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Autore: JulieJ    10/12/2012    1 recensioni
Zayn cerca di scappare, corre sotto la pioggia senza conoscere veramente perché lo sta facendo. Nella sua vita sempre tutto uno scherzo, una finzione, un brutto incubo che lo fa scivolare nell'oscurità ogni mattina. Ma perché scappare? Non si accorge che si sta allontanando dall'unica soluzione, l'unica verità che vi è nella sua vita: Liam.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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give a little time to me.



Continuava a vagare per la città a passo spedito, fingendo che non gli importasse ciò che lo faceva sentire così sbagliato e inerme.
Non sapeva nemmeno dove fosse, sentiva soltanto qualcosa che continuava a pizzicargli le spalle e un freddo che attanagliava tutto il suo corpo, rendendo piano piano gli arti sempre più deboli.
Si credeva in un incubo, una fantasia perversa della sua mente, era tutto troppo surreale.
Non riusciva a capirlo; non trovava una soluzione, un altro modo di vedere le cose.
Cosa sarebbe successo? Sarebbe andato tutto a puttane.
Il suo sogno, la sua vita, i suoi amici, la sua famiglia.
Lo avrebbero abbandonato, facendolo piombare in un baratro.
Era tutto sfumato; credeva di essere riuscito a conquistare il suo futuro, ma che cosa era adesso? Solo un disegno astratto che scompariva ogni volta che tentava di ricalcarne i contorni.
Avrebbe voluto uccidersi, farla finita, andare via ed eliminare tutti i problemi con un gesto, ma non poteva.
Poi no ne aveva il coraggio.
Perché proprio lui? Che aveva fatto di male?
Era andato tutto bene, ma cosa voleva dire bene?
Aveva recitato per tutta la sua vita... Aveva rinnegato se stesso per piacere agli altri, sentirsi accettato e non deludere quelli che lo circondavano e che gli volevano bene.
Già, volevano..
Ma come poteva tornare indietro? Fare finta che non fosse accaduto niente e continuare a vivere una vita che non era la sua?
Era impossibile, semplicemente impensabile.
Oppure... forse non voleva tornare ad essere il suo alter ego?
Voleva iniziare a vivere senza la paura.
L'aveva provata ogni giorno per diciannove anni e non ricordava cosa fosse svegliarsi la mattina senza una presa stretta che stringesse il suo stomaco e il suo cuore.
Guardarlo, sorridergli, baciarlo, abbracciarlo senza che nessuno potesse dividerli o giudicarli.
Insomma, fare tutto quello che desiderava, ogni volta che lo desiderava ed essere accettato, essere sempre Zayn Malik.

Strinse i pugni e alzò gli occhi, nonostante la pioggia incessante, tentando di vedere un punto sotto il quale ripararsi.
Era completamente zuppo e si sarebbe preso una bella influenza, se mai fosse
sopravvissuto ai pensieri che lo disturbavano e lo confondevano.
Finalmente, dopo qualche tentativo fallito, si accasciò contro una parete, in quel poco spazio asciutto coperto da una rientranza del muro.
Che strada era? Dov'era? Come aveva fatto ad arrivarvi?
Si trovava a King Road, aveva litigato con Liam ed era fuggito via, come tutte le volte che iniziavano quella discussione.
Chissà dov'era lui adesso. Si stava bagnando?
Era tutto così assurdo.
Ma voleva dimenticarlo, aprire gli occhi e non sentire niente, vivere senza pensieri.
Sospirò afflitto e poggiò anche la testa sul cemento freddo. Ne percepiva la ruvidezza, che era in contrasto con i suoi capelli soffici e corvini.
Sorrise; era la sua vita o una stupida storia da telefilm?
Avrebbe potuto venderla e ricavarvi tanti soldi.
Non che gli servissero in realtà, ne aveva già abbastanza per il resto della sua esistenza.
Voleva liberarsene, ma era come una sirena dall'allarme che si scatenava ogni volta che incrociava due occhi castani, dello stesso colore dell'ambra.
Due occhi che avrebbe voluto unire ai suoi per sempre, erano la sua unica via di pace, si sentiva bene soltanto quando si perdeva lì dentro.
Passava intere ore a scoprire quegli occhi, cercare piccoli particolari mai notati prima e vedere il suo riflesso specchiati in essi.
Ormai era l'unico in cui riuscisse a sopportarsi.

