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Autore: _Francesca_    13/12/2012    1 recensioni
Avevo diciotto anni e un giorno quando scappai di casa, non sopportavo più quell'orrore, quella puzza di alcool che c' era appena aprivo la porta di casa, non sopportavo più loro, non sopportavo più ciò che ero diventata.
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Einheimische 




 

La mattina seguente come una cogliona non mi alzai facendo una figura di merda con B. Erano le 14.00 e sarei dovuta andare al negozio alle 8 di questa mattina. Arrivai al negozio in due minuti cosa che di solito ci mettevo una mezz'ora, lasciai Emily nel mio letto ancora tumorante

- perdonami perdonami perdonami -

mi inginocchiai davanti a Bob

- cazzo Sam tirati su- mi aiutò ad alzarmi sorrise ad alcuni clienti

- Lo sai che sul lavoro sono serio- sospirò e salutò la signora Feels, cliente abitutinale

- si si lo so che sei serio..-

mi interruppe di nuovo

- perché non sei venuta stamattina? Stiamo sotto Natale cazzo c'è il pienone George ha dovuto lasciare il lavoro per venire qui-

- Scusami, scusami tanto, ma ieri sera ho avuto una festa ci siamo ubriacate e mi sono dimenticata di mettere la sveglia-

- Ti ho chiamata mille volte- imprecò di nuovo

- Ho lasciato il cellulare in macchina di Emily-

abbassai lo sguardo ero dispiaciuta ed imbarazzata , l'ultima cosa che avrei fatto è deluderli.

- scusa non succederà più- Mi lanciò uno sguardo di rimprovero per poi sorridermi

- ok perdonata ma stasera chiudi tu!-

- si signor si - mi misi a mò di cadetto

- prendi poco per il culo bella!-

risi e corsi a mettermi la divisa. Erano le 16.00 e il negozio straripava non sapevo più a chi dare i resti giallo,horror,romantico,fantascienza, ne avevo letti a bizzeffe, ma in quel momento avevo il cervello in tilt e non sapevo dare consigli a causa, almeno credo, della sbronza di ieri sera.

Finalemente si fecero le 20.00 mi cambiaii e cominciaii a fare i conti delle spese, il campanello della porta d'entrata trillò segno evidente che era entrato qualcuno

- siamo chiusi, mi spiace - alzai gli occhi dal conto e incontrai quegli occhi da cerbiatto di K. Sorrisi al ricordo della conversazione tra me ed Em.

- Ciao..che ci fai qui?-sorrisi - ciao K. Ci lavoro è cosi strano?-

sorrise, credo, al nomignolo

- No non è strano, è solo che..volevo rincontrarti..insomma avevi ragione tu ieri.-

misi in moto i criceti del mio cervello ricordando cosa gli dissi ieri di così filosofico, ma niente, il vuoto.

-te l'avevo detto ho sempre ragione- ...- non ti ricordi vero?-

punto da aggiungere alla lista, ricordarsi di iscriversi ad un corso di recitazione.

Punto prima del punto d'aggiungere ricordarsi di fare una lista..

- ehm..vabbè passiamo ad altro cosa cercavi?-

- un libro?- me lo chiese come se stesse parlando con una deficiente..forse lo ero?

- bè..si certo..che libro?- rise per la mia sbadataggine

- Non lo so...è per una ragazza e non ho idea di cosa preferisca , so solo che le piace leggere-

Guardaii gli scaffali per notare qualcosa e intanto cominciai ad instaurare una conversazione

- Hai una ragazza e non sai neanche cosa le piace leggere?..sei pessimo K.-

- oh no no non è la mia ragazza, è la ragazza di mio fratello-

- Mmmmh buono a sapersi-

mi sorrise malizioso muovendo il piercing, credo che rimasi per un po' a guardarlo o meglio a fissarlo, mi ripresi dal mio shock e proseguii

- bé allora...descrivimi questa ragazza così posso aiutarti, visto che non sai i gusti di tua cognata-

- non è colpa mia, non ci faccio caso a queste cose-

- faccio finta di crederci-

roteò gli occhi

- vabbè è magra, alta, ha i tuoi stessi occhi, identici adesso che ci faccio caso, è castana e pallida.-

mi misi una mano sulla fronte

- Non sono una maga, descrivimela caratterialmente non fisicamente-

si grattò la nuca imbarazzato - bé..è sensibile,si commuove per le pubblicità , per i cartoni, per i film, le piacciono gli animali, adora andare a cavallo-

