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Autore: Cardy    11/12/2012    1 recensioni
Piccola raccolta ScoziaXNordIrlanda Dedicata alla mia David-Ast, derivata da un momento di pazzia e dall'ispirazione che mi dà la role che ho con lei in cui compaiono questi due dolcissimi bambini, anche se in versione ragazzi normali!
Genere: Dark, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Altri
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Role's Fic'
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You Make Me Go Crazy.

C'era voluto del tempo, ma sapeva che sarebbe arrivato quel delicatissimo periodo in cui un ragazzo entra nella fase del "NO!". Quello completamente maiuscolo e definitivo, la ribellione era normale. Ci erano passati tutti, anzi, alcuni non ne uscivano mai, come Arthur, altri invece non ne entravano nemmeno, o almeno, così sembrava. E sapeva che entrambi i fratelli irlandesi ci sarebbero caduti in pieno. Quello che non si aspettava di certo era che, nello sbocciare, le cose sarebbero andate meglio di ogni sua rosea aspettativa!
Si, lo ammetteva. Da quando li aveva presi con sè aveva spuntato ogni giorno sul calendario, sperando che quel giorno arrivasse in fretta. Perchè era stanco che gli dessero del pedofilo, in fondo non lo aveva mai toccato, ed aveva aspettato che avesse l'età giusta per provarci!
Era stato un bambino adorabile, con gli occhioni enormi ed i capelli rossastri. Ora Colin era un ragazzo stupendo, si era alzato, il suo corpo aveva assunto un qualcosa di felino, i capelli si erano scuriti, diventando più sul castano, gli occhi si erano allungati. Colin era un gattino dagli artigli affilati e lui non poteva che morirci dietro. Casey era diventato stupendo, ma non riusciva a gareggiare con suo fratello, non c'era competizione! Colin era una stella caduta sul pianeta!
Anche Arthur sembrava essersene accorto, aveva puntato i suoi occhi sul Nord Irlanda e sembrava intenzionato a tenerselo ben stretto, cosa che gli stava veramente sui coglioni.
Poi ecco l'occasione. una giornata normale, il solito temporale dovuta dal tempo mutabile della Gran Bretagna. David si stava dondolando la sedia con aria annoiata, una bottiglia di Whiskey, Dio, era una bella palla! Il rumore della porta che si chiudeva gli fece voltare il viso. Ok, doveva stare calmo e ringraziare qualsiasi divinità gli avesse mandato quel regalo!
Lo sondò con gli occhi, la camicia bianca diventata trasparente, i pantaloni bagnati si erano attaccati alla pelle, disegnando magnificamente quel fondoschieno degno del migliore scultore dell'arte greca. I capelli erano spolti e facevano cadere goccioline sul collo. Dio, poteva seguirle con la lingua? Colin scosse la testa, come un cagnolino, lo aveva già detto che era diventato l'adolescente più dannatamente arrapante che avesse mai messo piede sul pianeta? Decisamente non si era accorto di lui, visto che stava per mettere i piedi su uno dei preziosissimi tappeti di Arthur. Doveva assolutamente impedirlo! Non voleva mica che quel meraviglioso tappeto si rovinasse!
-"Ehy! Ehy! Dove pensi di andare in quelle condizioni?"-
Nord Irlanda aveva sobbalzato, arricciando le labbruccia in una smorfietta sorpresa e puntando gli occhi nella sua direzione.
-"Alba?"-
-"E chi vuoi che sia? Non pensarci proprio a fare un altro passo, altrimenti Arthur ti ammazza!"-
Colin sbuffò, alzando gli occhi al cielo. Era da un pò che tendeva ad evitare David, ultimamente il rosso aveva strani comportamenti con lui, sembrava quasi che ci provasse, anzi! Ci provava spudoratamente! Certo, David gli piaceva ed anche tanto, ma non voleva finirci a letto! Insomma! Quel maniaco lo avrebbe abbandonato subito dopo avere avuto quello che voleva, ne era certo!
-"E cosa dovrei fare, scusa?"-
-"Spogliati."-
La sua risposta gli aveva fatto strabuzzare gli occhi, era impazzito?
-"D-davanti a te?!?"-
Lo scozzese sorrise, portandosi la bottiglia alle labbra. Di certo lui non voleva perdersi lo spettacolo!
