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Autore: Satellite_29    10/12/2012    2 recensioni
Sono Lavinia Merryweather, una sedicenne con una paura folle per il Latino. Perchè? Non me lo so spiegare neanche io.
So solo che per colpa di questa stupida lingua morta Kyle Hunter, un figo da paura, mi farà da professore di ripetizioni per aiutarmi. Riuscirò a resistere al fascino del bel professorino?
Dal capitolo 1:
Chissà com’è ‘sto tizio. Sarà il solito sfigato che per racimolare un po’ di soldi per cambiare città è disposto a fare ripetizioni ad una ragazzina come me. Deve stare messo proprio male per voler iniziare così presto.
"..." Tutte le teorie sul povero sfigato figlio di una povera vedova erano sbagliate, completamente. Nella mia stanza c’è un bellissimo ragazzo, che non ha nulla a che vedere con la vecchia amica di mia madre. E io dovrei fare lezioni con questo tizio che potrebbe benissimo essere uscito da Abercrombie? Prevedo giorni duri, molto duri.
Dal capitolo 7:
Si avvicina all’orecchio e mi sussurra con voce sensuale – Tu mi piaci molto, Lavinia. Però com’è che hai detto .. Ah già, al momento le relazioni di coppia non sono la tua priorità. Beh sappi che ti farò cambiare idea. Ad ogni costo.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Capitolo 15: Guerra sia

Scendo timorosa dalla macchina. Brooke mi ha fatto davvero esagerare con questi tacchi.
Mio padre scende velocemente e apre la portiera a mia madre, che gli sorride. In questo momento non sembra più la persona acida che odia a morte suo marito. Philip e Jane sono davvero belli insieme, è come se non fossero mai stati separati un momento. Lui le offre il braccio e lei, arrossendo leggermente, accetta. Devono essersi messi d’accordo sui vestiti. Lui indossa un completo grigio con camicia e cravatta celeste, che va benissimo col colore dei suoi occhi, mia madre ha un vestito color acquamarina monospalla che le cade morbido sui fianchi. Io invece indosso un vestitino bianco con delle borchie che avevo intenzione di mettere da un po’ di tempo.
Mentre entriamo scorgo la macchina di Lucas e decido di aspettarlo. I miei genitori si accorgono dei Blazer e decidono di aspettarli.
- Jane, Philip! Da quanto tempo! – esclama il padre di Lucas, trascinando mia madre e mio padre con se.
- Emozionata per stasera? – mi chiede Lucas sottovoce. Indossa un pantalone nero e una camicia bianca. I capelli scuri sono spettinati come al solito e i suoi occhi sembrano due pozzi senza fondo. Io sorrido imbarazzata. Lui ride e stringendomi la mano mi accompagna nell’atrio della casa.

Una luce abbagliante quasi mi acceca gli occhi e solo dopo averli sbattuti un paio di volte mi rendo conto che era solo il flash di una macchinetta fotografica. Il salone è a dir poco enorme, e nonostante le sua grandezza gli invitati entrano quasi a stento. Riconosco subito Hope con la sua chioma rossa, così io e Lucas andiamo a parlargli.
- Hope, per caso hai visto Brooke?
- E’ arrivata più o meno un quarto d’ora fa, vi stava cercando. – ci dice Hope sorridente.
- E Kyle? – gli chiedo io col cuore in gola.
- Mi stai chiedendo se è già nella sala oppure se ti ha cercato? – chiede ammiccando divertito.
- Tutte e due le cose. – dico, cercando di incenerirlo con gli occhi.
- In realtà l’ho visto un po’ di tempo fa, ma non ha chiesto di te. Per lo meno, non lo ha chiesto a me. – dice sospirando.
- Ragazzi, finalmente vi ho trovato! - Brooke ci saluta calorosamente e poi ci sussurra nell'orecchio - Ho delle notizie per voi che potrebbero interessarvi ..
- Ehi ragazzina, non escludermi dai tuoi piani malefici! - ci dice Hope, contrariato dal fatto che Brooke aveva abbassato la voce.
- OK, scusa. Comunque, il bellimbusto è sempre sorvegliato dalla "cara" sorellona, quindi non so se riuscirà a scollarsela per parlarti. E poi ho incontrato Daniel quando sono entrata.
