Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |       
Autore: SheilaPhoenix    14/12/2012    2 recensioni
TRAMA : Ed eccoci qui , come tutti gli anni ci siamo riuniti per festeggiare il compleanno di mia sorella maggiore Allyson , voi direte : E a noi che c’interessa ? sai quanti ragazzini compiono gli anni al giorno ? e mica ne fanno una storia , mica lo dicono a tutti ? Beh per capire il motivo di questa mia riflessione ho bisogno di tornare indietro nel tempo , di tornare all’età dei miei dieci anni , dove ho dovuto affrontare le mie paure , e poi devo tornare al giorno che tutto cambiò nella mia famiglia.
Così mentre osservo il sole che piano piano sparisce all’orizzonte , la mia mente vaga a quei giorni agrodolci di tre anni fa.
AVVISO : LA STORIA ' FRUTTO DI FANTASIA , PRESA ISPIRAZIONE DAL FILM LA CUSTODE DI MIA SORELLA , VERSO GLI ULTIMI CAP SI CAPIRÀ' IL PERCHÉ'.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 1 , RICORDI :
 
POV ALEXIS
Il mio nome è Alexis , sono una ragazzina come tante ,  frequento una scuola normale e ho amici idioti come tutti nel monto credo , ho una famiglia normale , una di quelle che appena li vedi ti viene da sorridere , la mamma e il babbo che si scambiano effusioni sdolcinate persino avanti ai figli , perché come dice papà  ‘’ Dovete essere consapevoli che siete nati grazie all’amore di mamma e papà ‘’.
Francamente  a me non interessa, insomma una famiglia perfetta , una di quelle da film che poco e niente litigano .
Tornando a me e tralasciando l’unione della famiglia , io ho dodici anni e sono la più piccola di casa , mamma ha sempre detto che lei mi ha amata fin dal primo istante che ha saputo di avermi in grembo , le ho sempre creduto per me la mamma era una specie di eroina , una di quelle dei cartoni , quanto mi sbagliavo , è dura ammetterlo ma è così.
Io non ero in programma , sono nata perché la pillola del giorno dopo , quella medicina che le mamme prendono per non avere figli di troppo , non ha fatto effetto , lei diceva che il numero perfetto era 3 , tre figli e non 4 .
 
POV RACHEL
Sono Rachel , una mamma di famiglia , una donna che lavora e da tutta se stessa nelle cose che fa.
Tornando indietro nel tempo , a quando è nata mia figlia Alexis mi viene da pensare allo stupore di quando l’ho avuta in grembo , io avevo già tre figli e un quarto bambino per me era solo un occupazione in più che si prendeva anche fin troppo tempo della mia vita.
Inizio Flashback :
Anno 2000, lo ricordo come se fosse ieri , fu l’anno che venni a sapere di essere in cinta .
Non che lo venni a sapere proprio , in quell’anno stesso diedi alla luce mia figlia.
<< Si , abbiamo una donna con dolori allo stomaco , sembra codice rosso ora le faremo un ecografia per scoprire cos’ha >>
Quelle erano le parole dei medici , le sentivo appena , le parole erano ovattate e io mi contorcevo su quel lettino d’ospedale urlando parole contro chi mi si avvicinava , persino contro Basil mio marito e contro mia sorella Amber.
<< Andatevene via ho detto ! >>
Urlavo di voler stare sola , se dovevo morire non volevo spettatori .
Mia sorella maggiore con le lacrime agli occhi mi strinse le mani mentre mio marito dava un pugno contro il muro , in quel momento esatto , nel momento che il pugno aveva toccato con violenza il muro bianco, entrò il dottore di famiglia , un uomo sulla quarantina con i capelli castani e un po’ brizzolati , mi sorrise caldamente , lui aveva fatto nascere i miei tre figli.
<< Allora , abbiamo l’esito .. Lei è incinta >>
Improvvisamente fu come se il dolore fosse sparito dal mio corpo , alzai di poco il busto mentre delle goccioline di sudore cadevano dalla fronte.
