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Autore: Amy_Star    12/12/2012    3 recensioni
Ad occhi esterni, Blaine è un ragazzo calmo e ordinario. Peccato che nasconda il fatto di essere un lupo mannaro.
Quando Sebastian Smythe, leader di un branco di lupi, giunge in città, diventerà impossibile per Blaine mantenere il controllo della sua vecchia e ordinaria vita.
___
“Mi chiamo Sebastian,” il ragazzo si presentò.
“Blaine Anderson,” replicò Blaine per abitudine. Dovette soffocare l'istinto di non porgere la mano e stringere quella di Sebastian come gli era stato insegnato.
“Adesso, evitiamo il gioco delle negazioni tipico di un romanzo per adolescenti.” Sebastian si voltò per affrontare Blaine. “Io sono un lupo mannaro e tu sei un lupo mannaro.”
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: AU, Lime, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Wolf Like Me

 

Jeremiah, non farlo.”

Quelle due parole trattenevano ogni desiderio che Blaine avesse in quel momento, voleva che tutta quella follia cessasse, voleva non essere mai andato a quel ballo con Jeremiah, voleva che non ci fosse mai stato alcun omicidio da parte sua Ma voleva, più di qualsiasi altra cosa, che Jeremiah non facesse del male a Sebastian.

No?” Jeremiah si lasciò scappare una risata acuta che non aveva in sé alcuna gioia.

Blaine spostò lo sguardo sul suo compagno, che sembrava lottare per mantenersi cosciente.

Che buffa scelta di parole,” pensò meditabondo il ragazzo. “Considerando che è quello che ti sto chiedendo dall'inizio.”

Blaine fece un esitante passo in avanti ma si bloccò quando ebbe la pistola puntata su di lui.

Io ti volevo. Ti ho voluto sin dal primo giorno in cui ti ho visto. Sei entrato dentro al Lima Bean con la tua uniforme scolastica e i capelli tirati all'indietro, con la tua aria da bravo ragazzo.”

Blaine provò a concentrarsi sulle sue parole, ma notò che Sebastian stava lottando per mantenere la testa in alto e guardarlo.

Blaine...” disse con voce stridula Sebastian. “Devi andare via.”

Eppure io ho visto il vero te, Blaine,” Jeremiah continuò a parlare come se non avesse sentito l'appello dell'Alfa. “La notte al ballo, quando hai ceduto ai tuoi istinti, quello era il vero te. In quel momento ho capito che eravamo destinati ad essere compagni.”

Jeremiah,” disse Blaine disperato.

E poi mi hai lasciato,” Jeremiah digrignò i denti furioso. “Mi hai lasciato per lui!”

La pistola si spostò nuovamente verso Sebastian e il cuore di Blaine tuonò nel petto per la paura.

Non ho mai voluto ferirti,” provò a farlo ragionare.

Jeremiah gli fece un sorriso triste, ma i suoi occhi erano duri come il granito.

Non è ancora sufficiente,” disse. “Ma c'è un modo in cui puoi riparare la cosa e salvare la vita dei tuoi amici.”

Quale?” chiese immediatamente Blaine, facendo un altro passo in avanti. “Ti prego, cosa posso fare?”

Diventa il mio compagno,” pretese Jeremiah.

A quelle parole, a Blaine si ghiacciò il sangue nelle vene e un brivido corse lungo la sua schiena, perché la dichiarazione era stata fatta senza calore o sentimento. In quel momento, Blaine capì che non aveva a che fare coi sentimenti di Jeremiah che erano stati maltrattati ma col suo desiderio di dominarlo. Comunque, se fosse stata un'altra situazione, Blaine avrebbe facilmente detto di no.

Non posso,” tentò di farlo ragionare. “Sono il compagno di Sebastian ed è una cosa permanente.”

Hai ragione sul fatto che sia una cosa permanente,” concordò Jeremiah. “Ma solo fino a quando lui rimane in vita.”

L'intero mondo cadde nel silenzio a quelle parole. Blaine non avrebbe mai immaginato che sarebbe stato così tanto impaurito come in quell'esatto momento.

Ti prego, no” era senza fiato e nel dolore più totale alla sola idea di perdere Sebastian.

Se tu lo farai, sia l'umano che l'altro lupo vivranno,” i lineamenti duri di Jeremiah si ammorbidirono per un attimo. “So che fa male. Recidere il legame tra compagni è una cosa molto dolorosa. Ma una volta che io e te saremo diventati compagni, dimenticherai tutto.”

Blaine non credette a una sola parola di Jeremiah; non gli importava che lui pensasse potesse diventare una cosa reale, sapeva che non avrebbe mai potuto dimenticare Sebastian. Non avrebbe mai smesso di amarlo, non sarebbe mai stato felice con qualcun altro che fosse lui. Il suo lupo interiore sapeva che quella fosse la verità ed era determinato a proteggere ciò che aveva col suo compagno.

Te lo giuro, Blaine,” Jeremiah lo assicurò mentre puntata di nuovo la pistola verso Sebastian, che si stava ancora riprendendo. “E' destino che sia così.”

L'ultimo brandello di controllo che Blaine possedeva sparì all'improvviso e il lupo dentro di lui ululò di rabbia vedendo il suo compagno minacciato. La sua visione si assottigliò e tutto divenne rosso, a causa della consumante voglia di sangue che aveva. Senza nemmeno rifletterci su, Blaine cedette all'istinto di trasformarsi; durante la mutazione non ebbe neanche un secondo di esitazione, avvenne così velocemente che i suoi vestiti vennero ridotti a pezzi, tutto ciò che voleva era uccidere il nemico prima che potesse far del male a Sebastian.

Jeremiah lo fissò sorpreso e inciampò all'indietro. Poi, il suo corpo si irrigidì a causa dell'istinto di difesa quando si ritrovò faccia a faccia con un lupo nero che gli ringhiava contro. La pelliccia sul collo di Blaine si rizzò mentre si rannicchiava in basso.

"Blaine," lo avvisò con voce bassa.

