Più passavano i giorni e più l'agitazione saliva, la stessa sera avrebbero avuto l'esibizione, lo loro ultima possibilità per avere un contratto di lavoro che gli avrebbe dato la possibilità di diventare famosi.
Quella mattina Gary si svegliò distrutto, non aveva dormito tutta notte, era agitatissimo e sentiva tutta la pressione su di lui.
Aveva le parti principali della canzone mentre gli altri ragazzi della band facevano il coro.
Si ripeteva le parole giorno e notte per essere sicuro di saperle e, anche quando ne dimenticava solo una, andava in panico.
Il futuro della band dipendeva da lui e non sapeva se sarebbe stato all'altezza.
Fù un gesto spontaneo, prese il cellulare e digitò il numero di Mark.
"Pronto?" rispose il ragazzo con voce angelica.
"Mark, sono io..." disse insicuro.
"Ciao Pooh!" disse il biondo con voce squillante.
"Pooh?" ripetè Gaz.
"Si... ti posso chiamare Pooh? Come Winnie the Pooh." rispose ridendo.
"Certo" rispose Gary con una risata nervosa.
"Allora, perchè mi hai chiamato?" disse Mark cambiando discorso.
"Niente... Cioè, volevo parlare con un pò con te..." disse imbarazzato per aver chiamato senza un vero motivo.
"Sei agitato per stasera, vero?" disse Mark.
Gary rimase alcuni secondi in silenzio, l'amico sapeva leggergli nella voce, le sue emozioni, paure e si sentiva... capito.
Non rispose.
"Gary, non ti devi preoccupare, le parole le sai, la tua voce è meravigliosa e tu sei bellissimo."
Mark lo aveva detto davvero? Secondo lui era bellissimo?
"Grazie." rispose arrossendo.
"Di cosa? Gli amici si aiutano a vicenda."
Gary si meravigliò ancora, era stato così facile per l'amico dimenticare quel bacio mentre lui pensava continuamente a quello che era successo.
"Allora, ci vediamo stasera." disse Gary cercando di spezzare il silenzio che si era creato.
"Certo! E ricordati... stai tranquillo. A dopo Pooh!"
"A dopo Nano!" e chiuse la chiamata dopo aver sentito la bellissima risata dell'amico.
Ora, con le sue parole, si era tranquillizzato, doveva solo credere in sè stesso.

