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Autore: mikaru99    13/12/2012    1 recensioni
E se Radish avesse vinto lo scontro contro Goku e Junior?
Se avesse però risparmiato loro la vita limitandosi ad andarsene portando Gohan con sé?
E se Goku, partito alla ricerca del figlio incontrasse una ragazza anche lei intenzionata a cercare i Saiyan?
Salve a tutti.
Come molti di voi sapranno avevo impostato questa storia come il seguito di tre capitoli già precedentemente pubblicati nel mio vecchio e non più accessibile account.
Tuttavia, per motivi di comodità personale e del lettore o deciso di re-impostarli qui...anche perché nei primi due non è presente il codice html in quanto ero appena arrivata e non sapevo usarlo.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gohan, Goku, Nuovo personaggio, Radish, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Come promesso, il Saiyan aumentava il ritmo di giorno in giorno, quasi ogni ora, cosicché Gohan la maggior parte delle volte finiva a terra con gli arti dolenti. Ma nonostante ciò non si arrese mai; giorno dopo giorno, si iniziava a notare un miglioramento leggero ma continuo. Senza contare che da quando aveva smesso di piangere, Radish lo stimava un po’ di più. 
“Forza, più veloce! Cerca di prevedere le mie mosse! Sì, così!” 
Capitava persino che a volte Gohan riuscisse anche a scansare un attacco dello zio, partendo subito in contrattacco. Era chiaramente visibile che giorno dopo giorno il combattimento gli piaceva sempre di più. Un sentimento nuovo e finora sconosciuto,che gli dava ogni volta nuova forza. Gli esercizi pratici erano solo una parte dell’allenamento, mentre un’altra parte era costituita dagli esercizi puramente fisici, soprattutto per la parte più sensibile: la coda. Radish ricordava troppo bene l’esperienza fatta sulla terra, quando Karoth ne aveva approfittato. Anche lui si allenava quando Gohan era occupato con gli esercizi. 
 
Accadde che in un giorno l’allenamento venne interrotto dall’arrivo di Nappa. Era visibilmente alcolizzato, il suo alito pesante era fiutabile a chilometri di distanza, non solo per il naso fine di un Saiyan. Barcollando si fece avanti. 
“Radish! Tutto a posto? Il marmocchio è ancora vivo? Fammi vedere!” 
“Nappa! Aspetta! Ehi!”
Con grande preoccupazione osservò come Nappa si avvicinava a suo nipote: aveva l’aria di voler fare qualcosa di poco raccomandabile. Radish si sentiva in dovere di fermarlo; tenendolo per una spalla, chiese nel modo più sicuro possibile: 
“Cosa vuoi fare? Smettila. È stanco. Non ne vale la pena!” 
“Lasciami!” 
Con una gomitata colpì il suo compagno in piena faccia, che per l’impatto venne scaraventato contro la parete. Liberatosi da questo peso si avvicinò al bambino. 
“Che c’è? Forza, mostrami cosa sai fare! Coraggio, mezzosangue!” 
Ora era proprio sopra di lui, alzò il pugno possente per poi scaraventarlo al suolo come un martello. Ma centrò solo il pavimento di metallo, con uno scatto velocissimo il bambino si era messo al riparo. Si ritrovò dietro al nobile Saiyan, incredulo della sua reazione improvvisa, tanto che neanche lui aveva capito bene come avesse fatto. 
“Ma…che diavolo? Ah, eccoti…sei veloce…sembra che Radish abbia fatto un buon lavoro” si complimentò Nappa. Il maestro invece solo ora aveva riacquistato i sensi. Era lui il più stupito dei tre, neanche lui aveva potuto seguire il salto di Gohan. Ma Nappa non era ancora soddisfatto: alzò di nuovo il braccio per un altro attacco, stavolta il suo pugno mancò il volto del bambino solo per pochi centimetri. Ma l’onda d’urto del suo pugno bastava per scaraventarlo via facendolo volare per alcuni metri. Posseduto dalla sete di sangue, Nappa alzò la mano verso Gohan a terra, desideroso di sparargli una sfera energetica. Gohan si alzò a fatica, ma si accorse troppo tardi della sfera nella sua mano. Con un sorriso sinistro la lanciò; per istinto Gohan alzò le braccia come difesa e attese l’impatto. Un’onda d’urto la faceva tremare, ma l’impatto atteso non avvenne. 
Esitante alzò lo sguardo e irrigidì. Qualcuno si era intromesso e lo aveva salvato. Radish stava in piedi davanti a lui con le braccia aperte, la schiena rivolta verso Nappa. La sfera d’energia lo aveva colpito in pieno bruciando la stoffa resistente della sua maglietta. 
“Zio Radish! Cosa…Perché?” 
