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Autore: talpy    28/06/2007    3 recensioni
ecco una soriella trovata nel mio computer..chissà da quant'era lì?!?comunque...torno al mio caro veccio D/G...one-shot abbastanza triste, un possibile addio....spero apprezziate anche se il mio stile attuale è leggermente cambiato:)
Genere: Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In your heart,
in your mind,
I stay with you for all of time…

-the Calling-

Me ne sono andata lasciandoti solo nella tua disperazione. Che comportamento egoistico. Ma non ho più voglia, davvero, di lottare contro di te perché tu mi permetta di amarti. Anche se nella mia vita ho sempre combattuto per ciò che voglio, mi sono stancata.
Quattro anni della mia vita per un ragazzo talmente preso da se stesso che non si è mai neppure reso conto che per stare con lui ho rinunciato alla mia vita. Non parlo della famiglia, era naturale che me ne allontanassi, ma i miei sogni…
Ne ho inseguito solo uno. Te . e si è rivelato l’unico che non avrei mai dovuto cercare.
Credevo che standoti accanto saresti uscito da quella sorta di gabbia che ti sei costruito tutto intorno. Ma mi sbagliavo vero? Come sempre, diresti. In cosa ho sbagliato? Nel seguirti nella tua vita da fuggitivo? Nell’amarti incondizionatamente? Nel legarmi a te? Nel credere alle tue sommesse dichiarazioni d’amore? Nella voglia di ricostruire una vita con te?
Non mi è mai pesato fuggire. Mai. Anche se questo ti ha sempre provocato un senso di colpa. Perché ho scelto io di andarmene per stare con te.
Cazzo Draco, non potevi pensarci prima alle conseguenze delle tue parole? Proprio ora te ne devi pentire?? Devi renderti ora conto che non erano cose che si dicono alla leggera?
Fuggi via con me.
Non è una cazzata dirlo.
Eppure…eppure l’hai detto con quella leggerezza tipicamente Malfoy…con quello strascinamento di voce, con quel timbro basso e un po’ roco, con quel calore nascosto.
E io stupida che ti ho ascoltato.
Ma basta. Basta. Perché ho capito che non sei più tu. Io non dovrei essere l’unico motivo per cui sorridi. È lusinghiero, sì, ma non è giusto. Dovresti vivere perché ti piace. E dovresti trovare anche qualcos’altro oltre a me che ti piaccia in questo mondo disgraziato.
Ho così tanta voglia di restare con te.
Lo sai benissimo. Ma tu…sei così stressante a volte…
Le tue scene per un sorriso di un altro ragazzo…io sono una persona libera. Ho tutto il diritto di avere degli amici, una vita. E tu non me lo permetti… è da quattro anni che ti permetto di distruggere me oltre che te.
È da quattro anni che non riesco ad aiutarti.
E mi fa così male sapere che non ti posso aiutare.
Sei così, così depresso…
Sembra che un Dissenatore ti abbia succhiato via l’anima.
E io amo la vita amore. Ti ho amato da subito per quella tua voglia di trasgredire l’ordinario, le regole… di rompere gli schemi.
Con me, spesso.. se no per conto tuo… a te bastava vivere la vita momento per momento.
Ecco perché mi sono innamorata di te. Felice? È questa la risposta che da quattro anni ti ripeto tutti i santissimi giorni. Dio… dov’è finito il ragazzo spaccone talmente sicuro di sé da far venire il voltastomaco? Chi sei tu?
Vorrei tanto tornare indietro nel tempo a quel maledettissimo giorno che ti ha cambiato così.
Eravamo già in fuga da un bel po’ ormai, ricordi? Ancora una volta te lo ripeto. Non è stata colpa tua. La sua morte non è stata colpa tua.
Tua madre non è morta a casa tua.
Ma anche questa volta scommetto che farai finta di non aver sentito.
Lei ha scelto, esattamente come noi, una nuova vita, lontano da tutto quello schifo.
Sapeva i rischi, sapeva quello che perdeva.
Anche se tu fossi rimasto, se noi fossimo rimasti, non sarebbe cambiato nulla. Assolutamente nulla. I Mangiamorte sono potenti, e tanti.
Troppi per noi due soli.
La mia famiglia dubito ti avrebbe aiutato, colpa i pregiudizi stupidi che distruggono il nostro paese.
Smettila di sentirti in colpa Draco.
Anche mia madre è morta, anche lei uccisa e torturata, ma so per certo che non avrebbe voluto che io mi trasformassi in un derelitto umano nel suo ricordo.
Quindi.
Quindi me ne devo andare, devo lasciarti andare, sperando che tu riesca a risalire dal pozzo della depressione senza di me.
Perché ho capito che sono io l’unica cosa per cui sorridi, ma sono anche l’unica cosa che ti ricorda il tuo passato e tutto ciò che è successo.
O forse sto solo cercando un sacco di scuse perché so che non è giusto lasciarti solo.
Non lo so Draco.
Mi sembra di essere tornata a quando avevo 15 anni e me ne stavo seduta in quella vecchia aula in disuso al quarto piano ad Hogwarst, di notte, e pensavo, rimuginavo per ore su tutti quei piccoli casini che mi accadevano.
Mi sembra di essere tornata a quando l’unica cosa che mi tranquillizzava era un tuo abbraccio, un tuo bacio, una tua carezza.
Ma ora non mi dai più niente di tutto questo.
Me ne devo andare, capisci?
Devo cercare di ritrovare me stessa prima di poter aiutare te. Ma ti penserò, sempre, sarò sempre con te. E magari, magari un giorno tornerò.
Tua Ginny
  
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