-" ''è questo il posto, nonna?’’ la mia voce squillante rimbombò tra le fragili pareti. ‘’si’’ rispose lei con una flebile e tremolante voce. Osservava in silenzio i gradini consumati dagli anni. Lei diceva che quel posto le faceva venire in mente tanti bei ricordi. Ma io non potevo capire quello che provava… improvvisamente quel silenzio che a me pareva interminabile venne interrotto; ‘’sai’’ accennò la nonna indicando la gradinata ‘’il nonno sedeva qui con i suoi quattro amici davanti alla telecamera, si divertiva molto a raccontarmi quegli episodi… la sua carriera, come quella degli altri ragazzi si preannunciava fantastica, erano amati da tutti; non si montavano la testa dal successo, no affatto; rimanevano con i piedi ben piantati a terra. E questo li rendeva unici, indimenticabili…’’ esitò un attimo, ma pio riprese a raccontare: ‘’…ma poi il giorno dell’incidente, beh… hai capito Annie vero? Sai bene cosa è successo…’’ ‘’si’’ risposi prontamente io. Vidi una lacrima scorrere sul volto rugoso di nonna, che lei si terse con un gesto rapido, quasi volesse nascondere quello che provava in quel momento ‘’avrei tanto voluto conoscerlo…’’continuai. Lei alzò in alto lo sguardo; ‘’ma sono sicura che non avrà perso il sorriso che sempre aveva dipinto in viso, nonostante la fine crudele che gli è toccata… sarebbe stato molto felice di vederti, e soprattutto sarebbe stato orgoglioso del modo in cui hai saputo valorizzare la tua splendida voce, che sicuramente avrai ereditato da lui’’ non sapevo cosa dire, e nonna comprendendo il mio imbarazzo mi prese per mano, e insieme cominciammo a camminare per le buie e piovose strade di Londra. Volse un ultimo sguardo alle gocce di pioggia che come missili si schiamtavano forti sulla vecchia scala. ‘’che ne sarà di tutte queste vecchie mura?’’ chiesi improvvisamente io. ‘’probabilmente andranno distrutte, come tutti i ricordi. Temo che i ragazzi non segneranno quella parte di storia della musica che tanto avevano voluto scrivere…’’ il suo tono era triste, malinconico, e proseguimmo in silenzio il cammino sotto l’ampio ombrello. Ad un tratto, da un vicolo abbandonato, passarono una dozzina di gatti, che entrambe pensavamo provenissero dalle abitazioni nei dintorni. Ma il mio sguardo fu attratto da un micio in particolare, un grosso gatto bianco dal pelo lungo e luccicante, che brillava nell’oscurità della notte, e che con passo elegante e felpato, di diresse verso di noi. Si lasciò accarezzare, e forse quello fu l’ultimo momento piacevole che visse la nonna. Si distraeva dalle memorie che le oscuravano la mente, ma io ancora una volta, non ero in grado di comprenderlo, perciò domandai: ‘’Qualcuno si ricorderà ancora di loro?’’ nonna sobbalzò alla domanda, ma poi rispose cautamente mentre passava la mano tra il folto pelo del gatto:’’temo di no, annie’’ ma improvvisamente vidi il suo volto illuminardi di una misteriosa speranza; le lettere del nome Dusty erano incise accuratamente sulla sottile placchetta d’oro che il gatto portava appesa al collare. ‘’o forse mi sbaglio’’… e si è proprio sbagliata! Il nonno è passato alla storia, come tanto lui aveva sognato." - - "Quindi nonna mi stai dicendo che io sono la pronipote di Harry Styles? Harry dei One Direction? aspetta di sentire quello che dicono le mie amiche!! Il loro iPhone 147s è occupato per 953GB da immagini dei loro concerti!! Quindi intendi anche che i poster-animati che ho appese alla mia navicella sono le foto del mio quatrisnonno o come cavolo si dice?? Nonna, diventerò famosa ancora di più di quello che lo sono diventata grazie alla tua carriera da cantante!!…OMG alla 5D-TV stanno trasmettendo WMYB!! Ciao nonna, ci sentiamo ancora su skype75… ora vado!!"-