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Autore: micetta3000    01/07/2007    7 recensioni
sono sempre io lulu e pubblico come al solito dal com di micetta 3000!!! spero vi piaccia questa pne-shot triste ma mooolto romantica!! Buana lettura!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ricordi Driin!Driin! Il suono prepotente della sveglia irruppe nella mia stanza,ma io mi rifiutavo categoricamente di ascoltarlo.DRIIN!DRIIN!uff! cercai a tentoni la sveglia per disattivare l’odioso suono,con un clic la spensi e mi preparai ad alzarmi.Il motivo per cui con tanta forza rifiutavo il risveglio era il meraviglioso sogno di quella notte….il meraviglioso sogno che mi cullava tutte le notti….un sogno con un nome e un cognome :Edward Cullen, il mio amaro sogno, il mio dolce incubo…..mi scostai di malavoglia dalle mie fantasticherie e cominciai a prepararmi per andare a scuola, ma prima mi avviai verso la finestra,per vedere se c’era il sole,come tutte le mattine da quando conoscevo Edward.Sbirciai timidamente dalla finestra e…..quasi caddi a terra dallo stupore, ma fortunatamente”qualcuno”mi afferro appena in tempo!”Sei incredibile, la prima cosa che fai di prima mattina è tentare di buttarti dalla finestra? La vita con me ti annoia cosi tanto?”il mio angelo salvatore accompagno queste sue parole con un sorriso che illumino tutta la stanza,era gia abbastanza per farmi andare in tilt.”io…be…”cincischiai incapace di dire qualcosa di sensato”…non mi aspettavo certo di trovarti fuori dalla mia finestra alle 8 del mattino!!!!”dissi arrossendo,mi ero appena accorta del mio look disastroso:ero in pigiama e durante la notte qualcuno doveva aver fatto esplodere qualcosa nei miei capelli,visto il loro stato.Lui sorrise di nuovo.”sorpresa!!”disse “oggi ho pensato di venire a prenderti prima…ho in serbo una sorpresina niente male….sempre se ti va ovviamente… “..ovviamente sapeva gia,e lo sapevo anche io,che non poteva non andarmi…”sono pronta a qualsiasi avventura… a patto che tu mi conceda 5 minuti umani…per…diciamo inventare una scusa per non andare a scuola, a questo punto farmi spennare da charlie e….rendermi presentabile!!”mi guardo dalla testa ai piedi,facendo scorrere lo sguardo sul mio pigiama sgualcito, sui miei capelli in disordine…io arrossivo sempre di più,ormai fissavo paralizzata il pavimento”posso concederti 5 minuti per charlie e il resto…”mentre parlava si avvicinava sempre di più,ed il mio cuore,come sempre, comincio a battere forsennatamente”ma in quanto al tuo aspetto..” mi sfioro una guancia con la sua…”ti assicuro che va benissimo cosi com’è.”mi accarezzo lentamente il collo e la schiena e infine sfioro lentramente le mie labbra con le sue,non esisteva al mondo ghiaccio più caldo delle sue labbra.quando si stacco da me, mi sentii svenire ma per fortuna c’era lui a tenermi “ok, dammi solo un secondo…”riusciva sempre a convincermi,devo ammettere che non era poi tanto difficile….pensandoci bene valeva la pena aver ascoltato la sveglia quella mattina! Lui si sedette sul mio letto,che in confronto a lui appariva ancora più misero,” fai con comodo,ho tutto il tempo del mondo”ed era realmente cosi. scesi le scale di corsa,cosa che vista la mia goffagine non avrei dovuto fare,ma per fortuna non caddi.Arrivai in cucina e trovai Charlie seduto sulla poltrona, guardava la pagina sportiva del giornale il che voleva dire che non c’era momento peggiore per disturbarlo…specialmente per dirgli che non andavo a scuola.Pensandoci bene ,perché non andavo a scuola!? Avevo circa un secondo per inventare una scusa credibile prima che Charlie notasse la mia patetica e imbarazzata figura che lo scrutava in silenzio, la scusa migliore ,e l’unica che mi veniva in mente ,era inventare qualche problema di salute e sperare che non volesse controllare.”Coraggio Bella”pensai “una bugia vale bene una giornata con Edward!!”presi coraggio “Papà….