A Stefano, ora in coma a causa di un maledetto incidente stradale.
 

Non mollare Stè, siamo tutti con te!
 

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Sottofondo: http://www.youtube.com/watch?v=F-4wUfZD6oc   

Slowly.
 

Stavo osservando i ragazzi esibirsi da dietro le quinte.
Non avevo distolto lo sguardo dal mio ragazzo, Harry, per nemmeno un nanosecondo.
Mi piaceva da impazzire vederlo cantare con tutta quella grinta e quella passione.
Mi voltai un istante per sorridere alle mie due amiche.
Sia Eleanor che Perrie sembravano incantate alla stessa maniera dai loro rispettivi fidanzati, così decisi di non disturbarle e tornai a rivolgere il mio sguardo ai ragazzi.
D'istinto, chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare dalla loro voce.
Per tutta la canzone, non feci altro che pensare a quanto la mia vita fosse cambiata da quando avevo conosciuto Harry .
Da quando lui ne era entrato a far parte, mi sentivo finalmente completa.
Lo amavo, e lui amava me. Ero davvero felice e non avrei potuto chiedere di meglio.
D'improvviso, un rumore simile a uno schioppo e le urla disperate e terrorizzate dei fans interruppero il filo dei miei pensieri facendomi sobbalsare.
Aprii di scatto gli occhi, e vidi ciò che non avrei mai voluto vedere.
Cacciai un urlo agghiacciante con tutto quanto il fiato che avevo in corpo.
Di colpo, sentii la terra mancare da sotto i miei piedi, la testa in preda a violenti capogiri, il cuore perdere non so quanti battiti e gli occhi gonfiarsi di lacrime.
Harry era steso a terra svenuto, con le mani su un fianco ferito che continuava a ributtare incessantemente sangue sul pavimento.
Niall iniziò a piangere senza ritegno, Zayn urlò terrorizzato un forte e chiaro "Oh my god" mentre Louis e Liam, realizzato che quanto accaduto era vero, aiutarono Paul a raccogliere Harry da terra.
Il dolore mi aveva letteralmente paralizzata sul posto e non riuscii nemmeno a piangere.
Sentii Perrie abbracciarmi da dietro e Eleanor cercare di tranquillizzarmi con parole confortanti, ma inutilmente.
Caricarono Harry sull'autombulanza e io trovando non so dove la forsa di parlare, dissi in un sussurro: "Chiamate un taxy, voglio raggiungere Harry in ospedale"
"Kiley non so se è una buona id..." cerco' di dirmi Eleanor.
"NON MI INTERESSA SE E' O NON E' UNA BUONA IDEA! CHIAMATE SUBITO UN CAZZO DI TAXI!"
Non avrei dovuto risponderle così, lo so. Ma in quel momento se c'era una cosa che proprio non riuscivo a fare era ragionare.
Perrie e Eleanor mi abbracciarono contemporaneamente e un pizzico di tutta quell'ansia che mi stringeva lo stomaco si sciolse facendomi ritrovare almenò un po' della mia determinazione.
"Grazie.." fu tutto ciò che riuscii a dire.
Vidi Perrie staccarsi dall'abbraccio e digitare il numero del suo autista privato che arrivò in nemmeno due minuti, che a me parvero comunque interminabili.
L'ansia mi stava letteralmente corrodendo.
Salimmo tutte e tre in macchina e arrivate all'ospedale scesi solo io, avvertendo loro di tornare a casa perchè tanto sarei rimasta con Harry tutta la notte.
L'entrata principale della struttura era intasata dai fans urlanti in preda alle lacrime e al panico, bloccate per miracolo dalle guardie di sicurezza, tra cui anche Paul.
Conoscevo bene quell'uomo e sapeva che ero la fidanzata di Harry, perciò ero più che sicura che mi avrebbe fatta entrare.
Mi fiondai verso di lui.
"Paul fammi entrare voglio vedere Harry!"
"Mi dispiace, ma non posso lasciarti passare."
Come non detto...
"No Paul, forse non ci siamo capiti. IO VOGLIO, DEVO VEDERE HARRY, ORA. FOSSE L'ULTIMA COSA CHE FACCIO!"
"Non fare la bambina, Kiley! Non puoi entrare, il discorso è chiuso."
Rimasi in silenzio per qualche istante, poi mi venne un' idea... stupida, ma valeva pur sempre la pena di tentare.
"Paul, guarda! E' entrata una fan!" urlai fingendomi allarmata indicando alla sua sinistra.
Si girò d'istinto e io approfittai di quel suo istante di distrazione per entrare nell'ospedale.
Appena Paul si accorse del mio "scherzetto", cercò di corrermi dietro per acciuffarmi ma fu subito costretto a rinunciare a causa di alcune fans che sensa di lui sarebbero sicuramente riuscite ad entrare.
