Harry non voleva molto per Natale, in realtà voleva una sola cosa: Louis.
Lo desiderava, lo bramava, lo voleva a tutti i costi e lo stesso valeva per il castano.
Louis era appena tornato single e aveva ammesso in una lettera, lasciata sul comodino del riccio, di amarlo e poi era sparito. Sparito per così dire, semplicemente aveva appioppato scuse su scuse e ora era a Doncaster a casa sua.
Dopo un breve periodo di confusione Harry aveva deciso di andare a casa Tomlinson e prendersi ciò che gli spettava. Di sicuro non sarebbe stata la distanza a separarlo da Louis ora che aveva la certezza di essere ricambiato.
In un momento di pura follia dettata dal cuore, che ormai da mesi soffriva per amore, nella notte tra il 23 e il 24 dicembre Harry aveva riempito la borsa frettolosamente e aveva preso un treno diretto per Doncaster. Senza pensarci neanche per un secondo, l'unica cosa che aveva reale importanza era Louis che lo amava e che ora cercava di scappare convinto che non lo ricambiasse.
Aveva passato le ora sul treno a guardare le foto di Louis e a rileggere la lettera che gli aveva lasciato e che ormai sapeva a memoria:
" Caro Harry, ti scrivo perchè sono un codardo, anzi, sono il peggiore dei codardi perchè dopo che avrai letto e avrai appreso quello che sento non mi vedrai e non mi sentirai per qualche periodo. Sappi che ho lasciato Eleanor. L'ho lasciata perchè non la amo più come l'amavo prima, anzi non credo di averla mai amata. E, soprattutto perchè ho capito di amarti. Sì Harry, sono gay e sono innamorato di te. E sò che tu non mi amerai mai quanto ti amo io e nello stesso modo. Ho deciso di dirtelo perchè ormai mi pesa troppo nel cuore e spero solo che per te io rimanga sempre il solito Louis, se non succederà me ne farò una ragione. Ho deciso di andarmene per un pò per lasciarti modo di metabolizzare la cosa. Ti prego non cercarmi, non sopporterei, ora come ora, di averti accanto e non poterti dimostrare il mio amore. Louis. "

Era arrivato finalmente a destinazione. Aveva infilato la lettera di Louis nella tasca del giubbotto aveva preso la valigia ed era sceso dal treno per poi prendere posto in uno dei taxi liberi fuori dalla stazione.
Dopo aver dato al conducente l'indirizzo si era adagiato sul sedile e era ritornato nello stato comatoso di poco prima.
Prima di arrivare iniziò a nevicare e Harry chiese al taxista di fermarsi all'inizio della via e una volta pagato il viaggio era sceso dalla vettura e aveva proseguito sotto la neve al freddo fino a casa Tomlinson.
Il cuore batteva forte e tremava, un pò per il freddo e un pò per il nervosismo.
Suonò il campanello e aspettò pregando che ad aprire fosse Louis. Invece fu Lottie che perse il sorriso appena lo vide.
<< Ciao Lottie. >> aveva detto con voce tremante.
<< Ciao Harry, se stai cercando Louis lui... >> non riuscì a finire che Harry la precedette.
<< Senti, immagino che tu sappia di questa. >> disse tirando fuori la lettere e vedendo Lottie annuire <<  E sono qui per dire che ricambio, Lottie! Io ricambio da mesi! Devo diglielo ti prego. >> implorò il riccio.
<< Fallo soffrire e ti ammazzo. >> disse glaciale Lottie. Per chiamare Louis che apparve alla porta dopo pochi attimi.
Harry rimase sconcertato dalla bellezza di Louis, anche con le guance rigare, gli occhi e il naso arrossati per il pianto Louis appariva meraviglioso agli occhi del riccio. Anche in quello stato pietoso di depressione Tomlinson gli appariva come un Dio greco sceso in terra per tornturarlo.
<< Harry. >> disse sorpreso Louis per poi posare gli occhi sulla lettera che aveva in mano Harry e stringere la mascella. << Ti avevo scritto... >> aveva iniziato a dire con voce tremante.
Ma Styles lo aveva interrotto << No, taci, fammi parlare. >> sospirò e incatenò i loro occhi per poi parlare con voce tremante. << Sette giorni fa mi sono svegliato e ho trovata questa lettera sul comodino. L'ho dovuta leggere meglioni di volte per capire. >> e il tremore venne sostituito dalla rabbia. << Tu mi hai detto di amarmi con una lettere e posso accettarlo, ma sei scappato. Sei scappato cazzo! >> aveva quasi urlato. << Sai da quanto aspettavo che tu ti innamorassi di me? Mesi Louis, io ti amo! Ti amo Louis! E voglio stare con te! >> aveva detto per poi scoppiare a piangere. << Io ti amo. >> aveva detto per poi fiondarsi sulle labbra di Louis.
Si baciarono, con amore e passioni. Le lingue che si toccavano come se lo facessero da sempre, una mano di Louis tra i suoi ricci e un'altra ad accarezzargli la schiena. Mentre le mani di Harry erano strette sui fianchi del lisco.
Quando dopo qualche minuto si staccarono ansanti si guardarono negli occhi e Louis piangendo chiese << Davvero mi ami? >>.
<< Davvero, Louis. >> rispose asciugando le lacrime dal volto dell'amato. << Ti amo da mesi, ma non potevo dirtelo perchè tu mi dicevi di essere felice con Eleanor e come potevo dirti di amarti rovinando tutto? Credevo che una semplice amicizia mi bastasse. >> lo ribaciò.
<< Ti amo Harry. >> e lo abbracciò.
Il riccio poi buttò un occhio all'orologio accorgendosi che la mezzanotte era già passata da qualche decina di minuti.
<< Auguri di buon compleanno amore! >> disse prima di baciarlo.
<< Grazie. >> intrecciò le sue dita a quelle lunghe di Harry. << Dato che è il mio compleanno posso scegliere io il mio regalo? >>
Il riccio aveva annuito e << Per il mio compleanno voglio iniziare una storia con te. >>
A Harry iniziarono a brillare gli occhi e subito annuì per poi ribaciarlo.
Rientrarono in casa e subito spiegarono la situazione alla famiglia Tomlinson che accettò tutto di buon grado.

Passarono tutto il 24 insieme felici e a coccolarsi.
La notte di natale fecero l'amore per la prima volta.
Erano felice, stavano bene e niente poteva cambiare.

*Se avete voglia, spero si sì, lasciate una recensione anche piccolina. Ciao, grazie per aver letto ciò che è "uscito" dalla mia mente bacata.*