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Autore: selenasbff    12/12/2012    1 recensioni
"è come se stessi urlando, e nessuno ti sentisse.
ti senti quasi in imbarazzo che una persona possa essere così importante che senza di lui ti senti proprio come il nulla. nessuno capirà quanto fa male.
ti senti senza speranza, e niente può salvarti.
e quando tutto è finito, tu speri di poter avere indietro tutte le cose brutte, per poter vivere quelle belle."
è la storia di una ragazza e le sue passioni.
la vita di una ragazza può cambiare così velocemente? nessuno sa chi è per davvero. solo lui.. riuscirà a capirlo.
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Dimmi cosa vuoi da me.» Dissi togliendogli la mano dal mio viso. Le mie guance erano diventate rosse, non potevo reggere il suo sguardo, non ne ero abituata.
Lui era perfetto, io non lo ero. Guardando i suoi occhi mille pensieri giravano nella mia testa e mi uccidevano dentro, sapevo che rideva di me. Lo sapevo.
«Beh..» fece un sorriso, abbassò la testa e poi guardò di lato. «vieni, ti accompagno io. Dove devi andare?» riprese a fissarmi.
Dovevo capire cosa voleva da me.
«Ti hanno mandato per farmi uno scherzo? Oppure sei venuto per prendermi in giro? Ah, ho capito, ti ha mandato lo psicologo, si!» dissi allontanandomi da lui.
«No.» mi prese la mano e mi tirò verso di lui. Il mio petto si ritrovò poggiato sul suo, riuscivo a sentire il suo battito del cuore, andava a mille. Una mano era sulla sua spalla, l’altra era incatenata alla sua. Io tremavo. Mai, e dico mai, mi era successa una cosa del genere. Mai un ragazzo nella mia vita mi aveva degnata di uno sguardo.
Tolsi la mano e mi allontanai dal suo petto. Non so nemmeno perché. Forse avevo troppa paura.
«Allora? Dove devi andare?» mi richiese.
«Devo.. devo andare a fare la spesa.» dissi sempre più imbarazzata.
«Bene, vieni..» mi riprese la mano e, camminando, incominciò a parlarmi. Per tutto il tempo. Non finiva mai di parlare. Parlava del sole, delle nuvole, ma mai di lui. Io stavo zitta, lo ascoltavo parlare. Amavo ciò che diceva e come la pensava, era così uguale a me.
«Allora? Cosa ne pensi? Perché stai zitta? Su parla!» disse girandosi, mentre mi guardava sorridendo.
«Penso che tu sia strano.» risposi.
«Bene, vedo che hai capito che tipo sono!» rise. Mio dio, era così perfetto.
I suoi occhi, il suo sorriso, i suoi denti, era tutto così meraviglioso. Non smettevo di guardarlo, ero come ipnotizzata, come se non avessi mai visto niente di simile. Navigavo dentro i suoi occhi e mi sentivo così bene a guardarlo sorridere. Era qualcosa di inspiegabile.
«Siamo arrivati!» mi sbloccai da quella ‘ipnotizzazione’ e risposi «Ah, si. Beh.. grazie. Ora vado, ciao.» lo salutai stringendo la mano. Lui sorrise, mi tirò a sé e mi diede un bacio sulla guancia. «Ciao.»
Si girò e se ne andò.
«Sono una stupida. Si, sono una stupida! Perché la stretta di mano? Silence ma che razza di mostro sei?» continuavo a ripetermi. Avevo fatto un’orribile figura, erò così stupida.
Mentre parlavo, abbassai lo sguardo e aprii la mano. C’era un biglietto.

- Questo è il mio numero e questa è la festa a cui voglio che tu vada, ci sarò pure io. A stasera. -

Mi aveva lasciato il suo numero e un indirizzo di un locale. Lui. Una festa. Io. Stava scherzando vero? Non riuscivo a rendermi conto di quello che stava succedendo. Era tutto così strano per me. Così.. nuovo.

Ore 22:00

Ecco, era arrivato il momento.
Non sapevo che festa fosse, come ci si dovesse vestire e come ci si comportasse, perciò indossai un jeans e una maglia.
Mia mamma e mio padre erano già a letto, così, senza dire niente, uscii di casa e mi recai a quel locale. «Eccomi.» sospirai. C’era così tanta gente. E tutti erano vestiti eleganti. Abbassai lo sguardo e guardai i miei jeans. «Dio, perché li ho messi?» continuavo a ripetermi.
Erano tutte bellissime ed io avevo a mala pena un filo di matita.
«Hey.» sentii un tocco sulle mie spalle. Mi girai ed era lui.
Mi toccò i capelli e spostò una ciocca. Mi guardò negli occhi e.. «Sei bellissima.»
  
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