Note: credevo che
fosse finita, invece la sfuriata di Loki preferisco attaccarla a quella
di Thor, invece che postarla a sé :)
Scritta per la Sfida 6 della Staffetta in Piscina, col prompt: orfano, Tempesta primaverile. Avvertimenti: una parolaccia ;p Enjoy.
---------------------------------------------------------------------Scritta per la Sfida 6 della Staffetta in Piscina, col prompt: orfano, Tempesta primaverile. Avvertimenti: una parolaccia ;p Enjoy.
II
Di neve
Di neve
È un'inenarrabile mattina di primavera: petali di fiori volano su un vento freddo come bora, il sole opacizza i vetri, gli uccellini gracchiano sulla grondaia e la figlia di uno dei giardinieri rantola a gola spiegata mentre cosparge di letame le aiuole del giardino. Sotto la sua finestra. Rotta in un momento di sfiducia.
Sì, Loki è irritato. Gentile chiedere da parte tua, ora porta via quel rosolio prima che te lo faccia bere dal naso – ampolla e vassoio compresi. Sì, lo so che sei soltanto uno scudiero. So pure che ambasciatore non porta pena.
No, non me ne importa niente.
«Uh. Il buongiorno si vede dal mattino» commenta Sif dalla porta, lasciando passare il ragazzetto in lacrime.
Loki le punta gli occhi addosso. Si è impedito di andare alla colazione ufficiale per evitare incidenti non ritrattabili, ma non significa che rifiuterà chi gli si offre come vittima così generosamente.
«Cosa vuoi?» chiede, vellutato.
Lei fa dondolare il pugnale che tiene alla cintura e studia i resti delle suppellettili d'arredo. Alza le spalle, distratta dal caos.
«Thor ti sta cercando.»
«E lo sta facendo così bene che non gli è passato per la testa di guardare qui, in camera mia?»
A Sif scappa un sorrisetto. «Forse vuole prendere tempo.»
«Oh, risparmiami la commedia» dice, astioso, girando sui tacchi per consumare un po' di pavimento. «Di' quel che ti ha detto di dirmi e vattene. E ricordagli che non accetterò niente di meno della prostrazione. Stavolta ha davvero passato il segno.»
«Che le Norne mi guardino bene dall'immischiarmi nelle vostre faccende» esclama lei, offesa, gettando le braccia in aria. «Io imparo dai miei errori, grazie!»
E sparisce, inghiottita dalle quinte del corridoio.
Loki impreca, buttando a terra un libro. E appioppando un calcio alla scrivania. Poi si rende conto che avrebbe potuto appiccicare addosso a Sif un incantesimo-regalino per Sua Maestà, o accorciarle i capelli (quello si che avrebbe fatto incazzare Thor!). Invece s'è lasciato sfuggire l'occasione. E' distratto e inconcludente.
Crolla su una poltrona. Poi digrigna i denti e si morde le nocche di una mano, mugolando per la rabbia, l'ansia e la frustrazione.
Accidenti a Thor. Gliela pagherà.