L'avvertimento venne completamente ignorato : il lupo si scagliò contro Jeremiah con gli artigli e i denti esposti. Lui non ebbe neanche il tempo di sparargli prima che Blaine lo atterrasse, le sue zanne fecero a pezzi i vestiti di Jeremiah, squarciandogli la spalla e il suo torace mentre i suoi artigli lo bloccavano contro il pavimento. Il ragazzo provò a levarsi di dosso il lupo, ma fu tutto inutile, e un piacere oscuro nacque in Blaine quando Jeremiah iniziò a urlare dal dolore: si sentiva come un cacciatore che aveva preso la propria preda e aveva intenzione di finirla. I suoi denti si avventarono sul collo del ragazzo e Blaine spinse il corpo da parte a parte con cattiveria.

Pozzanghere di sangue scuro iniziarono a formarsi attorno a loro; le urla di dolore del ragazzo si affievolirono, i suoi tentativi di difesa si indebolirono e poi rimase completamente immobile.

Blaine ammorbidì la presa e lasciò il corpo quasi senza vita di Jeremiah accasciarsi a terra. Non era ancora morto, ma lo sguardo vitreo nei suoi occhi era dimostrazione che lo sarebbe stato presto. Blaine sbuffò soddisfatto prima di allontanarsi, avvicinandosi a Sebastian, che lo fissava con occhi spalancati dalla preoccupazione.

Sto bene,” dichiarò e per dimostrarlo si costrinse a mettersi in ginocchio. “Guarisco velocemente, ma faresti meglio a controllare il tuo amico.”

Blaine si lamentò con un suono profondo della gola, ma sapeva che Sebastian aveva ragione. Trotterellò fino al luogo dove Kurt era rimasto svenuto. Cercò di captare un qualsiasi suono che indicasse che fosse vivo e fu felice di percepire il battito gentile del suo cuore. Era debole, ma era ancora lì. Il naso di Blaine tracciò la scia di sangue sulla testa di Kurt, che era quasi secca ormai. Qualsiasi ferita avesse subito, non aveva provocato la perdita di una quantità di sangue tale da mettere in pericolo la sua vita. Il corpo di Blaine si rilassò grazie al sollievo di vedere il suo amico sulla via della guarigione. Felice di sapere Kurt vivo, Blaine non notò che Jeremiah si era ripreso abbastanza da sollevare la pistola. Con mira perfetta, nonostante le sue condizioni, la allineò verso di lui.

Blaine non se ne accorse fino all'ultimo momento. Voltò la testa giusto in tempo per vedere il tamburo della rivoltella fisso su di lui. Mancavano pochi istanti al termine della sua vita quando un'ombra oscura si proiettò su Jeremiah. Blaine vide gli occhi del ragazzo annebbiarsi confusi più che impauriti quando Sebastian gli avvolse il braccio attorno al collo in una stretta soffocante. Con un'espressione che non tradiva alcuna emozione, gli spezzò il collo con precisione consumata.

Il corpo di Jeremiah si accartocciò per terra, morto.

Adesso è finalmente finita, pensò Blaine mentre incontrava lo sguardo del proprio compagno dall'altra parte della stanza.

 

 

Il magazzino era in fiamme.

Blaine stava osservando il tutto dalla sicurezza della macchina di Sebastian mentre nuvole nere di fumo si curvavano verso il cielo. Non sarebbe passato molto tempo prima che le autorità umane notassero la cosa e andassero in soccorso. Dentro la struttura, consumato dalle fiamme arancione brillante, c'era il corpo di Jeremiah. Sebastian aveva insistito sul fatto che dovesse essere bruciato fino a non farlo riconoscere per essere sicuri che nessuno avrebbe mai potuto collegarlo a Blaine. Anche se l'Alfa era sicuro che Jeremiah fosse rimasto nell'ombra abbastanza a lungo così che gli omicidi non potessero essere connessi a lui, non voleva correre alcun rischio.

Decisero che Kurt sarebbe dovuto rimanere lì. Se lo avessero portato a casa, si sarebbero sollevate troppe domande, ma, dato che era ancora svenuto, venne ordinato a Puck di rimanere in zona e di controllarlo fino a quando non sarebbe stato preso in custodia dagli esseri umani.

Blaine voleva aspettare col suo amico, ma Sebastian gli pose il veto ed era troppo stanco per discutere con lui.

Occhi dorati fissavano Sebastian e Puck parlare a distanza. Una parte di lui si sentiva separata dall'intero processo, come se fosse stato un osservatore esterno invece di un protagonista. La sua mente si stava ancora riprendendo dallo choc dovuto al fatto che, ancora, aveva aiutato a porre termine ad un'altra vita.

Sebastian si separò da Puck e si recò verso la macchina.

Blaine poteva percepire il proprio corpo contorcersi, sapendo che presto sarebbe stato alla presenza del suo compagno. Vergogna e rimpianto stavano scorrendo nelle sue vene e le parole di Jeremiah continuavano a echeggiare nella sua mente, su come la sua vera forma fosse quella di un mostro che non aveva problemi nell'uccidere. Ma la cosa peggiore di tutti, era che il suo compagno l'aveva visto in quel modo.

La portiera si aprì e Sebastian entrò rapidamente in macchina.

Puck gestirà tutto da qui,” lo informò. “Stai bene?”

Blaine era certo che sembrasse la cosa più lontana dallo stare bene. Tornato alla sua forma umana, Sebastian gli aveva prestato una felpa per coprire la maggior parte del suo corpo nudo, i suoi capelli erano disordinati e sparati in ogni direzione, il sangue di Jeremiah era spalmato sul suo collo e le sue braccia, perfino le sue mani erano macchiate di rosso. Peggio del suo aspetto fisico, la sua espressione era priva di qualsiasi emozione.

Blaine annuì in modo assente alla domanda, ma non disse nulla. Sebastian continuò a guardarlo in silenzio, ma non fece pressioni. Eppure, Blaine poteva percepire la sua preoccupazione filtrare dalla sua maschera di calma e raccoglimento.

Torniamo alla casetta allora,” decise Sebastian mentre accendeva la macchina.

Il viaggio sarebbe potuto durare pochi minuti o ore, per tutto ciò che Blaine sapeva. A malapena prestò attenzione al paesaggio o al tempo che trascorreva.

In un secondo, Sebastian lo stava sollecitando a uscire dalla macchina e a percorrere a piedi la rimanente distanza con il piccolo cottage. Blaine seguì seguì il suo compagno senza far storie, era interamente dipendente dall'Alfa. L'interno della casetta era oscuro e freddo, indicando un contrasto netto con l'odore e il calore del fuoco, lo stesso fuoco che stava in quel momento bruciando il corpo di Jeremiah in cenere nera.