- Quel demente? - chiedo, sorpresa che ci sia anche lui.
- Già. Però so come attirare l'attenzione del pollo .. - dice Brooke sogghignando. Hope guarda interrogativo Lucas, che inizia a ridere. Aspetta un momento ..
- Non ci pensare nemmeno, Brooke. Non ballerò con quel pervertito! - quasi urlo, ripensando a come aveva provato ad alzarmi il vestito alla festa.
- E' per una buona causa! Se vedremo che Kyle non farà nulla se Daniel ci prova, ti aiuteremo noi. - dice Lucas, rassicurandomi.
- Fatemi vedere chi è questo Daniel, sono proprio curioso. - Hope alza la testa cercando di vederlo.
- Non credo che Daniel sia così stupido da fare il cretino, sapendo che i suoi genitori sono qui.
- Dovresti sapere che a Daniel non importa un fico secco di quello che gli dicono …
- Ragazzi, non vorrei interrompere il vostro allegro dibattito, ma guardate un po’ chi c’è – ci dice Hope indicando col mento verso una scalinata laterale.
Kyle ha appena sceso l’ultimo gradino e si sta sistemando la cravatta nera del suo completo. Oddio, sto per svenire.
- Lavinia, togliti quell’espressione da ebete e vacci a parlare, muoviti! – sussurra Lucas all’orecchio e spingendomi verso la sua direzione, facendomi quasi perdere l’equilibrio sui tacchi a spillo. Mannaggia a me e a quando mi sono fatta convincere a metterli! Quando rialzo lo sguardo però, vorrei svenire sul serio pur di non guardare quello che sto vedendo adesso.
Una ragazza dai capelli neri lunghi quasi come quelli di Raperonzolo scende le scale. Kyle le offre il braccio e lei per ringraziarlo gli da un bacio sulla guancia. Purtroppo devo ammettere che è bella: alta, snella e formosa. Insomma, un fisico da paura.
- Non dirmi che non te ne ha mai parlato. – sento una voce femminile da dietro. Mi giro.
- Possibile che dalla tua bocca esca solo veleno? – le dico, senza guardarla negli occhi. Julie ride e mi alza il viso verso il suo, più alto del mio anche per colpa dei suoi tacchi/trampoli.
- Il mare è popolato da tanti pesci, se poi ti capita davanti proprio la tua ex ragazza non puoi resistere. – Ha un sorriso quasi maligno stampato in volto.
- Immagino che il ritorno di Meredith non sia stato casuale, giusto? – le chiedo, anche se conosco già la risposta. Torno a guardare verso i due piccioncini; lei sorride a chiunque le passi affianco, lui sembra avere occhi solo per quella ..
- Immagini bene. Ho pensato che a mia madre facesse piacere rivederla, ci era molto affezionata. Ma a quanto pare anche qualcun altro ha gradito la visita .. divertiti finché puoi Lavinia, perché da adesso si inizia a fare sul serio. – mi sussurra, avvicinandosi ancora di più a me per non far sentire nulla a orecchie indiscrete. La guardo camminare tranquilla verso il fratello ondeggiando sui suoi tacchi blu elettrico, intonati al colore del vestito.
Uno affianco all’altra sembrano quasi gemelli, tutti e due belli come le statue greche, belli da far stare male. Sento gli occhi pizzicarmi per le lacrime, ma prima che riesca a voltarmi o a prendere un fazzoletto dalla borsa, una lacrima riesce a scendere sulla mia guancia.
La asciugo prontamente, ma alzando di nuovo lo sguardo comprendo che Kyle ha visto tutto.

- Che cazzo, non è possibile che quella ragazza debba rovinarmi la vita solo perché suo fratello è un cretino patentato! Non è normale che questa ce l’abbia con me, porca miseria! – urlo a Brooke nel bagno al piano di sopra. Ormai sembro un panda, con tutta la matita sbavata a formare della righe sulle guance. La mia amica mi passa l’ultimo fazzoletto del suo pacchetto e si appoggia al muro davanti a me.
- In effetti non capisco il suo accanimento. E’ sua sorella, non una ex che torna all’attacco! – mi dice, cercando nella sua pochette un pacchetto di salviettine struccanti. Appena lo trova, quasi lo strappo dalle sue mani.
