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Autore: AgelessIce    12/12/2012    3 recensioni
Raccolta Eric X Nell.
Dreams-"Comincerò a preoccuparmi se apparirai nei miei sogni."
"Beh, tu sei già apparso nei miei."-
Confuso.-"Sono tornato, Nell"
"Sono contenta, Eric"-
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eric Beal, Nell Jones, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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-L’uomo razzo (Episodio 21, 2° serie)

-Eric POV-

Lavoro sul campo.
Sto per lavorare sul campo.
Non so se essere più esaltato o terrorizzato.
Non è qualcosa a cui io sia abituato, del resto. È quel genere di cosa che compete a Sam ed il resto.
E, pensandoci, non è che io abbia molto in comune con loro.
Voglio dire, Sam e Kensi sarebbero capaci di stendere un colosso con una facilità inaudita.
Io non riesco nemmeno a centrare un canestro con un pallone.

"Tu... hai finito di analizzare la camera pressurizzata?"
La voce di Nell.
È tranquilla, lei.

"Non ancora... Mi mancano i dati. Sono chiusi in una rete rocale alla quale non si accede da internet."
E sappiamo entrambi cosa voglia dire.

"Quindi dovrai andarci di persona?"
Tombola.

"Si, infatti."
E immagino abbia notato l’incertezza nella mia voce, perché mi sorride, cercando di rassicurarmi.

"...andrà tutto bene. Davvero."
E non posso che sperare che sia così.
E le sorrido, cercando di apparire rilassato.

-

"Lei ha mai fatto una recita scolastica, signor Beal?"

Mi chiedo come faccia Hetty a paragonare un lavoro sotto copertura ad una recita scolastica.
Ok, non devo infiltrarmi in un’organizzazione mafiosa, ma è pur sempre un lavoro sul campo.
Ed io odio il lavoro sul campo.

"Una volta. Interpretavo un cavallo."
E poi interpretare un cavallo è leggermente diverso dal fingersi uno dell’FAA.

Ride, lei.
Perfettamente rilassata.

" Interessante… Quando è seduto sulla sua sedia, in sala operativa, lei è una delle persone più serie ed affidabili che abbia mai conosciuto."
Il suo tono cambia, dopo la prima parola.
Da ironico diventa improvvisamente serio, pacato.
Un vano tentativo di calmarmi, evidentemente.

"Posso portarmi la sedia?"
Eccolo di nuovo, il mio umorismo da nervosismo.
E lei ha imparato a riconoscerlo.

"Un po' di nervosismo è comprensibile, questà è la sua prima missione sul campo."
E per quanto Hetty possa essere una persona terrificante, se vuole, intelligente, sempre, per quanto possa essere una sorta di figura materna, per noi dell’NCIS, continua a non vedere il problema.

"N-non è questo. È che... è c-che-"
Non ci riesco, è più forte di me.

"Basta balbettare. È che?"
Eccolo lì, il tono spazientito.

"Io sono un patito di war-game. Posso sconfiggere interi eserciti in un batter d'occhio, non so neanche quante battaglie ho vinto-"
Riprovo ad arrivare al dunque con un altro approccio.

"Signor Beal?"
Che Hetty non apprezza.

"Non devo portare la pistola, vero? Non credo di essere capace di uccidere una persona."
Eccolo, il nocciolo della questione.
L’ho detto.
Se anche non dovessi usarla, portare una pistola mi incute timore.

Anche solo pensare di puntare un’arma contro qualcuno mi fa venire la nausea.

Senza contare il fatto che una pistola nelle mie mani sarebbe totalmente inutile, visto che non saprei centrare il bersaglio nemmeno se fosse ad un passo da me. Ma non è questo il punto.

"Che Dio ce ne scampi. Non ho alcuna intenzione di darle in dotazione un'arma. Si rilassi, signor Beal, non è un compito così difficile. Anche se in questo caso potrebbe esserlo-“
Ride, guardando la mia aria afflitta, divertita.