"Blaine?" Sebastian gli toccò il braccio.

Blaine sollevò gli occhi per incontrare lo sguardo intenso del suo compagno.

Dobbiamo darci una ripulita,” dichiarò Sebastian in modo ovvio. “Sei pronto?”

Blaine gli fece un semplice cenno. Uno sguardo preoccupato attraversò i lineamenti di Sebastian ma sparì velocemente. Con ferma sicurezza, lo portò in bagno. La forte presenza del suo compagno che aveva guidato in ogni movimento era l'unica cosa che tenesse Blaine assieme in quel momento.

Sebastian denudò entrambi velocemente, fece scorrere l'acqua e attese la giusta temperatura prima di fare cenno a Blaine di avvicinarsi. Nuvolette di vapore caldo lo circondarono mentre si immergeva nella vasca, con Sebastian che chiudeva la tenda alle sue spalle. Blaine appoggiò la testa all'indietro e chiuse gli occhi mentre l'acqua calda lo avvolgeva. Poteva sentire il tocco gentile delle dita di Sebastian sulla sua pelle, e ciò gli fece venire i brividi.

Voglio solo lavarti,” mormorò.

Pochi secondi dopo, Blaine sentì la piacevole ma dura trama di una stoffa che veniva strofinata giù per il suo petto e poi su, verso le braccia. Mantenne lo sguardo basso sul fondo della vasca bianca, dove l'acqua era diventata di un rosa leggero, mentre girava attorno allo scolo. Nonostante il sangue fosse stato sciacquato via, Blaine si chiese se si sarebbe mai più sentito pulito.

Sebastian si prese il proprio tempo per ripulirlo: si adattò al compito in un modo lento, quasi reverenziale. Ricordò molto a Blaine il modo in cui facevano l'amore, come Sebastian fosse attento ai dettagli e non lasciasse nemmeno un piccolo pezzo di pelle trascurato. Quando finalmente terminò, afferrò Blaine per il gomito e lo fece voltare.

I suoi occhi indugiarono sul pavimento, incapaci di raccogliere il coraggio per fissare quelli del suo compagno. Due dita premettero da sotto il suo mento e lo costrinsero a guardare in alto. Attraverso le nuvole di vapore, Blaine riusciva a vedere perfettamente le iridi di Sebastian , l'indescrivibile miscuglio di blu e verde che sfidavano ogni gradazione di colore che Blaine conoscesse.

Senza dire una parola, Sebastian si sporse per catturare le sue labbra in un bacio.

Era diverso da tutti i baci che si erano dati prima. Erano soliti baciarsi con fame insaziabile o con gioia, ma quel gesto non riguardava il sesso o una gratificazione da raggiungere, aveva il significato di una rassicurazione nei suoi confronti. Quel bacio era profondo e pieno di promesse.

Il tocco fermo delle labbra di Sebastian contro le sue gli fece dimenticare l'intera giornata.

In quel momento, non importava nient'altro: solo loro due.

Troppo presto, Sebastian si allontanò e appoggiò la sua fronte contro la sua. I due rimasero a scaldarsi l'uno in presenza dell'altro mentre i loro respiri si coordinavano. Blaine sperò che non esistesse nient'altro al di fuori del loro mondo.

Ti do un po' di tempo,” disse finalmente Sebastian. “Quando sarai pronto a parlare, mi trovi in camera da letto.”

Le parole non vennero pronunciate come un avvertimento, ma lo stomaco di Blaine si contorse lo stesso dal nervosismo. L'ultima cosa che voleva era parlare di ciò che era successo, ma sapeva che non avrebbe potuto evitarlo per sempre.

Okay,” disse con voce stridula Blaine.

Sebastian gli fece un sorriso d'incoraggiamento prima di uscire dalla vasca. Blaine rimase lì da solo, nell'acqua che, nonostante fosse calda, gli fece venire i brividi, perché Sebastian non era più lì con lui. Sapeva che gli stava concedendo il tempo di mettere in ordine i proprio pensieri, ma la verità era che Blaine sapeva già come si sentiva. Era una verità da cui era scappato per tutta la sua vita, pochi altri minuti passati a negare l'innegabile non sarebbero stati d'aiuto.

Blaine chiuse l'acqua e uscì dalla vasca. Si asciugò velocemente ma non si preoccupò di cambiarsi. Aveva già esposto il suo vero io a Sebastian, dubitava che l'essere fisicamente nudo davanti a lui avrebbe cambiato qualcosa.

Uscì dal bagno e trovò il suo compagno sdraiato sul letto. I suoi lineamenti affilati erano leggermente tesi e senza dubbio stava pensando agli avvenimenti della giornata. Probabilmente si stava pentendo del fatto di essere diventato il suo compagno. Sebastian l'aveva visto per quello che era: un mostro, lo stesso mostro che aveva ucciso un ragazzo al ballo della Sadie Hawkins. Blaine poteva giustificarsi e incolpare le circostanze o Jeremiah, ma questo non avrebbe cambiato la verità. Un brivido di paura si spanse per il petto, una paura che non aveva più provato da quando era rimasto fermo nella sua cucina coperto di sangue in attesa di sua madre.

Hai fatto un errore.”

Cosa hai detto?” Sebastian si voltò per fissarlo, confuso.

Hai fatto un errore nel prendermi come tuo compagno,” disse semplicemente Blaine. Non c'era ragione per essere tristi o amareggiati dalla verità.

Come puoi pensare una cosa del genere?” Sebastian gli fece segno di unirsi a lui sul materasso. Blaine si fece più vicino ma mantenne una certa distanza dal suo compagno. Se si fosse infilato nel letto con lui, l'Alfa l'avrebbe imprigionato in un abbraccio confortante che avrebbe fatto sparire ogni preoccupazione. Ma Blaine aveva bisogno di rimanere attaccato a quei pensieri, gli ricordavano ciò che era davvero.

Perché sono un mostro. Un mostro che voleva uccidere Jeremiah. Se fosse stato un essere umano, l'avrei ucciso. Mio padre aveva ragione, dovrei essere imprigionato in un posto dove non sarò in grado di fare del male ad anima viva. ”

Stai dimenticando la parte in cui sono stato io a uccidere effettivamente Jeremiah,” disse Sebastian a voce più alta. Blaine avrebbe potuto dire dal modo in cui i suoi occhi dardeggiavano sui suoi lineamenti che stava provando a capirlo. Stava cercando di trovare un senso a tutto.