“dissi esitante.Lui si giro verso di me”ehi Bells buongiorno!Ma non hai visto che ore sono?arriverai in ritardo alle lezioni!Sbrigati ti do un passaggio con L’auto di servizio cosi eviti il traffico!” accidenti!Proprio oggi doveva mostrarsi cosi premuroso?! ”ehm… no papà… è che stamattina non mi sento troppo bene, ho mal di testa…”cercai di assomigliare a qualcuno con il mal di testa ma non potevo scegliere un disturbo meno simulabile di questo.Charlie mi guardo preoccupato”vuoi che ti acompagni al pronto soccorso?Probabilmente ci sarà il dottor Cullen…” no,voglio che mi lasci andare con il figlio!!! ”No papà…” illuminazione!! ”sai…sono cose da donne..” Charlie afferro al volo ”Ah…be…allora credo…si. Ok, rimani casa…se ti serve qualcosa io..” Niente può mettere in difficoltà un padre come le “cose da donne”,povero Charlie! “Non preoccuparti papà,me la caverò benissimo da sola ho solo bisogno di un po di riposo!” e con Edward mi riposerò sicuramente! ”ok Bells fai attenzione,io vado” “ciao papà”.Appena Charlie varcò la soglia di casa andai subito a prepararmi e un attimo dopo risali in camera mia.Edward era ancora seduto sul mio letto, immobile e sorridente come lo avevo lasciato.”tutto a posto con Charlie!”gli dissi con un gran sorriso che pero impallidiva di fronte al suo.”si,ho sentito tutto..”disse divertito.Come non detto.. ”cosi sarei una cosa da donne?credevo di essere qualcosa di un tantino più esclusivo…”odiavo quando si prendeva gioco di me, ma era cosi affascinante …”be, non sono riuscita a trovare una scusa migliore…e poi non farti strane idee,ormai sei mio prigioniero”lui mi regalo un meraviglioso sorriso sghembo.Sapeva che era esattamente il contrario,ero io a non potere e a non volere scappare da lui,”allora dove mi porti di bello?” dissi spezzando il silenzio.” lo vedrai presto” disse enigmatico”allora sei pronta per andare?” ”si!!” dissi senza esitazione non aspettavo altro.Guardai fuori dalla finestra e mi accorsi soltanto in quel momento che un pallido sole illuminava il pavimento della mia camera.Lo guardai perplessa ma lui mi rassicurò con lo sguardo.Era evidente che aveva capito cosa mi frullava in testa.”Non preoccuparti per il sole direi che il posto dove siamo diretti è…decisamente non affollato.” non sapevo se rallegrarmene o meno.ma mi fidavo di lui cecamente.”andiamo con la mia macchina o con la tua?”gli chiesi con finta noncuranza.In realtà conoscevo la risposta.”be…veramente pensavo mi considerassi un po più veloce di una banale auto ma se vuoi definire le mie spalle cosi..fai pure!”mi disse ridendo sotto i baffi.Soltanto sentendo la parola veloce mi venne la nausea. ”spero che la tua auto sia a prova di nausea…” gli dissi sprezzante,lui si avvicino a me lentamente inchiodandomi con lo sguardo,non respirai più.”direi invece di essere a prova di Bella…” non mi diede neanche il tempo di replicare, mi prese in braccio con uno scatto fulmineo,e in un attimo eravamo fuori dalla porta,chiusi gli occhi e respirai lentamente,ero decisamente sua prigioniera.Sentivo l’aria fresca del mattino che mi scompigliava i capelli,le mani forti di Edward mi ancoravano alle sue spalle con una stretta leggera ma sicura.Mi sforzai di non pensare a niente,se non alla bellissima giornata che mi si presentava davanti,oltretutto il pericolo nausea era ancora in agguato,era decisamente meglio non pensare alla vertiginosa velocità con cui ci stavamo spostando.Dovevo ammettere che in fin dei conti sfrecciare sulle spalle di Edward mi piaceva.Lui si muoveva con tale