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Autore: minichan    27/06/2007    2 recensioni
HO SISTEMATO LA FF, ORA SI LEGGE BENE, SCUSATE L'AVEVO POSTATA MALE, GRAZIE - Aspetta un attimo, non possiamo parlarne ? Non mi dai neanche il tempo per pensarci ? Devi decidere solo tu ? Devi decidere SEMPRE tu ? - ... Il sangue le colava dal labbro rotto, la vista era appannata e i suoni gli giungevano ovattati, come se avesse un paio si cuffie, provò ad alzarsi ma questa volta i colpi erano stati troppo forti, ricadde in ginocchio sul pavimento della cucina ...
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- CAPITOLO 8 –

OGGI

Non posso crederci, ancora oggi ogni mio pensiero è rivolto verso te, ogni sguardo è un cercarti, ogni sospiro è uno scordarti, non posso vivere senza averti al mio fianco …. il mio corpo, non ancora violato, non ancora appagato nonostante ormai un anno di matrimonio …. ma lo vorrei veramente contaminato da questo diavolo ? Da questo assassino senza vergogna ? Sospiro rumorosamente, ormai sono esausta dell’aspettare, non posso più chiedermi se mai qualcuno vorrà amarmi, anche solo fisicamente, i trenta tarderanno solo pochi giorni, vorrò svegliarmi ancora col corpo sudato sognando una tua carezza ? Sognando il tuo corpo accaldato che mi fa sentire qualcosa che non ho mai provato ? Come posso sperare di provare amore per una persona che non sei tu ? Tu che mi sai leggere dentro come fossi un libro aperto, che mi sa rassicurare con uno sguardo, che mi sai amare con un sorriso … perché tu Ryo sei tutto questo, sei uno sguardo, sei una carezza, sei la superficie vellutata della mia vita, il mio sole e la mia luna, il mio inizio e la mia fine, senza te nulla ha un senso, vivere, morire ……. l’inizio e l’oblio non hanno significato ….. morire e rinascere solamente per te ……. ma la mia vita ormai è giunta ad un limite, le forze mi abbandonano, il mio cuore è sempre rivolto a te, riuscirai sentire la mia preghiera ? Riuscirai a carpire il mio amore che placa il mio animo sconfitto ? Sì …. sconfitto nell’amore, nella vita, nel lavoro …. sconfitto in ogni cosa tu potessi mai sperare per me ….. sconfitto più che altro dal tuo orgoglio …. ora ti accorgerai che non ti avrei mai potuto scordare come tu volevi …. che non avrei mai potuto scordare quella che ero, quella che sono stata e che potrei essere solamente ….. mentre mi ricorderai non cercare di dimenticarmi ….. ma ricordati l’amore che ti ho donato ….. solo a te e nessuna altro mai ……