Perché volevi proteggermi. Ero consumato da...” Blaine fece una pausa mentre cercava di far uscire a forza quelle parole dolorose. “Dalla voglia di sangue. C'è qualcosa che non va in me... e non so se sono in grado di controllarlo.”

Posso aiutarti,” lo rassicurò Sebastian.

Ciò che dovresti fare sarebbe lasciarmi,” lo interruppe Blaine con rabbia.

Bè, quella non è un'opzione considerabile.”

Lo so,” Blaine provò a ignorare quanto si era sentito bene nel sentire Sebastian così sicuro e determinato. “Perchè siamo compagni, ciò significa che sei costretto a stare con me.”

No, perché ti amo.”

Blaine non si aspettava per niente quelle parole. Era buffo, pensando a tutto quello che era successo tra loro; si pensava che due persone che decidevano di legarsi a vita avrebbero espresso i propri sentimenti prima di una eventuale unione. In più, Blaine aveva sempre pensato che sarebbe stato il primo a dire quelle cose, ma a quanto pareva, Sebastian aveva altri piani.

Co- cosa? Ma come... Io non...”

Perchè sei tu.”

Sebastian lo disse come se non ci fosse nulla di cui discutere, come se spiegasse tutto, anche se in realtà non lo faceva.

Non capisco,” finalmente Blaine si spostò più vicino al letto, non resistendo alla voglia di stare accanto al suo compagno. Appoggiò la testa sulla spalla calda di Sebastian e lasciò che il suo corpo cedesse alla stanchezza del giorno trascorso.

Perchè mi hai impedito di uccidere Jeremiah allo Scandals persino quando si sarebbe meritato di avere la testa staccata dal corpo,” Sebastian voltò il capo per mormorare il tutto dolcemente tra i capelli di Blaine. “Perchè eri disposto a sacrificare la tua vita per salvare la mia e quella del tuo amico. A proposito, la prossima volta sei pregato di non gettare la tua vita all'aria per nessuna ragione.”

Blaine sorrise contro la pelle di Sebastian, sentendo quella richiesta che sembrava più seria di una battuta.

Fino a quando sarai al sicuro, non ci sarà motivo per me di farlo,” rispose Blaine con onestà. Anche se lui era il beta, ciò non significava che non avesse il forte desiderio di mantenere il suo compagno al sicuro. Più di chiunque altro nel Branco, il suo compito era proteggere Sebastian da qualsiasi tipo di pericolo, un compito che Blaine prendeva veramente sul serio.

E poi ti domandi perché ti amo,” ridacchiò Sebastian in risposta. Dopodiché strinse le braccia attorno alla sua vita e lo spinse in basso per farlo sdraiare sul letto. Blaine rise sorpreso, poi venne zittito quando Sebastian si sporse per lasciargli un bacio sulle labbra.

Sei anche pieno di compassione, intelligente e maledettamente sexy.”

Okay, okay, ho capito,” Blaine alzò gli occhi al cielo, di buon umore.

Sul serio, Blaine, questo incidente mi ha solo dimostrato che sono davvero fortunato ad averti come compagno. Non rimpiangerò mai l'essermi legato a te. Se dovesse succedere qualcosa...” gli occhi di Sebastian sembrarono distanti per un istante e Blaine si chiese a cosa stesse pensando. “Tu sarai a credere di aver fatto uno sbaglio.”

Perchè dovrei pensare una cosa del genere su di te?” Blaine fece scorrere le dita lungo i capelli corposi di Sebastian, e la cosa sembrò consolare l'Alfa, che abbassò lo sguardo per un secondo prima di rispondere.

Non preoccupiamoci di questa cosa per adesso,” la sua presa attorno a Blaine si rafforzò mentre si avvicinavano. “Siamo entrambi vivi e preferirei trascorrere il prossimo mese stando semplicemente assieme.”

Sebastian, sai che puoi fidarti di me, no?” Blaine non sapeva cosa stesse succedendo, ma era palese che qualcosa stesse dando problemi al suo compagno.

Lo so, Blaine. Non mi fido facilmente delle persone, ma quando si tratta di me non posso farne a meno,” Sebastian gli fece un piccolo sorriso. “Non voglio semplicemente che pensiamo ad altro che non sia noi due.”

Se pensi sia la cosa migliore,”acconsentì Blaine, ma con incertezza.

Sebastian borbottò d'accordo con lui e cominciò a tracciare il collo nudo di Blaine con le sue dita. I due rimasero in un silenzio disinvolto prima che Sebastian parlasse di nuovo.

Sai perché non sei un mostro? Perché se lo fossi allora non ti sarebbe importato nulla di uccidere qualcuno. Jeremiah non ha mai dato una seconda possibilità alle sue vittime. Se proprio bisogna definirti in qualche modo, direi che sei un eroe.”

Non ne sarei così sicuro,” Blaine arrossì imbarazzato per la dichiarazione.

E' vero e non puoi discutere con me perché sono il tuo compagno,” dichiarò morbido Sebastian.

Oh, davvero?” Blaine sollevò un sopracciglio divertito. “E' così che la nostra relazione funzionerà?”

Temo di sì, ma ci sono altri lati positivi dell'essere il mio compagno?”

Quali sarebbero?”

Ho intenzione di darti gli orgasmi più potenti che ti abbia mai avuto.”

Beh, visto che tu sei stato l'unico a darmi un orgasmo, non è un granché come sfida.”

E quindi?” Sebastian cambiò le loro posizioni di nuovo girandosi per mettersi a cavalcioni sopra di lui. “Stai mettendo in dubbio le mie doti da amante?”

E se lo stessi facendo?” lo prese in giro Blaine.

Allora dovrò accettare la sfida, no?”

Blaine non avrebbe mai espresso disaccordo sulla cosa. I due divennero un intreccio di corpi mentre le loro labbra si univano in un bacio appassionato. Lo sporco e il sudiciume del giorno che era rimasto sul cuore di Blaine venne spazzato via e capì cosa volesse dire Sebastian quando aveva detto che voleva solo concentrarsi su loro due, perché stare assieme era l'unica cosa importante. Lì, nella sicurezza dell'abbraccio del suo compagno, circondato dal suo profumo, il suo amore superava ogni oscurità dentro di lui.