“Maledizione…Ahia…che male!” sorrise prima di crollare a terra. Il bambino vide le estese bruciature sulla sua schiena, che gli provocavano sicuramente un dolore atroce. Nappa invece era solo arrabbiato: 
“Ehi, Radish! Che diavolo combini?! Come osi metterti in mezzo?! Me la pagherai!” 
“Bastardo! Perché lo hai fatto?! Potevi fermarti…è tuo amico, no?” gridò Gohan con tutta la sua rabbia scaricando anche lo shock. Il rilevatore di Radish si accese e cominciò a misurare i vari valori, Nappa non indossava il suo, per cui rimase all’oscuro che Gohan aveva una forza combattiva di quasi 3.000. Come una bestia infuriata saltò addosso al suo avversario e lo colpì con un calcio in pieno viso con tutta la sua forza, che fece barcollare il gigante. Prima che lui potesse reagire, lo colpì anche con due pugni allo stomaco. Nappa dovette fare un passo indietro, sorpreso di questa forza improvvisa. 
Gohan stava ansimando, questi tre colpi avevano consumato una grande parte delle sua forze. E comunque era solo riuscito a peggiorare le cose, ora Nappa era furioso, nel suo viso si vedevano solo rabbia e odio. 
“Maledetto mezzosangue! Ti faccio fuori!” 
Con tutta la furia in corpo attaccò il bambino che riuscì a scansare il primo attacco, ma non il secondo che lo colpì in pieno stomaco. Gohan gridò per il dolore e sputò sangue: il colpo gli aveva rotto qualche costola. Prima che potesse reagire, Nappa lo colpì un’altra volta facendolo volare con contro il soffitto. Quando ricadde a terra, per fortuna era già svenuto. 
In questi secondi anche Radish si era ripreso e si guardava intorno: vedeva Gohan a terra, poi Nappa, che stava perdendo sangue dal labbro inferiore. Era stato il bambino a ferirlo? Non aveva tempo per le speculazioni, il suo compagno stava per dare il colpo di grazia a suo nipote. 
E non aveva possibilità di impedirlo. 
“Nappa! Smettila subito!”
Una voce autoritaria fece tremare tutta la stanza. Il rimproverato si fermò di colpo e si girò di scatto verso l’entrata. La voce apparteneva a Vegeta che era arrabbiato e molto disgustato. 
“Ve…Vegeta? Cosa ci fai tu qua?” 
“Questo lo vorrei sapere io da te! Cosa diavolo hai nella zucca? Prima ti ubriachi in pieno giorno e poi quasi ammazzi i tuoi compagni! Mi spieghi come faremo a conquistare tutti i pianeti?!” 
“Vegeta! Io… io…” 
“Zitto. Portali in infermeria! Subito!” 
Nappa era diventato rosso alla vista della faccia arrabbiata del compagno, facendogli passare completamente la sbornia. Si guardò intorno e prendeva Gohan sotto un braccio e, controllato dallo sguardo severo di Vegeta, lo portò via. Radish ansimava per il dolore e si reggeva a malapena in piedi. Anche lui si sentiva osservato dal principe. La bruciatura sulla schiena era grave e forse aveva anche delle costole rotte. Silenzioso passò davanti a Vegeta zoppicando e cercando si nascondere il suo dolore, finché lui gli parlò senza guardarlo: 
“Per fortuna ho osservato la situazione tramite il rilevatore…per un secondo il moccioso ha avuto una forza considerevole…Come hai fatto?” 
Radish si voltò e lo guardò un po’ sorpreso di questo onore e rispose: “Ehm…sinceramente non lo so…lui ha una forza maggiore quando è arrabbiato…gli riesce da solo…io gli ho solo insegnato la tecnica” 
“Capisco” 
Vegeta si girò di scatto e lasciò la stanza senza aggiungere altre parole. Radish seguì Nappa in infermeria. Aveva buttato il bambino su una barella e già voleva andarsene, quando il suo compagno entrò. Gli sguardi dei due Saiyan si incrociavano in un istante intenso e pieno di sfida. 
“Spero che tu sia contento, Nappa” sbuffò Radish. 
“Chiudi il becco” 
Pochi attimi dopo che Nappa era uscito dalla porta le forze di Radish lo abbandonarono definitivamente e crollò a terra. Il medico che stava vistando Gohan lo guardò e scosse la testa: 
“Uffa, un altro…per fortuna che ormai sono in pochi, sennò addio ferie” 
Entrambi vennero messi in una vasca da rianimazione per attendere la loro guarigione. La prognosi di Radish era stimata in sei ore di cura, mentre per Gohan il tempo saliva fino oltre 12 ore. Le ferite erano preoccupanti, ma non tali da procurare danni permanenti. 
  
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