UN ANNO E CINQUE MESI PRIMA

Ormai avevano setacciato quasi ogni centimetro quadrato della “Colonia Varese”, quell’edificio era veramente infinito, erano sfiancati, mesi e mesi di ininterrotto lavoro, - Fortuna che è pagato bene – pensava Ryo al culmine della stanchezza.
Era seduto a terra con la schiena appoggiata al muro in una stanzina che doveva essere stata utilizzata come sgabuzzino, si sentiva così bene in quel piccolo angolo, sì piccolo come quello in cui aveva relegato i pensieri per la sua socia, tentando di arginarli come meglio poteva, impedendogli di straripare devastando il suo essere completo ….. era consapevole di amarla, lo avrebbe fatto fino al suo arrivo all’inferno, ma quella donna , Maria, gli stava trasmettendo un senso di pace …. ormai passavano tutto il tempo assieme, ridevano scherzavano, si sorreggevano a vicenda, erano diventati una squadra ….. sì una squadra ….. aveva impiegato quasi 8 anni della sua vita per considerare Kaori la sua socia e lei in pochi mesi era già diventata una sua “compagna” ? Ma chi voleva prendere in giro ? Certo stava benissimo con lei, forse col tempo ….. un rumore di passi attirò la sua attenzione, sembravano di una dozzina di uomini, e dal rumore erano carichi di svariate armi, Maria riposava appoggiata al muro opposto al suo, strisciò verso di lei e le mise una mano sulla bocca in modo che non facesse rumore – Maria, Maria svegliati – quasi un sussurro nel suo orecchio …..
Aprì gli occhi spalancandoli stupita della mano premuta sul viso, il dolce sguardo di Ryo le intimava di non emettere alcun rumore ….. silenziosamente l’uomo lasciò la presa e avanzò verso l’apertura dove avrebbe dovuto esserci la porta, la fedele Python in mano, gli occhi puntati verso il nemico che avanzava, la fortuna giocava in loro favore, li avevano sottovalutati e non si erano preoccupati di sincerarsi su dove fossero.
Con un susseguirsi di mosse fulminee disarmò la metà degli uomini e ricaricò l’arma, questo diede tempo agli altri suoi avversari di imbracciare i fucili …… estrasse dalla tasca dello zaino un fumogeno, ed in men che non si dica la stanza fu invasa da un fumo dolce e denso, ma che bruciava gli occhi.
Ryo, che prontamente si passava un panno bagnato su di essi attutendo l’effetto dell’ordigno, avanzava raso al suolo verso la direzione degli uomini che imprecavano in una lingua straniera dall’accento duro e secco – Tedeschi …. – mormorò lo sweeper !!!
Continuando ad avanzare e disarmando i delinquenti rimasti, Ryo fu accerchiato da tre che sembravano decisamente più in gamba degli altri ... si passò la lingua sulle labbra rese arse dal fumo – Allora, avete voglia di giocare con me ? Non sapete da quanto non faccio un po’ di sano allenamento, anche se non siete belle donne per ora mi posso accontentare di questo !!! – E con un gesto improvviso riuscì a disarmare a mani nude i tre, scagliandoli contro il muro, che si sgretolò all’impatto sotto il peso dei loro possenti muscoli.
Quello che vide per poco non lo fece rabbrividire, una mano ….. una piccola mano composta solamente da ossa spuntava dalle macerie puntando l’indice verso l’alto, come ad inquisire quell’unico essere che fosse responsabile della sua fine ……
All’anulare portava un anello dallo splendore indescrivibile ……

La cena al ristorante era stata superlativa, il cuoco aveva superato se stesso, certo con quello che si prendevano ogni notte per il pernottamento potevano anche trattarli con tutti i riguardi !!!
I piatti serviti erano tutti tradizionali della cucia romagnola, uno stile corposo e gustoso allo stesso tempo …. il vino rosso rendeva il tutto un pò più allegro, la musica, le luci soffuse …. Ryo e Maria si stavano gustando la loro serata di addio al continente italiano.
Dopo aver fermato i malviventi che avevano tentato di ucciderli, erano stati chiamati immediatamente i carabinieri, che avendo la caserma nelle vicinanze furono lì in pochi minuti, gli uomini furono tutti arrestati e condotti in custodia sul cellulare delle forze dell’ordine, e un patologo forense fu inviato per studiare il corpo che avevano trovato.
Si trattava di un bambino dall’apparente età di 8/10 anni, la forma del bacino dimostrava il sesso maschile, anche se a quell’età lo scheletro avrebbe dovuto ancora completare il suo ciclo di sviluppo, risultava sepolto da una cinquantina di anni ed il test del DNA avrebbe confermato il suo grado di parentela con Maria, ma ormai il fatto che avesse l’anello, o meglio QUELL’ANELLO al dito non lasciava ombra di dubbio, quello era certamente il figlio della bisnonna di Maria.
Quet’ultima dopo aver appurato la scoperta si era data ad un pianto liberatorio, niente di isterico e stupido, solamente una reazione nervosa dovuta allo stress dell’ultimo periodo, e Ryo era lì, ad abbracciarla e consolarla per farla riprendere.
L’anello sarebbe stato consegnato all’ultimo discendente della famiglia Vau Kauser e il bambino avrebbe avuto una degna sepoltura nella tomba di famiglia di Maria, come avrebbe voluto la madre.
Ora stavano bevendoli loro caffè, consci che di lì a poche ore sarebbe finito il loro idilliaco rapporto …..
- Allora Saeba, una volta in Giappone cosa farai, tornerai a fare lo sweeper mangiadonne ? – Ryo, con lo sguardo più serio che potesse mai offrirle – Ho un’agenda di donne che aspetta solo il mio ritorno, non posso deluderle, sono lo stallone di Shinjuku, il quartiere dovrebbe cambiare nome senza di me … -
La donna lo guardò ironica, sapeva che non sarebbe mai rimasto con lei, con un piede carezzò la gamba dell’uomo – Sapevo che eri troppo attaccato alla tua città per poterne stare lontano, ma questa notte è solo nostra possiamo coronare la fine di una bellissima amicizia ? –
- La nostra amicizia non finirà qui, sarà solamente un po’ “diversa”, decisamente a distanza, sempre che tu non voglia fermarti a Tokio per un po’ …. -
La donna si alzò e prese lo sweeper per mano – Parliamone più tardi, ora non c’è più tempo per fare questi discorsi …. – detto questo lo condusse verso la sua camera.

