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Autore: mrsreg    11/12/2012    2 recensioni
Prendiamo la lettera che Regulus scrive a Sirius prima di morire nella mia shot "Non è comunque fiero di me.". E se Sirius, poco prima di morire, la trovasse? Ed ecco come nasce quest'altra fic!
Tratto dal testo:
Sirius, sempre più curioso, sussultò leggendo il nome del mittente.
Regulus Black.

[...]
Pensava veramente che lo avrebbe abbandonato così? Aveva aspettato per anni un suo segnale per potersi avvicinare, prima della sua morte. E lui credeva che non avrebbe letto una sua lettera?
[...]
Affidò la lettera al gufo che gli avevano dato (era vecchio e spennacchiato e gli anno detto che il nome che il vecchio padrone gli aveva dato era Agrippa) e lo guardo volare nella notte.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Regulus Black, Sirius Black
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Contesto generale/vago
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Da tanto tempo, ormai, Sirius era rinchiuso in quella maledetta casa che gli ricordava solo brutti momenti, primo tra tutti la separazione dal fratellino.

Non lo dava mai a vedere, ma l'uomo si appioppava anche la morte di Regulus, oltre che quella di James e Lily.

Credeva, infatti, che fosse solo per colpa sua e per quel gesto avventato che quel ragazzo tanto simile a lui si fosse fatto trascinare nel vortice di sciocchezze che quei fanatici del sangue puro dei loro genitori dicevano con convinzione.

Un'altra vita spenta per colpa tua, Sirius... continuava a ripetersi in quel palazzo che per lui, ormai, era diventata quasi una seconda Azkaban, solo senza Dissennatori.

Ora che a Grimmauld Place numero dodici era occupata solo dal ricercato e dall'ippogrifo Fierobecco, il silenzio regnava sovrano e lui solo nella sopraccitata l'aveva odiato così tanto.

Mentre ricominciava l'album di foto di Regulus per la quarta volta, preso da una strano istinto di autolesionismo, gli venne in mente un idea “geniale”.

Gli avevano proibito di farsi vedere in luoghi pubblici, ma se lui si fosse limitato ad uscire dalla porta quel tanto che basta per Smaterializzarsi e poi andasse nella suo primo appartamento tutto suo?

Era da quando aveva diciannove anni che non ci metteva piede, ma continuava a pagarlo. Non meritava forse di vederlo?

Si rispose di si e, fatto l'incantesimo di disillusione, uscì dalla porta e si Smaterializzò.

Non più abituato alla sensazione che la Materializzazione provocava, arrivato all'appartamento si dovette appoggiare ad una parete per non cadere.

L'odore di chiuso e di muffo stuzzicarono il suo olfatto facendogli storcere il naso mentre si precipitava ad aprire le finestre del soggiorno.

Dopo aver fatto cambiare l'aria, si guardò intorno: tutti i mobili erano coperti da grandi teli di plastica ormai coperti di polvere così come il pavimento. Si vedeva che la casa non era stata abitata per un lungo periodo di tempo.

Si avvicinò al camino.

Era sempre stata la parte che più amava di quella casa: non erano molti gli appartamenti dotati di camino e lui si era fatto in quattro per averlo.

Poi notò qualcosa di strano: che ci faceva una lettera nel camino della sua vecchia casa?

La raccolse, curioso.

La pergamena era visibilmente vecchia e doveva essere stata recapitata poco dopo il suo abbandono dell'appartamento.

Sirius, sempre più curioso, sussultò leggendo il nome del mittente.

Regulus Black.

Sirius si affrettò ad aprire e lesse.


 


 

Caro Sirius,

so che ti sembrerà strano ricevere una mia lettera, (Sirius annui con vigore come a confermare) ma prima di avviarmi verso il mio destino non potevo fare a meno di scriverti.

So anche che non crederai che sia stato proprio io ad averti scritto queste parole, ma lo faccio lo stesso, con la speranza che tu capisca che non sto scherzando.

Avevi ragione tu.

Avevi ragione quando mi davi del codardo e quando dicevi che mi stavo facendo comandare come una marionetta dai nostri genitori, o meglio, dai miei genitori.

Sirius aveva già le lacrime agli occhi, ma si impose fermamente di non piangere.

Ricordava perfettamente di averglielo detto tante volte e il doppio delle volte si era dato dello stupido per averlo fatto e per non essere riuscito a essere più diplomatico.

Qualche mese fa, però, dopo una serie di eventi che mi hanno avuto il potere di aprirmi gli occhi, mi sono accorto del grande errore che ho fatto non pensando con la mia testa e quindi ho deciso di trovare il modo di riscattarmi.

Mi sono messo a indagare sul passato dell'Oscuro Signore per trovare un modo per distruggere i suoi piani.

Così ho fatto una grande scoperta, una grandissima brutta scoperta.

Lord Voldemort (mi fa impressione addirittura scriverlo, ormai) è quasi immortale.

