Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: bluemary    01/07/2007    10 recensioni
Vegeta è finalmente riuscito a trasformarsi in super saiyan ed ottenere la sua vendetta nei confronti del suo rivale di sempre, ma a quale prezzo? Nel frattempo, una donna con il cuore in gola ed un bambino in braccio attende di sapere se l’uomo a cui ha donato il suo amore e la sua intera esistenza sia stato davvero sconfitto dalle ombre del suo passato. Storia scritta per il concorso indetto da LeftEye e Sonia_Vit nel forum.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Aras: Ecco, dovremmo fare un comitato anti-narratore di Dragon Ball! Grazie mille di questo commento e di quello alla mia Drabble, un bacione^^
Shari Aruna: Ti ringrazio un sacco dei complimenti, sono felice che questa storia ti piaccia, e dopo le tue ultime recensioni anche alle mie originali temo di avere già esaurito tutte le parole che conosco per mostrarti la mia gratitudine! Inoltre mi fai quasi sentire in colpa per averti rattristato in questo modo, anche perché questa, come intuibile dai primi capitoli, non è decisamente un fanfiction allegra. A presto, un bacione!
Kikk@93: Sarà decisamente breve, visto che in totale avrà cinque capitoli, ma sono contenta che finora ti piaccia comunque. Grazie del commento, baci^^
Gan_HOPE326: Bulma è una dei pochi personaggi femminili che mi piace (non si può certo dire che il sensei Toriyama sia stato generoso nella sua opera, con noi povere donzelle), quindi mi fa piacere che tu abbia apprezzato una caratterizzazione alternativa. Ti ringrazio molto del commento!
Sonsimo: Ciao, in effetti mi avevi recensito anche la one-shot e mi scuso se non ti ho ringraziato via mail, ma mi sono tristemente dimenticata di quell’opzione; comunque ne approfitto per farlo qui, aggiungendo anche i ringraziamenti per questo commento, davvero grazie di cuore! Sono felice che questa storia ti piaccia, mi auguro solo che il suo svolgimento non ti deluda. Comunque non preoccuparti se non riuscirai a recensire, sono anch’io vittima degli esami universitari e so bene quanto tengano impegnate le persone^^