Si chiese segretamente quanto sarebbe durato.

 

 

Un mese era trascorso e quella notte ci sarebbe stata la luna piena.

Blaine e Sebastian avevano lasciato la casetta nel bosco e avevano corso per la foresta nelle loro forme da licantropo. La notte era chiara e illuminata, rischiarata dalla luce della luna sopra di loro, li faceva vagare tra gli alberi più facilmente rispetto la prima luna piena di Blaine. Questa volta, tutto era stato più semplice: la sua trasformazione rimaneva scomoda ma non era più difficoltosa, era più a suo agio con la sua forma da lupo.

Aveva passato le ultime settimane solo con il suo compagno e presto avrebbero raggiunto di nuovo il Branco.

Il lupo color bronzo sollevò la testa all'indietro, ululando alla luna. I due attesero a malapena un secondo per ottenere una risposta: era distante e debole, ma fu abbastanza per sapere che il Branco era in movimento. Blaine battè le zampe sul terriccio eccitato all'idea di riunirsi agli altri dopo esser stati separati per un mese. Aveva amato ogni momento che aveva trascorso con Sebastian, ma gli era mancato il Branco. Dal sibilo basso di impazienza che udì provenire accanto a lui, capì che era lo stesso anche per l'Alfa. Sebastian fece cenno a Blaine con il capo di continuare a muoversi, sfidandolo a tenere il passo con lui e mordendogli giocosamente sulle zampe posteriori, divertito alle buffonerie di Blaine che provava a superarlo.

Ancora una volta, la notte era loro.

Sebastian continuò a ululare a intermittenza per segnalare la loro posizione al Branco e le risposte diventavano sempre più rumorose ogni volta. L'attesa riempiva il petto di Blaine, che continuava a cercare ogni segno della presenza degli altri. Dopo vari minuti di tensione, due lupi dal pelo biondo irruppero dal sottobosco. Blaine non ebbe il tempo di reagire prima che Brittany e Jeff lo atterrassero. Sebastian osservò divertito la scena mentre il suo compagno si dibatteva sotto i loro morsi e le loro leccate entusiastiche. Gli altri membri del Branco li raggiunsero, odorando e leccando Blaine e Sebastian. Ognuno abbaiava e strillava felice, c'era un senso di completezza che tutti erano assieme.

Sebastian richiamò l'attenzione di tutti ululando alla luna e ogni membro rimase fermo, in attesa della prossima mossa dell'Alfa.

Sebastian saltò in avanti ed entrò nella foresta in una corsa a perdifiato, facendosi seguire dall'intero Branco, con gli Alfa in testa e i beta a seguirli poco distanti. Blaine era confuso su dove stessero andando fino a quando non riconobbe il terreno familiare e la loro destinazione.

Il campo era esattamente come Blaine se lo ricordava, l'erba alta dall'odore dolce circondata da torreggianti alberi di pino. Era buffo pensare che un mese prima Blaine era stato lì, come un estraneo per quel Branco: era stato insicuro su come interagire con gli altri ed era rimasto per i fatti propri. Adesso si sentiva parte del gruppo, aveva trovato il posto a cui realmente apparteneva.

Blaine abbaiò emozionato mentre gli altri cadevano sull terreno, rotolandosi nell'erba con Rachel e Quinn prima di spostarsi per cercare il suo compagno. Blaine si sentiva giocoso e Sebastian era l'obiettivo perfetto.

Sgattaiolò tra l'erba mentre spiava l'Alfa, che stava sulla schiena a riposarsi. Blaine gli saltò addosso, facendolo guaire dalla sorpresa. I due si rotolarono, diventando un intreccio di arti e code fino a quando Blaine non si mise sulle zampe con un balzo. Per poco non inchiodò Sebastian al terreno e agitò trionfalmente la coda come segno di vittoria, mentre sotto di lui il suo compagno lo fissava irritato, non abituato ad avere qualcuno che si prendesse tali libertà con lui. Sebastian emise un ringhio basso e giocoso mentre si scagliava contro Blaine, ma sfortunatamente, il suo compagno riuscì a scansarlo di nuovo e i due iniziarono a rincorrersi per il prato.

Blaine si spostò velocemente per il campo, fece una manovra piena di grazia attorno a Nick e Santana che stavano combattendo, poi saltò vicino a Rachel, la quale stava schiacciando un pisolino. Se Sebastian non fosse stato infastidito, sarebbe rimasto molto colpito di come, in pochissimo tempo, Blaine aveva imparato a usare il suo corpo in forma da lupo. Era un contrasto netto con il Blaine imbarazzato e lento, come un cerbiatto appena nato. Adesso Sebastian a malapena riusciva a tenere il suo passo, ma non era uno che si arrendeva facilmente.

Usò le sue zampe posteriori e saltò sopra la testa di Blaine, riuscendo a immobilizzarlo e inchiodò al terreno. Il suo corpo più massiccio lo tratteneva facilmente ancorato al terreno, ma applicò un po' più di forza per assicurarsi che non scappasse. Con sua grande sorpresa, il beta si sottomise subito e il suo corpo si rilassò. Sebastian lo fissò con cautela non sapendo se fosse un trucco, ma Blaine gli offrì la pace leccandogli con amore il muso. L'Alfa sbuffò in approvazione e lo liberò dalla sua presa. Il lupo color bronzo si stiracchiò sull'erba abbassando la testa sulle sue zampe anteriori e Blaine si rannicchiò vicino al suo compagno, appoggiando la testa sulla sua schiena. I due rimasero sdraiati assieme tranquilli e contenti l'uno dell'altro, con la consapevolezza che il Branco fosse riunito e al sicuro.

Il resto della notte trascorse velocemente mentre la luna piena lasciava posto al sole che albeggiava. Libero dalla presa della luna, il Branco tornò alla sua forma umana. Rimasero nudi nel campo, addormentati alla luce dell'alba mattutina, tranne Blaine e Sebastian che erano svegli e fissavano il cielo rosa, mentre il sole scalzava la notte.

"Blaine?" domandò Sebastian mentre le sue dita sfioravano il suo braccio.

Sì?” mormorò Blaine in risposta.

Dobbiamo parlare di una cosa.”