- E adesso che hai intenzione di fare? – mi chiede Brooke. Scuoto la testa – Voglio proprio vedere cosa succederà stasera. Se ritorna con la ex, con me ha chiuso. – rispondo, mentre pulisco l’ultima sbavatura di matita sotto i miei occhi. Se non fosse che sono rossa come i pomodori, si direbbe quasi che non sia successo niente.
- E per le ripetizioni? Non puoi dire a tua madre cos’è successo! – mi dice Brooke preoccupata.
- Visto cosa succede quando non si ha un rapporto DISTACCATO con i professori? Merda, lo sapevo dall’inizio che questa cosa non avrebbe avuto un buon finale. – urlo, e mi sfugge un'altra lacrima per il nervosismo.
- Dai adesso calmati. Non devi fargli capire che stai male per lui, le darai solo più soddisfazione. Usciamo da questo bagno e fai vedere a quella coppia di fratelli sciagurati che tu non devi stare alle regole di nessuno. E fai vedere a Kyle che sei capace di divertirti anche senza di lui! – mi dice, buttando i vari fazzoletti e salviettine che avevo usato e dirigendosi verso l’uscita del bagno. Aprendo la porta Hope e Lucas cadono come dei sacchi di patate dentro al bagno.
- Sono modi questi? Non sapete che prima di aprire una porta si bussa? – ci sgrida Hope, con la sua voce più stridula. Io e Brooke scoppiamo a ridere.
- Io sapevo che si bussa solo quando si entra, non quando si esce. – dico, ancora ridendo. Hope sbuffa in modo teatrale e Lucas si rialza, sistemandosi le pieghe della camicia.
- Allora, qual è il piano? – ci chiede, guardandoci in modo interrogativo.
- Vi consiglio di sbrigarvi. Se state in bagno un altro po’, finirà che arriverà il momento della torta e non si farà più nulla. – ci dice Hope, sbrigativo.
- Da questo momento in poi, non c’è nessun piano. – dico seria – Vediamo che succede, e poi agiremo di conseguenza. Va bene? – i ragazzi annuiscono decisi, Hope sogghigna.
- E va bene, andiamo a studiare quel pollo arrosto.

Rispetto a qualche ora fa, c’è molta più gente. Soprattutto, ci sono molti più ragazzi.
Intravedo molti miei compagni di classe e qualche ragazza che sta nella classe affianco alla mia. Hope é ritornato alla sua postazione vicino al buffet, Brooke e Lucas stanno litigando per non so cosa e si sono allontanati.
- Lavinia? – mi chiama una voce sconosciuta. Mi giro e mi trovo davanti un ragazzo pochissimo più alto di me (beh, ho i tacchi) con gli occhi da cerbiatto e i capelli scurissimi che gli cadono scompigliati sulla fronte. Ho la sensazione di averlo già visto, anche se non mi ricordo dove ..
- Forse non ti ricordi di me. – dice sorridendo, mi porge la mano. – Christopher Murray, andavamo alle elementari insieme.
Oddio, non dirmi che era quel bambino che adoravano tutte le bambine tranne me, perché ci facevamo sempre degli scherzi a vicenda?
- Tu sei quello che mi rubava sempre le merendine? Quello che mi dava i pizzicotti e quello che mi toglieva la sedia da sotto il sedere, facendomi cadere per terra? – domando, un po’ ridendo e un po’ nervosa. Da piccola era il mio rivale numero uno.
- Esattamente. Mentre tu eri quella che mi dava sempre i calci e che mi mordeva il braccio per ripicca. – risponde ridendo.
- Da quanto tempo! Sei completamente cambiato. – ed è vero. Prima era un bambino orribile mentre ora ..
- Vedo che sei cresciuta anche tu. Per tua fortuna, prima eri una nanetta! – dice facendomi la linguaccia.
- Ehi, non è vero! – gli dico, rispondendo con una sonora pernacchia. Ridiamo tutti e due, poi lui mi offre il braccio.
- Che ne dici di concedermi un ballo, in onore dei vecchi tempi?
