Ed eccomi qui. Di nuovo. Distesa sul letto a fissare il soffitto, pensando. Pensando a come la mia vita sia stata un fallimento. E, come ogni volta, un senso di angoscia mi sale fino alla base della gola. Mi sento osservata, ancora. No, non sono pazza. Sono sicura che qualcuno mi stia fissando in questo momento. Quel qualcuno che mi fissa dalla mattina alla sera da più o meno tre mesi. Non mi ricordo. Non mi giro, tanto so che è invisibile. Sono al corrente di essere una ragazza strana, alta capelli corti neri, percieng alle orecchie, trucco pesante... A scuola i ragazzi normali, quando passo, sussurrano. Dicono cose poco carine di me. E io li sento, anche se a volte parlano tremendamente piano. Non ho amici, non ne ho bisogno. Gli amici sono subdoli meschini e falsi. Sono stata vittima di bullismo, tempo fa. Ora non mi picchiano più perché hanno perso le speranze. Ogni volta che mi toccavano non reagivo, mi lasciavo picchiare. Certe volte sono finita in ospedale. I miei genitori sono separati e vivo da sola, ogni mese mi spediscono soldi per poter mantenere gli studi e per poter vivere in pace. Sono una ragazza un po ribelle, anche se non lo do a vedere. Sto parlando del carattere ovviamente, il mio aspetto esterno è, o almeno così l' hanno definito i ragazzi che sussurrano, ribelle o trasgressivo. Loro pensano che sia colpa della crisi adolescenziale. Visto? Che vi ho detto? Mi stendo su questo letto e ripenso alla mia vita tanto che non serve neanche che mi presenti. Manca solo che dica il mio nome. Mi chiamo Gwen Serena Anderson, no, il mio secondo nome non mi rappresenta, come avrete capito. Qualcosa distrae i miei pensieri. La porta finestra della terrazza si spalanca sbattendo contro il muro. Non è stato il vento, è stato lui. Lentamente mi alzo e la chiudo. Sento il suo respiro freddo sulla mia pelle, faccio finta di niente e mi distendo di nuovo sul letto. Non ho paura, ci sono abituata. "Ben tornato" sussurro tra me e me, talmente piano che faccio fatica a sentire quello che ho appena pronunciato, ma tanto so che mi ha sentita.