L'uomo iniziò a ridere istericamente lasciando andare le lacrime.

Quasi immortale? Ma andiamo, è impossibile!

E adesso starai ridendo, una risata senza allegria, ma comunque simile a un latrato, pensando di bruciare la lettera e l'allegato nel fuoco senza neanche finire di leggerla.

Spalancò gli occhi sorpreso da quanto il fratello lo conoscesse bene nonostante il loro rapporto si limitasse a litigi silenziosi e scenate.

Ora, e te lo chiedo per favore, va avanti. Continua a leggere, fallo per il tuo ex fratellino quasi morto.

Lacrime, lacrime, lacrime.

Lui ha creato un Horcrux ed è quello a renderlo immortale. Fatti bastare questo, perché non ti dirò altro su quel piccolo concentrato di magia oscura.

Comunque, io so dove si trova e ho deciso di andare a prenderlo nel suo nascondiglio con l'aiuto di Kreacher. Si, lo stupido elfo che ti odia e che, si, è ancora vivo.

E' stato Kreacher l'ultima compagnia di suo fratello prima della morte? E lui, intanto, che facevo? Stava con l'Ordine a parlare di cose inutili...

Non ti voglio annoiare con inutili dettagli, ma potrei riassumerti il mio geniale piano in pochi passi: entrerò nel nascondiglio aprendolo con il mio sangue, berrò una pozione che mi farà patire le pene dell'inferno per arrivare all'Horcrux, darò quest'ultimo a Kreacher che poi si smaterializzerà e, infine, morirò affogato da una mandria di inferi inferociti. Carino, no?

La faccia di Sirius era una maschera di orrore. Nella sua mente si sovrapponevano immagini su immagini con Regulus e inferi come protagonisti.

Avrebbe preferito non sapere come era morto suo fratello, soprattutto perché si immaginava che, essendo scappato da Voldemort, la sua morte sarebbe stata dolorosa.

E lo era stata, ma le era andato incontro a testa alta e non come codardo come il Gryffindor si era sempre immaginato.

In questo momento mi è venuto in mente che forse tu non aprirai nemmeno questa lettera, vedendo chi l'ha scritta, ma la speranza è l'ultima a morire e quindi ti manderò ugualmente questa pergamena.

Pensava veramente che lo avrebbe abbandonato così? Aveva aspettato per anni un suo segnale per potersi avvicinare, prima della sua morte. E lui credeva che non avrebbe letto una sua lettera?

Adesso avrei due cose da chiederti di fare.

La prima è di consegnare la pergamena sigillata allegata a questa direttamente al professor Silente, così che possa distruggere lui stesso l'Horcrux, perché io non ho ancora capito come si fa, non è scritto da nessuna parte, e quindi non ho neanche potuto dare qualche dritta a Kreacher. Si punirà in continuazione, quell'elfo.

Ecco perché Kreacher all'inizio non faceva altro che punirsi! Ma perché ha smesso? Non è che lo abbiamo buttato..?

La seconda, mi sento uno stupido anche solo a scriverla, è una richiesta un po' più personale. Ora so che scoppierai a ridere di nuovo pensando che sia un perdente, infondo è pure vero, ma vorrei la tua approvazione. Lo so, fa tanto dodicenne che vuole fare pace, ma ne ho bisogno.

Non voglio vederti perché sono in uno stato penoso (anche se faccio il disinteressato, è comunque della mia vita che si parla, diavolo), vorrei solo una tua piccola risposta, anche solo di quattro parole, a cui pensare prima della fine della mia vita.

Voglio sapere che sei fiero di me.

Io andrò tra una paio di giorni, dopo aver sistemato alcuni affari. Rispondimi, ti prego.

Ti voglio bene.

Sperando che almeno tu possa essere felice,

Regulus Arcatus Black (RAB).


 


 

Sirius, ormai accasciato a terra, singhiozzò in maniera incontrollata per più di un'ora, abbracciando la lettera e chiedendosi perché non fosse riuscito a fermarlo.

Se solo non avesse lasciato quella casa forse ora Regulus sarebbe vivo, forse sarebbero stati fratelli, veramente, però, questa volta...

Quando l'uomo riusci a calmarsi, rientrò in tutta fretta a Grimmauld Place.

Prese una pergamena, una penna e dell'inchiostro e scrisse una piccola lettera di risposta.


 


 

Caro Regulus,

sono molto, molto, molto fiero di te.

Mi dispiace di non essere arrivato in tempo, fratellino.

Ti voglio bene,

tuo fratello Sirius.


 


 

Affidò la lettera al gufo che gli avevano dato (era vecchio e spennacchiato e gli anno detto che il nome che il vecchio padrone gli aveva dato era Agrippa) e lo guardo volare nella notte.

Poi entrò nella camera di Regulus e si addormentò sul suo letto, quasi certo di aver sentito qualcuno scostargli i capelli dal viso durante il dormiveglia.

  
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