We’re like fire and rain.
Capitolo uno.
 
Primo giorno di scuola, o meglio primo per Julia Fields. Lei a causa del lavoro della madre Lane, è stata costretta a spostarsi di città in città per soddisfare il bisogno incontenibile di sfondare nel mondo del lavoro.

Questo ovviamente non ha avuto riscontri positivi nella vita di Julia, costretta ad abbandonare puntualmente i suoi amici. Ma Londra era perfetta per lei, non solo per il fattore estetico della città, ma soprattutto perché lì c’era la sua migliore amica Serena. Nonostante la lontananza loro non avevano mai smesso di essere unite come sorelle, inseparabili e ogni giorno più unite.

Pensando ai suoi amici, Julia si distraeva ed evitava di pensare a quello che l' aspettava a casa. I suoi genitori erano divorziati, ma questo lei non può rimpiangerlo perché quando si sono separati, lei aveva poco più di un anno. Ovviamente la figura paterna le era mancata, ma suo padre non aveva mai fatto uno sforzo per sentirla, come se non esistesse. Quindi era un po’ come sentire la mancanza di qualcosa che non aveva mai davvero posseduto.

Ma il suo vero problema non era poi questo. Dopo il divorzio la madre si era risposata con un uomo che sin dal primo momento Julia non aveva sopportato. Per Lane erano solo capricci, poiché non riusciva a vedere un difetto nel suo amato Bill.
Lei non poteva sapere, che appena un mese dopo il matrimonio Bill aveva iniziato a rientrare a casa ubriaco fradicio. Di soppiatto entrava in camera della piccola Julia e schiantava le sue grandi mani sul corpicino della quattordicenne. Inizialmente aveva provato a ribellarsi, ma erano state solo fatiche inutili. Così, affranta chiudeva gli occhi e soffriva in silenzio. Quel folle, l’aveva anche minacciata, diceva che se avesse raccontato a sua madre quella che ormai era un’ azione abituale, non solo gliel’avrebbe fatta pagare, ma avrebbe anche fatto lo stesso con la madre. Terrorizzata da quel pensiero, subiva, soffriva e fingeva un sorriso.

Quando entrò a scuola in lontananza Julia vide Serena e sorridendo le andò incontro.
<< Ehi! >>, disse abbracciandola.
<< Ehi! >>, disse lei stringendola e dopo aver chiacchierato andarono in classe dove Serena presentò Julia ai suoi nuovi compagni di classe.


Intanto, sul retro della scuola, cinque ragazzi conosciuti per la loro abile dote di farsi bocciare , stavano comodamente sul muretto a non fare assolutamente nulla.
Niall Horan, biondo, angelo all’apparenza ma con un caratterino capace di mettere KO chiunque.
Liam Payne, il più “saggio” e dolce, ma che sotto sotto, ha l’indole da ragazzo bastardo.
Zayn Malik, pelle olivastra e un incondizionato amore per le sigarette e per se stesso.
Louis Tomlinson, affetto dalla sindrome di “Peter Pan” è incapace di crescere, ed è anche questo il bello di lui.
Ed infine Harry Styles, bello e dannato, con dei ricci capaci di far girare la testa anche ad una suora. Il donnaiolo della scuola, che reputa le ragazze giocattoli da una sera e via.
Niall si era presentato con una lattina di birra in mano e l’aria soddisfatta.
I ragazzi risero a quella vista. << Che gusto ci provi a bere a quest’ora? >>, chiese Louis.
Il biondo alzò le spalle. << Inizio bene la giornata >>.
Liam sbuffò. << Dovremmo entrare … >>.
Harry e Zayn intenti a fumare una sigaretta si voltarono verso Liam come se avesse detto l’assurdità del secolo.
<< Tanto non facciamo nulla >>, disse Zayn.
<< C’è una ragazza nuova >>, disse Niall subito dopo aver ingoiato un sorso gigante di birra, Liam alzò un sopracciglio leggermente disgustato.
<< Capirai, sarà la solita gallina senza cervello, come tutte le altre in questa scuola >>, disse Harry completamente concentrato sulla sua sigaretta. Niall cercò di trattenersi: una sola ragazza in tutto l’istituto aveva rubato il suo cuore, chi? Serena, ovviamente. Ma lei non lo sapeva, era solo incuriosita da quel ragazzo che riteneva distante anni luce dal suo modo di pensare, fuori dalla sua portata ecco.
<< Io sono curioso >>, disse Louis. << Voglio vederla >>.
<< Vuoi vederla o darle il benvenuto a modo tuo? >>, disse sarcastico Liam.
Louis alzò le spalle con un sorriso beffardo sulle labbra. << Entriamo va >>, disse Harry infine. Schiacciò la sigaretta sotto i piedi e seguito da Zayn e Louis andò in classe.