----------

Erano tutti nel piccolo camerino, non potevano permettersi di sbagliare anche solo una nota perchè c'era in palio il loro futuro.
Nigel, seguito da Jason, Howard e Robbie, uscirono per andare a prendere una boccata d'aria prima dell'esibizione, anche loro erano abbastanza nervosi, e lasciarono Mark, seduto comodamente sul divano, e Gary, di fronte ad una piccola finestra, da soli.
Quest'ultimo era in piedi, la gamba che si muoveva a ritmo di musica, molto probabilmente stava ripassando la canzone nella sua mente.
Mark si avvicinò, lo abbracciò da dietro portando la sua testa nell'incavo del collo dell'amico che, a quel contatto, si risvegliò dai suoi pensieri.
Gli prese le mani nelle sue portandole all'altezza del ventre e incominciò a baciargli il collo lentamente.
Gary pensò che sarebbe potuto rimanere nelle sue braccia per tutta la vita, beandosi dei baci del biondo e del suo profumo.
Quando Mark incominciò a baciare e a mordere il lobo dell'orecchio destro di Gary, a quest'ultimo scappò un gemito di piacere.
Il più basso sorrise soddisfatto sulla pelle dell'altro e incominciò ad accarezzargli il dorso della mano con il pollice.
"Ti stai calmando?"disse con una voce dannatamente sexy il più piccolo.
No, non lo stava calmando, gli stava scoppiando il cuore per la velocità che aveva preso a battere, ma in senso buono ovviamente.
"S...Si." disse voltando il viso verso l'amico.
Mark sciolse la presa delle loro mani e le lasciò scorrere lentamente sul corpo del più grande, fino ad arrivare sui fianchi.
Con un movimento veloce, Gary si girò e attirò l'amico a sè, facendo combaciare perfettamente i loro petti.
"Finalmente hai dato segni di vita." disse Mark alzando un sopracciglio con sguardo malizioso.
I loro sguardi si incontrarono, Gary sentì le mani fredde dell'amico sulla sua schiena, i loro visi sempre più vicini, tanto da sentire il respiro dell'altro e i loro nasi si sfioravano delicatamente.
Improvvisamente il più piccolo smise di accarezzargli la schiena, i suoi occhi saettavano guardando prima gli occhi, poi le labbra di Gaz.
C'erano quasi, le loro labbra sarebbero state unite in un bacio meraviglioso se non fosse stato per la porta che si aprì improvvisamente.
Mark spinse via Gary, non fù una grande spinta visto che rimasero vicini ma divisero solo l'abbraccio.
Mark e Ga... Emm... Che state... facendo?" chiese Robbie con un sorriso malizioso.
"Stavo aiutando Gary a sistemarsi la camicia." mentì subito Mark.
"Certo." rispose Robbie ancora ridendo.
"Comunque dobbiamo salire sul palco, tra pochi minuti tocca a noi!" disse il moro andandosene.
I due si scambiarono un ultimo sguardo, poi Mark si avvicinò e baciò la guancia del biondo sussurandogli un "Buona fortuna" per poi incamminarsi dietro il palco.
Gary lo seguì, salirono dopo aver sentito annunciare il loro nome e rimasero tutti senza parole: c'era tantissima gente, tra cui i discografici in prima fila.
La base iniziò, l'istinto di Gary gli fece guardare in direzione di Mark che gli fece l'occhiolino.
La voce gli uscì come se fosse la cosa più normale del mondo, stava andando più che bene e questo lo capiva dallo sguardo di Nigel che era seduto accanto ai discografici e sorrideva fiero.
Ora mancava solo l'ultima frase, doveva cantarla da solo, come la maggior parte della canzone, ma quando incominciò, un'altra voce più acuta e delicata si aggiunse alla sua, era un mix perfetto.
Dopo aver ringraziato il pubblico per l'applauso, scesero dal palco, ancora emozionati, urlarono di gioia, era andati benissimo!
"Ragazzi, siete stati strepitosi! Soprattutto tu Gary!" urlò Nigel che era arrivato correndo, andando subito ad abbracciare il biondo.
Mark gli lanciò uno sguardo di sfida e Gary lo notò, era forse geloso?
"Grazie Nì" disse il più grande sciogliendo l'abbraccio.
"Mark, per quanto ti riguarda... come ti è saltato in mente di cantare l'ultima strofa insieme a Gaz?!" urlò duramente.
"Io... Io pensavo fosse una cosa carina..."  disse abbassando lo sguardo.
"No, non lo era." disse ancora girandosi verso il biondo.
Gary guardava Mark che non aveva ancora alzato lo sguardo, voleva abbracciarlo per dirgli che era stato fantastico, ma proprio in quel momento, arrivarono i discografici.
"Ragazzi, abbiamo valutato attentamente la vostra esibizione." disse la donna guardando tutti i ragazzi.
"Siete stati bravi, così abbiamo deciso di darvi una possibilità, farete il vostro primo cd!" urlò, facendo scatenare i ragazzi che incominciarono ad esultare.
"Andiamo a festeggiare!" urlò Howard.
Mark si avvicinò a Gary e gli sussurrò:
"Andiamo a festeggiare a modo nostro?"
C'era un filo di malizia  nel suo tono di voce, poi prese un respiro e annuì, lasciandosi guidare dall'amico fino in auto, dopo aver salutato tutti.
Quando arrivarono a casa di Mark, entrarono velocemente e, ancora mano nella mano, andarono nella camera di quest'ultimo dove si buttarono sul letto incominciandosi a baciare.
Gary era percorso da brividi ogni volta che sentiva le labbra di Mark premere contro le sue, la lingua si intrecciava con quella del più piccolo e iniziavano una danza, finchè non si tolsero la maglietta entrambi.
Gary sapeva cosa voleva fare Mark.
"Aspetta." disse il più grande.
Mark si fermò e lo guardò negli occhi. 

Spazio Autrice:
Eccomiiii! Scusatemi il ritardo solo che con la scuola non ho molto tempo...
Cercherò di aggiornare prima dei 10 giorni :)
Spero che il nuovo capitolo vi piaccia.
Grazie ancora per aver continuato a leggere.
Recensite, vorrei sapere che ne pensate della storia in generale.
Baci
Owen.