La mattina seguente..
Mi svegliai prima io di Jorge, anche perchè non avevo dormito bene.
Feci colazione poi Jorge si svegliò. « Buon giorno amore. » « Buon giorno. » « Il divano è davvero scomodo.. »
Decisi di riparlare di quell'argomento. « Senti Jorge, dobbiamo parlare. » « Di cosa? » « Di quello che è successo ieri. » « Ancora quella storia? Non avevi detto che non ne avresti più parlato? » « Lo so, ma ascoltami. » « Ti ascolto, dimmi. » « Ieri quando eravamo in camera tutti e tre, dopo che tu sei andato via, mi ha detto 'mocciosa' e qualcosa e mi ha spinto. » « Dici sul serio? » « Davvero. » « No no, non può essere, non lo farebbe mai. » « Ma dico davvero, credimi. »
Mi guardò poi si alzò. « Vado a farmi una doccia. » « Aspetta Jorge! » « Che c'è?! » « Non vuoi credermi, vero? » « E' che non lo farebbe mai. » « Ma è la verità! »
Misi le mie mani sul suo viso e misi la mia fronte sulla sua.
Jorge si scansò e andò in bagno.
Come dovevo fare per farmi credere da lui?
Non mi restava che chiudere la storia per sempre e non pensarci più.
Appena uscii Jorge dal bagno.. « Jorge, va bene, adesso non ne parlerò più. »
Non disse niente. Qualcuno bussò alla porta, era Simone. « Ciao Jorge! » « Ciao Simone. »
Entrato mi guardò male. « Hai bisogno di qualcosa? » « Sì, dovevo parlarti di una cosa.. »
Il cellulare di Jorge squillò. « Scusate, torno subito. »
Jorge andò in camera a parlare al telefono.
Simone si sedette di fronte a me. « Stai cercando ancora di farti credere da Jorge? » « Tanto non mi crede quindi.. » « Lo sapevo, ci conosciamo da quando eravamo bambini, e sa che non farei mai una cosa del genere. » « Ma l'hai fatta. » « Sì, e con tutte le ragazze che ha avuto, e ti dico che ho fatto anche di più con alcune. Lui ha lasciato ogni ragazza per questo motivo. » « Cioè? » « Le ragazze gli dicevano che le avevo toccate, bla bla bla.. Ma lui si stancava di sentire sempre le stesse cose. » « Quindi? » « Quindi le ha lasciate tutte, e succederà anche a te. » « E perchè lo fai? » « Perchè voglio vederlo solo, lui pensa che io sia suo amico ma non è così. » Sorrise. « Quel sorriso che hai, prima o poi te lo toglierò, te lo prometto. » « Vuoi farmi paura? » « Intendila come ti pare, ma Jorge prima o poi saprà chi sei veramente. » « Non succederà mai, è stupido e non capirà mai. »
Jorge tornò in soggiorno. « Va tutto bene? » « Sì. » « Di cosa dovevi parlarmi? » « Oh, non mi ricordo più.. » « Allora puoi anche tornare a casa. »
Lo accompagnai "cortesemente" fuori. « Perchè l'hai sbattuto fuori così? » « Quando eri in camera hai sentito ciò che dicevamo? » « Quasi niente, perchè? » « Io adesso ti dirò tutto quello che mi ha detto, ma devi promettermi che mi crederai. » « Prometto. » « Mi ha detto che non è veramente tuo amico, che c'ha provato con tutte le ragazze che hai avuto e che lo fa per vederti solo. »
Sapevo che non mi avrebbe creduto ma dovevo dirglielo.