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Autore: ethelsgonnabeokay    14/12/2012    3 recensioni
Nuova stupida storia scritta da una stupida autrice... che sarei io D:
Allora, so che è un'idea folle, ma adoro Harry Potter e non ho resistito!
Spero che vi piaccia ^^
Capitoli:
#Giorno 1-La prova inaspettata.
#Giorno 2-Come si fa a beccarne una da sola? L'acchiappi al lazo?
#Giorno 3-Apri le danze, vero? Chi è che ti ha invitata?
#Giorno 4-Giusto... Ehi! Vuoi venire al ballo con me?
#Giorno 5-Tu sei una ragazza...
#Giorno 6-Vunralbllocommè?
#Giorno 7-Il Ballo del Ceppo.
Ultimo capitolo aggiunto
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gohan, Videl | Coppie: Gohan/Videl
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Giorno 7 - Il Ballo del Ceppo


La domenica mattina era, per definizione, la mattina in cui si dormiva fino a mezzogiorno e oltre. Qualche ora in più di sonno non avrebbe sicuramente fatto male a Gohan e Videl che, eccitati e impauriti dagli eventi di quel giorno, non avevano chiuso occhio fino a un'ora tarda. Ma, a differenza del ragazzo, Videl venne svegliata dal cellulare che aveva abbandonato acceso sul comodino la sera prima, sperando in un messaggio.

Alla fine, fu la suoneria del cellulare l'unica cosa che sentì.

Quando vide il nome che lampeggiava sul display, provò una sorta di deja-vu. Stava succedendo la stessa cosa di quel venerdì, ma sarebbe stata molto, molto peggio, perché quello era il giorno.

Videl non ebbe la forza di parlare al cellulare per più di un paio di minuti. Venire svegliata alle sette di domenica era già brutto anche senza contare un'amica pazza con tendenze omicide e che respirava shopping.

Chiuse gli occhi, premendo il viso contro il cuscino. Poi sentì la vibrazione del cellulare e il messaggio “Dieci minuti e arrivo”, che la costrinse a buttare via le coperte e spingersi giù dal letto.

Dieci minuti più tardi (li aveva cronometrati e non c'era stato neanche un decimo di secondo di ritardo) Erasa l'aveva trascinata fuori di casa, sostenendo che avrebbe dovuto passare almeno due ore dall'estetista nonostante il suo trucco fosse perfetto.

La mattina passò nello studio dell'estetista, tra sangue e dolore e sangue e altro dolore. Più tardi, verso mezzogiorno, le ragazze fecero una pausa (fin troppo breve agli occhi di Videl, fin troppo lunga agli occhi di Erasa) durante la quale la bionda volle sapere la descrizione dettagliata del modo in cui Gohan l'aveva invitata.

Alla fine del racconto, storse il naso. -Non c'è stato neanche un minimo di romanticismo, vero?

Videl alzò le spalle, allontanando il ricordo degli ultimi momenti della sera prima. -Sai benissimo che le cose sdolcinate non mi piacciono... e poi, perché ci dovrebbe essere stato qualcosa di romantico?

Erasa le rivolse uno sguardo pieno di cose sottintese, che la indusse a troncare la discussione, passando a un argomento molto più importante e odioso: quali programmi aveva per il pomeriggio?

-Non saprei... magari facciamo un giro in centro per vedere cosa c'è, poi potremmo andare a casa tua per preparaci.

“Posso sopportare tutto, ma non una nuova uscita di shopping” -Sono quasi le due... forse è meglio che ci muoviamo...

“Non funzionerà, non funzionerà, non funzionerà...”

Ma le preghiere di Videl vennero accolte, ed Erasa esclamò: - È tardi!- e comincio a correre via in stile Bianconiglio.

L' “Alice” della situazione non fu mai così contenta di seguirla.

Più tardi, intorno alle sette di sera, le ragazze erano quasi pronte: dovevano solamente ripassare i capelli con la piastra (che Erasa teneva sotto sequestro da almeno un'ora), mettere quelle odiose scarpe con il tacco che raggiungeva i due metri e mettere il rossetto... già, mancavano anche i loro cavalieri, ma non era la cosa più importante in quel momento.

-Ma non sei eccitata anche tu?- squittì la bionda mentre cercava di bruciarsi i capelli.

Videl sospirò e mormorò qualcosa di indecifrabile tra i denti.

-Su con la vita! Oggi dovremo anche ballare... a proposito, come sono andate le tue lezioni?

“Ma quali lezioni? Non sono andata neanche alla prima...” -Diciamo...

-Allora sorridi e dì ai ragazzi di sbrigarsi, che è tardi!

La ragazza prese il cellulare, cominciò a comporre il numero... e lo abbandonò, lasciandolo cadere sul suo letto. -Chiamali tu, va bene?

Erasa, che non si era accorta del gesto improvviso, sbuffò e prese il suo telefonino.

Quasi un'ora dopo, dame, cavalieri e cavalli (l'autobus della scuola, ma sorvoliamo) erano a scuola. La sala era gigantesca, ma non erano le dimensioni a preoccupare Videl: era la quantità di persone che, dentro, aspettava solo che loro entrassero... non si sentiva molto bene.

