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Autore: Mizuki    29/06/2007    2 recensioni
Dichiarare il proprio amore a qualcuno? A volte può essere una vera e propria impresa! Leggere per credere! ^^
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hanamichi Sakuragi, Kaede Rukawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: “DICHIARARSI

 

E’ davvero da tantiiiiiiiiissimo tempo che non continuavo questa fic! Troppo! Perdono!^^;;  Ringrazio tutte le persone che hanno recensito, nonostante la storia non proseguisse da un bel po’ e tutti coloro che continuano a leggerla, senza perdere la speranza di poterne vedere un giorno la conclusione^^;;

Spero che questo nuovo capitolo vi piacerà! ^_^

 

Titolo: “DICHIARARSI? UNA vera impresa!!” 

Autrice: Mizuki

Parte: 3/?

Pairing: HanaRu

Desclaimers: I pg di Slam Dunk appartengono a Takehiko Inoue.

Nota: I dialoghi sono tra " " mentre i pensieri tra * *

 

 

episodio 3: -Incontro in infermeria-

 

 

 

Erano passati due giorni dal viaggio in metropolitana con Kaede, e il rossino, nella sua classe, di malavoglia cercava di concentrarsi sulla lezione che il professore stava spiegando. Ma inutilmente, non riusciva proprio a seguirla con attenzione...

In quel momento aveva solo voglia di oziare. Così, decidendo di assecondare la sua pigrizia, si alzò dal suo banco e si avviò alla porta dell'aula in cui si trovava.

Prima di richiudersela alle spalle e uscire in corridoio, con tono annoiato disse all'insegnante che stava male ed andava in infermeria, attirandosi come prevedibile le sue ire...

Hanamichi però, ormai fuori dalla classe, ignorando lo sbraitare del professore contro di lui, si incamminò verso la sua meta...

Non aveva raccontato una bugia, sarebbe andato davvero in infermeria. Già si pregustava un bel sonnellino nel posto più confortevole e silenzioso della scuola...

Mentre percorreva un corridoio, però, il sorriso allegro del rossino scomparve dal suo volto...

Passando accanto ad una finestra, infatti, aveva visto degli studenti fare educazione fisica all'aperto, che gli avevano portato alla mente il basket, e fatto collegare il pensiero a Rukawa e alla sua seconda dichiarazione d'amore mancata...

Il morale di Hanamichi, così, era subito colato a picco...

Con nel cuore un pò di amarezza, Sakuragi raggiunse l'infermeria e vi entrò, guadagnando quasi un arresto cardiaco per quello che vide: Kaede era sdraiato nel letto dell'infermeria!

Il moro stava dormendo... Hanamichi si rilassò, per quanto riuscisse a farlo in presenza di Rukawa...

Restò immobile qualche istante, indeciso sul da farsi, poi fece qualche passo verso il moro...

Solo a guardarlo si sentiva tutto scombussolato...

Il suo stomaco non faceva che contrarsi per l'agitazione, e il battito del suo cuore diventava incontrollato...

Il rossino si avvicinò ulteriormente a Kaede, stando attento a non far rumore. Ma non gli bastava, era ancora troppo distante per poterlo guardare come voleva.

Così avanzò ancora, piegandosi in avanti, per poter osservare meglio il suo viso. Concentrato com'era a far piano non si accorse che c'era qualcosa sul pavimento, tra lui e il letto.

Inciampò. E accadde l'unica cosa che non sarebbe mai dovuta succedere.

Rukawa si svegliò!

La prima cosa che vide fu il volto di Hanamichi. Era sopra di lui e... lo stava baciando!

Il cuore di Kaede impazzì.

Distolse subito lo sguardo, mentre sentiva il viso accaldarsi, come tutto il suo corpo...

Non si sarebbe mai aspettato di vivere una situazione simile tanto presto, e non sapendo cosa fare si limitò a restare fermo...

