L'atmosfera primaverile cominciava a farsi sentire nell'aria. Tutto era più colorato. Chiusi la porta e sistemai lo zaino sulle spalle, si prospettava un'altra giornata noiosa alla West High School. Ah, forse è meglio presentarmi, mi chiamo Cher, ho sedici anni e sono una studentessa. Mi piace leggere e cucinare ma soprattuto mangiare, anche se questo comporta ad un continuo allenamento in palestra. Dicevamo? Ah, ero appena uscita di casa quando vidi il pulmino passarmi davanti, ci volle qualche istante per capire che ero in un madornale ritardo, purtroppo è una mia caratteristica genetica essere ritardataria. Fortunatamente ero molto veloce nella corsa e potei arrivare in tempo alla fermata del bus.
-Buongiorno Pat!- dissi entrando con un sorriso,
-B-Buongiorno!- rispose l'autista aggiustandosi gli occhiali; Pat era un nonnetto ormai ultracentenario che non badando alla sua età continuava a guidare, ignorando di mettere in continuo pericolo la nostra incolumità.
Mi sedetti al solito posto, quello ne troppo in fondo, e neanche troppo avanti. Non ero popolarissima a scuola, ma neanche una sfigatomane asociale, ero una normalissima ragazza come le altre. Aprii il libro di chimica, volevo dare un'occhiata prima dell'interrogazione generale.
Mancavano due isolati quando ricevetti un messaggio,
Farò molto tardi ma tu aspettami al solito tavolo! :)
da Louis. Era il solito. Louis, Louis Tomlinson, il mio migliore amico. Ci conoscemmo qualche anno prima ad una fermata del bus.
Pioveva ed io ero senza ombrello, dopo qualche istante mi chiese se volevo andare sotto al suo ombrellone da mare, accettai. E da lì divenne un fratello per me. Eravamo entrambi ritardatari, ma lui mi batteva, eccome se mi batteva! 
Quando il pulmino si fermò, aspettai che tutta la marmaglia di gente scendesse per non essere travolta. L'accecante luce del sole mi abbagliò la vista e non mi accorsi di stare per essere investita da una bicicletta,
-Attenta!- mi disse una voce tirandomi per la giacca,
-Cosa cazz?! ..Waow, grazie..- risposi comprendomi gli occhi dal sole, una figura mi tese la mano,
-Picere mi chiamo ...-, non riuscii a capire il suo nome a causa di una macchina,
-Piacere, Cher.. potresti ripetere il tuo nome?-,
-Ah la macchina, mi chiamo ..-, e in quel momento arrivò Louis che rovinò tutto,
-Sei pazza? Ti stavi facendo mettere sotto!-,
-Ehm..non l'ho vista, fortunatamente mi ha salvato..-,
-..Il culo!- risposero Louis e il ragazzo insieme,
-Esatto!- dissi imbarazzata.
La campanella suonò nel momento più appropriato, quando la conversazione stava per diventare imbarazzante.
-Allora a presto sconosciuto!- dissi al ragazzo di cui non sapevo il nome, Louis mi prese sotto braccio e ci allontanammo. Quello strano ragazzo, dagli occhi magnifici, era ancora lì, mi voltai per salutarlo e lui mi urlò,
-Il mio nome è Harry!- urlò mettendosi gli occhiali da sole.
Harry, il ragazzo dagli occhi magnifici, era ancora lì, illuminato dalla luce del sole che lo rendeva ancora più bello.