho vinto io..” disse Ale piangendo dalle risate “Stronza..fammi vincere una volta” “ma anche no mia cara” “A TAVOLAAAA!” “si mangiaaaaa” urlai io “calmati, non è la fine del mondo.” Disse Ale sbattendosi la mano sulla fronte “AHAHAHAH” mangiammo pizza quel giorno, mi ricordava tanto Napoli, la mia vecchia città.
Dopo mangiato mamma ci chiese di andare ad annaffiare le piante, ci mettemmo un paio di Ugg ai piedi e una giacchettina.
 Uscimmo e nella casa affianco vedemmo un ragazzo con un ciuffo nero su una panchina “Ehy Ale guarda” “Che belloooooo” “stai zitta scema AHHAHA andiamo a presentarci, sarà il nostro vicino per sempre” “e mica mi dispiace!!” ci avvicinammo a lui “Ciao io sono Roberta e lei Alessandra, siamo le tue nuove vicine” lui più di tanto non fissava le nostre facce ma i nostri carinissimi pantaloni a cuoricini.
 Si alzò “Ciao, piacere sono Zayn, Zayn Malik, ehm quanti anni avete?!” ci chiese lui guardandoci “17 tu??” rispose Ale facendo avanti indietro con il bacino come una bambina “anche io, mi fa piacere avere delle vicini così carine” “Anche a noi avere un vicino come te” disse Ale “AHAHHA” rise “Bei pantaloni comunque!” “Ahahah è il nostro pigiama, lasciamo stare.. ora andiamo fa fuori qui, ci si vede ciao Zayn” salutammo noi “Ciao Roberta, Ciao Alessandra” ricambiò lui con un sorriso. Annaffiammo le ultime piante e poi ci avviammo in casa. Dammo la buonanotte alle nostre mamme e poi andammo in camera nostra distendendoci sul letto stanche morte.
 “Non è poi così brutto Malik” dissi io guardando il soffitto “ahah io l’ho detto” disse Ale ridendo “Vabbè buonanotte Scema” le dissi dandoci un bacio sulla guancia. La mattina seguente ci svegliammo verso le 7:00 con le urla di mamma “Alzatevi ghiriiiiiiiiiiiiiiii” “Aleee alzati dobbiamo andare a scuola!!” mi alzai e mi misi un leggins, vans e maglietta Ale si mise delle calze e una maglia lunga con delle ballerine, scendemmo a fare colazione: Biscotti e Latte. Prendemmo lo zaino e ci avviammo a scuola. All’improvviso ci sentimmo chiamare da dietro era….