Mentre il battito del suo cuore accellerava, agitato, chiuse gli occhi, colto dal timore di sembrare un imbranato al rossino. Più che chiuderli, però, li strizzò per pochi secondi. Poi, troppo imbarazzato per resistere in quella posizione, li riaprì subito. E fu allora che si accorse che gli occhi di Hanamichi lo stavano fissando.

Perchè anche lui che lo stava baciando li teneva aperti? Era un brutto segno.

Kaede iniziò a provare una sensazione di disagio...

Poco dopo però fu il rossino a venirgli in aiuto. Infatti si staccò subito da lui e con il fiato di uno che sembrava essere stato in apnea, con sguardo allucinato cominciò a balbettare:

"S- scusa... So-sono scivolato su qualcosa e... ecco, io... non l'ho fatto apposta..."

Rukawa capì subito che si riferiva al loro bacio, e profondamente deluso per quelle parole diede meccanicamente uno sguardo al pavimento, poi disse: "La cartella"

Hanamichi  non comprese e lo guardò interrogativo, cercando di apparire calmo, ma la tensione per quello che era appena successo non lo abbandonava...

Kaede si spiegò meglio, con voce atona: "Hai inciampato nella mia cartella..."

Parlava per riempire il vuoto che si era creato dentro di sè, ma in realtà non ne aveva affatto voglia...

Il rossino, ancora scosso,  riuscì a pronunciare solo un "ah", poi calò un pesante silenzio...

Rukawa si sentiva uno stupido per essersi illuso. Il suo primo bacio, per la persona che amava, era stato solo un errore... Quel pensiero faceva davvero male.

D'improvviso Kaede ricordò di aver chiuso per un attimo gli occhi durante il loro bacio! E il suo sangue freddo svanì all'istante, facendolo rimanere paralizzato.

Con sguardo smarrito, pensò preoccupato: *Avrà visto che ho chiuso gli occhi?! Io non lo stavo respingendo... Se ne sarà accorto?!*

Rukawa ebbe l'impulso di fuggire via, così si alzò di scatto dal letto, dicendo frettolosamente che doveva andare via, lasciando il rossino basito per quel comportamento improvviso.

La testa del moro tuttavia iniziò a girare e le sue gambe cedettero. Hanamichi prontamente lo sorresse e lo fece sedere sul letto. Poi, prendendolo per le spalle, un pò troppo in ansia solo per un compagno di squadra, gli chiese: "Rukawa cos'hai?! Ti senti male?!"

Kaede sgranò gli occhi, stupito da quella reazione. Hanamichi lo notò, e tolse subito le mani dalle sue spalle, distogliendo lo sguardo.

Rukawa, dopo qualche attimo di silenzio, rispose alla sua domanda: "Credo di avere la febbre. Sono venuto qui per questo".

"Devi aver preso freddo in ascensore, quando hai tolto la maglia. Ora stenditi e copriti". consigliò il rossino piuttosto disinvolto, mentre rimboccava le coperte a Kaede, che nel frattempo si era sdraiato.

Appena i due si accorsero di come fosse intimo quel gesto, Hanamichi lasciò cadere i lembi della coperta dalle mani, poi distolsero entrambi lo sguardo, imbarazzati, e si persero nei loro pensieri.

Tutto a un tratto il rossino realizzò la situazione:

Lui e Rukawa erano soli... Poteva dichiararsi...

E doveva farlo alla svelta, prima che qualcuno entrasse in infermeria...

D'improvviso gli venne una gran ansia. Non era psicologicamente pronto, ma non poteva sprecare altro tempo prezioso...

Così, Hanamichi, si girò in direzione di Kaede, e costringendo la sua voce a uscire disse: "Rukawa, devo dirti una cosa..."

Kaede gli diede subito la sua attenzione. Il suo cuore sussultò. Cosa doveva dirgli? L'attesa gli parve infinita...

