Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Sarachan89    28/06/2007    2 recensioni
Cosa potrebbe accadere se il guardiano di un bosco sacro scambiasse i corpi di Inuyasha e Sesshoumaru? Leggete e lo scoprirete!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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cap 3
Capitolo 3
"Se non chiudi la bocca ci entreranno le mosche"

Mentre Sesshoumaru era stato mandato da Kagome e dagli altri, il nostro caro Inuyasha era finito assieme al mostriciattolo verde alias puffo verde alias schiavetto di Sesshoumaru nonché suo lustrascarpe di fiducia alias Jaken e assieme alla strana ragazzina che seguiva sempre suo fratello e che rispondeva al nome di Rin.
Se pensate al fatto che Inuyasha era nel corpo di Sesshoumaru potete facilmente immaginare che a lui le cose andarono divinamente.
Non c’era Kagome che gli urlava contro e che lo mandava a cuccia, non c’erano Shippo e Miroku che lo prendevano in giro, la ragazzina sembrava avere una vera e propria adorazione per lui e se gli fosse venuta voglia di picchiare qualcuno c’era sempre Jaken.
Nonostante ciò qualcosa turbava l’animo di Inuyasha.
Se lui era lì, Sesshoumaru doveva essere con i suoi amici e la sola idea di come si sarebbe potuto comportare il fratello bastava a farlo preoccupare.
Sesshoumaru era un assassino spietato, se fosse successo qualcosa non avrebbe esitato a fare del male agli altri. Non osava nemmeno immaginare cosa sarebbe successo se Kagome lo avesse mandato a cuccia. La sua inquietudine era tale che chiunque lo guardasse poteva tranquillamente capire che era molto agitato.
Jaken si accorse dello strano atteggiamento del suo padrone e si cominciò a chiedersi se stesse arrivando la fine del mondo (Non temere Jaken. Se arrivasse la fine del mondo Sesshoumaru sorriderebbe. ndA).
Da quando il suo padrone si preoccupava per qualcosa? Lui era sempre stato glaciale, non lasciava mai trasparire nessun sentimento, nessuna emozione. Cosa gli stava succedendo?
Mentre Jaken rifletteva, la piccola Rin di era avvicinata a quello che lei credeva essere Sesshoumaru.
“Signor Sesshoumaru, vorreste qualcosa da mangiare? Ho cucinato appositamente per voi ma se non avete fame non importa.”disse la bambina.
Inuyasha si ritrovò a pensare al motivo per cui una bambina così dolce e gentile, una bambina umana per di più, potesse seguire suo fratello senza temerlo.
“Portami pure quello che hai cucinato. Lo mangerò più che volentieri.”disse Inuyasha. Non era riuscito a dirle di no. Le aveva letto in faccia che sarebbe bastato un suo assenso per renderla la persona più felice sulla faccia della terra e non era riuscito a resistere. Di certo Sesshoumaru non lo avrebbe mai fatto ma lui non era il fratello.
La bambina sentendo la sua risposta affermativa si illuminò. Era il ritratto della felicità.
La risposta di Inuyasha gettò Jaken in preda al panico. Il suo padrone non poteva essere gentile, lui non era gentile, lui era l’esatto opposto! Il mostriciattolo non ci capiva più nulla.
“Ehi Jaken vieni qui.”disse Inuyasha. Jaken si avvicinò.
“Posso fare qualcosa per voi padrone?”chiese.
“Prepara le cose per il viaggio. Partiamo immediatamente dopo pranzo. Andiamo a cercare mio fratello.”disse Inuyasha.
“Volete cercare di impossessarvi di tessaiga?”chiese Jaken quasi speranzoso.
“No.”rispose il mezzo demone.
“Volete ucciderlo una volta per tutte?”chiese il mostriciattolo.
“No.”
“Volete uccidere tutti i suoi amici?”chiese ancora Jaken.
“Non ho intenzione di uccidere nessuno. Devo solo vedere mio fratello.”disse Inuyasha mentre mangiava quello che Rin aveva preparato.
Jaken lo fissò scioccato. Lo guardando malissimo. Aveva gli occhi sgranati e la bocca spalancata.
“Jaken se non chiudi la bocca ci entreranno le mosche.”disse la piccola Rin ridendo.
A questo punto successe una cosa che diede a Jaken la conferma che o il suo padrone era impazzito completamente o quello che aveva davanti non era il suo padrone. Inuyasha si mise a ridere e quando dico ridere non intendo la classica risata di Sesshoumaru ovvero la risata maligna, intendo la classica risata da persona normale ovvero una risata felice.
“Chi diavolo sei? Cosa hai fatto al mio padrone?”urlò Jaken puntando il suo adorato bastone contro Inuyasha.
“Ehi stai calmo. Se proprio lo vuoi sapere sono Inuyasha. Il tuo padrone è intrappolato nel mio corpo e io sono bloccato nel suo. Se hai delle lamentele puoi rivolgerti a quel dannato guardiano che ci ha maledetti.”disse Inuyasha.
“Non siete il signor Sesshoumaru?”chiese Rin confusa.
“No, sono suo fratello Inuyasha.”disse.
“Siete simpatico signor Inuyasha. Posso venire con voi a cercare il signor Sesshoumaru?”disse la bambina.
“Certo. Andiamo.”disse Inuyasha cominciando a camminare seguito da una Rin sorridente e da un Jaken che piagnucolava e al tempo stesso strillava come un ossesso “Padron Sesshoumaru! Padron Sesshoumaru! Dove siete?” mentre Inuyasha si chiedeva come stavano i suoi amici.

  
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