Ho aspirato uno per volta i tuoi silenzi.
Imparato il tuono dei tuoi passi, il sole dei tuoi passi,
il mare dei tuoi passi e la luna, quando dormi.
Ho visto ogni tipo di vapore lasciare le tue labbra,
il sapere appannare le tue pupille.
Il numero dei tuoi denti, se non fosse già conosciuto,
io l’ho scoperto, e lo saprei.
E se domani tu fossi carta ed io inchiostro,
non vi rimarrebbe goccia dentro me,
o spazio libero su di te.