La lezione era iniziata da quasi venti minuti, e Julia iniziava ad ambientarsi nel posto, rideva con i nuovi amici e continuava a guardare i banchi vuoti, si chiedeva a chi appartenessero e non ebbe il tempo di chiedere a Serena poiché qualcuno bussò alla porta che si aprì lasciando spazio a tre figure nuove per gli occhi della ragazza.
La professoressa iniziò a picchiettare le unghie sulla superficie in legno della cattedra, incrociando nervosamente le gambe e stampandosi sul volto un’  espressione che non prometteva nulla di buono.
Nonostante questo i ragazzi non fecero una piega: erano abituati a quel trattamento che loro ritenevano ingiusto e ingiustificato.
<< Styles, Malik e Tomlinson, vi sembra l’ora di entrare? >>, chiese trattenendosi dall’impulso di urlare la professoressa.
Julia sussultò a quel tono e questo non sfuggì a Zayn che la guardò quasi intenerito per un attimo prima di tornare agli occhi inferociti di Mrs. Smith. Julia storse il naso e inclinò il capo verso Serena.
<< Chi sono? >>, sussurrò.

L’ amica rispose indicando con il capo i ragazzi uno ad uno, ogni volta che pronunciava i loro nomi. << Louis Tomlinson, Zayn Malik e Harry Styles. Sono stati bocciati più volte e la cosa sembra piacergli visto che non fanno nulla per migliorare la loro situazione >>.
 
<< Scusi >>, disse infastidito Harry e senza degnare di uno sguardo la Smith, andò al suo posto seguito dagli altri.
Quando i tre le passarono accanto, avvertì la puzza di fumo e istintivamente girò la testa dall’altra parte. Credeva di aver capito come fossero fatti, erano di bell’aspetto, di conseguenza dei rimbecilliti capaci solo di far girare la testa alle ragazze senza cervello. Abbassò la testa verso il libro e continuò a leggere mentalmente il brano.
I ragazzi intanto, si erano comodamente sistemati, come se fossero a casa loro e a giudicare dallo sguardo della Smith era ormai normale.
<< Ehi, l’hai vista la nuova? >>, sussurrò Louis all’orecchio dell’amico.
Harry si era anche dimenticato di quella ragazza, alzò lo sguardo sfoggiando gli occhi visibilmente stanchi e cercò la ragazza con lo sguardo.
Vide volti conosciuti, “vecchi” come diceva lui. E poi, nascosto da dei capelli mossi, intravide un volto finalmente nuovo.

Alzò le sopracciglia quasi incredulo. Squadrò la ragazza letteralmente dalla testa ai piedi. Seguì le gambe intrecciate, salì per la vita, le braccia, seguì il profilo perfetto delle labbra e del naso e si soffermò sugli occhi. Grandi, profondi e senza un filo di trucco. E questo particolare lo sconvolse particolarmente, era abituato a vedere le ragazze truccate peggio delle show girl che si vedevano in televisione e quella sorta di angioletto, gli piacque, perché era nuova. Ma nuova davvero.

Sorrise a quella vista e non sfuggì ai suoi amici che iniziarono a scuotere il capo come se fossero consapevoli di quello che sarebbe successo a breve.
Julia sentiva gli occhi di qualcuno addosso ed era una sensazione che odiava in una maniera incredibile, la metteva in imbarazzo.
Si girò e cercò per un istante gli occhi di colui che era intento a farle i raggi X. Ovviamente non tardò a trovarlo e quando i suoi occhi color cioccolato, si scontrarono con quelli di lui di un verde che ingannava, ebbe un sussulto e – imbarazzata più di prima – distolse lo sguardo fingendo il più possibile indifferenza.
Idiota.    Scrisse sul libro di Serena che scosse il capo sorridendo. Forse anche lei immaginava qualcosa sul futuro di quei due.