"Okay," Blaine alzò la testa da dove l'aveva tenuta, sul petto del suo compagno, per sorridergli.

Quando i compagni provengono da Branchi diversi, il Beta si unisce al Branco dell'Alfa.”

Tenendo conto che non appartengo ad un Branco, unirmi al tuo è tipo l'unica soluzione,” scherzò Blaine ma Sebastian non sorrise.

Hai tua madre,” specificò lui.

Due persone possono essere un Branco?”

Sì,” replicò.

Che cosa vuol dire?” chiese Blaine. “Devo lasciare mia madre?”

Sì,” Sebastian si sporse per avvolgergli il viso tra le mani.

E se si unisse anche lei al Branco?” chiese speranzoso.

Sebastian esitò prima di rispondere. “Possiamo chiederglielo, ma dubito che dirà di sì. ”

Come lo sai?” Blaine si irrigidì, mettendosi sulla difensiva.

"Blaine," Sebastian lo addolcì accarezzandogli il collo. “Sto solo cercando di essere onesto. Per qualche ragione, tua madre ha lasciato il suo Branco per diventare un Randagio. I Randagi non sono conosciuti per essere aperti e recettivi nei confronti dei lupi che appartengono ai Branchi. ”

Mia madre non è Jeremiah,” la difese Blaine.

No, non lo è,” concordò Sebastian. “Non è minimamente una minaccia ma questo non vuol dire che andrebbe d'accordo con un Branco.”

Perchè hai sollevato questo argomento?” sospirò Blaine rassegnato.

Come stavo dicendo a proposito del Beta che si unisce al Branco dell'Alfa,” continuò Sebastian. “Di norma, dovrei chiedere il permesso.”

Permesso?” Blaine alzò la testa confuso.

Come segno di rispetto verso il leader del tuo Branco,” Sebastian gli fece un sorriso malizioso. “Avrei dovuto farlo prima che ci accoppiassimo, ma sai come è andata.”

Blaine arrossì, ma annuì in accordo con lui.

Oltretutto, penso che sarebbe una cosa buona per te dire addio alla tua vecchia vita prima di iniziare la nuova,” Sebastian lo spinse in un abbraccio di conforto. “Non rimarremo in Ohio per molto ancora.”

Blaine annuì di nuovo prima di appoggiare la testa sul petto di Sebastian. Non aveva idea di come il tutto sarebbe finito o di come si sentisse a riguardo. Sapeva che dopo il primo mese con Sebastian sarebbe potuta succedere una cosa del genere, ma aveva scelto di ignorare quel presentimento. In quel momento, una possibilità remota era diventata una realtà. Non volendo pensare più a ciò, si lasciò andare a un sonno agitato.

 

 

Era strano tornare in un posto che una volta era stato familiare ma che era ormai diventato estraneo. L'interno di casa Anderson era buio e tranquillo, il sole del primo pomeriggio era bloccato dalle tende tirate su ogni finestra, l'aria all'interno era vecchia e stantia e una sottile polvere si era accumulata sulla cima di ogni mobile. L'intera situazione non quadrava.

Sembra che nessuno sia a casa,” affermò Sebastian mentre entrava nel soggiorno. “Andiamo in camera tua?”

Blaine annuì in silenzio e condusse l'Alfa su per le scale, verso la sua stanza. Si sentì improvvisamente cosciente del fatto che stava portando Sebastian nella sua stanza privata, non perché aveva qualcosa da nascondere ma perché quel luogo rappresentava la persona che una volta era. La sua camera, che una volta era il suo rifugio sicuro, gli sembrava davvero piccola adesso; era come un'esibizione da museo piena di vestigie del ragazzo che voleva essere ma che non era mai stato: la piccola collezione di robot giocattolo, il ripiano pieno di classici della letteratura, i poster di scherma e vecchi film con cui non si era mai sentito emotivamente connesso. Nonostante il colore cambiato e il mobilio, Blaine vedeva quello spazio come appartenente a qualcuno che era ancora un bambino, qualcuno che si nascondeva al mondo e a se stesso.

Sebastian si mosse per la stanza con interesse gentile. Si fermò a prendere in mano vari oggetti, esaminandoli con cautela. Blaine si chiese che cosa stava cercando di capire su di lui. Cosa aveva visto Sebastian quando era entrato nella sua camera.

Cosa prenderai?” chiese mentre sfogliava le pagine di una copia di Dracula con un sorriso divertito.

Probabilmente niente,” Blaine si strinse nelle spalle.

Niente?” Sebastian sollevò un sopracciglio, incredulo. “Non c'è niente che voglia portare con te?”

Non particolarmente,” alzò le spalle.

Io ci penserei bene,” disse mentre si sedette sul letto. “Potrebbe non importarti adesso, ma potresti avere nostalgia di casa tra un po'.”

Blaine avrebbe voluto discutere quel punto, ma decise di lasciar stare. Forse Sebastian aveva ragione: la stanza e gli oggetti al suo interno rappresentavano un tempo della sua vita dove era tutto più semplice, che avrebbe contrastato con quello in cui si stava imbarcando. Blaine aveva il sospetto che la sua vita non sarebbe stata più così semplice. Prese una copia delle Fiabe dei Fratelli Grimm che sua madre gli leggeva di solito, un papillon in seta blu scuro che Kurt gli aveva regalato il Natale prima e altri oggetti che gli ricordavano dei momenti felici. Una volta finito, si unì a Sebastian che era sdraiato sul letto, si rannicchiò al suo fianco e appoggiò la testa sulla sua spalla, intrecciando le gambe con le sue. Una sensazione di conforto, che gli era mancata da quando era entrato in casa, lo avvolse e lo aiutò a mettersi a suo agio.

Mi piace qui,” commentò Sebastian e poi rise quando Blaine si sollevò per lanciargli uno sguardo interrogativo. “Non sono mai stato in un posto che abbia il tuo odore ovunque. Mi piace particolarmente il tuo letto.”

Blaine gli fece un sorriso divertito.

Che c'è” Sebastian gli sorrise fino alle guance. “Non posso fare a meno di amare il fatto di essere circondato da te.”

Erano commenti del genere, dolci ma con un pizzico di insinuazioni sessuali, che Blaine amava di più da parte di Sebastian. Era lo strano modo dell'Alfa di dire che lo amava.

