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Autore: Ale_kiss_    12/12/2012    3 recensioni
Questa One shot tratta di quattro persone, legate una all'altra: una moglie e un marito in crisi, una nuova fiamma tornata che vede tutto precipitare davanti ai suoi occhi e una piccola bambina che vede la sua famiglia crollare. I pezzi di un puzzle dividersi.
Ecco narrate in poche parole qualche attimo di una situazione famigliare. Ogni volta che una delle quattro persone narrerà, ci sarà un pezzo di canzone come introduzione.
Non ho mai avuto un'idea precisa di cosa scrivere, avevo solo bisogno di sfogare tutto lo stressi di un lungo periodo. Grazie a chiunque leggerà
Genere: Drammatico, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
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I've been dreaming for so long,
To find a meaning to understand
The secret of life,
Why am I here to try again?
Will I always, will you always
See the truth when it stares you in the face?
Will I ever, will I never free myself
By breaking these chains?
I'd give my heart, I'd give my soul.
I'd turn it back, it's my fault.
Your destiny is forlorn,
Have to live till it's undone.
I'd give my heart, I'd give my soul.
I'd turn it back and then at last I'll be on my way.


In quella stanza buia potevo rendermi conto di ogni peccato commesso, del mio tradimento e del torto che avevo fatto a mio marito. Ed ero lì, in un angolo, immobile, in attesa della mia punizione di sangue. Udivo la lama del pugnale incidersi sulla porta forse preparandosi a segnare le mie carni e quel pensiero mi torturava peggio che il dolor fisico. L’incubo di vedere l’uomo che amavo, ma che avevo tradito come una sgualdrina, sopra di me che bagnava la sua arma del mio sangue, si era instaurato nella mia mente e cercava di farmi impazzire di terrore e di odio verso le mie azioni.
Le sue grida, poco prima, mi avevano terrorizzata. La sua mano stretta sul mio polso, trascinandomi via da quella camera a lui sconosciuta, aveva lasciato un livido violaceo, che in confronto al dolore che poteva provare lui in quel momento, non era nulla, forse una carezza.
Ero fuggita con un altro uomo, ero diventata sua, mi ero donata a lui senza rendermi conto di ciò che stavo perdendo: il vero amore della mia vita, l’unico che aveva saputo darmi tutto in ogni senso. Ma a me non bastava! Io, sciocca femmina senza dignità non mi accontentavo di tutto! Volevo di più! Ed ora, in quella camera sentivo i miei pensieri bruciare, bruciarmi, come se le pareti stessero realmente andando a fuoco e gridare di rabbia, piangere, lanciare o distruggere oggetti, non mi calmava e le fiamme dell’inferno non vedevano l’ora di accogliermi tra le loro ardenti braccia. Ma avrebbero dovuto aspettare, mio marito voleva avere il mio sangue prima di loro … e non era forse ragionevole? Avevo sbagliato una volta, e mi aveva perdonata. Avevo errato di nuovo e ancora era stato in silenzio ma sapevo che presto o tardi avrebbe smesso di mantenere quella sua apparente tranquillità e quel temperamento di sensi idilliaco, quella maschera di calma, avrebbe lasciato il posto alla sua vera indole ma se non lo avessi tradito, non avrei dovuto temere! Eppure, l’idea di scappare nuovamente con un altro, quella sensazione di trasgressione mi riempiva in ogni più profonda parte, e quando mi aveva trovata un’altra volta tra le braccia del suo nemico, del suo avversario, dell’altro essere vivente che aveva avuto la possibilità di vedere e toccare le mie carni, lui …
Mi gettai a piangere sul muro pensando che l’unico mio desiderio sarebbe stato stringere il suo corpo tra le mie braccia e poter sentire le sue labbra, ma il senso di colpa mi invase di nuovo, e l’immagine di mio marito … scomparve.

In this world you tried,
Not leaving me alone behind.
There's no other way,
I pray to the gods let him stay.
The memories ease the pain inside,
And now I know why.
All of my memories keep you near.
In silent moments,
Imagine you being here.
All of my memories keep you near,
In silent whispers,
Silent tears
Made me promise I'd try,
To find my way back in this life.
Hope there is a way,
To give me a sign you're okay
.

