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Autore: onedsheart    10/12/2012    6 recensioni
Lui era il suo angelo, l'angelo per cui avrebbe dato la sua stessa vita pur di proteggerlo, ma che si è vista volare via senza poter fare niente per impedire che accadesse.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lacrime, lacrime, lacrime, guardando queste vecchie foto ingiallite non riusciva a fare altro che piangere ormai, il tempo sembra essere volato da quel maledetto giorno, ma il dolore è sempre uguale e non si decideva a diminuire. Lo rivide, bello come sempre, quel suo ciuffo per cui tanto lo aveva preso in giro, quei suoi occhi che infondevano gioia a chiunque li guardasse, oh quanto le mancavano, e quel suo sorriso da far invidia agli angeli. In effetti, lui era il suo angelo, quell’angelo per cui avrebbe dato la sua stessa vita pur di proteggerlo, ma che si è vista volare via senza poter fare niente per impedire che accadesse. Non erano proprio i fratelli che andavano sempre d’amore e d’accordo. Fin da bambini, litigavano un minuto si e l’altro pure, ma non riuscivano a tenersi il broncio per più di trenta secondi. Due gocce d’acqua, uniti in tutto e per tutto, anche nella scelta a sedici anni di tingersi i capelli di un biondo grano per illuminare quegli splendidi occhi color cielo; non si erano mai visti un fratello e una sorella affiatati quanto loro, e di questo ne andavano fieri. Un piccolo tatuaggio, fatto il giorno del diploma con la promessa di non separarsi mai,al lato del mignolo della mano sinistra, rappresentava tutto il loro amore. Un cuore diviso a metà, completabile solo quando i due li univano con il classico gesto che due bambini fanno per appacificarsi, il classico ‘mignolino’. Al sol ricordo di tutti i motivi stupidi per cui litigavano le era apparso un dolce sorriso in volto. Ma guardando quella foto, non poté non ricominciare a piangere. Erano loro due, su uno scoglio, che sorridevano mostrando il loro bel tatuaggio unito. Ricordava quel giorno perfettamente, nonostante l’avanzata età le aveva fatto dimenticare molte delle avventure della gioventù.


A Londra era uno dei pochi giorni di sole dell’anno, e quei quattro scapestrati non potevano non approfittarne. Avevano affittato un’auto ed erano partiti per il mare, intenti a divertirsi come non mai. La spiaggia era colma di persone, ma loro avevano comunque trovato un posto in cui stare tranquilli. Niall e Destiny litigavano, come sempre del resto, su chi avesse la priorità nel fare la doccia una volta arrivati a casa e Louis e Susy non potevano far altro che guardarli divertiti, mentre poi facevano pace stringendosi in un caloroso abbraccio. Per catturare quel dolce, ma allo stesso tempo divertente momento, Louis comprò una macchina fotografica usa e getta da un venditore ambulante e li fotografò così, sorridenti, spensierati e felici, come due bimbi il giorno di Natale. Perché loro erano ancora due bimbi nel cuore, due bimbi che un istante dopo iniziarono a schizzarsi con l’acqua cristallina del mare.

Una goccia cadde proprio su quel cuore, che si sbiadì leggermente. Andò avanti, sfogliando le pagine di quell’album che racchiudevano praticamente tutta la sua vita. Ne trovò una della quale non ne ricordava più l’esistenza, ma che guardandola le fece riaffiorare una marea di ricordi.

Era dicembre, in assoluto uno dei più freddi della storia, e in casa già si respirava aria natalizia. Niall e Susy, da perfetti fidanzatini, decoravano l’albero in armonia e Destiny e Louis erano in cucina a ‘preparare la cena’, anche se effettivamente facevano tutt’altro. Erano partiti con l’idea di cucinare una bella pizza, ma avevano finito con il cospargersi totalmente di farina senza combinare nulla, tanto da dover chiamare una pizzeria per ordinare la cena. Appena Niall li aveva visti in quello stato aveva iniziato a rincorrerli per tutta la casa, dato che oltre a loro anche la cucina era completamente imbiancata.

La foto di lui che li rincorreva mentre loro scappavano ridendo la fece tornare a ridere davvero, cosa che ormai non faceva più da anni. Continuò a sfogliare e i ricordi riaffioravano come un campo di margherite in primavera, freschi, leggeri, e per un attimo le fecero dimenticare tutto il suo dolore, facendola tornare ad essere felice. Il giorno della laurea, il mese che avevano trascorso tutti insieme in montagna, la notte di capodanno in cui lei e Louis si erano dati il primo bacio, il giorno in cui si erano lasciati e per farla svagare Niall l’aveva portata al Luna Park, tutto, per finire al giorno in cui tutto aveva avuto fine.

Era una piovosa giornata di novembre e già l’aria che si respirava non portava nulla di buono. Per Destiny però era un giorno importante, aveva un colloquio di lavoro presso una famosa rivista di Londra, per capire se tutti quegli anni passati a studiare giornalismo erano serviti a qualcosa. Si era messa tutta in tiro, ed era entrata nella sede sicura di se. La sua sicurezza le aveva portato fortuna ed infatti aveva ottenuto il lavoro a cui tanto ambiva. Era felice, come non mai, e l’unica persona con cui voleva condividere questa gioia era suo fratello, che non esitò a chiamare subito. I due si diedero appuntamento da Starbucks e lei era impaziente di dargli la bella notizia. Quando vide la sua auto dall’altra parte della strada e lui attraversare iniziò a sorridere istintivamente, fino a quando però un grosso camion non lo travolse completamente in un attimo. Venti secondi, venti maledetti  secondi, la sua vita era stata distrutta e lei aveva assistito alla scena immobile, senza poter fare nulla. Venti maledetti secondi e Niall Horan era morto,  per i medici non c’era stato più nulla da fare. Per Destiny la vita da quel momento fu come finita, aveva lasciato quel lavoro appena ottenuto e per anni si era tormentata con il rimorso di esser stata lei la colpevole della morte del suo angelo. Per anni, si era maledetta per averlo chiamato quel giorno, per anni si era maledetta di non essere saltata da quella sedia ed essersi buttata lei sotto quel camion. Per anni si fa per dire, perché ancora oggi, a distanza di quasi cinquant’anni vive con questo rimorso.

Guardando quella foto, maledisse nuovamente se stessa di essersela fatta scattare. Aveva chiesto a un passante di farlo, era lei sorridente con lo sfondo dell’imponente struttura della sede della rivista. Piangeva, a dirotto e non riusciva più a smettere. Quella foto aveva riaperto troppe ferite non ancora rimarginate.
“Mamma tutto bene?” “Certo tesoro” un ragazzo alto, biondo, con gli occhi color cielo entrò nella stanza dove lei si era chiusa circa un’oretta prima. Suo figlio, la copia esatta di suo fratello, stesso sorriso, stessi occhi, erano identici. Già, Destiny si era sposata e si era rifatta una vita anche se ancora portava nel cuore quel fratello del quale aveva parlato ai suoi figli fin dai primi mesi di vita. Aveva cercato di farli crescere proprio come lui, e poteva essere orgogliosa di esserci riuscita, sia con John che con  Margaret. Entrambi erano allegri, simpatici, pieni di vita ed entrambi vivevano sotto il controllo di un bellissimo angelo, il
suo bellissimo angelo, Niall Horan.




Eeeeccomi qua c:
Questa è la mia prima storia che pubblico e niente spero vi piaccia c: e perdonatemi in caso ci fossero degli errori c: Buona lettura!


  
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