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Autore: Seki    11/12/2012    0 recensioni
Ora, seriamente, come facevano quel branco di mezzosangue a essere così incredibilmente stupidi?
Come potevano anche solo pensare che Potter –San Potter- potesse anche solo lontanamente essere l’Erede di Serpeverde?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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The Enemy who will Trust you

Camminare per i corridoi di Hogwarts stava diventando insopportabile.

Ad ogni angolo c’erano gruppetti di patetici mezzosangue che, spaventati, pensavano di essere al sicuro dalla furia dell’Erede semplicemente rimanendo uniti.

Non importava la Casa di appartenenza o l’anno che frequentavano: tutti loro tremavano e si nascondevano, pregando per se stessi, chiedendosi chi tra loro sarebbe stata la prossima vittima.

Patetici.

Oppure li si sentiva speculare sulla vera identità del pazzo che, a loro parere, aveva dato via ad una strage senza pari.

A questi interessantissimi -e quanto mai inutili- dibattiti partecipavano tutti, persino i Serpeverde che, di sangue marcio, non ne avevano nemmeno una goccia, tutti chiedendosi chi fosse il vero colpevole e quale grande magia oscura aveva utilizzato contro i nati babbani.

E, a troneggiare di nuovo imperante sopra chiunque altro, ancora una volta il nome che più detestava al mondo non faceva che essere ripetuto.

Harry Potter.

Ora, seriamente, come facevano quel branco di mezzosangue a essere così incredibilmente stupidi?

Come potevano anche solo pensare che Potter –San Potter- potesse anche solo lontanamente essere l’Erede di Serpeverde?

Era l’unico in quella stramaledetta scuola a rendersi conto che era assolutamente un idea totalmente folle?

Tra tutti i nomi che potevano essere scritti nella lista dei sospettati – il suo in primis- l’unico che per quel branco di idioti aveva senso additare era Harry Potter.

La stupidità umana non aveva limiti.

Si sarebbe aspettato qualcosa di meglio, ad esempio Blaise, se non fosse stato troppo occupato ad amoreggiare con la biblioteca, poteva essere un buon candidato, con il suo sguardo gelido e la sua freddezza, e invece nulla.

Nessun Serpeverde era sospettato.

Nemmeno lui, Draco Malfoy, il principe delle serpi, era stato accusato nemmeno una volta di quegli attacchi, sebbene non avesse mai nascosto il suo disgusto per i nati babbani o la sua approvazione a quello che stava accadendo.

Niente.

Erano tutti convinti che fosse Potter il responsabile.

Potter!

Come poteva Potter, così schifosamente Griffondoro, essere l’erede di Salazar Serpeverde?

Era una contraddizione. Era impossibile.

Si rifiutava di crederlo e aveva le sue ragioni.

Lo Sfregiato aveva in parte sangue babbano per colpa di sua madre, senza contare che i suoi grandi amici erano una mezzosangue so-tutto-io, quel babbanofilo di Weasley e un dannato mezzo gigante.

E invece erano tutti lì ad accusarlo solo perché aveva sibilato qualcosa di incomprensibile al serpente che gli aveva aizzato contro.

La gente era davvero disposta a credere a qualsiasi cosa.

Infastidito dai continui sussurri che lo circondavano Malfoy scese le scale con più foga del solito, incurante di chi urtasse al suo passaggio, fino a raggiungere il primo piano.

-Vi dico che è la verità! C’è Potter dietro a tutto questo!-

Un paio di ragazzi del terzo anno di Corvonero stavano discutendo animatamente tra loro con un tono di voce troppo alto per passare inosservati.

Arrivato al limite della sopportazione Draco decise che se nessuno fermava quella pazzia allora lo avrebbe fatto lui: non avrebbe in alcun modo permesso che il nome di Potter infangasse quello della sua casa.

Lentamente si avvicinò alle spalle del ragazzo che stava parlando, ascoltando ancora un po’ i suoi vaneggiamenti.

-Ne sono certo! Si nasconde dietro a quella sua aria da bravo ragazzo, ma in realtà aspetta solo il momento buono per attaccare!-

Il biondo Serpeverde trattenne a stento una risata, limitandosi a sbuffare.

-Ma davvero?-

Sorpreso il Corvonero si girò di scatto e impallidì quando si rese conto da chi proveniva quel tono sarcastico che lo aveva interrotto.

