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Autore: tre 88    11/12/2012    1 recensioni
Questa ONE-SHOT è lagata alla mia storia "La Figlia dell'Imperatore di Fuoco".
Chi non ha letto la storia può leggere lo stesso l'ONE-SHOT dato che è una cosa a parte. ^^
Buona Lettura :)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'The Life of Rouge'
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THE BLOOD OF THE KING OF THE PIRATES CONTINUE TO SCROLL
 

 
Erano passati molti anni da quando Ace aveva lasciato il suo posto di Imperatore alla figlia, ormai Rouge era una donna, non aveva più diciotto anni ma venticinque, era un’Imperatrice e capitano di una ciurma piccola ma molto forte, aveva superato suo padre anche perché lui ormai navigava solo per passare il tempo ed era raro che combatteva.

Padre e figlia non si vedevano dal giorno in cui Rouge aveva preso il posto del padre, lei aveva continuato la sua avventura mentre Ace si teneva informato tramite i giornali su ciò che faceva la figlia.


Quel giorno a bordo della nave “Yume III” c’era il solito casino, Tayla stava urlando con in mano la sua spada pronta ad affettare Akira, un ragazzo dagli occhi azzurri e capelli neri molto fifone ma aveva il coraggio di far infuriare la ragazza dagli occhi viola, era il carpentiere di bordo e spesso doveva riparare ciò che si rompeva durante le sfuriate di Tayla:

-Dannato fifone! Ora ti faccio affette!-

Akira si nascose dietro all’albero maestro, lei era un’abile spadaccina e se solo voleva poteva avere molte possibilità di battere Zoro l’attuale spadaccino più forte del mondo, ma l’unica cosa che interessava a Tayla erano le crostate e cucinare, mentre Akira sapeva usare a malapena una pistola e solo perché Shin gli aveva insegnato ad usarla per potersi almeno difendere, peccato solo che una pistola contro a Tayla non serviva a nulla:

-Scusa, c’erano molte crostate e non pensavo che ti accorgessi che ne mancava una.-

tutti compresa quella golosa del capitano, sapevano che per nessuna ragione si dovevano toccare le crostate ma ovviamente lui lo aveva dimenticato o meglio lo aveva fatto di proposito a dimenticarlo.

Tayla si scagliò contro di lui che per un soffiò riuscì a scansare la lama affilata:

-Scusami, ma invece di pensare a me non puoi pensare al pranzo? Manca poco a mezzogiorno.-

Akira sperò di essere riuscito a calmarla dato che sapeva quanto la ragazza teneva ad essere puntuale nel cucinare i pasti ma si sbagliò, sul viso di Tayla comparve un sorriso poco rassicurante, in quei momenti si capiva che in lei scorreva il sangue di uno dei pirati più pericolosi che erano mai esistiti, il pirata Barbanera:

-Infatti, oggi ci sarà lo spezzatino di carpentiere.-

ora si che il povero carpentiere stava sudando freddo, si pentì di avergli mangiato una crostata invece di fargli i soliti scherzi come piombare in bagno mentre lei era nella vasca.

Gli altri della ciurma li osservavano divertiti, i loro battibecchi come i guai che combinava il capitano era un loro modo di passare il tempo e non si preoccupavano di fermarli, tanto sapevano che ci avrebbe pensato il vice capitano e infatti da una porta spuntò fuori Shin che si avvicinò ai due:

-Per favore Tayla, risparmia Akira per il momento e vai a cucinare. Rou-chan si è appena svegliata e già brontola che ha fame.-

la ragazza sbuffò:

-Ringrazia la “principessa” e il suo appetito che è aumentato.-

si voltò dando le spalle ad Akira e sparì sottocoperta.

Akira tirò un sospiro di sollievo, anche sta volta si era salvato dalla furia di Tayla:

-Grazie Shin, mi hai salvato.-

il medico sorrise:

-Figurati ma se ti piace ti conviene dirglielo, invece di farla arrabbiare.-

Akira arrossì mentre il vice capitano se ne tornò da dove era venuto.

Il pranzo fu una battaglia come al solito, tra Rouge che divorava tutto e Tayla che impediva agli altri tranne che all’amica di mangiare le crostate, era difficile mangiare in tranquillità ma ormai la ciurma era abituata a quei pasti caotici; in quella ciurma era le due donne ad essere le più forti anche perché nessuno aveva il coraggio di contraddirle, la prima perché era il capitano ed era molto forte, la seconda invece bastava un suo sguardo per far tremare di paura tutti, poi entrambe erano due belle donne e a parte Rouge che stava insieme a Shin, tutti ci avevano provato con Tayla arrendendosi al primo tentativo tranne Akira che era davvero innamorato di lei e la ciurma era certa che la ragazza ricambiasse i suoi sentimenti anche se lo dimostrava minacciandolo di farlo a fette.

