Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: hope    29/06/2007    7 recensioni
è una breve fic senza pretese...a dire la verità non so neanche io come mi sia venuta in mente! è la prima che pubblico, spero sia di vostro gradimento.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
o la va o la spacca

O la va ...o la spacca

 

È la prima volta che siamo seduti vicini. Non credevo che una punizione per aver chiacchierato durante la lezione potesse trasformarsi in maniera così positiva.

Lei è tutta concentrata sul libro che tiene aperto davanti a sé. Sembra indifferente alla mia presenza lì, al suo fianco. Prendo a fissarla, interessato.

La piuma che lascia oscillare tra le sue dita sembra impazzita. L’estremità di questa le sfiora il mento, mentre lei aggrotta le sopracciglia per lo sforzo di capire l’esercizio assegnatoci.

Mi avvicino impercettibilmente a lei. Voglio sentire che profumo ha, se ha un buon odore.

Lei non sembra avermi ancora notato, nonostante la sedia abbia fatto rumore, mio malgrado. Si raddrizza e si porta una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

Mi sto avvicinando sempre di più. Poteri addirittura toccarla, dati i pochi centimetri che ci separano.

-Sei bellissima-

Il mio è solo un sussurro, ma basta e avanza per attirare la sua attenzione. La piuma smette di danzare tra le sue dita e la proprietaria si volta verso di me, porpora in viso.

Ci guardiamo per un momento infinito, poi lei riporta bruscamente gli occhi sul libro, facendo scivolare di nuovo i capelli a coprirle il viso.

Ora so per certo che mi sta ignorando bellamente. È seduta sulla punta della sedia: forse medita di darsela a gambe non appena mi azzardi ad avvicinarmi di nuovo, chi lo sa.

Ma non intendo darmi per vinto: non riesco a staccarle gli occhi di dosso, e benché sappia che lei non potrà mai vedermi come un ragazzo normale, voglio lo stesso buttarmi. Insomma, o la va o la spacca.

E non mi interessa se lei è una Grifondoro e io un Serpeverde della peggior specie. Lei non lo sa, ma ha catturato il mio cuore dal primo momento che le ho posato gli occhi addosso.

Mi passo una mano tra i capelli; sono consapevole del fatto che con la prossima domanda potrei benissimo beccarmi una Maledizione Senza Perdono seduta stante, ma devo provare lo stesso. Chissà quando si ripresenterà un’occasione così perfetta. Lei di solito è inavvicinabile, protetta meglio dell’oro alla Gringott, dai quegli amici che inconsapevolmente la privano delle attenzioni che vorrei tanto darle.

Mi avvicino di nuovo, questa volta silenziosamente. Le sono talmente vicino che posso annusare il suo profumo. E sì, è squisito. Ne inspiro una boccata profonda nel prendere fiato per porre la fatidica domanda.

-Vuoi fare l’amore con me?-

Questa volta si gira talmente in fretta che temo possano averla vista tutti. Al colorito cremisi si è aggiunta un espressione talmente scioccata che non mi meraviglierei se la sua bocca assumesse la forma di una ‘o’.

Ha gli occhi sgranati. È palese che non sappia cosa fare. Mi limito a guardarla tranquillo, mentre dentro di me prego per un sì…

Poi fa una cosa inaspettata: si gira e ridacchia.

-Molto divertente Malfoy-

E ritorna a prestare attenzione a quel maledetto libro.

No. Un momento. No avrà pensato...non avrà capito… io non stavo mica scherzando!

Le tocco un braccio, costringendola a voltandosi di nuovo. Sul suo viso c’è un’odiosissima espressione divertita che la dice lunga.

Cerco di assumere l’aria più seria che mi riesce. La guardo negli occhi e dico:

-Non sto scherzando-

Lei non molla.

-Ti aspetti veramente che creda ad una proposta del genere? Fatta da un Serpeverde come te, oltretutto?-

-A dire la verità…sì-

-Non farmi ridere, Malfoy!-

-Ti sembra che io stia ridendo?-

Ammutolisce. Ora è in preda all’indecisione più forte: non sa se credermi o no. Non abbandono la mia espressione seria.

Abbassa lo sguardo. Ora ha assunto un’espressione grave.

-Dammi una prova. Non mi fido di te. Non ti crederò mai sulla parola-

È proprio testarda questa Grifondoro! Le sfilo la piuma dalle mani e scribacchio su un lato del suo libro.

-Questa è la parola d’ordine della Sala Comune di Serpeverde-

Mi guarda sconcertata. Non credo che accetterà. Ma quando comincio una cosa, la porto sempre a termine.

-Pensaci. In tal caso, sai dove trovarmi-

Le sussurro un’ultima volta, prima del suono della campanella.

Faccio per alzarmi, ma una mano cattura la mia all’ultimo momento.

-E questa è la mia-

-Eh?-

-La parola d’ordine-

Se ne va senza aggiungere altro. Apro il biglietto incuriosito.

‘Ci vediamo stasera alle nove’

Sorrido soddisfatto. O i Grifondoro hanno le parole d’ordine più strane di tutta la storia di Hogwarts, o appena rimediato un appuntamento.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

word to html converter html help workshop This Web Page Created with PageBreeze Free Website Builder  chm editor perl editor ide

  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: hope