tutto iniziò un giorno di molti anni fa. ma non è l' incontro ciò che importa. è la sostanza.
ed ecco qua anche quella:
io sono Arianna, una ragazzina di quasi 12 anni.
sono alta, magra dai capelli che mi arrivano alle spalle e sono castani.
nella vita sentimentale ho avuto successo: trovavo sempre qualcuno che mi amava!
ero piccola, allora abitavo a Lissone (Milano). c'era un parco. io lo adoravo: era sempre tempestato di bambini e spesso delle mie amichette.
quel giorno arrivò. io ero seduta su un tubo di legno, per aspettare il mio turno sull' altalena, quando un bambino, di poco più grande di me,mi passò avanti e mi porse una mano:
era molto pallido, i suoi occhi azzurri/grigi, i capelli neri-antracite e un sorriso angelico.
- io mi chiamo Alex! e tu come ti chiami?- le parole forse non erano queste, o non in questo ordine, ma biasimatemi! sono passati anni!
io risposi alle sue domande.
passarono un po' d' anni. tutti i giorni noi 2 ci incontravamo al pacchetto, parlavamo, giocavamo... fino a che...
-devo partire. mi devo trasferire- eccole. le parole appena uscite da quelle sottili labbra mi uccisero.
- ti faccio una promessa però! noi ci rincontreremo! tu mi devi aspettare!-
il giorno seguente mi recai al parco, ma di Alex, nemmeno l' ombra. era inutile chiedergli per dove: avevo si e no 4 o 5 anni.

2 anni dopo
erano passati 2 anni, ma quel bambino era scolpito nel mio cuore.
ero al parco di Arona (Piemonte provincia di Novara) sull' altalena con la precisione.
Caddi. una mano bianca mi aiutò a tirarmi su.
- ti sei fatta male?-
- no. Grazie per l' aiuto, comunque.-
- di nulla. Come ti chiami? Arianna per caso?
- si! come fai a...- alzai la testa: un ragazzo dai lunghi capelli e gli occhi grandi azzurri mi fissava.
io non ero cambiata, non molto almeno, ma anche lui non lo era.
- Alex?- dissi con voce fioca. lui annuii con la testa –Alex ? Alex... Alex!- sembravo impazzita. erano talmente tanti gli anni....
ma ora sorvolo.
4-5 anni dopo
io l' odiavo. non so perché, ma l' odiavo. quel ragazzo mi dava su i nervi!
-"ti amo"- non sai dire altro tesoro mio?
-io ti odio. levati mezzo, muori! fa qualsiasi cosa ma sparisci dalla mia vista ...- e dal mio cuore. mi scuso per questo linguaggio cattivo, ma dico la verità.
Lui mi amava, io lo respingevo. Lo maledivo, persino arrivai a pregare per le sue sventure ( alt! Sono cristiana e non faccio atti di satanismo )...
Dove voglio andare a parare?
Lui si è suicidato. “tutte balle” penserete voi. Ma lui si è suicidato.
Ormai lo odiavo, qualsiasi cosa faceva l’ odiavo. Tutte le mie amiche ci sbavavano dietro, lui sorrideva e diceva.
-sonno felice che mi amiate! Io ricambio, ma non con tutto il cuore. Perché io amo una ragazza in particolare.- loro non soffrivano, lo amavano di più. La ragazza in particolare ero io.  Fatto sta che un giorno gliele cantai di santa ragione. Uccidendolo a parole e disintegrandolo nel cuore.  Pianse. Non mi impietosii e lo scacciai.
E , 01-12-2012 lui scappò. Non ero l’ unica ad odiarlo in tal modo: i miei migliori amici condividevano e gliene facevano di tutti i colori.
07-12-2012: viene trovato il cadavere del ragazzo nel Parco dei Lagoni (un parco naturale di alberi e vegetazione) nell’ acqua, a pancia in giù. Lo ritrovarono una coppia di anziani. Questo è quello che il giornale disse. Il ragazzo aveva con il pennarello scritto sul braccio le seguenti parole:

• Ti amo. E se tu mi odi, se voi mi odiate, se il mondo mi odia, non vedo soluzione più ragionevole dell’ andarmene. Però ti amo- (la punteggiatura l’ ho aggiunta io).
• Ora, che finalmente ho ottenuto quello che volevo … mi sento vuota. Sento come se il mio cuore è stato strappato via. Come se il mondo è sotto i miei piedi.