Cap.7
Tra poco... come risolveranno il problema Chichi e Bulma?
Ore 3:10
-Problemi?- Una voce le sorprese di spalle e, prese dallo spavento, si girarono di scatto vedendo, fortunatamente, Vegeta con la sua solita smorfia che lo seguiva costantemente.-S-scusa Vegeta… potresti aiutarci?- Bulma si avvicinò lentamente supplichevole ma il moro, prima di rispondere fu preceduto da Chichi che passò avanti a Bulma e giunse a pochi centimetri dal suo viso –Non ci serve il tuo aiuto.- scandite queste parole, diede un potente calcio alla porta che, però, non si aprì.
-Dicevi?- Vegeta le prese la caviglia mandandola a testa in giù e, rimettendola a terra, disse –Bisogna medicarti, l’infermeria è là in fondo e la tua amica ti accompagnerà-
-E se io volessi rifiutarmi?-
- Vai, è un ordine!- puntò il dito in direzione del centro della discussione. Nel momento che la ragazza stava per controbattere Bulma la prese per mano e la portò in infermeria.
Ore 3:50
Alle prime luci dell’alba Vegeta era lì, ad aspettare da ore che la porta si aprisse.
Ore 4:50
Ancora niente, dall’altro lato del muro nessun rumore, nessun suono o odore si poteva percepire e il ragazzo si stava ormai per arrendere quando udì una sorta di urlo e si affrettò di aprire la porta.
Dopo aver percorso vari corridoi interni all’infermeria trovò su una porta un segno alfanumerico inciso: 3V.
Tirò un sospiro alquanto rumoroso e aprì quella porta, lanciandosela alle spalle.
Ore 7:35
Le due, una volta uscite da una camera con inciso 59HS cercarono di uscire rincorrendo vari numeri fino ad arrivare alla stanza numero 3V e, dal momento che il castello pareva desolato, entrarono lentamente perché avevano sentito come delle voci e trovarono Vegeta, che non le aveva affatto sentite.
Piegato su se stesso, quasi accucciato aveva una lettera in mano –Vegeta…- un sussurro lo colse di sorpresa e, senza girarsi, rispose istintivamente con un onda energetica che schivarono a pelo. Riaprirono gli occhi chiusi per la paura ma non videro nessuno
Intanto…
-Urco che dormita ragazzi!- urlò Goku sbattendo la sveglia a terra che segnava le 9:10: l’orario stabilito per l’inizio delle ”lezioni” op di ciò che avrebbero fatto da quel giorno fino alla maggior età.
Un altro pinguino li chiamò uno ad uno tutti e 300 i ragazzi, ma ne mancava uno…