-Non ce la faccio.- sollevò lo sguardo, accentuato dalla matita nera che Erasa le aveva messo a forza, su Gohan. -Non so né ballare né fare nient'altro, e sono sicura che cadrò subito con queste scarpe spropositate... farò una figuraccia.

-Saremo in due a farla allora, credi che io sappia ballare meglio di te? Comunque, credo che per questo tipo di ballo basti riuscire a girare a tempo.

La ragazza riuscì a ridere, prima di mandare di nuovo un'occhiata fuori di lì. -Non uscirò lo stesso però...

Gohan la circondò in un goffo mezzo abbraccio. -Ci sono io.

A quel punto Erasa, elettrizzata, avvertì tutti quanti che era ora di uscire.

Il primo ballo fu meglio del previsto, soprattutto dato che il cervello di Videl sembrò dichiarare blackout durante tutto il ballo, un po' per il nervosismo, un po' per il fatto che Gohan era a pochi centimetri da lei.

Quando la canzone finì, però, la pista era piena di persone, così riuscirono a sgusciare via senza essere visti.

-Dove sono Erasa e Shapner?- chiese il ragazzo, guardandosi intorno.

-A godersi la festa- rispose immediatamente Videl, che si era abbandonata su una sedia come se avesse ballato per ore e ore. Sapeva benissimo che quei due avevano un cotta reciproca, proprio come lei e... ok, forse non proprio come loro.

-Balliamo?- si sentì chiedere. Gohan riuscì a evitare sia il pugno che la scarpa con il tacco diretti alla sua testa. -Calmati, stavo solo scherzando!

-Beh, non sei per niente divertente!

Gohan rise nel sentire il tono scandalizzato di lei. -Ti ho detto che stavo solo scherzando... andiamo fuori?

Videl annuì. -Non so cosa farei per togliermi di torno tutta questa gente...

Il cortile della scuola non era proprio desolato, anzi, c'erano tante coppiette felici quanto erano i cespugli, ma era sicuramente più calmo della sala. Riuscirono comunque a trovare un posto pressoché abbandonato dove sedersi.

-Credo di poter dire che odio sempre di più le feste- fece Videl, che sembrava avere tutta la vivacità di uno zombie.

-Non sono così male, alla fine...

-Dimmi una sola cosa buona che questa festa ha portato.- lo interruppe lei, con aria di sfida.

-Beh, prima di tutto sono finalmente riuscito a rimanere solo con te per più di cinque secondi senza che nessuno ci interrompesse- sorrise Gohan. -Sai quanto tempo c'è voluto perché riuscissi a invitarti?

Videl si sentì improvvisamente a disagio, e sperò di non essere arrossita, o almeno che lui non la vedesse. -E poi?

-Poi, durante una festa è facile trovare un posto appartato per non fare una figuraccia davanti a tutta la scuola...

-Figuraccia?

“Non vorrà davvero...”

Gohan prese un lungo respiro. “È il momento”. -Videl, ci siamo sempre considerati migliori amici, ma... non credo che per me tu sia solo un'amica. Insomma, ti voglio bene, non mi fraintendere...- “Non devo perdermi ora” -Però, quello che provo per te non è minimamente paragonabile a quello che provo per i miei altri amici... c'è sempre qualcosa di più tra me e te... Insomma, più che amicizia, per te provo qualcosa che potrebbe essere amore. Non so se tu sei d'accordo, ma...

Lo zittì posandogli un dito sulle labbra.

“Non svenire adesso” disse a sé stessa, prima di deglutire. -Forse... credo di... provo le stesse cose anch'io.

Timide e inesperte, le loro labbra si sfiorarono, e gli ultimi neuroni di entrambi andarono a farsi benedire. Si staccarono di pochi centimetri solo quando ebbero bisogno di respirare.

“Maledetto ossigeno” pensò vagamente Gohan.

Erano entrambi senza fiato e con il viso rosso, ma si slegarono comunque dall'abbraccio e si costrinsero a mettersi in piedi. La mano di Videl trovò quella di Gohan, la strinse.

Sembrava ancora tutto incredibile, ma... era vero.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Angolo autrice Ce. L'ho. Fatta.
Ciao a tutti... non riesco a credere che sia già finita T.T
Essendo questo l'ultimo capitolo di questa storia, ci tengo a ringraziare tutte le persone che mi hanno sostenuta. Prima di tutto, le mie recensitrici (?) affezionate (?): Heavenly97, angyp, mikchan, Sayuri Ocean, Darma, Rudy Nazzumi, rihanna_21, Misaki_, Frulallas, Empress G, franceschina12 e Alex J e le 5 persone che l'hanno aggiunta tra i preferiti, chi l'ha messa tra i ricordati e i 10 che l'hanno aggiunta tra le seguite... Vi adoro tutte c: 
Intanto, ho cominciato una nuova raccolta [URL=http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1406827&i=1]qui[/URL] e una [URL=http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1382957&i=1]long[/URL]. Sì, zero pubblicità u.u
Ok, spero seriamente che questa storia vi sia piaciuta, fatemelo sapere c:

Alla prossima,
Ethel

   
 
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