Non mi piace qui,” si fecero più vicini. “Mi sento come un intruso, che questa non sia casa mia.”

La mano di Sebastian gli accarezzò la schiena per confortarlo, facendo dei piccoli cerchi, ma non disse niente.

Vorrei che mia madre fosse qui,” sospirò Blaine.

Verrà,” disse Sebastian calmo. “Fino ad allora, prova a riposarti.”

Blaine borbottò in accordo con lui e seppellì la faccia nel petto del suo compagno, aveva bisogno di fondersi col profumo di Sebastian, di essere ciò che lo legava alla realtà. L'odore familiare ma mai noioso di legno e fuoco, il profumo distintivo di Sebastian riempì i suoi sensi, facendogli dimenticare il disagio che aveva dominato il suo umore da quando erano arrivati e conducendolo a un sonno inquieto.

Quando si risvegliò, la stanza era immersa in ombre blu scure e la mano di Sebastian gli stava gentilmente scuotendo la spalla.

C'è qualcuno,” sussurrò, ma non sembrava allarmato. Blaine si mise in posizione seduta e tese le orecchie per ascoltare, percependo subito i passi morbidi e attenti di sua madre salire le scale.

Mia mamma,” affermò. Si voltò per fissare Sebastian, i cui lineamenti erano oscurati dalla luce morente del giorno. Persino Blaine poteva percepire la preoccupazione de suo compagno nei propri confronti.

Sto bene,” Blaine provò a proiettare sicurezza ma, solo in caso, afferrò la mano di Sebastian. Da quando erano diventati compagni, la maggior parte delle loro comunicazioni erano diventate non verbali ma, stranamente, Blaine sentiva che si capivano di più adesso.

Andiamo,” suggerì l'Alfa. Dondolò le gambe sul letto e si alzarono.

Dopo di te,” dichiarò mettendosi in disparte. Blaine capì che Sebastian non stava solamente facendo l'educato, ma gli stava offrendo la possibilità di essere l'unico ad approcciarsi a sua madre. Era grato per come il suo compagno si fidasse di lui, rese la camminata dalla sua stanza verso il piano di sotto molto più semplice.

Sua madre doveva averli sentiti o percepiti perché li stava aspettando in soggiorno. Si voltò verso la loro direzione e un piccolo sorriso nacque sul viso di entrambi. Eppure, il guizzo inquieto dei suoi occhi quando individuò Sebastian non sfuggì a Blaine.

Mamma,” la salutò Blaine prima di voltarsi verso Sebastian. “Questo è il mio compagno, Sebastian Smythe.”

Sebastian e sua madre si fissarono per un minuto, durante il quale Blaine si preoccupò del fatto che nessuno dei due approvasse l'altro. Fortunatamente, il momento di tensione svanì quando Sebastian fece un passo in avanti.

E' un piacere incontrarla finalmente, signora Anderson,” disse educatamente e con un sorprendente dose di sincerità.

Lo stesso per me,” sua madre inclinò la testa in avanti come risposta. “Puoi chiamarmi Malaya se vuoi. Signora Anderson è piuttosto formale, considerate le circostanze.”

Sono d'accordo,” Sebastian fece un sorriso leggero. “E' proprio per le circostanze che sono voluto venire qui.”

Malaya spostò la testa di lato in confusione e Sebastian fu colpito da quanto fosse simile a Blaine. Infatti, i due condividevano molti tratti fisici, dai capelli ricci e scuri ai loro occhi dorati, alla loro statura piccola.

Papà è qui?” chiese Blaine.

No,” sua madre scosse la testa. “Temo che tuo padre se ne sia andato per sempre.”

Andato dove?” Blaine la fissò, stupito.

Hai detto che sei venuto qui a causa di alcune circostanze,” sua madre spostò l'attenzione sull'Alfa. “E quali sarebbero?”

Sebastian e Blaine si lanciarono uno sguardo confuso a causa del rapido cambiamento di argomento. L'Alfa comunque si ricompose e continuò.

Voglio chiedere il suo permesso per prendere Blaine come compagno,” chiarì Sebastian

E' un po' tardi, non credi?” disse lei impassibile.

Forse,” concordò Sebastian con riluttanza. “Ma sono stato cresciuto nel rispetto degli anziani e nel seguire il protocollo corretto per gli affari del Branco.”

Sua madre sorrise amorevolmente a Sebastian e ciò fece palpitare Blaine, nel vedere che lei ne era rimasta conquistata,

I tuoi genitori ti hanno cresciuto bene,” fece segno ai due di sedersi sul divano mentre lei si accomodò sulla poltrona. “Comunque, visto che io e Blaine siamo entrambi Beta e non ufficialmente un Branco, non è necessario.”

Mi piacerebbe comunque averlo.”insistette Sebastian e la cosa sorprese Blaine. “Il modo in cui Blaine ed io siamo diventati compagni è stato un po'...”

Inaspettato?” suggerì.

Più che altro, frettoloso,” Sebastian si aggiustò sul posto, imbarazzato. “Non voglio che lei o lui pensiate che lo abbia costretto a un impegno che non voleva.”

Costretto? Ho dovuto praticamente pregarti di prendermi come compagno,” Blaine si voltò verso sua madre con uno sguardo esasperato. “E' stato incredibilmente testardo a riguardo.”

Ero attento alla tua sicurezza,” disse Sebastian ostinato.

Io penso che tu fossi invece molto più nella fase negazione,” Blaine lo prese in giro.

Lo sguardo che Sebastian gli lanciò fu ravvivato dagli angoli della bocca piegati all'insù dal divertimento. “Sei fortunato che il legame sia permanente o avrei riconsiderato la mia decisione di averti preso come compagno”.

Mi dispiace che lo sia allora,” Blaine gli sorrise irriverente.

Voi due mi sembrate molto felici assieme,” la madre di Blaine parlò per la prima volta da quando avevano iniziato la loro battaglia di arguzie. I due giovani lupi vennero riportati all'attenzione del fatto che non erano soli, e lo avevano scordato temporaneamente. Comunque, Malaya non era offesa quanto più divertita.

Per questo,” continuò, “do il mio permesso di prendere Blaine come compagno.”

Grazie,” replicò genuinamente Sebastian prima di mettersi in piedi. “Vi lascio da soli adesso. ”

Blaine guardò confuso il suo compagno mentre si congedava ed usciva dalla stanza.