-Capitolo 2: Sogni infranti-

È diventato immortale.
Questo è l’unico pensiero a pervadere la mente di Vegeta, mentre, con il sangue dei due namecciani appena uccisi che nelle sue mani si mescola a quello di Goku, si dirige alla massima velocità verso la Capsule Corporation.
Bulma è lì, sulla soglia, con in braccio il bambino mezzosangue di cui non ha mai nemmeno provato a essere il padre.
La guarda a lungo, prima di avanzare verso di lei. Perfino a diversi passi di distanza riconosce ogni emozione annidata in fondo a quegli spicchi di cielo che adesso sono annebbiati dalle lacrime.
Paura.
Rabbia.
Disperazione.
Sono le emozioni che ha da sempre inflitto alle sue vittime, il nutrimento di ogni saiyan, l’euforico senso d’onnipotenza che acuisce la soddisfazione di una vittoria, ma quest’unica volta, mentre guarda la terrestre che gli ha tenuto compagnia sotto le lenzuola, non prova alcun senso di gioia per il pianto che le segna il volto.
- Hai ucciso Goku…– mormora lei in tono vacuo, come se la sua mente ancora non riuscisse ad accettare quel pensiero.
Anche senza chiedergli nulla, vista la sua espressione straziata, pare già sapere che le Sfere del Drago non ci sono più e nessuno potrà tornare in vita. Per un attimo Vegeta si stupisce dell’intuizione con cui la donna ha associato l’evocazione di Shenron di qualche minuto prima alle sue mosse, e uno strano quanto inspiegabile senso di orgoglio lo invade, nel riconoscere ancora una volta l’ingegno della compagna.
A dispetto degli scontri in cui la definiva una “stupida oca senza cervello”, ha sempre saputo delle sue qualità.
- Che ne hai fatto delle Sfere? – gli chiede la donna, una domanda che dimostra come anche la persona più intelligente e razionale della Terra abbia bisogno, in certe occasioni, di illudersi con false speranze.
- Distrutte, assieme al loro creatore. – replica Vegeta, frantumando in tal modo anche gli ultimi sogni della terrestre.
I suoi occhi azzurri spenti dal dolore vengono attraversati da un barlume di rabbia quando il saiyan avanza verso di lei.
- Come hai potuto? – chiede con un filo di voce, mentre due lacrime gemelle le solcano le guance.
Lui la guarda infastidito.
- Fatti da parte, donna!
Al di là dei suoi capelli azzurrini riesce a intravedere la cima dell’astronave con cui ha intenzione di abbandonare la Terra, ma Bulma non si sposta e continua a bloccargli il passo.
- Sei qui per uccidere anche me?
Non c’è traccia di paura in quella domanda, se non un’apprensione quasi dolorosa per il figlio che stringe convulsamente al petto, eppure queste parole irritano Vegeta più di quanto avrebbe potuto fare una supplica di pietà.
- Credi forse che non ne avrei il coraggio? Ora sono il guerriero più forte dell’universo e sono immortale. Ho ucciso Kakaroth, i due namecciani e tutti quei patetici terrestri che volevano fermarmi; credi davvero che mi farei problemi a eliminare una misera donna?
Lei ascolta l’elenco dei suoi assassinii con lo sguardo colmo d’orrore.
- Cosa ti è successo?
Il ghigno di Vegeta è un sorriso di pura malvagità.
- Nulla. Sono solo tornato me stesso.
- Io credevo fossi cambiato. – mormora Bulma, fissandolo con quegli occhi indomiti che adesso sono cristallizzati nella sofferenza, in cui per la prima volta il saiyan riconosce il suo più grande nemico.
E per questo desidera distruggerla, annientarla, umiliarla, per ribadire una vittoria di cui non è più tanto sicuro.
- Pensavi davvero che offrirmi il tuo corpo potesse cambiarmi? – la deride con voce crudele.
La donna deglutisce a stento, quasi soffocata dal sordo dolore che si agita nel suo petto e nella sua gola.
- Non ti ho offerto solo quello. – mormora, prima che un nuovo fiotto di lacrime, più intenso e doloroso del precedente, le inondi le guance.
Abbassa gli occhi, come per meglio sopportare la sofferenza causata da quelle parole, e la spietata impassibilità di Vegeta si incrina, facendo spuntare per un attimo uno sguardo di rammarico. Il suo braccio pare tendersi verso di lei in un tentativo consolatorio, ma subito dopo il suo volto si contrae in preda a una collera improvvisa, non appena si rende conto che il suo stesso corpo l’ha tradito, rivelando la sua debolezza. E tuttavia la sua ira è nulla in confronto alla rabbia che sta lentamente invadendo i pensieri di Bulma, una rabbia amara e pervasa di disperazione e rimpianto, al ricordo di ciò che il saiyan ha distrutto.
- Perché l’hai fatto?! Avremmo potuto vivere in pace!
Vegeta stringe i pugni.
- È stato lui a tornare sulla Terra! – ringhia, consapevole suo malgrado dell’amarezza presente nelle proprie parole. E, non appena le pronuncia, si rende conto che, se Kakaroth non si fosse più fatto vedere, probabilmente avrebbe davvero potuto trascorrere il resto della propria vita su quello stupido pianeta.
A questo pensiero la sua espressione s’incupisce ancora di più.
- Doveva pagare per le umiliazioni che ho subito. – sibila, quasi sentisse il bisogno di discolparsi.
- Perché hai scelto la vendetta? Perché hai voluto distruggere tutto per una cosa tanto stupida?!
Incurante del suo sguardo minaccioso, la donna lo fronteggia con lo stesso coraggio che dimostrava quando gli teneva testa nei giorni passati, ma è una rabbia nata dalla disperazione, la sua, e a Vegeta non regala alcuna soddisfazione.
- Io sono il Principe dei Saiyan! Non ho nulla di più importante della vendetta e della mia supremazia! – urla, rivendicando ancora una volta le sue origini, il motivo per cui ha scelto di rinnegare un futuro e una vita sulla Terra.
Il bambino scoppia a piangere, risvegliato da quella voce brusca che lo spaventa.
- Avevi me. – mormora la donna, prima che la voce le si spezzi in un singhiozzo – Avevi Trunks.
Il guerriero distoglie lo sguardo e per un attimo si fa strada in lui il morso di un rimpianto, al ricordo di quando ricercava l’orgoglio tra le sue lenzuola, perdendosi nei suoi sospiri e specchiandosi in quegli occhi così incredibilmente azzurri, in cui, per un solo secondo, sentiva che, forse, lui era ancora il numero uno.
- Credi davvero che mi sia mai importato qualcosa di te, terrestre? – sillaba, enfatizzando con scherno quell’ultima parola.
Questa domanda la colpisce come uno schiaffo, Vegeta scorge distintamente il momento in cui gli occhi della sua avversaria si dilatano per la sofferenza e anche l’ultimo bagliore di speranza presente in essi si spegne nel dolore più nero.
Un turbamento insopportabile si fa strada da qualche parte nel suo petto, mentre Bulma si racchiude in se stessa per meglio assorbire il crudele significato di quella frase che ha mandato in frantumi tutto ciò per cui ha lottato.
Solleva gli occhi su di lui, ma il suo è uno sguardo spento, di una donna distrutta, totalmente diversa dalla ragazza piena di vita e allegria che è sempre stata.
- Ho amato solo due uomini nella mia vita. E tu li hai uccisi entrambi. – mormora, prima di scivolare a terra, con la schiena appoggiata al muro della sua casa, annientata dall’uomo che ha amato più di se stessa.
Vegeta le risponde con uno sguardo impassibile.
Per un attimo si prepara realmente a tendere la mano con l’intenzione di ucciderla, dando ascolto al desiderio impellente di cancellare il suo vero nemico, la persona che l’ha cambiato maggiormente ed è riuscita a sondare le profondità più oscure del suo animo, rivelando debolezze che lui non sapeva di possedere.
Non ci riesce.
Nonostante tutti i suoi sforzi, una parte di lui si rifiuta all’idea di spegnere in tal modo le vite del figlio e della donna che forse è stata qualcosa di più di un semplice corpo con cui passare la notte.
Sa che distruggere la Terra dall’alto, senza fronteggiare quegli occhi azzurri che penetrano nei più profondi recessi del suo animo di tenebra, sarebbe di gran lunga più facile, ma nel momento in cui ritira la mano comprende di essere stato sconfitto. Un sapore bruciante gli invade la bocca a questo pensiero, un rancore che stranamente non riesce a prevalere sulla sconcertante amarezza provata dinanzi al pianto di una donna.
Lancia un breve sguardo a quella terrestre che ha osato entrare a piccoli passi nella sua vita e ora lo tormenta ancora una volta, l’ultima, prima di scomparire per sempre dai suoi pensieri.
- Addio, Bulma.
La donna si stringe il figlio al petto e non risponde. Non ha più nemmeno la forza di piangere, si limita a fissare il vuoto, lasciando che i rumori del decollo le attraversino la mente senza scalfire in alcun modo la sua espressione vacua.
In quel giorno che ha visto l’infrangersi di molte vite e molti sogni, il cielo nero e orfano di stelle ghigna solitario su una Terra priva di vincitori.

   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: bluemary