Poi, il rossino, con uno scatto si sedette sul letto accanto a Rukawa, facendolo quasi sobbalzare per la sorpresa. Dopodichè iniziò a muovere le labbra per parlare. Stavolta era deciso, niente lo avrebbe fermato.

- Bleargh! -

O quasi. Kaede, infatti, gli vomitò addosso.

Il moro spalancò gli occhi quando vide quello che aveva fatto.

Non era riuscito proprio a trattenersi, stava male per via della febbre.

Mortificato e imbarazzato, si scusò con Hanamichi.

Ma quest'ultimo non era arrabbiato per la maglia che Rukawa gli aveva sporcato, anche se era stato sfortunato, dato che quel giorno non indossava la giacca della divisa. Bensì era incredulo, perchè ancora una volta non era riuscito a dichiararsi.

Dopo aver chiesto a Kaede come stava, Hanamichi si tolse la maglia, restando a petto nudo. Subito dopo starnutì. Era inverno, e faceva freddo...

Rukawa abbassò lo sguardo, si sentiva in colpa, e poi era un pò a disagio con il rossino mezzo nudo davanti a sè. Anche se era un piacevole disagio...

Poi fece la prima cosa che gli venne in mente. Si tolse la coperta di dosso e gliela porse: "Tieni".

Hanamichi lo guardò stupito, ma la afferrò e si avvolse con essa, sorridendogli e ringraziandolo. Quel gesto nei suoi confronti lo aveva fatto davvero contento.

Kaede guardò il sorriso di Sakuragi, emozionato. Era rivolto a lui...

L'idillio dei due però venne improvvisamente spezzato da uno starnuto di Rukawa. Stavolta era lui ad avere freddo.

Hanamichi d'istinto, si levò la coperta dalle spalle e la rimise addosso a Kaede, che però protestò e tentò di restituirgliela.

Il rossino, testardo, rifiutò di prenderla indietro, anche se naturalmente aveva freddo a petto nudo. Poi però, gettando un'occhiata veloce all'ambiente circostante, notò qualcosa poggiato alla sedia della scrivania del dottore dell'infermeria: il suo camice.

Prendendolo in mano, sorridendo disse a Rukawa: "Metterò questo, problema risolto".

Così Hanamichi indossò il camice. Kaede, che lo stava guardando, arrossì. Vestito da medico era veramente sexy...

*Ma cosa vado a pensare?! Smettila Kaede, smettila* si ripeteva il moro mentalmente, cercando di riprendere il suo autocontrollo.

La voce di Sakuragi lo riportò alla realtà.

"Senti Rukawa... Devo dirti una cosa" iniziò serio il rossino, per la seconda volta in quella giornata. Voleva provare di nuovo a dichiararsi.

Kaede restò in silenzio, aspettando che parlasse.

Hanamichi, agitato dal suo sguardo penetrante, appoggiò un braccio sulla scrivania del dottore dell'infermeria, come per trovare un appiglio, e mentre stava per aprire bocca...

- Crash! -

Una pila di riviste cadde a terra facendo una gran fracasso. Erano sulla scrivania, ma Sakuragi non se n'era accorto.

Rukawa si dovette trattenere per non ridere. Il rossino invece aveva i nervi a fior di pelle. Anche quell'occasione era sfumata...

Brontolando per quella seccatura, si mise a raccogliere i giornali da terra.

All'improvviso, gli balzò agli occhi la copertina di una delle riviste che stava mettendo a posto. Prima arrossì, poi la lanciò per aria, quasi come se si fosse scottato... Dopodichè si affrettò a nasconderla sotto la catasta di giornali che aveva già recuperato dal pavimento...

Kaede lo squadrò interrogativo, non capiva il perchè di quello strano comportamento, così chiese spiegazioni: "Qualcosa non va?"

Hanamichi guardò Rukawa, poi le riviste, poi di nuovo il moro. Abbassò gli occhi, indeciso se parlare o meno.

Kaede iniziò a spazientirsi: "Allora?!"

Hanamichi si avvicinò a Rukawa, e bisbigliando gli disse qualcosa.