Quel pomeriggio come Rouge aveva previsto giunsero su una piccola isola dove stando a Jimbei, Ace e gli altri si erano fermati per un capriccio del capitano che si era intestardito di fermarsi lì nonostante non c’era nulla.

Rouge non vedeva l’ora di gettare l’ancora e correre da suo padre, troppi anni erano passati dall’ultima volta che si erano visti, il giorno in cui lei aveva preso il posto del padre era dovuta ripartire in tutta fretta a causa della marina che era stata fermata da Ace permettendo a lei e alla sua ciurma di salpare senza problemi.

Ora non c’era nulla a mettergli fretta, poteva stare con lui tutto il tempo che voleva.

Appena l’ancora fu gettata Rouge saltò giù dalla nave e seguendo la vivre card, che il padre gli aveva dato il giorno in cui lei aveva iniziato il suo viaggio, si mise a correre nella foresta.

Tayla sbuffò:

-Ma come fa a correre nelle sue condizioni?-

Shin sorrise:

-Stai parlando di Rouge.-

saltò giù e si mise a correre dietro alla sua fidanzata seguito poi da tutti gli altri.

Rouge si fermò in una radura raggiunta subito dai compagni:

-La vivre card non si muove più.-

davanti a loro c’era un accampamento ma non c’era nessuno, per un attimo Rouge pensò che se ne fossero andati dimenticando come al solito di smontare l’accampamento e conoscendo il padre non si stupì se le cose fossero andate così:

-Ma guarda chi è tornata!-

a quella voce tutti si girarono e si trovarono davanti Vista, a parte i capelli e i baffi grigi per il resto non era cambiato di un virgola; Rouge vedendo lo “zio” gli corse incontro abbracciandolo:

-“Zio” Vista! Quanto mi sei mancato!-

lo spadaccino sorrise:

-Trattieni le lacrime per quando rivedrai tuo padre.-

Rouge sorrise e si staccò da lui, ancora non riusciva a crederci che suo padre era lì sulla stessa isola dove si trovava lei.

Vista li accompagnò alla “Moby Dick”, appena Rouge vide Ace che stava discutendo con Marco sorrise e si mise a gridare mentre correva verso di lui:

-Papà!!!-

Ace si girò è si stupì nel vedere la figlia correre verso di lui, in un attimo saltò giù dal parapetto della nave e raggiunse la ragazza che si buttò tra le sue braccia piangendo dalla felicità:

-Papà! Mi sei mancato tantissimo!-

Ace strinse a se la figlia e sorrise:

-Anche tu, mi sei mancata molto.-

rimasero abbracciati per un po’, poi Rouge sorridendo si staccò da lui è andò a salutare Marco e tutti gli altri mentre Ace salutò Shin e Tayla e tutti i loro compagni.

Dopo i vari saluti, Ace e Rouge andarono sulla spiaggia e si misero a parlare di ogni cosa fatta in tutti quegli anni, a Rouge era sempre piaciuto stare sulla spiaggia con il padre, osservare l’oceano mentre era in sua compagnia era una cosa che gli era sempre piaciuta fin da bambina.

Verso il tramonto era giunto il momento di tornare dagli altri, Rouge prima di alzarsi disse al padre ciò che era venuta a dirgli, a quella notizia Ace si stupì ma poi sorrise e abbracciò la figlia, era davvero contento per lei, ora anche sua figlia avrebbe provato ciò che aveva provato lui venticinque anni fa.


Il sole stava lentamente tramontando, la “Yume III” si stava allontanando dall’isola, Rouge aveva promesso che sarebbe tornata molto presto e lei, come il padre, manteneva la parola data.

Ace osservò la nave della figlia sparire all’orizzonte avvolta dalla luce infuocata del tramonto:

-Sapevi che sarebbe arrivata tua figlia, Ace?-

Pugno di Fuoco sorrise:

-No, non lo sapevo Marco.-

poi aggiunse:

-Sai, Rouge mi ha detto che aspetta un bambino.-

Marco sorrise:

-E così diventerai nonno.-

Ace rise divertito:

-Già, mi ha detto che lo chiamerà Edward, come il babbo.-

Rouge aveva scelto quel nome per il figlio perché anche se non aveva mai conosciuto Barbabianca, sapeva quanto quell’uomo era stato importante per suo padre e lei lo aveva sempre considerato come un nonno.

Il sangue di Gol D. Roger continuerà ancora allungo a scorrere nel mondo.
 


 

FINE

 
 




Ciao, eccomi qui.

Questa ONE-SHOT è legata alla storia “La Figlia dell’Imperatore di Fuoco”, spero che vi sia piaciuta. ^O^
Per chi non ha letto la storia, come avrete capito Rouge è la figlia di Ace mentre Tayla è la figlia di Barbanera e Shin il figlio di Izo, Akira invece non è mai apparso nella storia. ^^

Ringrazio in anticipo chi legge e lascia una recensione (o legge soltanto) questa ONE-SHOT. :)

A presto, ciao.
 
 
 

  
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