- Si insomma una frignona- lo interruppi

- Cosi sembrerebbe, ma non ha un passato molto bello-

Ci pensai su e poi come niente mi si accese la lampadina

- Credo di aver trovato il libro adatto a lei, ho come un sesto senso-

- sicura che siano fidabili?-

lo fulminai con lo sguardo - ok ok mi fido-...mi alzai in punta di piedi prendendo il libro nel reparto romantici e glielo porsi

- Una sorella dimenticata- lesse - è bellissimo me lo sono letta un paio di volte e se è una ragazza sensibile sta sicuro che le piacerà-

- Ok vada per la sorella allora- sorrisi - ti faccio un pacchettino regalo?-

- Si, grazie- glielo incartai con addobbi natalizi e gli regalai un bigliettino per augurarle un buon natale

- Bè ,grazie ancora , dovrò sdebitarmi- mi sorrise malizioso, di nuovo.

Gli indicai l'uscita della porta e scoppiò a ridere – ciao ciao Esse.-

sottolineò quella consonante in un modo cosi sexy che la sentii rimbombare nelle orecchie anche quando andai a casa.

Telefonai ad Emily per sapere se era viva e le raccontai ciò che successe al negozio, mi disse che Tom già le piaceva , quelle rare volte che lo ha incontrato per strada le ha sempre sorriso cordiale

- è cosi carino!- mi disse

- è un figone,non è carino-

- sei sempre la solita Sam, sii un pò più delicata-

- Sbaglio o sei tu che ieri mi ha detto che sono una stupida perché non me lo sono scopato?- risi di nuovo

- Lo sai che non ero io a parlare, ma il dannato alcool, quindi non rompere-

- Certo certo miss perfettina-delicata-

- sfotti, sfotti..-

rimanemmo un po' in silenzio

- senti parlando di cose serie- sbuffai – sai che non mi piacciono le cose serie-

- Lo so, ma volevo sapere che facevi a Natale-

Ed ecco che la mia gioia scese negli inferi per trasformarsi in pura tristezza

- non lo so qualcosa farò-

- vuoi venire con me?-...- no no tu hai un ragazzo da conquistare!-

- ma non dire scemenze Derek non mi si fila-

- Ti vuole bene quel ragazzo e lo sai anche tu- Derek fu la prima cotta di Emily, si conoscono da bambini e ogni anno è una storia, la cosa che li blocca è che abitano lontano..lei a L.A e lui nella grande New York.

- Mi vuole bene, ma non mi ama il che è diverso- la conversazione si prolungò per un altra ora, parlammo del più e del meno finché la miss perfettina-delicata e aggiungiamoci anche stronza non riaprì il discorso

- Perché non chiami tuo fratello?-

-Perché no-..-non dico che devi chiamare tua sorella, ma almeno Chris-

- Senti Em. Ho la cena sul gas non vorrei che andasse tutto al cesso, ci sentiamo-

- Dai Sam..scu..- non la feci continuare che attaccai, le volevo bene, ma certe volte era davvero pesante, insisteva su questi argomenti i quali io non volevo saperne.

 

Natale ormai arrivò in un batter d'occhio, Bob e George quest'anno affittarono un schalè in montagna, invitarono anche me, ma non potevo di certo fare il terzo in comodo , Emily, ormai, era partita da 2 giorni, Lika se ne stava a casa con la sua famiglia e delle altre non è che mi interessava molto. Di Tom non ebbi più notizia da quel girono in libreria, erano passati venti giorni.

Presi il Mc Donald a portar via e mi misi a casa sul mio comodo divano con la televisione accesa, naturalmente trasmettevano i soliti film natalizi, che da bambina mi piacevano tanto, mentre adesso mi davano la nausea.

Verso l' una di notte uscii di casa come una vagabonda ed entrai al primo bar aperto chiedendo un angelo azzurro

- un brutto natale?- guardai il barista, sorseggiai un po' di quel drink

. non uno dei migliori-...- capisco..questo lo offre la casa-

Facevo davvero così pena? Lo ringraziai e uscii fuori ,sedendomi su un muretto e aprendo quella bustina che mi teneva sempre compagnia, presi la cartina e cominciai a rullare la canna

- cosa ci fa una ragazza tutta sola il giorno di Natale?-

Mi misi paura non riconoscendo quella voce, ma appena vidi il diretto interessato feci un sospiro di sollievo, il sexy K.

  
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