Il numero undici dello Shohoku non riuscì a sentire, aveva parlato troppo piano, così gli chiese: "Come? Non ho capito".

Il rossino imbarazzatissimo ripetè la frase, ma Kaede non riuscì a sentire l'ultima parola stavolta.

Così Hanamichi, esasperato urlò: "Ho detto che ho trovato una rivista porno!"

Dopo aver pronunciato quelle parole, Sakuragi divenne rosso come un pomodoro, seguito a ruota da Kaede.

"Ma sei sicuro che fosse quel tipo di rivista?" domandò il moro facendosi coraggio dopo aver assimilato la notizia, cercando di evitare termini imbarazzanti nella sua frase.

Hanamichi, fermamente convinto di aver ragione, senza malizia, rispose a voce alta: "Certo che lo era! Sulla copertina c'era una donna nuda, e poi c'era scritto 'Posizione del dizionario pagina 43'!"

Rukawa abbassò lo sguardo e timidamente lo corresse: "... del missionario".

"Ah si! Quello!" rispose dapprima il rossino. Poi d'un tratto gli venne in mente qualcosa, e puntando il dito contro Kaede, in tono allarmato e accusatorio allo stesso tempo, domandò: "E tu come fai a saperlo?! Se conosci quella cosa, vuol dire che tu l'hai già 'fatto'!"

"No!" - chiarì subito il moro tirandosi su a sedere di scatto, avvampando - "Leggo le riviste e..."

Ma Sakuragi non lo lasciò finire: "Cosa?! Compri le riviste porno?!" gridò sconvolto. Non avrebbe mai pensato che un ragazzo dal volto angelico come Kaede, potesse fare acquisti di quel tipo...

"No! Non intendevo quel genere di riviste!" specificò Rukawa con il viso ancora in fiamme.

Dopo le spiegazioni, rompendo il silenzio sceso nella stanza, Hanamichi disse: "Ma te l'immagini il dottor Ando che guarda le riviste porno qui a scuola?". Poi scoppiò a ridere, contagiando con la sua allegria anche Kaede.

L'atmosfera sembrava essersi distesa. Il rossino si stupì nel vedere Rukawa divertito dalla sua battuta, e così parlò senza pensare: "Dovresti ridere più spesso. Quando lo fai sei cari..."

Hanamichi si bloccò appena in tempo, infatti stava per dirgli: 'Sei carino'.

Così cambiò subito aggettivo: "Sei cariSMATICO!" esclamò, facendo uno strano sorriso. Aveva detto la prima cosa che gli era venuta in mente...

Il moro lo guardò prima interrogativo e poi scettico. La sua frase non aveva senso. Lo stava prendendo in giro? Decise di sorvolare...

Sakuragi avrebbe tanto voluto dirgli quello che pensava davvero di lui, ma prima doveva dichiararsi. Così prese coraggio e iniziò il discorso che si era preparato: "Rukawa, io... TAKOYAKI! TAKOYAKI CALDI!"

Hanamichi non poteva crederci. Un'altra interruzione. Le urla provenienti dal chiosco accanto alla scuola... Anche il cibo era contro di lui...

Era la vendetta dei polipi! (Nota: I takoyaki sono delle polpette di polipo)

Doveva essere la punizione per averne mangiati troppi...!

Il rossino però non aveva intenzione di darsi per vinto. Quel giorno si sarebbe dichiarato! Deciso, disse: "Rukawa, io sono...

- CRASH! -

Un pallone aveva rotto il vetro della finestra dell'infermeria, e sarebbe finito dritto in faccia a Rukawa se non si fosse spostato...

Kaede si ritrovò improvvisamente schiacciato dal corpo di qualcuno, e finì sdraiato sul letto.

Hanamichi lo aveva protetto da una potente pallonata, facendogli da scudo.

Tante emozioni si agitavano nel suo cuore: era felice, ma non poteva fare a meno di domandarsi perchè lo avesse fatto...

