Shane guardò Nicky sedersi sulla poltroncina bianca e finire di togliersi i jeans blu scuro. Il ragazzo si alzò, dando le spalle a Shane e sistemò i jeans sull'appendiabiti; Shane deglutì quando vide il sedere di Nicky fasciato dai boxer neri.
«Mi stai guardando il culo?»
Shane aprì la bocca e fissò Nicky, sentendosi come un bambino che viene scoperto con le mani nel vasetto di marmellata. «Non... non ti stavo guardando... il culo.» rispose, «Stavo solo pensando.»
Nicky sorrise, un guizzo negli occhi azzurri. «Sì, stavi pensando al mio culo» disse; posò le mani sulle natiche e si palpò. «Ho un bel culo, è logico che tu lo guardi.»; afferrò i pantaloni neri e l'indossò, facendo finta di non notare l'imbarazzo di Shane.
«Stai continuando a fissarmi.» esclamò finendo di allacciarsi la camicia bianca.
«Non è vero!» protestò Shane e sistemò la camicia nera nei pantaloni dello stesso colore.
Nicky sorrise e si avvicinò a lui, «Sì, mi stai fissando.» disse, prese la cravatta nera e se la passò attorno al collo.
«Per forza che ti sto guardando, tu mi stai parlando!» ribatté l'altro.
Nicky scosse la testa e sorrise. «Non sto parlando di adesso, ma di prima,» posò una mano sulla spalla di Shane «è da quando siamo qua dentro che continui a guardarmi...»
Shane sbiancò, «Non... non è vero... io non ti stavo guardando!» borbottò, si voltò e finì di vestirsi, maledicendosi per essersi fatto beccare.
«Dì la verità, sei contento che gli altri siano in un altro camerino, vero? Così puoi guardarmi il culo senza problemi.»
Shane si fermò, una mano ferma a mezz'aria a pochi centimetri dal cappotto nero.
«A me puoi dirlo, in fondo è del mio culo che stiamo parlando.» Nicky si avvicinò a lui e gli posò le mami sulle spalle. «A me puoi dire tutto, lo sai.» gli sussurrò avvicinandosi a lui e facendo aderire il suo torace alla schiena di Shane, poi si spostò, il sorriso ancora sulle labbra.
La porta si aprì e fece capolino la testa di Bryan, «Siete pronti?» domandò.
«Sì, veniamo» Nicky guardò Shane indossare il cappotto «subito.»
Bryan sorrise e si allontanò, lasciando la porta aperta.
Shane pensò che le cose non dovevano andare così, lui voleva provarci con Nicky, ma gli sembrava proprio che fosse Nicky a provarci con lui. Almeno non si era scandalizzato.
Guardò il biondo sistemarsi i guanti neri e indossare il cappello.
Nicky sorrise e afferrò il bastone da passeggio. «Ti sei incantato?» domandò. «Questi pantaloni mi stanno benissimo, vero?» disse e strizzò l'occhio destro.
Shane scosse la testa e uscì, domandandosi come si fosse cacciato in quella situazione, poi si ricordò: l'aveva voluto lui.
Lui voleva Nicky.

***

Shane e Nicky ritornarono nel camerino, le riprese del video di World Of Our own per quel giorno erano finite.
Nicky si tolse la giacca e la camicia, sistemandole con cura sugli appendi abiti. Portò le mani sul bottone dei pantaloni e si voltò verso Shane «Vuoi aiutarmi?» domandò.
Shane aprì la bocca sorpreso, poi sorrise e fece un passo avanti. «Certo, con piacere.» rispose.
Nicky lo fissò incredulo, quasi non si aspettasse una risposta del genere. «Co... cosa?»
Shane sorrise e si tolse il cappotto. «Ti aiuto, se hai bisogno.» rispose, divertito dall'espressione imbarazzata e dal rossore delle guance di Nicky.
«Cos'è, ora ti tiri indietro?» continuò, «Non dirmi che ti vergoni.» Shane si tolse la camicia e indossò la maglia verde bottiglia a maniche lunghe.
Nicky si voltò, slacciò il bottone e abbassò la zip dei pantaloni.
Shane, in silenzio, si avvicinò alle sue spalle, e velocemente gli abbassò i pantaloni.
«Che... cosa...» mormorò Nicky voltandosi lentamente.
«Tu mi hai chiesto di aiutarti e io l'ho fatto.» spiegò Shane e spinse Nicky verso la poltroncina. Il ragazzo ci si sedette sopra continuando a guardare Shane, la bocca ancora aperta per la sorpresa.
«Sei senza parole, ora.» continuò Shane, felice di avere di nuovo in mano le redini del gioco, si era stancato delle battutine e dei doppi sensi, voleva condurre lui il gioco e ci stava riuscendo; si spostò e andò a sedersi per togliersi le scarpe.
Nicky chiuse la bocca e finì di spogliarsi, rimanendo in silenzio.
Shane si alzò in piedi per allacciarsi i jeans e guardò Nicky. «Allora, che ne dici, sono stato bravo ad aiutarti?» Nicky lo guardò e sorrise, «Direi che hai appena la sufficienza.»
Shane inarcò le sopracciglia. «Appena la sufficienza?» domandò indignato, fece quei pochi passi che lo separavano da lui e gli posò le mani sulle spalle. «Appena la sufficienza?» ripeté.
Nicky annuì, gli occhi fissi in quelli di Shane. «Sì.» soffiò.
Shane sorrise e avvicinò i viso a quello di Nicky, «Vediamo se si alza il voto con questo.» sussurrò, «O se si alza qualcos'altro...»
Nicky lo guardò, e prima che potesse dire qualcosa, Shane lo baciò, abbracciandolo, posando una mano sulla sua nuca e stringendogli i capelli.
Dopo qualche secondo Shane si allontanò e guardò Nicky. «E adesso?» chiese.
Nicky ci pensò qualche istante, «Dieci.» rispose, «La lode l'avrai solo se mi bacerai ancora.»
Shane scrollò le spalle. «Stasera, alle dieci.» esclamò.
Nicky sorrise e annuì.
Shane si voltò e si sedette per mettersi le scarpe; felice di quella giornata, felice del bacio, felice di aver condotto lui il gioco.

Nuova Fanfiction!
Spero vi piaccia anche questa!