< CHE COSA ?? >>
Alex , il mio dottore mi sorrise ripetendomi ciò che aveva detto prima.
<< E c’è di più >>
Aggiunse guardandomi con preoccupazione e stupore.
<< Sei già in travaglio >>
Okay , se questo era un incubo volevo svegliarmi in quel momento , ma non lo era.
<< Dobbiamo farti partorire immediatamente ,  o perderai il bambino >>
Quelle parole per me furono come una lama dritta nel cuore , non potevo credere a ciò che avevo sentito , non ricordo come fosse accaduto , improvvisamente mi ritrovai sul lettino della sala parto con mio marito affianco che mi stringeva la mano mentre mia sorella era tornata a casa con i miei figli.
<< Ora , appena lo dico spingi.. Lo sai già come si fa >>
Disse ammiccando al fatto che io ero già mamma di tre bimbi. E poi avvenne , venne il momento di spingere, passai quasi un giorno intero prima che mia figlia decidesse di venire alla luce , le mie urla le avranno sentite sicuramente per tutto l’ospedale .
<< E’ nata , è una femminuccia >>
Disse il dottore sorridendo e porgendo la bambina ad un ostetrica , in breve venne lavata e messa in un asciugamano rosa , mio marito tagliò il cordone e poi la venne a portare nelle mie braccia , era bellissima aveva gli occhi grandi come le  biglie di mio figlio Colin erano di un colore castano talmente chiaro che visti al primo imbatto parevano gialli, era stupenda .
 
POV ALEXIS 
Quando venni al mondo mia mamma non sapeva della mia esistenza , non sapeva che io stavo sviluppandomi dentro di lei , la conseguenza della gravidanza fu la mia nascita prematura di un mese , mamma mi ha detto che dovetti rimanere una settimana in ospedale prima di poter uscire e andare a casa.
<< Sorellina , Allyson ? che fai apri >>
Urlai io battendo un pugno alla porta che conduceva nella mia stanza , Allyson è mia sorella maggiore , la odio quando si chiude in camera nostra e non mi fa entrare , improvvisamente mia sorella stufa delle mie urla apre la porta , una ragazza più grande di me di quattro anni mi guarda da capo a piedi , i suoi capelli le cadono sulle spalle , come i miei sono di un biondo oro .
<< Entra nana >>
mi sorride facendomi spazio e io obbedisco , in casa non vengo mai rispettata , sono la più piccola , quella che non doveva nascere e che è arrivata all’improvviso , quando mio fratello maggiore aveva cinque anni e mia sorella solo tre.
<< Che facevi ? >>
Domando sedendomi sul mio letto , la guardo ridere e mostrarmi una sigaretta.
<< Mamma ti uccide >>
Dico sorridendole , Allyson ricambia al sorriso e si siede sul suo letto.
<< Non lo farà.. lei mi venera >>
Dice sadica , Allyson si vanta perché quando mamma era in cinta di lei andava in giro a dire orgogliosa ‘’ E’ una bimba , finalmente non vedo l’ora che nasca ‘’ , e si nostra madre voleva con tutta se stessa una femminuccia e Allyson è stato un dono per lei , mentre io sono solo il miracolo piombato all’improvviso e che nessuno voleva.
<< Cos’hai da guardare ? >>
Mi chiede mia sorella osservando il mio viso , mi ero incantata a guardarla e a pensare alla sua fortuna di essere amata .
<< Nulla , pensavo >>
Dissi prendendo un giornalino e iniziando a sfogliarlo , la porta della nostra camera si aprì e comparve mio fratello Colin seguito dal gemello Gary.
<< Che fate voi ? >>
Chiesero i due entrando in camera , quello era sconfinamento , era vietato per i maschi entrare in camera mia e di mia sorella , solo papà poteva.
<< Smamma >>
Ringhiò Allyson  , ora nessuno di noi quattro andava d’accordo , ma io e mia sorella avevamo una cosa in comune ,  l’odio per chi entra nella nostra cameretta senza un preciso permesso.