I respiri erano affannati, due bocche si cercavano e si stuzzicavano senza fine, - Che buon sapore ha – pensava Ryo ad occhi chiusi senza staccare le mani dal suo viso.
Volle fare le sue carezze più adite spostando le mani sulla schiena di Maria, che si arcuò sotto il suo tocco, i loro muscoli erano tesi all’inverosimile, azzardò con una mano sul fondoschiena, ritraendola pensando di essersi spinto troppo oltre, ma lei di risposta con un gesto rabbioso si tolse la camicetta.
Aveva un fisico strepitoso, certo che con la tuta da lavoro poteva sembrare quasi un muratore !!!!
Ryo passò le sue mani ruvide sulla sua schiena nuda della donna – Dio che pelle morbida che ha – lasciandole una mano sulla schiena le mise l’altra tra i capelli, in modo da attirarla a se per approfondire il bacio – E come sono morbidi e soffici i suoi capelli rossi … - ebbe un attimo di esitazione in cui spalancò gli occhi, Maria non aveva i capelli rossi …. non poteva rovinare quel momento …. li richiuse imponendosi di non pensare più a niente ….. lei gemette ….. due occhi nocciola fiammeggiarono tristemente nella sua mente, un altro scatto, questa volta lei se ne accorse – Ryo, tutto a posto ? – gli chiese mentre gli mordicchiava il lobo dell’orecchio – certo Sugar è tutto perfetto …. – NOOOO questo era troppo, non poteva farle questo !!!! Si staccò all’improvviso spaventato, quella era una ragazza speciale, non poteva far sesso con lei e far finta di non pensare ad un’altra … - Maria mi dispiace ma …. - ….. - C’è già un’altra donna nel tuo cuore …. – Ryo rimase ammutolito – Cosa credevi che non si vedesse ? Tutte le volte ce ti blocchi guardando quel qualcosa che vedi solo tu, quando sospiri quando non c’è ASSOLUTAMENTE niente per cui sospirare, lo sguardo che hai quando parli di Tokio, del bisogno che hai di tornare per una certa data …. non sono una stupida Ryo !!! – Lo sweeper era spiazzato dall’intuito della donna – Mi dispiace veramente tanto, non volevo prenderti in giro, pensavo davvero di riuscire a dimenticare con te, ma non si può dimenticare il proprio cuore … - Maria gli poggiò una mano su petto nudo, - Non ce l’ho con te, perché non mi racconti la vostra storia ? – Si addormentarono così, stretti l’uno all’altro, bisognosi di un amore che non si potevano dare, mentre lui le raccontava di quanto fosse meravigliosa la sua Kaori ….


- CONTINUA -

  
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