Ora mi trovo su un pullman, mi sto dirigendo dai miei nonni. Per colpa di mia madre dovrò passare l’intera estate da loro. Che palle.
Mia madre mi sta “spedendo” da loro per poter salvare il suo…. 9° matrimonio credo. Spero di non ritrovarmi in una città di vecchi rincoglioniti.
Odio la mia vita, ed è per questo che ogni giorno che passa scrivo un libro se così si può definire. Su questo libro c’è la lista per qui non vado tanto fiera, però è l’unico modo per sentirmi meglio ogni giorno che passa, questa è la lista dei tanti modi in qui in futuro potrò suicidarmi. Odio tutto della vita.
Sicuramente se non fossi nata tutto sarebbe andato meglio. Da quando è morto mio padre nulla a più senso. Lui è morto quando io avevo 5 anni, l’ho visto morire davanti ai miei occhi. E’ una scena che non potrò mai togliermi dalla mente.
A volte mi taglio.
Tutto quello che vorrei è poter vivere come una persona normale, avere una madre che ti vuole bene ed avere un padre al tuo fianco. Io sono capace di creare solo guai. Bene siamo arrivati! Che allegria! No scherzo, vorrei tornare a casa. Scendo dal pullman e me lì ritrovo davanti.
Non riesco a vederli, il sole mi annebbia la vista, così mi copro gli occhi e eccoli davanti a me. La nonna è bionda di capelli, però è tinta si capisce. Indossa un vestito pieno di fiori, ed un foular che le copre il collo. I suoi occhi sono di color verde e non è tanto alta. Il nonno è bianco di capelli, indossa una camicia verde scuro a righe e dei pantaloni eleganti color beghe. Gli occhi del nonno sono color marrone/verde, ed è più alto rispetto la nonna.
Li saluto, mentre il nonno prende la mia valigia e la mette nel portabagaglio. Mi siedo nei sedili posteriori, il nonno è alla guida.
Sono immersa nei miei pensieri. La voce della nonna mi sta facendo tornare alla realtà.
“Greaci tua madre ci ha detto che vai bene a scuola!” La nonna ha un’espressione felice. Decido di non rispondere, tanto quanto me ne può fregare!
“ Greaci hai capito quello che ti ho detto?. Immagino che finito questo anno andrai all’università!?” Basta ora mi ha rotto!. Io non andrò mai e poi mai all’università. Poi a cosa mi servirebbe prendere la laurea se a 18 anni mi suiciderò? Niente ecco, non mi servirebbe a nulla.
“Cara nonna, non andrò mai all’università!”
“Ho capito bene? Tu non andrai all’università?”
“Si nonna hai capito bene! Tanto a cosa mi servirebbe prendere la laurea se a 18 anni mi suiciderò? Sai in questi ultimi anni ho preso in considerazione molti modi per suicidarmi, come: buttarsi da un aereo senza paracadute, morire con la corrente elettrica oppure affogarmi!.” Sapevo che facendo così l’avrei spaventata, infatti, ci riuscii molto bene.
“Cosa? Ma sei matta? Tu non ti suiciderai! Hai ancora tutta la vita davanti a te! Greaci hai solo 17 anni! Pensi che facendo tutto questo riuscirai a risolvere i tuoi problemi? No, ecco non risolverai un bel nulla!.”
Sotto, sotto aveva ragione.
Ora siamo arrivati, la nonna sta aprendo la portiera.
“Scendi Greaci!” Dice avviandosi verso l’entrata di casa. Oddio ma è un orrore questa casa.
Prendo la mia valigia e la borsa, avviandomi in casa. Sapevo che avevo parlato troppo presto, fuori era orrenda ma dentro… era ancora più orrenda.
Salendo le scale mi avvio nella “mia” camera, apro la porta e mi ritrovo conchiglie in ogni punto della camera. Butto la borsa in terra e mi sdraio sul letto fino ad addormentarmi in un sonno profondo.
 


Questa è la seconda storia, spero che vi piaccia. 
Grazie,
-Niky<3