“Andrà tutto bene. Nell sarà in contatto con lei, costantemente."
E questo, in un certo senso mi rassicura.

“Sempre sempre?”
Lo chiedo come se fossi un bambino, me ne rendo conto, ma ho bisogno di avere la certezza di poter contare su di lei.
Se qualcuno può tirarmi fuori dai guai, è lei.

“Sempre.”
Lo dice guardandomi con un’aria strana.

"E se mi dovesse capitare di dover andare in bagno? Ho la vescica debole e-"
Umorismo da imbarazzo.
È una fortuna che questo Hetty non lo conosca.
Sbuffa, esasperata e allo stesso tempo divertita, e io so di essermi salvato in corner.

*********************

-Nell POV-

"Eric, te la caverai alla grande. Ti copro le spalle."
È la prima cosa che gli dico quando arriva a destinazione.
E lo penso davvero.
Eric è più forte di quanto sembri. Se la caverà. Lo so.

-

Appena riesce a mandare via quel dipendente, mi invia i file.

"Bene, ecco i dati. Ora  analizzo i file in cerca di anomalie."
Lo informo, mettendomi al lavoro.

Fino ad ora, tutto bene.

"Bene, io ispeziono la camera di prova."
Annuisco, anche se lui non può vedermi, continuando ad analizzare i vari documenti che mi ha mandato.
Fino a che non sento il rumore di una porta che si chiude.
E il suono assordante dell’allarme.

"Nell. Nell c'è un problema. Nell devi aiutarmi. Aiuto. Sono blooccato, aiuto."
La sua voce è sempre più agitata.
Non riesco a sbloccare la serratura. Non riesco ad aprire quella maledetta porta.

"O mio dio, Eric!"

"Problemi, signorina Jones?"

"La camera di prova. Eric è chiuso dentro. Non riesco ad aprire la porta!"
E non appena pronuncio quelle frasi, tutta questa situazione diventa improvvisamente vera.
E mi sento morire dentro.
Per quanto possa sembrare una frase fatta, una di quelle che si leggono in tutti i romanzi, non c’è altro modo per descrivere questa sensazione.
Al panico iniziale si sostituisce una calma innaturale.
Il cuore cessa di battere, i polmoni non chiedono più aria.
La sensazione di nausea sparisce improvvisamente.
Semplicemente, tutto si ferma.
Le funzioni vitali, che dovrebbero essere autonome e continue, si interrompono per quella che sembra un’eternità.
Non riesco nemmeno più a sentire i miei pensieri.

"Signor Callen, c'è un'emergenza!"
La voce di Hetty è un suono lontano. Che non mi tocca.
L’unica cosa che conta, adesso, è la voce di Eric che diventa mano mano più flebile.
È il suo corpo che lentamente si accascia al suolo.
E l’unica cosa che riesco a fare è pregare un dio nel quale nemmeno credo che non sia troppo tardi.

Tutte le funzioni vitali riprendono la loro attività solo nel momento in cui vedo Sam e Callen fare irruzione nella stanza.
C’è ancora una speranza, ed il mio cervello serve collegato al resto del corpo.

"Nell, l'interruttore di emergenza, dove lo trovo?"

"è un pulsante rosso luminoso, coperto da un coperchio trasparente!"
Lo premono e la camera torna ad una temperatura normale.
La porta finalmente si apre.
E continuo a pregare quel Dio, affinché Eric stia bene.

È una questione di secondi, prima che Hetty ritelefoni all’agente Callen.

"Sicuro che Eric stia bene, signor Callen?"
La sua risposta non posso sentirla.
Ed è terribilmente frustrante.
La vedo attaccare, facendo scivolare il braccio lungo il corpo e riponendo il telefono in tasca.

"Allora... Eric... un disastro?"
Disastro, si, perché qualsiasi altro termine mi sembra scorretto. O impensabile.
Morto, ad esempio, è una parola che semplicemente non può essere abbinata ad Eric.
Così come congelato. O fuso.