-"Ti avrò già visto un milione di volte nudo, Colin."-
-"Avevo sei anni!"-
-"fatto stà che non hai nulla che io non abbia già visto."-
E non vedeva l'ora di vederlo ancora! A dire la verità sperava di controllarsi abbastanza da non strappargli lui stesso quei vestiti fradici di dosso. Colin non lo guardava più, aveva distolto il viso e le guance si erano tinte di un bel rosso. Adorabile!
-"Poi ti porterò un asciugamano, cucciolo."-
Aveva addolcito il tono, sperando di convincerlo, in realtà aveva paura di avere assunto un tono da maniaco sessuale!
-"Va bene! Stronzo!"-
Oh, si! Lo sapeva! Si aspettava che tenesse gli occhi lontani dai suoi, invece si ritrovò ad annegare in quelle iridi verdi piene di vergogna e di rabbia. Sorrise ancora, alzando la bottiglia nella sua direzione.
-"Ti stai divertendo, immagino!"-
-"Io? Ma quando mai! Non muoio certamente dalla voglia di vederti in mutande, moccioso! Da quando sei così arrogante? Da piccolo eri così tenero e dolce."-
Si portò una mano al cuore, con l'aria rassegnata, scorgendo un piccolo sorriso sulle labbra del suo Colin.
-"Ah, si? Peccato... perchè io morivo dalla voglia di farmi vedere nudo da te."-
Ecco, se in quel momento fossero stati in un fumetto, avrebbe avuto una faccia da idiota, probabilmente l'aveva davvero! Colin sorrise malizioso, portando una mano a sbottonarsi il primo bottone, scivolando lentamente al secondo. Ok... era morto, vero? Morto! Inghiottì a vuoto, incatenato a quel corpo ancora acerbo ma che sarebbe diventato una meraviglia. Le gocce continuavano a scivolare sulla quella pelle candida e, Dio!, voleva asciugarlo a suo modo!
-"Vorrei che lo facessi tu, vorrei sentire la tua mano. Mi farei spogliare da te, poi pretenderei che leccassi ogni centimetro del mio corpo. Sono vergine, ti chiederei di fare piano, so che tu lo faresti per me."-
Un verso strozzato gli sfuggì dalle labbra. Ma che cazzo stava succedendo? E dire che doveva essere lui a gestire il gioco! Invece no, col cazzo! Basta! Ora si alzava e lo sbatteva contro la porta! Purtroppo il suo corpo non rispondeva come voleva!
-"Arriveresti a togliermi i pantaloni, sai, mi sono sempre chiesto come sarebbe farmi legare al letto, ma non te lo chiederei. Mi sfioreresti con il naso, prima di abbassarmi i boxer con la bocca. Tremerei, ma non di paura, tu lo capiresti ed inizieresti a leccarmi dove nessuno mi ha mai sfiorato, nessuno tranne me..."-
-"Oddio, Col!"-
-"Si, pensi che non lo faccia? Naturalmente prima mi assicuro che non ci sia nessuno a sentirmi. TI chiamo, sai? Quando mi sento al limite mi mordo le labbra per non urlare il tuo nome, vorrei che fosse la tua mano, non la mia."-
Quello non era solamente l'adolescente più arrapante che avesse mai visto, ma anche il più maledettamente bastardo! Ed aveva convissuto con Arthur! Basta così! Si alzò per mettere fine a tutto quello!
Peccato che un altra porta si aprì!
-"Che sta succedendo qui?"-
Inghilterra fissò prima Colin e poi David, quest'ultimo terribilmente a disagio. Il castano sorrise, inclinando appena il viso.
-"Niente fratellone. Alba mi ha solo consigliato di togliermi questi vestiti di dosso prima che mi venisse un malanno, vero David?"-
E lui riuscì appena ad annuire, ancora intontito, ascoltando appena Arthur confermare la sua idea, porgendo una giacca asciutta a Colin perchè si coprisse.
-"Ah, David... non so cos'è successo, ma farei qualcosa per quello!"-
Si coprì con le mani, nascondendo la sua eccitazione alla vista del biondo, che scosse la testa rassegnato. Incrociò lo sguardo con Colin, trovando quello del castano troppo divertito. Quel ragazzo lo avrebbe fatto diventare matto!
  
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