Ci sta dando il tempo per dirci addio,” lo informò la madre. “E' una cosa molto generosa.”

La fai sembrare una cosa così definitiva,” disse Blaine nervoso.

Lo è,” gli fece un sorriso triste. “Il tuo posto è con il tuo compagno e il tuo nuovo Branco.”

Ma non voglio lasciarti sola,” disse Blaine sottovoce.

Apprezzo la tua preoccupazione, ma ogni genitore si prepara a questo giorno,” la donna si alzò dalla poltrona per sedersi al suo fianco. “La separazione sarà più semplice sapendo che c'è qualcuno che si prende cura di te come tu lo fai per lui.”

Grazie mamma,” Blaine soffocò le lacrime mentre si sporgeva per abbracciarla.

Le braccia di sua madre, nonostante fossero magre, lo avvolsero in un abbraccio protettivo. Per tutta la sua vita, aveva trovato rifugio e protezione in lei e in quel momento la nostalgia tornò a riaffiorare.

Promettimi una cosa Blaine,” gli sussurrò sua madre tra i ricci. “Che, non importa quello che affronterai nel futuro, non ti dimenticare mai chi sei.”

Te lo prometto,” Blaine fu d'accordo immediatamente, nonostante si chiedesse come mai sua madre sembrasse così disperata.

Malaya sospirò sollevata. Si spinse indietro per lasciargli un bacio dolce sulla fronte.

Ti voglio bene.”

Blaine la guardò negli occhi e vide le lacrime scorrere.

Ti voglio bene anche io,” ripeté.

Si abbracciarono un'ultima volta prima di separarsi. Blaine si mise in piedi tremando e uscì dalla stanza. Riuscì a trattenere le lacrime fino a quando non vide Sebastian aspettarlo nell'atrio tenendo in mano la sua borsa con le cose prese dalla sua camera. In pochi secondi un paio di forti braccia lo strinsero e il suo volto rigato di lacrime si immerse nel soffice cotone della maglia di Sebastian.

Va tutto bene,” lo calmò. “Andrà tutto bene.”

Mi dispiace,” disse soffocato mentre si staccava per asciugarsi il volto.

E perché ti dispiace?” Sebastian scosse la testa domandandoglielo. Si sporse per togliere le lacrime rimanenti con il pollice.

Non voglio che tu pensi che sia triste del fatto che vivrò con te.”

Ma certo che sei triste,” Sebastian gli baciò la testa. “Siamo lupi mannari, non mostri senza cuore. Posso solo immaginare quanto sia difficile lasciarsi questa vita alle spalle.”

Blaine tirò su il naso forte, ma non disse niente. Si sentiva stupido e infantile perché stava reagendo a quel modo. Avrebbe dovuto essere felice ed eccitato al pensiero di lasciare una vita che lo aveva soffocato e costretto, avrebbe dovuto essere contentissimo perché sarebbe rimasto con Sebastian e il Branco, eppure, una parte del suo cuore si stava spezzando all'idea di andarsene.

Ti prometto, Blaine,” disse risoluto Sebastian, “che saremo felici assieme.”

So che lo saremo,” Blaine fece finalmente un sorriso.

Sebastian gli prese la mano, le loro dita si intrecciarono in una stretta infrangibile.

Uscirono fuori, verso la loro nuova vita.

 

 

Malaya guardò i due ragazzi andar via per la strada mano nella mano. Le fece male il cuore alla vista di entrambi, sia per la felicità che per i rimpianti. La rendeva immensamente felice sapere che qualcuno si sarebbe preso cura di Blaine: adesso aveva un compagno al suo fianco e un Branco a cui appartenere. Le due cose che gli erano mancate di più per tutta la sua vita, così doveva essere la vita di Blaine. Non avrebbe mai dovuto escluderlo dalla sua specie, avrebbe dovuto permettergli di unirsi a un Branco quando l'opportunità le si era presentata lungo tutti quegli anni.

Si spostò dalla finestra e si diede un contegno; non aveva senso sguazzare negli errori del passato. Blaine era felice e si avviava verso un futuro splendido, quello che sperava non potesse essere oscurato dalle ombre dei suoi errori. Ad ogni modo, il passato trovava sempre un modo per rintracciarti. Infatti il suo, dopo molti anni, l'aveva finalmente raggiunta. Per tutta la settimana non era riuscita a sfuggire all'odore di lupi estranei attorno alla città, odori che erano stati nascosti con cautela, che si sarebbero potuti notare solo se qualcuno li avesse cercati a fondo. Si facevano più vicini ogni giorno che passava, giravano attorno a lei, in attesa del momento per colpirla. Aveva pensato di scappare, ma sapeva che non avrebbe avuto senso. Era stanca di scappare ed era pronta ad affrontare le conseguenze delle sue azioni.

Si spostò dal salotto verso la cucina. Il giorno stava lentamente giungendo alla fine, la stanza era nascosta dall'oscurità. Quell'immagine le ricordò un preciso momento dell'anno prima: lei che rientrava tardi in cucina di notte, giusto per trovare Blaine coperto di sangue. In quel momento, capì le loro vite sarebbero cambiate per sempre. Grazie a Dio, Blaine aveva trovato un lieto fine prima che tutto finisse.

Si sedette al tavolo della cucina e attese. Era dritta, gli occhi fissi sulla finestra, osservava il cielo andare da un color lavanda leggero a un blu mezzanotte coperto di stelle.

La notte era appena iniziata quando sentì la porta dell'ingresso aprirsi.

Passi pesanti echeggiarono per la casa vuota. Percepì un profumo familiare, uno che aveva riconosciuto appartenere alla sua specie. Un profumo che pensava non avrebbe sentito mai più.

In pochi minuti, una figura si presentò sulla soglia della cucina. La luce chiara dall'ingresso rendeva la persona a malapena visibile, ma lei sapeva chi aveva davanti agli occhi.

Ci hai messo del tempo,” lo salutò. “Ma vedo che finalmente mi hai trovata. ”

 

 


Scusate per il cliffhanger di prima, noi non lo volevamo xD comunque dal prossimo capitolo inizia un nuovo arco ed é veramente bellissimo. Vi ricordiamo che gli aggiornamenti slittano a mercoledí per tutto il periodo festivo. Alla prossima! 

  
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