“No. Ancora no.”
E finalmente posso riprendere a respirare normalmente.
E finalmente il macigno che mi opprimeva il petto è libero di andarsene.
Rimetto l’auricolare nell’orecchio, con un sospiro di sollievo che non sono riuscita a trattenere.

"Senti Eric, ho controllato il programma della camera di prova. Non c'é nessuna anomalia nel software."
Non gli dico che mi ha spaventata da morire, no.
Gli parlo di lavoro.
Infondo, mi basta sentire la sua voce ed accertarmi che stia bene, non importa altro.

"Che mi dici di Colin Benson? Era con me poco prima che entrassi."
E lui è già pronto a tornare al lavoro.

"Non è ancora tornato al suo computer, ma forse opera da un'altra postazione. Continuo a setacciare il programma e ti farò sapere. ... Mi dispiace che ti sia... confuso."
La butto sull’ironia, l’ultima frase, e lo sento sospirare.

“Odio questa parola.”
E sorrido.

-
"La FAA dovrebbe fare altri controlli dopo la morte di Druid."

"Eric non farà altri test, oggi ci ha quasi lasciato le penne."

"Ciò che non uccide rende più forti."

"Stiamo parlando di Eric."
Non posso impedirmi di entrare nel discorso.
Non hanno abbastanza fiducia nel mio… partner.

"L'acume intellettuale conta almeno quanto la forza fisica."
Si lanciano una strana occhiata, che io definirei d’intesa, e per evitare strani fraintendimenti riprendo a parlare.

"Dico solo che nel breve periodo nel quale ho lavorato al fianco del signor Beal-"

"uuh. Ora è il signor Beal?"
Ignoro il commento di Sam, con un mezzo sorriso.

"-Mi è sembrato molto più forte di quanto non possa apparire. L'aspetto può trarre in inganno, e dato che l'inganno è un fattore chiave nelle missioni sotto copertura-"

"Nell, hai notizie per noi?"
E probabilmente se Callen non mi avesse interrotta, avrei continuato a parlare per chissà quanto tempo.

-

Quanto vedo entrare Eric nella OPS, non posso non sorridere.
Voglio dire, sembra così giusto vederlo qui.
Dove dovrebbe essere.
Una parte del mio subconscio prova ad aggiungere un “Al mio fianco”, tra le due frasi, ma ho imparato ad ignorare quegli scomodi pensieri.

"La mia postazione..."

"Proprio come l'hai lasciata"

"La mia sedia."

"Intatta e sempre rotante."
E quando lo sento sospirare divento improvvisamente ansiosa, senza una ragione ben precisa.

"ti senti bene?"

"è dura tornare alla solita routine dopo una missione."

"già, credo di capirti, anche se la tua missione è durata solo.... 7 ore. Sarai elettrizzato."
Lo dico ironicamente, ma quando lui riprende a parlare è decisamente serio.

"si... No. È stato emozionante e-e... esaltante, ma... tutto sommato..."

"Insoddisfacente?"

"Si."
E sorrido di nuovo.
Strano come la frequenza con cui lo faccio, sorridere intendo, aumenti ogni volta che è nei paraggi.
E quando mi sorride anche lui, mi sento di nuovo morire dentro. Ma per una ragione completamente diversa dalla precedente.

"Bene perché c'è un quintale di dati da studiare!"

"...Sono tornato, Nell"

"Sono contenta, Eric"
E tu non sai neanche quanto.







Salve a tutti!
AgelessIce è tornata (?)
Oggi l'ispirazione è tornata a bussare alla mia porta, con il nome di Bonnie.
Se non fosse per lei, che si è sorbita tutto il mio delirio sulla carineria di questi due, questa fanfic adesso non sarebbe qui.
Spero di non aver combitnato un disastro x°D
A presto -si spera-
<3




  
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