- In realtà, se dovessimo fare qualcosa “in onore dei vecchi tempi”, dovrei darti un bel calcio nel fondoschiena. – gli dico, scherzando.
- Giusto. – conferma sorridendo – Allora balliamo per i tempi che verranno. Spero che potremo sentirci in questi giorni. – mi sussurra all’orecchio.
- Accadrà sicuramente. – gli sorrido. Mi cinge la vita con le braccia e io appoggio le mie sulle sue spalle. Balliamo a ritmo della lenta canzone che si sente per tutta la sala. Una canzone romantica, e ti pareva!
Quando la canzone sta per terminare, Christopher fa per dirmi qualcosa, ma si interrompe.
- Qualcosa non va? – gli chiedo.
- Non ti preoccupare, te lo chiedo dopo. – mi dice sorridendo – A quanto pare qualcuno ha qualcosa di più urgente da dirti.
Mi giro di scatto e vedo Kyle camminare a falcate verso di noi. Il suo sguardo è serio e duro.
Non si deve nemmeno azzardare a dire che non posso stare con altri ragazzi, non ne ha nessun diritto.
- Lavinia. – mi dice, ansimando (ci credo, ha quasi corso!) – possiamo parlare un momento?
Mi giro verso Christopher – In realtà ..
- Non c’è problema, fai con comodo. Vado a prendere qualcosa da bere. – mi dice tranquillissimo.
- Allora? – mi chiede di nuovo Kyle. Io sbuffo, lui mi prende per il polso e mi avvicina ancora di più a lui. Come se prima non fossimo già abbastanza vicini.
- Lavinia che intenzioni hai? Mi spieghi cosa sta succedendo? – mi domanda all’orecchio. Mannaggia a lui e alla sua vicinanza. Se non fosse che sono arrabbiata con lui, lo bacerei all’instante.
- Io che intenzioni ho? – gli dico, strattonando il braccio e staccandomi dalla sua presa. – Tu piuttosto! Ti ho visto mentre sbavavi dietro a Meredith. E non dirmi che anche questa volta mi sono sbagliata, era palese che fosse lei! – quasi urlo. Meno male che la musica è abbastanza alta, nessuno riesce a sentire.
- Tu non sai come stanno le cose. Trai sempre conclusioni affrettate. Se una volta sola mi dessi l’occasione di spiegarti ..
- Spiegare cosa? Spiegare perché prima dicevi “Non ho mai amato Meredith, tu stai diventando molto più importante” dopo poco tempo che ci conoscevamo, e adesso non avevi occhi che per lei? Sei ridicolo. – gli dico, poi mi giro e mi allontano velocemente da lui, cercando con lo sguardo Lucas o Brooke.
- Aspetta! – mi urla Kyle, che corre verso di me e mi abbraccia forte. Le mie gambe vorrebbero sciogliersi come burro e le mie braccia vorrebbero stringerlo come sta facendo lui. Ma non glielo lascio fare. Eh no, questa volta ha davvero esagerato.
- Vedi che se stringi un altro po’ va a finire che non respiro. – gli dico. Mi scappa un sorriso, ma per fortuna lui non può vederlo.
- Non voglio che tu scappi. Se ti lascio, mi prometti che non te ne andrai? – mi chiede nell’orecchio. Sospiro.
- Non posso prometterlo, e visto che credi di conoscermi, dovresti saperlo bene. – Non capisco perché ogni volta fa come se io non gli avessi mai detto che non credevo nell’amore, nei colpi di fulmine, nella forza di una relazione. Dovrebbe sapere che sono più ho la testa più dura di un muro, e se davvero vuole farmi capire qualcosa deve dirmela fino a quando non la capisco.
- Hai ragione. Comunque, ammetto che rivedere Meredith dopo tanto tempo è stato uno shock e forse ho fatto trasparire più emozioni del dovuto, ma non voglio buttare all’aria quello che provo nei tuoi confronti per colpa sua. Quando dicevo che mi piacevi lo pensavo sul serio, e lo penso tutt’ora.
- Però non ti è dispiaciuto il fatto che Meredith si sia magicamente ricordata di te e sia ritornata in città, o sbaglio? – gli dico, con un tono velenoso che farebbe invidia persino a quella serpe di Julie.