Quando tornai in quel palazzo, tutto era cambiato, in sin dei conti il tempo era passato, troppo tempo e lui … mi aveva dimenticata. Un’altra donna aveva preso il mio posto ma quella nuova presenza nella vita dell’uomo che non avevo mai smesso di amare, era di troppo, perché lui sarebbe dovuto essere solo mio. Mi guardavo attorno e riuscivo solo a vedere me e lui scambiarci amore e dolci effusioni. Ogni angolo poteva riportarmi qualcosa alla mente. Ma quella donna era riuscita a strapparlo da me. Cosa poteva possedere che avesse così attratto il mio uomo? Cosa gli aveva fatto dimenticare la nostra storia? Eppure quando vedevo il loro sguardo incrociarsi, notavo uno smisurato bisogno uno dell’altro, come se fossero stati due metà inizialmente divisi, e anche se lo negavo, ciò mi faceva male, ma lui, aveva ancora bisogno di me! Perché non appena mi rivide, sentii il suo cuore iniziare a battere più forte, come se la mia presenza gli avesse ridato vigore. Forse quella donna non era realmente ciò che gli mancava! Forse era stata solo un supporto durante la mia assenza.
Ma posso provare sin che voglio a farmi false convinzioni, eppure non ci credo nemmeno io, e mai ci crederò. L’ho lasciato per troppo tempo solo, questa è la vendetta che mi spetta. Non avrei mai dovuto lasciare la sua mano! MAI! Ciò nonostante lo feci … e lui … non poteva vivere per sempre solo, non poteva per sempre vivere solo. Ma ora ero lì, nella sua casa, nel nostro nido d’amore. Perché non tornava indietro? davvero amava quella creatura con la quale aveva avuto una bambina? Una bambina che non avevamo mai avuto perché il tempo e il fato crudeli non l’avevano permesso?
Ma il fato non fu così crudele perché il mio uomo trovò la ragazza che chiamava “moglie” tra le braccia di un altro, ed io mi sentii rinascere poiché sapevo come farlo cadere di nuovo tra le mie brame, sapevo come condurlo nella tentazione di fare anche lui lo sbaglio della compagna, conoscevo quell’uomo in ogni suo sfumatura e screziatura e sapevo come poteva divenire di nuovo mio!
Entrando in camera sua, lo trovai in ira con il mondo, ma slacciando un laccio e poi un altro e lasciando cadere ogni velo, la sua ira si trasformò in ammirazione, e l’ammirazione divenne passione che avvolse me e lui come se nulla fosse mai accaduto.

Ho in bocca il gusto del sangue e la mia pelle brucia,
e anche se cerco fino in fondo non c’è più fiducia,
come hai potuto fingere tutto sto tempo,
come hai potuto spingermi fino all’esaurimento,
guardati nello specchio,dimmi che cosa vedi,
pensa che fine han fatto i tuoi progetti e tutti i tuoi desideri,
non ci credevi davvero;
le tue sono promesse,
fatte da chi non le mantiene quindi sono niente …
Brucia l’inferno amore mio,
mentre ti vesti e dici addio,solo un peccato ci condanna,
brucia l’inferno, all’inferno …
Brucia la stanza mentre te ne vai,
bruciano i sogni e rimangono i tuoi,
ma te ne vai,
tu te ne vai …


Da stolto l’avevo lasciata passare troppe volte a quell’ingrata. Era giunto il momento di vendicarsi e quella donna tornata dal passato sapeva come farmi cadere nella tentazione.
Quando mia moglie mi aveva tradito la prima volta sentivo che qualche nastro del nostro rapporto era stato tagliato, sentivo un nodo, un presentimento, invadermi l’anima, sempre che avessi un’anima. Dopo tutto il male commesso credevo che nessuno più potesse amarmi, non dopo esser stato abbandonato. Eppure lei era arrivata come un angelo troppo puro per entrare a far parte del mio mondo, ma c’era entrata e non avrei mai voluto farla uscire. Ma in quei momenti di passione prorompente con quell’altra donna … non sapevo cosa dire. Veramente avevo avuto anche io il fegato di tradirla? Di abbassarmi al suo livello? L’avevo chiusa in quella stanza e lei credeva che da un momento all’altro sarei entrato per punirla, ma volevo farla solo riflettere sul suo errore, perché non avrei mai avuto il coraggio di ferire la donna che amavo, tutti ma non lei. Persino quella che si univa a me in quel momento, ma mai colei che aveva rubato il mio cuore. Sapevo che temeva il buio, sapevo che si sarebbe torturata di scene e pensieri ed era ciò che volevo, niente altro. Sapevo che così non l’avrebbe mai più rifatto. Era l’unico modo, peggiore di qualunque altra punizione. Anche perché non ero suo padre e lei non era più una bambina. Le avevo gridato che da quando la conoscevo non avevo mai vissuto un momento di felicità eppure … da quando lei c’era in realtà, tutto era felice. Ma quegli ultimi periodi … erano stati tutti un incubo.
Lei si alza e si riveste, forse insoddisfatta. Mi chiede perché io non la stia fermando, ma non ho voglia di oppormi, l’inerzia mi riempie. Così se ne va sbattendo la porta e l’unica cosa che posso fare è gridare di rabbia, gridare perché ho perso entrambe le donne che amo, gridare perché questo mondo infame mi ha dato la felicità e poi se l’è ripresa, gridare e distruggere ogni vaso, ogni sedia ed ogni cosa che mi circondi, come se tutto dipendesse da quello. L’acqua fuoriuscita da un vaso di vetro in frantumi, riempiva il tappeto e la gamba di una sedia era sopra il letto. Poi, dopo essermi guardato attorno, vidi la mia immagine su uno specchio. L’immagine riflessa era di un uomo debole, distrutto dall’amore. Da un amore sciocco! Ingiusto! Insensato! Perché l’amore, in sin dei conti, non ha senso, ed io, ero caduto in quella trappola come tutti gli esseri del pianeta! Ora basta, quell’immagine non mi apparteneva! Così, dopo un ultimo grido, distrussi lo specchio.

