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Autore: swagmastafromdoncastah    14/12/2012    3 recensioni
-Mi cedono le gambe. Azzardò lei.
-Ci sono qui io a sorreggerti. Le sussurrò lui.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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When he comes back home.

 

-Sto arrivando, aspettami.- Le scrisse salendo sull'ultimo treno. Si trasportava con fatica la moltitudine di bagagli e borse, tornava finalmemte a casa, tornava finalmente da lei.
Appena trovò un posto libero subito ne approfitò sedendosi. Le valigie le appoggiò sul portapacchi sulla sua testa, prese il cellulare per vedere se Kristen gli aveva risposto, ma niente. Lo spinse sul tavolino sulle sue gambe e appoggiò la testa allo schienale della poltrona chiudendo gli occhi.
Il treno iniziava a muoversi e anche il cellulare vibrò.
-Come sempre.- Le rispose lei. Era alla stazione di quel paesino in provincia di Londra già da mezz'ora, era congelata, e stava per nevicare, ma non le importava, voleva essere la prima a rivederlo.
Una simpatica signora lo riportò alla realtà sedendosi vicino a lui, voleva iniziare a parlargli.
-Ciao figliolo.- Gli disse mostrando un grande sorriso.
-Salve.- Rispose. Non aveva molta voglia di parlare.
-Come stai?- Continuò lei.
-Bene, fa freddo, eh?- Non voleva sembrare scontroso, però.
-Siamo sotto Natale ormai, ma non sei di qui, giusto?- Anche lui se ne era accorto, dopo due anni il suo accento era cambiato, non aveva più quell'accento di quel giovane ragazzo londinese partito per l'America.
-Torno a casa.- Si limitò Liam sfoderando uno dei suoi sorrisi più finti. Era triste del fatto di essere mancato così tanto.
-Sorridi ragazzo, mica torni dalla guerra!- Scoppiò a ridere la signora, poi anche lui. Si rese conto che erano soli nella carrozza, non c'era nessun'altro.

Il vento gelido aumentava e nonostante le varie maglie di lana, Kristen aveva dei brividi lungo tutto il corpo, non si sentiva più le dita. Aveva bisogno di qualcosa di caldo, entrò nel bar della stazione e si sedette ad un tavolino vicino al termosifone. Dopo qualche minuto si avvicinò il cameriere, era un ragazzo così giovane, sprecato a fare quel lavoro, pensò.
-Buongiorno signorina, cosa vorebbe ordinare?- Le chiese.
-Mhmm..una cioccolata.- Gli sorrise.
-Occhei, gliela porto subito.- Disse sparendo dietro al bancone. Prese il cellulare per vedere quanto mancava. Mezz'ora. Beh, avrebbe aspettato.
La cioccolata arrivò poco dopo, lo stesso ragazzo di prima vedendola avvinghiata al termosifone lì vicino, mozzò una risata.
-Freddo, eh?-
-Si. Molto.- Sorrise anche lei.
-Di nulla.- Scomparve di nuovo.
Il telefono vibrò di nuovo, era un suo messaggio.
-Sono quasi da te.-
-Non vedo l'ora.- Rispose subito.
-Cosa fai intanto?- Si annoiava, aveva trovato un modo per distrarsi.
-Mentre congelo, bevo una cioccolata. Tu invece?-
-Niente di interessante.-
Già, niente. Guardava ogni minuto l'orologio, il tempo passava così lentamente. Guardò di nuovo, un quarto d'ora. Pensò fosse stato utile darsi una rinfrescata nel bagno. Si lavò le mani, non fece altro che ghiacciarle ancora di più. Ritornò nella carrozza e radunò tutti i bagagli vicino alla porta, la stazione si intravedeva in lontananza, finalmente.
-Buona fortuna.- Le disse la signora di prima. Liam fece una faccia interrogativa.

-Dato che non torni a casa da un po'.-
-Ah,grazie. Anche a lei.- Non sapeva neanche a cosa le aveva augurato fortuna, ma furono le uniche parole che gli uscirono dalla bocca. Ne aveva bisogno di fortuna, tanta. Anche perchè non sapeva come lei avrebbe reagito, ma neanche lui.


Mancavano cinque minuti, tra poco l'avrebbe rivisto. Dopo aver pagato la cioccolata, con malavoglia si stacco dal termosifone e aprendo la porta del bar iniziò di nuovo ad avere freddo.
Eccolo là, il treno si vede, lì in lontanza. Si avvicinà sempre più lentamente e le persone iniziano a radunarsi vicino al bordo del marciapiede per salire sul treno, una volta fermo.
Si aprì una porta proprio davanti a lei, non scese nessuno, iniziò a cercarlo con gli occhi.
Appena si aprì la porta lui subito saltò fuori con fatica trasportandosi i vari bagagli. Anche lui la cercava con gli occhi, non vedeva nessuno. Fece qualche passo avanti avanzando difficilemte tra le persone.
Poi si viderò, i loro occhi si incontrarono di nuovo dopo due anni. Lei non si mosse, lui fece lo stesso, gli cadde ogni singolo bagaglio dalle mani.
Kristen fece un passo avanti, Liam le corse in contro. La strinse a se come sognava da sempre, gli appoggiò la testa sul petto e lui si inebriò del profumo dei suoi capelli, non era cambiato niente di lei.
-Finalmente.- Sospirò Kristen lasciando uscire vapore dalla bocca, alzò la testa dal petto di Liam e lo guardò fisso negli occhi, quegli occhi in sui si perdeva, quegli occhi così profondi che chiedevano solo amore. Il suo suore iniziò a battere sempre più forte, non riusciva a controllarlo, avrebbe sentito anche quello di Liam se non fosse stato per il giubotto imbottito.

-Liam.. Provò di nuovo a dire il suo nome ad alta voce. Lui la strinse ancora di più dimezzando lo spazio tra le loro labbra che si sfioravano.-Ti amo. Lo disse di nuovo ad alta voce.
Lui appoggiò le labbra sulle sue, delicatamente. Voleva godersi quel momento secondo per secondo. La spinse verso la colonna di marmo dietro di lei.
-Ti amo anche io.- Si staccò e le accarezzò le guance col pollice,ammirandola.
-Sei freddo.- Gli sorrise appoggiando una mano sulla sua.
-Anche tu.- Appoggiò di nuovo le labbra sulle sue, questa volta con più foga di prima, Liam si fece spazio nella sua bocca, non l'aveva dimenticata. Le loro lingue si intrecciavano e giocavano tra loro, provavano le stesse emozioni, come la prima volta.
-Mi cedono le gambe.- Azzardò lei.
-Ci sono qui io a sorreggerti.- Le sussurrò lui.
Perchè un vero amore negato, è la cosa più brutta al mondo.



                                                                                                                                                                                                                    *angolo autrice*

                                                                                                                                                                cciorrno, allora questa os cel'avevo in mente   da un po' di tempo ed ho finalmente trovato il tempo di scriverla. lalala cc:
 poi ho provato a scrivere
in terza persona, non ci sono abituata. lol
però fa cagare, non è falsa modestia,
non mi piace davvero. ma volevo sapere il vostro parere. recenssite. xx :) 

  
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