Sentì qualcosa vibrare nella sua tasca: aveva appena provato che il suo cellulare sarebbe sopravvissuto ad un maremoto.
Lo prese dalla tasca e controllò il nome, convinto che se fosse stato un altro dei suoi superiori l'avrebbe mandato a quel paese senza tante cerimonie.
Stava già sbuffando infastidito, quando lesse il nome.

Liam

Rimase a bocca aperta per qualche secondo, tentando di capire perché lo stesse chiamando.
Gli aveva detto tantissimi insulti.
Gli aveva rinfacciato tutto.
Gli aveva accusato tuta la colpa.
Gli aveva gridato contro.
Ma
lui era lì.
Non era andato via e -possibile?- non sarebbe andato via neanche dopo.
Sentì qualcosa di caldo bruciare nel suo petto, prendere vita dopo ogni battito, diffondersi in tutto il corpo e risuonare nelle sue orecchie.
Il caos nella sua mente si era fermato per un momento, aveva smesso di graffiare.
Poteva dire tante cose, intenderne altre, comportarsi diversamente e nascondersi, ma sapeva che a
lui non avrebbe mai potuto mentire.
Lui
liberava Zayn, apriva il cancello che lo teneva prigioniero e gli donava qualche attimo di felicità, per poi lasciarlo con l'amaro in bocca quando tornava fra le sbarre.

Premette il tasto verde, il dito gli tremava leggermente, un po' per il freddo, un po' per quello che provava e che stava per dire.
Zayn!” era offeso, ferito, ma era comunque preoccupato. “Vuoi dirmi dove cazzo sei? Ti sto cercando da un'ora! Sta diluviando e tu non fai altro che correre fra i vicoli come un coglione!”
Si rimangiò tutto quello che aveva detto precedentemente: era solo incazzato nero.
Poteva capirlo.
Ma doveva capire anche ciò che stava passando.

Smettila di preoccuparti per me e tornatene a casa.” disse secco Zayn.
Se fosse venuto sarebbe stato soltanto peggio perché avrebbe alimentato false speranze.

Mi prendi per il culo? Dimmi dove cazzo sei.”
Era davvero Liam? Dov'era il dolce e tranquillo Liam?

Non so dove sono.”
Continui?”
Liam, davvero, non lo so! Adesso lasciami in pace.”
Ma ti sei fumato il cervello?”chiese furioso. Si sentì un sospiro, uno schiocco di lingua e in seguito tornò il suo tono pacato “Cosa vedi intorno a te?”
Soltanto palazzi e qualche balcone.” Si staccò dal muro e di nuovo fu sotto la pioggia. Non riusciva a vedere niente, nemmeno qualcosa che potesse attirare l'attenzione dell'amico.
Era nel nulla più totale e non era passata né una macchina, né una persona a cui chiedere aiuto.

Credo di essermi perso.” rispose infine, conscio di essere la più grande testa di cazzo presente in tutto il globo.
Non so perché continuo a starti dietro.” era evidentemente divertito della sua condizione.
Grazie per l'aiuto. Inizio a camminare e ti chiamo appena trovo qualcosa di familiare, a dopo.”
La stanchezza cominciava a farsi sentire e il freddo lo perseguitava.
Stai scherzando? Dimmi qualcosa in più, forse riesco a capire come rintracciarti.”
Zayn si sentì improvvisamente debole.
Lui avrebbe fatto lo stesso?
Probabilmente lo avrebbe lasciato sbattere e avrebbe imprecato contro il mondo intero.
Percorse qualche metro e, non riuscendo a credere ai suoi occhi, trovò davanti a sé un vecchio bar. L'insegna coperta, i vetri rotti, la porta spalancata e le mura rovinate dai graffiti.

Sono davanti a una specie di bar, è vicino a un giardinetto ed è abbastanza rovinato. Non vorrei, ma siccome sono fradicio, devo entrare.”
Scherzi?”
Ti sembra il momento? No, davvero.”
Io sono lì.”
Nel bar?” era incredulo.
Sì.”
“Davvero?”
“Sì.”

E-entro.” e chiuse la chiamata.
Il suo passo diventò più veloce, i piedi si muovevano da soli, andavano verso ciò che consideravano casa e il ragazzo era l'unico che riuscisse a farlo sentire amato.

Già gli mancava, si erano lasciati con una lite e si era pentito di tutto.
Come poteva smettere di vederlo, trattarlo male e allontanarlo, se tutte queste cose avevano l'effetto contrario?
Mise il primo piede dentro, pestando qualcosa di indefinito e stropicciò gli occhi, vedendo una flebile fiammella che ondeggiava al buio.