- Tu non puoi sapere cosa c’è stato tra me e lei, è normale che dopo tanto tempo che non la vedo possa essere un po’ confuso.
- Questo sarebbe un modo elegante per dirmi che con lei ti sei fatto le migliori scopate della tua vita? – gli dico, guardandolo negli occhi. Merda, forse questa me la potevo risparmiare.
- Anche se fosse, non sarebbero affari tuoi. – mi risponde secco.
- Certo che lo sono! Sai, non credo di poter competere contro una ragazza che può offrire decisamente di più di quello che posso offrirti io! E mi sembra inutile perdere tempo. – gli dico, cercando di staccarmi da lui. Questa discussione sta prendendo una brutta piega, una bruttissima piega. Lui mi stringe ancora più forte a se.
- Non ho mai detto questo. Te lo ripeto, aspetta prima che io finisca di parlare. – mi dice. Non riesco a fare a meno di notare Julie e Meredith fissarci, con gli sguardi di chi ha intenzione di incenerire chi ha davanti.
- Stiamo dando spettacolo, te ne stai rendendo conto vero? – gli dico, cercando di apparire più rilassata possibile, nonostante tutto.
- Se intendi dirmi che le due comarelle ci stanno fissando, l’avevo notato da un bel po’ prima di te. – mi dice ridendo – Ma non mi importa. Parlerò con Meredith e le dirò ciò che ho detto anche a te. E dirò a Julie di lasciarti in pace. Mi ha detto come si è comportata con te e non mi è piaciuto affatto.
Finalmente una buona volta mi da ragione! – Penso che mi odi, o qualcosa del genere.
- Non è che ti odia, è solo che le stai molto antipatica perché mi fai letteralmente uscire pazzo. – mi dice sorridendo, e io ricambio imbarazzata il sorriso.
- A proposito, mi spieghi chi era quello con cui stavi ballando prima? – Mi chiede, mentre iniziamo a ballare confondendoci col resto degli invitati.
- Un vecchio compagno di scuola. – dico, scrollando le spalle.
- Chissà perché i vecchi compagni decidono di attaccare bottone solo quando le ragazze sono belle e cresciute. – dice, sarcastico. Io sbuffo – Non puoi pretendere che farò la monaca di clausura fino a quando non mi dirai la tua scelta.
- E infatti non ti ho chiesto questo. Solo, stai attenta. – mi accarezza piano i capelli. Perché deve fare così? Lo vuole capire che dopo questa notizia che mi ha dato sono come una bomba ad orologeria?
La musica si abbassa gradualmente e dalle casse si sente riecheggiare la voce di Poppy.
- Un attimo di attenzione, prego. Tra un po’ ci sarà il taglio della torta, avvicinatevi al tavolo del buffet per averne un pezzo!
- Meglio che io vada. Sicuramente mamma vorrà fare una foto con la famiglia. – allenta la presa, tenendomi la mano. Guardo le nostre dita sfiorarsi per pochi istanti, alzo il viso e vedo che anche lui guardava la stessa cosa. Quando se ne accorge, stacca prontamente la mano e mi saluta. Lo osservo entrare nella folla di gente che si accalca vicino al buffet. Sospiro e decido di andare anche io.

- Com’è andata? Vogliamo tutti i particolari! – mi dicono Brooke, Lucas e Hope quasi all’unisono. Quando fanno così farei mi viene voglia di ridere ogni volta.
- Prima voglio sapere dove eravate finiti voi due! – esclamo, tirando Brooke e Lucas per le orecchie e avvicinandoli a me.
- Ammettetelo che siete tornati in bagno per fare gli sporcaccioni. – dice Hope, stranamente a voce bassa, mentre sogghigna. Io li guardo per vedere la loro reazione: Lucas diventa rosso bordeaux e tace, invece Brooke inizia a sbraitare e inveire contro il rosso. Intanto che i due litigano, ne approfitto per interrogare il mio amico.
- Di la verità – gli sussurro, dandogli una gomitata nelle costole – che è successo mentre stavo ballando?
- Che cosa doveva succedere secondo te? – dice, ridendo quasi istericamente – Abbiamo litigato per le solite cose, avevamo scommesso su cosa avrebbe fatto Kyle e ci siamo messi a discutere. Come a scuola. Cose banali, niente di che! – mi dice, con le guance più rosse dei capelli di Hope.
