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Autore: Cardy    11/12/2012    1 recensioni
Piccola raccolta ScoziaXNordIrlanda Dedicata alla mia David-Ast, derivata da un momento di pazzia e dall'ispirazione che mi dà la role che ho con lei in cui compaiono questi due dolcissimi bambini, anche se in versione ragazzi normali!
Genere: Dark, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Altri
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Role's Fic'
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Smile like you mean it.

Si guardò allo specchio e ci riprovò. No, non andava bene per nulla! C'era qualcosa che stonava proprio, eppure non capiva che cosa. Alla fine c'era sempre una nota stonata, qualcosa che non andava e faceva sembrare il suo sorriso una smorfia assolutamente triste o malinconica. Forse era tutto dovuto al fatto che Arthur lo aveva rimprovarato per quello, forse era perchè vedeva sempre Inghilterra sciogliersi se quell'Alfred sorrideva. Non ne aveva idea.
Si spinse ancora di più sullo sgabello, osservando il proprio viso. Non c'era nulla da fare, non era una gran bellezza, probabilmente il sorriso non donava sui suoi tratti.
Non si accorse nemmeno che il proprio piede stava scivolando, se ne rese solamente quando, per non finire direttamente per terra, fu costretto a tenersi alla mensola, con la pessima conseguenza di tirarla, giù, fare un casino del diavolo e finire a sbattere la testa sulla ceramica, prima di impattare sul pavimento.
Rimase immobile per un paio di secondi, scoppiando immediatamente a piangere.
Così lo trovò David dieci secondi dopo. aveva sentito il caos improvviso e si era quasi aspettato che fosse scoppiato una bomba, invece era molto peggio! Colin era per terra, in pieni crisi di pianto e fra i frammenti di vetro di varie boccette.
-"Porca troia! Colin!"-
Vide il piccolo ritirarsi appena, probabilmente aveva sbagliato le parole, ma si era preso un coccolone, vedendolo in quello stato. Poco dopo lo aveva preso in braccio ed aveva controllato il bernoccolo che stava crescendo sulla testolina, posandoci una pezza bagnata d'acqua fredda.
-"Mi spieghi cosa stavi facendo?"-
Domandò, quando l'altro si fù calmato. il piccolo abbassò lo sguardo, tirando su con il naso. Dio! Odiava vedere quegli occhioni verdi alluvionati, ma da quando Arthur era cresciuto, ed era cresciuto in fretta, li vedeva un pò troppo spesso, soprattutto da dopo l'arrivo di Alfred.
-"Niente..."-
-"E sei salito sullo sgabello per niente? Colin, quante volte devo dirti..."-
-"Tu dici le bugie!"-
Si fermò ad osservarlo stupito, mentre altre lacrime rigavano le guance del piccolo.
-"Come, scusa?"-
-"Tu dici le bugie! Hai detto che sono carino quando sorrido, ma non è vero!"-
Doveva evitare di ridere! Doveva assolutamente evitare di fare quell'enorme stronzata!
-"Era questo che stavi facendo? provavi a vedere se sei carino quando sorridi?"-
Il cucciolo annuì, scoppiando nuovamente a piangere.
-"I-i-il f-f-ratellone d-d-ice che sono brutto! E-e-ed è vero!"-
Gli ci volle un attimo per capire cosa stesse dicendo, ma quando finalmente ci arrivò sorrise allungando le mani per stringerselo addosso.
-"Col, Col, Col. Tu non devi mai dare ascolto a quel coglione di Arthur. Lui ha bisogno di andare oltreoceano per vedere quali meraviglie ha davanti, io no."-
Colin lo fissò, studiandogli il volto.
-"Io sono una meraviglia?"-
-"Assolutamente! Sei stupendo, quando sorridi ti illumini completamente, non devi sempre credere a tutti, alle volte le persone sono così prese da se stesse, intendo testarde e vanitose, che non si rendono conto che basterebbe abbassare lo sguardo per vedere quali sono le cose realmente da proteggere ed ammirare, Arthur è una di queste persone."-
-"E tu?"-
David aumentò il sorriso, baciandogli il capo, cercando di evitare il bernoccolo.
-"Io non vedo l'ora che tu cresca!"-
Almeno avrebbe evitato di sembrare troppo pedofilo! Stava praticamente sbavando su un bambino! E Dio solo sapeva che cosa gli avrebbe voluto fare, almeno stava aspettando che avesse l'età giusto, bisognava apprezzare lo sforzo! Poco dopo sentì le manine stringersi sulla sua maglia.
-"Io sono già grande!"-
-"Certo, certo..."-
-"Oppure vuoi giocare alla cavallina con me come fanno il fratellone ed il dado Francia?"-
Ecco... avrebbe dovuto fare due chiacchere anche con Francis! Avrebbe dovuto spiegargli che doveva evitare di insegnare strani giochi al suo Norlin Airlann!
  
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