Quando le lezioni finirono, Julia, Serena, Angel e Elizabeth – due ragazze della classe di biologia – andarono verso la mensa chiedendo a Julia come fosse la sua vita, credendola simile a quella di una pop star.
Mentre facevano la fila per prendere qualcosa da mangiare Angel prese un argomento che una ragazza fra le presenti, avrebbe sicuramente voluto evitare.
<< Che ne pensi di Harry, Louis e Zayn? >>.
Per poco a Julia non cadde il vassoio poi finse un colpo di tosse per non dare troppo nell’ occhio.
<< Mi sembrano un gruppo di idioti >>, disse lei.
Elizabeth e Angel sgranarono gli occhi incredule e Serena  si limitò a sorridere sotto i baffi.
<< Ma cosa dici? Sono degli schianti assoluti! >>, protestò Elizabeth.
Julia fece una smorfia ed Angel prese la parola. << Chi ti da più fastidio a primo impatto? >>.

Non aveva dubbi sul nome del ragazzo, ma qualcosa, qualcuno la bloccò.

<< Benvenuta >>, sussurrò una voce leggermente roca alle sua spalle. Il ragazzo soffiò sui suoi capelli sorridendo e sfiorando con il braccio il suo, andò a  testa alta verso un tavolo.
Harry Styles aveva di certo guadagnato un punto a suo sfavore nella mente della Fields che lo guardava allontanarsi cercando di resistere all’ impulso di strappargli i ricci uno ad uno.

<< Dio … >>, sussurrò Elizabeth sbavando dietro Zayn.
Julia sospirò e cercò di fare finta di niente. Andò con le altre ad un  tavolo e rivolse uno sguardo al tavolo con “gli idioti”.

<< Chi sono quello biondo e quello con la camicia a quadri? >>, chiese Julia distogliendo velocemente lo sguardo.

<< Quello biondo Niall >>, disse Serena << L’altro Liam >>, addentò una mela.

<< Bocciati anche loro? >>, chiese Julia.
Annuirono e Julia fece un sorriso amaro. << Come non detto >>.

 << Già >>, rispose Angel guardando un’ ultima volto il profilo perfetto di Liam.
E proprio al tavolo di Liam, i ragazzi si divertivano a prendere in giro le abilità arrugginite di Styles, almeno secondo loro.

<< Amico, non le hai fatto effetto! >>, disse Louis ridendo verso l’amico.
Harry si rigirò fra le mani il tappo della coca cola. << Ah no? >>, disse indifferente.
Gli altri risero. << No, avrebbe voluto ucciderti! >>, disse Liam.

<< Beh, non è la reazione che mi aspettavo, ma è pur sempre qualcosa >>, disse Harry.
Zayn continuò a ridere. << No amico mio, questa volta hai fatto cilecca! >>.
Harry non ci faceva molto caso, sotto sotto sapeva il fatto suo.

<< Cadrà ai miei piedi >>, disse Styles.

<< Edward, non ti illudere! È un bel tipetto la ragazza >>, continuò Malik.
E qui, Styles si sentì colpito nell’ orgoglio di sciupa femmine.

<< Ok pakistano >>, si avvicinò al tavolo. << Quanto scommetti? >>.

<< Cento sterline che non te la porti a letto >>, avvicinò la mano all’ amico in attesa che la stringesse.
Harry la guardò quasi esitante poi sorrise in modo malizioso. << Centocinquanta che me la porto a letto, la faccio innamorare e la vedrete strisciare per tutto il liceo >>.
I ragazzi risero e si strinsero la mano firmando – a sua insaputa – il destino della Fields.
 
NOTE:
Salve bella gente! Questa è la mia seconda FF sui 1D, spero davvero che vi piaccia. Su su, recensioni recensioni e recensioni!
Un bacio (: xx