Malfoy sorrise compiaciuto.

-E sentiamo...come intende attaccare secondo te Potter?-

Lo chiese più per sfizio personale nel vedere il ragazzo balbettare pateticamente nel tentativo di trovare qualcosa con cui controbattere; tuttavia non aspettò una risposta, semplicemente sfoderò il suo ghigno più beffardo per atterrare definitivamente quelle patetiche dicerie.

-Credimi amico, Serpeverde non ha bisogno di uno come San Potter per agire…noi non ci affidiamo a stupidi Griffondoro per compiere i nostri doveri.-

Entrambi i ragazzi lo fissarono atterriti, compiacendo ulteriormente l’ego del principe delle serpi.

-Se fossi in voi controllerei il vostro albero genealogico. A presto.-

Concluse, prima di voltarsi e andarsene, sventolando spavaldo la mano in una parodia di un saluto.

Beh, se non poteva aiutare l’Erede di Serpeverde a portare avanti la sua giusta causa almeno avrebbe evitato che essa venisse infangata dal nome di quello sfigato babbanofilo.

Galvanizzato dalle voci che, sicuramente, avrebbero cominciato a circolare il giorno dopo -Draco Malfoy suonava molto meglio di Harry Potter a fianco al nome del grande Salazar,dopotutto- raggiunse i sotterranei in pochi minuti dove trovò i suoi fidati Tiger e Goyle  che fissavano inebetiti il muro sbagliato.

Stano, li credeva in Sala Grande.

-Tiger, Goyle!- chiamò a gran voce.

I due si voltarono immediatamente, ma c’era qualcosa di sbagliato in loro.

-Perché porti gli occhiali?- chiese, notando immediatamente quel dettaglio fuori posto.

-Uh…Leggevo!-

-Perché…sai leggere?-  chiese stupito, inarcando appena le sopracciglia.

Il ragazzo annuisce confuso e Draco non può fare altro che scrollare le spalle e guidarli all’interno della loro sala comune.

*****

Quella notte, al sicuro nella Torre di Griffondoro, Harry Potter non riusciva a dormire, troppi pensieri affollavano la sua mente.

Questo pomeriggio si erano introdotti nella sala comune dei Serpeverde assumendo la Pozione Polisucco e infrangendo tante di quelle regole che sarebbero bastate a farle espellere lui e Ron a vita.

Ed Hermione era finita in infermeria con una coda.

Si erano illusi di poter ricavare qualche informazione utile entrando direttamente nella tana del nemico e, prendendo le sembianze dei suoi tirapiedi, avevano sperato anche di riuscire a incastrare Draco Malfoy.

Ma avevano fallito su tutta la linea: non solo il Serpeverde non era il mandante di quelle aggressioni, a nemmeno sembrava sapere qualcosa a riguardo.

Certo, avevano avuto quella orribile e quanto mai preziosa informazione su quello che era accaduto la prima volta che la camera era stata aperta, ma nient’altro.

Era di nuovo punto e a capo.

Tuttavia non era quello che teneva sveglio il giovane Griffondoro.

Harry ripensava a quello che aveva detto Malfoy su di lui e alla sua espressione in bilico tra il disgusto e l’indignazione mentre ripeteva le voci di corridoio che aveva sentito: il biondo reputava assolutamente insensato il fatto che la gente reputasse proprio lui, Potter, il mandante di quegli attentati, lo considerava quasi un insulto.

Girandosi su di un lato nella speranza di addormentarsi, Harry, tuttavia, sorrise a quel ricordo.

C’era ancora qualcuno, fuori da quella torre, che lo credeva innocente, dopotutto,

 

°Angolo della Seki°
Buonsalve!
Oddio è la prima volta che scrivo su Harry Potter! Spero di non aver devastato questi magnifici libri con la mia inettitudine!
Beh che dire…ultimamente sto rileggendo questa magnifica saga per la infinitesima volta e rileggendo la Camera mi è venuta l’ispirazione per questa
cosa perché io amo il personaggio di Draco, primo, e perché mi sono resa conto solo ieri che “hey! Ma Draco è l’unico li dentro che crede a quel pirla di Harry!”XD Lasciamo stare…
Spero di non aver compiuto un macello e di non aver rovinato questi bellissimi personaggi…non troppo per lo meno XD
Un bacio, Seki

   
 
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