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Autore: Haylslove    11/12/2012    4 recensioni
Sono Gaia, ho sedici anni e vorrei avere semplicemente una vita normale, una vita felice. Chiedo forse troppo?
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi ancora qui, sono venuta con il papà in ospedale. Influenza? No. Dito, braccio o piede rotto? No.
Sono venuta perché ho il cancro.
 
Sono Gaia, ho sedici anni e circa dieci anni fa mia madre mi ha spiegato perché passo gran parte del mio tempo in ospedale, ho la leucemia.

La leucemia è un grave tumore, una malattia neoplastica dei progenitori delle cellule del sangue che provoca di solito un enorme aumento dei globuli bianchi.

L’ospedale Riuniti della mia città è ormai una seconda casa; qui conosco tutti, i medici e le infermiere sono la mia seconda famiglia.
Ora sono in sala d’attesa, ad aspettare perché dovrò fare la chemio.
Il papà è seduto sulla poltrona, intento a leggere il giornale.

Oggi Emanuela è rimasta a casa, aveva tanto da studiare perché a breve affronterà un esame.
Emanuela è mia sorella, ha vent’anni e frequenta l’Università d’architettura della mia città. Diciamo che questo non è quello che sogna di fare da una vita, ma è l’unica facoltà, tra quelle che ci sono qui a Reggio Calabria, che preferisce. Il papà le aveva proposto di trasferirsi a Roma per frequentare dei corsi privati, a pagamento, ma lei si è rifiutata. Ho cercato di convincerla più volte, ma non ha intenzione di allontanarsi da noi.
Io so perché lo fa, lei non lo vuole ammettere ma io potrei andarmene da un giorno all’altro, quindi vuole passare più tempo possibile con me.

Mia madre non riusciva a sopportare tutto questo, quindi due anni fa si è tolta la vita. Tutto per colpa mia, tutto per colpa di questa stupida malattia.

Io sono un errore della natura. Non dovevo nascere. Tutti soffrono a causa mia. La mia vita è una sofferenza, una tortura continua.
Sono butta! Sono orrenda! Quando passeggio per strada, le persone si voltano per guardarmi e dopo bisbigliano qualcosa.
Vorrei avere dei lunghi capelli, ricci o anche solo mossi. Vorrei avere un fidanzato che mi ami, come tutte le ragazze della mia età. Vorrei avere una madre che mi abbracci quando piango e mi sgridi ogni volta che sbaglio. Vorrei avere delle amiche con cui organizzare dei pigiama party, ma l’unica amica che ho è la solitudine. Vorrei partecipare al ballo di fine anno con il ragazzo che amo. Vorrei festeggiare i miei diciott’anni in un grande locale, con un bel vestito e tutti i miei amici.
 

Sono Gaia, ho sedici anni e vorrei avere semplicemente una vita normale, una vita felice. Chiedo forse troppo?
   
 
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