Hey.” disse Liam, avvicinandosi lentamente. “Ho trovato il tuo accendino nella mia tasca e l'ho usato come lampadina, non si vede niente qui dentro.” sorrise.
E Zayn si sentì morire.
Smise di dare ascolto ad ogni particella del suo corpo e fece altri due passi, mantenendo il silenzio, come se ancora in esso potesse riaffiorare il suo meraviglioso sorriso.

Ero in pensiero.” disse l'amico, squadrandolo da capo e piedi, per controllare se fosse ancora lui e se non avesse subito danno apparenti.
Volevo stare da solo.” tentò di giustificarsi il moro.
Dovevi scappare in quel modo per farlo?” alzò un mano e la passò fra i capelli dell'altro, tentando di aggiustare i suo ciuffo ormai afflosciato.
Al tocco non sentì più freddo.

Scusa.”
Era quasi un sussurro, ma arrivo ad entrambi come una freccia, dritta al bersaglio.

Scusa per tutto.. per quello che ti ho detto.. Sai che sono tutte cazzate. Mi chiedo come tu faccia ad essere qui, ti tratto così male che anche io me la prenderei con me stesso... Mi dispiace.”
Non riusciva a guardarlo in quei occhi che amava tanto, se lo avesse fatto si sarebbe aperto completamente.
Doveva farlo poco alla volta, dosando le emozioni.
Era l'unico modo che aveva per incominciare a trovare una soluzione, convivere col problema per affrontarlo e superarlo, magari riuscire a cambiare le carte e ad avere la mano vincente.
Liam gli carezzò dolcemente la guancia.

Era ghiacciata, ma al suo tocco diventava incandescente.
Credi che non lo sappia? Non devi sentirti così, puoi dirmi ciò che vuoi, so già che non lo pensi davvero, so cosa provi... Ci sono passato anche io e ne uscirai, ne sono sicuro.” sorrise, sottraendo spazio ai due visi.
Come? Sono solo, a pezzi...” non poté continuare, Liam lo bloccò.
Non sei solo. Io ci sono stato, ci sono e ci sarò per te, qualunque scelta tu prenda.” detto questo, gli diede un tenero bacio su una guancia.
Zayn sorrise.
Si sentiva più tranquillo, ma prima di riuscire a sentirsi meglio avrebbe dovuto combattere e vincere molte altre battaglie.
Con Liam al suo fianco.

Era la sua arma segreta, tutto ciò che colmava il suo vuoto e che gli donava il soffio vitale di cui aveva bisogno.
Sospirò di sollievo, abbandonandosi a quel tocco impercettibile che lo rendeva calmo e temperava il suo a
nimo.

Ti amo, Liam.” disse flebilmente, aggrappandosi con la mano alla felpa fradicia di Liam.
Anche io ti amo, Zayn.” rispose lui, eliminando del tutto lo spazio e unendo le labbra alle sue, in un gesto che per lui era come prendere una boccata d'aria fresca.

Gli cadde l'accendino dalle mani, rotolò per terra fino a fermarsi.
Ma loro no ne avevano bisogno.
A cosa serviva, se non avevano più paura di trovarsi da soli al buio?






spazio autrice

hello!
Chiariamo subito che non sono una Ziam shipper, ma soltanto mi era venuta voglia di scrivere una storia dove i protagonisti fossero Liam e Zayn. Non credo che stiano insieme di nascosto o che si amino, ma questa è stata come una prova per me, dato che volevo provare a scrivere qualcosa dove i protagonisti fossero due ragazzi.
Spero che vi sia piaciuta e che non abbia scritto tante cavolate, rendendo tutto una brodaglia romantica cwc
Mi dispiace se vi dovessero essere degli errori di scrittura, ma è tardi e nella settimana non avrei trovato altro tempo per pubblicare D: -non che io abbia una vita sociale così florida, sia chiaro-
Entro la fine del mese pubblicherò il terzo capitolo della mia 'storia maestra', mi dispiace aggiornare così lentamente, ma non dipende da me, credetemi ç___ç
Beh, ringrazio tutti quelli che la leggeranno e che esprimeranno un loro parere (spero siano numerosi ahahahah)
Avete già fatto l'albero di Natale? Come sta andando questo periodo?
Tanti auguri natalizi in anticipo(?)
okay, vado...
Byeee! c:



  
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