- Sarà, ma ci credo poco .. Vi tengo d’occhio! – esclamo, facendogli il gesto con le dita. Lui annuisce, cercando di tranquillizzarsi. Mi giro verso i due litiganti, e li fulmino con gli occhi. Loro smettono subito di prendersi per capelli (letteralmente, si stavano prendendo per capelli!) e si guardano in cagnesco.
- Cos’ha detto il fesso? – mi chiede Brooke.
- Che non si è rimesso con Meredith, perché non vuole perdermi. Però ha bisogno di pensare al da farsi, quindi mi ha chiesto un po’ di tempo. – le dico, omettendo volontariamente la parte in cui ballo con Chris la peste.
- Dai, alla fine è normale, in fondo sono stati insieme per due anni .. – mi dice Lucas.
- Signorinella, perché non ci dici tutto? – mi domanda Hope, avvicinandosi a me e guardandomi fisso negli occhi.
- Che cosa vai blaterando Hope? – gli chiedo anche se so che, ficcanaso com’è, mi avrà sicuramente spiato mentre parlavo con Christopher.
- Vorrei sapere il motivo per cui Kyle, appena si è girato verso la pista da ballo, ha quasi rotto il bicchiere che gli aveva servito uno dei miei camerieri ed è letteralmente corso via. – ok, sono stata sgamata in pieno.
- Stavo parlando con un mio vecchio amico delle elementari, niente di che. – gli dico, guardandomi la punta delle scarpe. Dire che Chris è “niente di che” significa avere i prosciutti davanti agli occhi. Cavolo, era mozzafiato! Che mi importa del fatto che da piccola lo odiavo, ora sembra essere diventato per lo meno civile.
- Qualcosa mi dice che stavi più che parlando ..  Esattamente come ha intenzione di fare la spilungona con Kyle. – afferma serio, indicando con la testa verso il tavolo dove era poggiata la torta. Dietro a quel monumentale dolce, Kyle, Meredith e Poppy hanno appena finito di fare quello che sembrava essere un set fotografico per un giornale di moda.
O di gossip, visto che Meredith non ha fatto altro che abbracciarsi e strapazzarsi Kyle. La vedo mentre trascina Kyle verso la scalinata da cui era scesa all’inizio.
Senza farmi notare, se non dai miei amici che subito mi seguono, inizio a pedinarli per vedere che intenzioni ha quella vipera di Meredith. Ormai tra l’ex e la sorella di Kyle, non so chi sia la più stronza!
Salite le scale, faccio segno ai ragazzi di fermarsi, mentre io proseguo orientandomi col suono dei tacchi di Meredith, visto che non si vedono più. Il corridoio è pieno zeppo di porte, solo una è socchiusa. Furba lei, farsi sgamare così facilmente. Che l’abbia fatto apposta? Mi accosto allo stipite e vedo i due seduti uno davanti all’altra su un letto. Per fortuna lui è di spalle e non può vedermi.
Kyle sta parlando e lei annuisce senza nemmeno ascoltarlo, gli occhi sono assenti. All’improvviso mi guarda, sogghigna, afferra Kyle per la giacca e lo bacia.
Rimango così, immobile, vergognandomi come una ladra e dandomi della stupida per averli seguiti.
Dopo pochi secondi lei alza lo sguardo e se non fosse per il fatto che la testa di Kyle la copre, scommetterei che stia sorridendo. Giro i tacchi e me ne vado.

Volete la guerra? E guerra sia.


Non finirò mai di scusarmi per la mia assenza, ma il fato mi è stato avverso in tutti i modi. Prima, ho perso i file perché il computer si era rotto. Quando poi sono riuscita a ritrovarli, tra i vari impegni e altro, non trovavo mai il momento giusto per scrivere. E quando ci riuscivo, la mia ispirazione andava a farsi un giretto lontano dalla mia testa. Ringrazio in anticipo tutte quelle ragazze che, nonostante il mostruoso ritardo, continueranno a seguire questa storia, e spero di riuscire a scrivere con la stessa frequenza di un tempo.
Clau2929
  
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