Mentre lo teneva ancora tra le sue braccia, il rossino, si staccò leggermente da Rukawa per poterlo guardare in viso, e gli chiese: "Stai bene?"

Nonostante gli si fosse parato davanti, si preoccupava per lui...

Con il cuore in subbuglio, Kaede rispose: "Io sto bene, ma... tu?"

Vedendo dei pezzi di vetro accanto al pallone, Rukawa si allarmò, e gli toccò la schiena per controllare che non avesse schegge addosso: "Sei ferito?"

"N-no" balbettò Hanamichi un pò imbarazzato da quel contatto...

Kaede, tranquillizzatosi, avrebbe voluto chiedergli perchè lo avesse protetto, ma...

"Mi dispiace per la pallonata! Qualcuno si è fatto male?" Domandò preoccupato un ragazzo fuori dalla finestra dell'infermeria. Probabilmente era quello che aveva calciato il pallone assassino.

Sakuragi e Rukawa si voltarono verso di lui, ma non ebbero il tempo di rispondergli. Il ragazzo, infatti, arrossì di colpo e si allontanò dicendo: "Scusate il disturbo! Vedo che state bene, meglio così! Io vado!"

I due giocatori dello Shohoku non riuscirono a dire nulla, perchè improvvisamente...

- SBAM! -

La porta dell'infermeria si aprì, ed entrò il dottore della scuola. Trovandosi di fronte quella scena, il medico disse: "Ragazzi, questo non è il posto adatto per pomiciare. Qui viene chi sta male. Su, sloggiate se non volete che chiami un vostro insegnante!"

Kaede e Hanamichi si staccarono all'istante, balzando in piedi. Si resero conto solo in quel momento di essere in una posizione equivoca.

Ecco perchè lo studente di prima aveva avuto quella reazione!

I due divennero di tutte le tonalità esistenti...

Il moro, si era persino dimenticato delle sue mani ancora sulla schiena di Sakuragi...

Quest'ultimo si affrettò a dare spiegazioni al medico, che aveva frainteso la situazione: "Dottore, noi non stavamo facendo nulla! Eravamo sul letto a causa di...

Il medico lo interruppe: "Si, si. E credi che io me la beva? Su, andate in classe!"

Senza dire una parola, Kaede uscì dall'infermeria, ferito dal dialogo di Hanamichi con il dottore. Aveva insistito tanto per chiarire l'equivoco, perchè non sopportava l'idea che l'avessero visto insieme a lui e li avessero scambiati per qualcosa di più di due amici... Il moro ne era sicuro...

Prima che Sakuragi raggiungesse Rukawa in corridoio, il medico gli mise una mano sulla spalla e sorridendo sornione, disse: "Il camice".

Hanamichi, diventando rosso come i suoi capelli, si tolse velocemente il camice e lo restituì al proprietario. Poi, afferrò la sua maglietta dimenticata e fuggì dall'infermeria: *Adesso penserà anche che stavamo facendo dei giochetti!*

Il dottore, rimasto solo arrossì, dicendo tra sè e sè: "Erano due maschi... Avevo scambiato quello bruno per una ragazza quando era dietro all'altro...!"

Intanto, nel corridoio, Hanamichi e Kaede camminavano in silenzio l'uno accanto all'altro. Poi qualcuno li chiamò.

"Sakuragi, Rukawa!"

Era Akagi. "Il preside mi ha detto delle vostre insufficienze! Voi due, domani a casa mia! Dopo la scuola. Sempre se volete restare nella squadra..."

Il capitano dello Shohoku lanciò loro un'occhiataccia e se ne andò.

Hanamichi e Kaede, sconsolati, si prepararono mentalmente alla noiosa giornata di studio che li aspettava...

Ma per loro sarebbe stata anche un'occasione per passare un pò di tempo insieme...

   

 

 

Fine episodio tre…

Continua…

 

 

 

 

 

 

  
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