Everything will slip way
Shattered pieces will remain
When memories fade into emptiness
Only time will tell its tale
If it all has been in vain
I can’t feel my senses
I just feel the cold
Frozen...
But what can I do?
Frozen...


Mamma e papà da troppo non andavano più d’accordo … poi è arrivata anche la “vecchia fiamma di papà”, così la chiama la mamma. Dice che forse la lascerà per tornare con l’altra, non lo so … ho tanta paura che da un giorno all’altro possa finire tutto … io non voglio rimanere sola! Dovrò scegliere tra uno di loro, ma non voglio lasciare l’altro. A volte chiedo a mamma cosa succederà quando loro due si lasceranno. Mi risponde che lei e papà non si lasceranno mai, ma quando lo dice non mi guarda mai negli occhi e ho paura che sia perché capirei che mente. A volte mentre litigano, mi tirano in mezzo e mi pongono domande che mi obbligano a schierarmi da una parte o dall’altra. Ieri sono fuggita in camera e dalla rabbia o distrutto la mia bambola di ceramica … quella che mi hanno regalato alla nascita.
Papà aveva chiuso la mamma in una stanza, non ha voluto dirmi il perché. Forse è fuggita di nuovo … con quell’altro uomo … a me non piace. È rozzo e prepotente, ma alla mamma piace … dice che ne capirò il motivo quando sarò grande. È da ore che la mamma è chiusa lì e ho provato ad aprire … ma non ci arrivo.
Mi sono svegliata di soprassalto poco fa, perché ho sentito papà urlare … ho provato ad ascoltare perché non ho il coraggio di uscire dalle coperte, ho paura di trovarli di nuovo a litigare, e non voglio, perché mi fanno soffrire. So che sono piccola e loro dicono che non posso capire, ma forse sono loro quelli che non capiscono che io soffro di questa situazione, soffro a svegliarmi ogni mattina e vedere che si scambiano solo uno sguardo d’odio che una volta era un bellissimo gesto d’amore che mi riempiva di gioia. Odio non poter più dormire a letto con loro, perché ora o dormo con uno o con l’altro, e odio vedere quella nuova donna in questa casa. Vedo che odia la mamma ed il sentimento è ricambiato. Lei qui non ci dovrebbe essere! Forse mamma e papà stanno facendo lo stesso sbaglio, forse entrambi stanno scappando e si dirigono dalle persone sbagliate! Ma non devono farlo! Sono loro due i due opposti che combaciano perfettamente, così mi dissero quando andavano ancora d’accordo, ed io ero in mezzo a loro, sotto le coperte, mentre si stringevano una mano prima di addormentarsi. Oh, come vorrei tornare a quel periodo così felice senza litigi. Spero che sia solo un periodo, ma me lo ripeto da mesi e non migliora mai nulla! Sento papà che grida di nuovo e che distrugge qualcosa e spaventata mi nascondo sotto le coperte con le lacrime che scendono: perché non possiamo più essere una famiglia?







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Ecco qui la mia prima fic originale. Allora, in realtà non è mia ... non del tutto. Al 50% è della mia migliore amica virtuale Marta, che voglio ringraziare perchè da quando la conosco passo ore e ore bellissime quando c'è lei.
Volevo dirle che per me è stato stranissimo trovare qualcun'altro che condividesse il mio stesso interesse verso "le storie in chat" e avevo trovato solo la mia vera migliore amica fino a che non è arrivata lei.
La voglio ringraziare perchè c'è sempre nella felicità ma anche quando sono triste e riesce sempre a tirarmi su di morale con le sue pazzie.
In breve ... grazie Marta, e anche se conoscevi già questa breve one-shot, la dedico a te.
Ringrazio anche tutti quelli che la leggeranno che la commenteranno.
Un bacio a tutti
Ale_kiss_

   
 
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