<< No , che avete le cose da ragazza da nascondere ? >>
Provocò Gary , io mi sedetti sul mio letto osservando con astio mio fratello , mi sorrise , più che un sorriso era un ghigno , sfortunatamente eravamo soli in casa , mamma e papà erano a lavoro , insieme gestiscono un ristorante.
<< Cosa guardi Errore della natura >>
A quella frase abbasso il capo , errore della natura era il nome che mi aveva dato Colin il primo giorno che arrivai a casa , naturalmente non lo ricordo , ma ci sono cresciuta come se fosse un secondo nome.
<< Stronzo ! >>
Urlo saltandogli addosso fino a farlo cadere a terra.
<< Alexis >>
Mia sorella cerca di fermarmi bloccandomi per un braccio , ma non ci riesce , anche se io e mia sorella potevamo non andare d’accordo , alla fine eravamo come due sorelle normali , parlavamo di ragazzi , ci rubavamo gli smalti ecc.. Avvolte abbiamo litigato anche per lo stesso ragazzo , ma ci siamo sempre volute bene .
<< Lasciala Colin >>
Urlò Allyson afferrando un braccio di mio fratello che voleva darmi uno schiaffo.
<< No , è un animale mi è saltata addosso >>
<< Tu l’hai provocata >>
Urlò Allyson strattonandolo , Gary rimase fermo all’entrata della porta osservandoci , lui era il più tranquillo di casa mentre Colin era un vero e proprio selvaggio .
<< Dai lasciala >>
Disse poi Gary , aveva uno sguardo pallido e i capelli neri erano gli unici a colorare il suo viso bianco, Colin diversamente aveva il viso un po’ più colorito , non ho mai capito il motivo di tanta differenza tra i due gemelli , ma nonostante ciò avevano entrambi lo stesso colore di capelli e  occhi , occhi castani come nostro padre Basil , lui è nato alle Hawaii e conobbe nostra madre quando lei e la zia Amber andarono a farsi la loro prima vacanza da sole , si conobbero una sera e da allora non si separarono mai più.
<< E va bene .. Ma non finisce qui >>
Disse lui alzandosi da sopra le mie gambe e uscendo dalla stanza sbattendo la porta.
<< Lascialo perdere, è stupido lo sai >>
<< Si , credo che sia geloso di me >>
Azzardai , in effetti lui non voleva un’altra sorella o fratello che sia , insomma io ho un po’ rovinato le loro vite con la mia nascita.
<< Si >>
Rise mia sorella , e io feci lo stesso sedendomi sul letto.
<< Ehi , vuoi vedere una cosa ? >>
Mi chiese balzando sul letto vicina a me .
<< Okay , spara >>
Dissi curiosa , mia sorella cacciò la lingua , inizialmente non capì cosa volesse , ma il luccichio che mi colpì gli occhi mi fece trasalire.
<< Sei matta ? Hai fatto il piercing alla lingua ? >>
Lei annuì sorridendomi.
<< Ti piafe ? >>
Mi chiese tenendo la lingua fuori dalla bocca , scossi il capo.
<< Vuoi morire presto ? Mamma e papà se lo vedono te lo strappano con le pinze >>
Allyson improvvisamente rimise la lingua dentro la bocca e rise.
<< No , se una mocciosa come te non spiffera tutto .. Perché non ne fai uno anche tu ? >>
Scossi il capo , poi ci pensai e le sorrisi.
<< Magari qui >>
Alzai la maglietta per mostrare l’ombelico , Allyson annuì  prima di dire :
<< Sei ancora una mocciosa tu. Non puoi >>
Mi rimisi la maglia al posto e le saltai addosso , cademmo insieme sul letto e iniziammo a farci il solletico.
Ora ricordare certe cose a distanza di tre anni pare una cavolata , una cosa che può capitare a tutti , sedersi avanti un bel panorama e farsi annegare dai ricordi , ma se qui ricordi avvolte si trasformano in qualcosa di diverso ? In qualcosa di triste che non ti fa continuare a parlare perché la gola inizia a bruciare ? Non sono solo ricordi , sono attimi della nostra vita che fanno male , tanto da farti mancare il respiro.
 

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: SheilaPhoenix