Trovai un infermiera dopo non molto che giravo all'interno dell'edificio e le chiesi subito il numero della stanza in cui si trovava Harry Styles.
"Mi dispiace signorina, ma attualmente è in coma e non può ricevere visite" fu la sua fredda risposta.
IN COMA.
HARRY, L'UNICO SENSO DELLA MIA VITA, RAGAZZO CHE AMAVO PIU' DI ME STESSA NONCHE' MIO FIDANZATO, ERA IN COMA.
Questa volta, le lacrime iniziarono a scendere dai miei occhi scuri come un fiume in piena... amare, bollenti.
"C-c-come in c-c-coma? L-l-la prego, m-me lo fac-c-cia vedere" dissi tra un singhiozzo e l'altro.
L'espressione dell'infermiera sembrò intenerirsi e senza conferire parola mi fece cenno di seguirla.
Salimmo una rampa di scala e dieci passi dopo ci fermammo davanti alla stanza numero centoventinove.
"Veda di non farmi pentire di averla lasciata entrare, intesi?"
Annuii con poca convinsione, e una volta che l'infermiera si fu allontata da me, con mano tremante aprii la porta.
Alla visione di Harry ridotto in quel modo, sentii il cuore smettere di battere per almeno un minuto.
Aveva due flebo infilate nel braccio, la milza completamente fasciata, i vestiti imbrattati ovunque di sangue e il volto funereo.
Le mie gambe si erano fatte improvvisamente molli, così mi misi a sedere sul lettino affianco a lui.
Gli unici rumori che rimbombavano nella stanza erano quello dei suoi respiri affannati e dell'angosciante "bip" della macchina a rilevamento cardiaco (Non sono sicura che si chiami così, scusatemi ^-^").
Presi delicatamente la sua mano tra le mie: era gelida.
La voglia di piangere era tanta, ma decisi di trattenermi.
"Ehy riccio.." iniziai, con voce velata.
"... ti prego, non mollare. So' che sei forte e so' che riuscirai a vincere anche questa battaglia contro il destino. Devi resistere... per me, per Lou, Zayn, Niall, Liam e tutti i tuoi fans. Senza di te, nessuno di noi sarebe più lo stesso... io sopratutto."
Non ce la feci più a trattenermi, e scoppiai inevitabilmente in lacrime... ancora.
"N-n-non ce la faccio, H-Harry... non oso nemmeno pensare a c-c-come sarebbe la mia vita s-senza di te... quindi ti prego, r-r-resisti, e n-non mollare.." dissi tra un singhiozzo e l'altro portando la sua mano al mio viso e lasciando che si bagnasse con le mie lacrime.
Come in un sogno, sentii la sua mano stringere appena la mia.
Non so perchè, ma avvicinai d'istinto le mie labbra alle sue e le feci combaciare. All'inizio non successe niente e sentii solo le sue labbra gelide e carnose a contatto con le mie.
Dopo qualche istante però, sentii la lingua di Harry accarezzarmi il labbro inferiore, e una stretta leggermente più salda alla mia mano.
Poi, più niente... se non un bip più lungo rispetto agl'altri, che mi trafisse al cuore come una lancia.
"HARRY? HARRY RISPONDIMI TI PREGO! HARRY!"
Non era possibile... era finita.
NO, NO, NO! Non poteva avermi lasciata! NON POTEVA!
Era morto! Harry era morto!
E la lunga linea dritta che era apparsa sullo schermo di quell'odiosa macchina poco distante da me, non fece altro che confermarmelo.
NO.. NO... NO!
Sferrai un violento calcio a quella dannata macchina, e cacciai un urlo disumano, cadendo dal lettino e accasciandomi a terra.
Vidi un infermiere entrare nella stanza e coprire Harry con un telo bianco.. e subito dopo vidi Louis raccogliermi da per terra e abbracciarmi.
Tra le sue braccia, fui finalmente inghiottita dal buio più assoluto.


Spazio autrice :3

Ok, ora insultatemi pure se volete.
Perchè? Beh, uno perchè ho ammazzato Harry senza alcun pudore e due perchè ho scritto questa storia che è una schifezza T-T
E sinceramente non so nemmeno se è possibile andare in coma a causa di uno pallottola xD
Vabbè, sappiate solo che io c'ho messo il massimo dell'impegno nel farla... meglio di cosi' non sono riuscita a fare.. scusatemi :(
Un ultima cosa: vi prego, vi scongiuro, vi supplico in ginocchio (?), ve lo chiedo per pietà! RECENSITE! Ho davvero bisogno di sapere cosa ne pensate... se non vi piace sono disposta anche a cancellarla.
Ok, ok, ora evaporo u.u
Grazie mille per aver letto <3
-Glò.