scioltezza da darmi l’impressione di viaggiare sulle nuvole,inoltre poter condividere con lui questa sua capacità mi faceva sentire più vicina a lui,più vicina al suo mondo,alla sua perfezione,riuscivo quasi ad illudermi per un attimo di essere io a correre,invece che lui a portarmi sulle sue spalle…chissà cosa provava lui mentre correva.Sperare che un giorno avrei potuto camminargli accanto a quella velocità era uno splendido sogno,era la ragione per cui continuavo a vivere felice al suo fianco.Dato che lui non voleva prendere in considerazione questa possibilità,dovevo crederci io per tutti e due,ma non m’importava avevo abbastanza speranza,ne avevo anche per lui…..”Bella?” il suono della sua voce mi riscosse dai miei pensieri.”Bella stai bene?Vuoi che ti aiuti a scendere?” mi chiese con immensa dolcezza.Evidentemente ero cosi immersa nei miei pensieri da non accorgermi che si era fermato.Apri lentamente gli occhi e…rimasi letteralmente fulminata ed estasiata.Il paesaggio sul quale i miei occhi si spalancavano era quanto di più stupefacente avessi mai visto in vita mia.Mi lasciai scivolare lentamente dalle sue spalle,rischiai di cadere,ma non mi importava mi sembrava che i miei occhi fossero troppo piccoli per accogliere tutto quello splendore.Davanti a me si estendeva un immensa distesa di violette che, illuminate dai raggi del sole, sembravano splendere come piccoli diamanti dalle immense sfumature,più in la potevo scorgere delle margherite,delle fresie,delle candide campanule bianche….era bellissimo, la radura dell’anno prima impallidiva di fronte a quello splendore.Mi voltai lentamente verso Edward con lo sguardo pieno di gioia e meraviglia.Ma non c’era un limite alle sorprese che mi aveva preparato quel giorno.Edward,un Edward identico a quello della radura ,splendidamente illuminato dal sole,stava stendendo una tovaglia quadrettata sull’erba e i fiori,e vi disponeva sopra piatti,bicchieri,posate…non pensavo che avrei mai potuto vederlo armeggiare con quegli oggetti in mano.Lui si accorse che lo stavo osservando stupita.Alzo il suo viso d’angelo,che sembrava scolpito in uno strano granito lucente,e mi sorrise.”madamoiselle,le andrebbe di unirsi a me per un pic nic?Non si preoccupi per oggi sarà soltanto lei a mangiare!”mi rivolse uno sguardo malizioso.Io non riuscivo a parlare.Era troppo bello per essere vero.Ma d’altronde,quante volte avevo ripetuto questa frase da due anni a questa parte? “Edward è…è…” non trovavo le parole.”perfetto?Splendido?Meraviglioso?” mi anticipò lui.Si alzo con uno scatto fulmineo,e mi fu subito di fronte.Era a pochi centimetri dal mio viso.Se prima non riuscivo a parlare figuriamoci adesso. ”Certo ammetto che il paesaggio è superbo,ma lo spettacolo più bello rimani sempre tu,amore mio.”La sua voce era una cucchiaiata di miele, zucchero per le mie orecchie,melassa per il mio cuore. Con una mano colse una violetta e la mise fra i miei capelli.Gli sorrisi con tutto l’amore possibile,e quando riuscii a respirare di nuovo regolarmente, gli dissi “Grazie.Forse è ancora poco per tutto questo ma…Grazie. È il meglio che riesco a fare con te cosi vicino” lui mi sorrise e tornò ad accomodarsi accanto alla tovaglia.Non mi sarei mai abituata al suo splendore sotto i raggi del sole.Mi accomodai vicino a lui .Mi accorsi che stava mettendo qualcosa nei piatti. ”Edward hai anche cucinato?!?” gli chiesi tra lo stupito e l’allarmato.Non smetteva più di stupirmi.”ma certo! Credevi avessi portato piatti e tovaglia solo per fare scena!!?Dai non fare quella faccia!Ti giuro che tutti i cibi sono assolutamente vegetariani…almeno per noi vampiri!!”Aveva preparato di tutto.Toast,tramezzini,insalata…”Ma dove avevi messo tutta questa roba?”per quanto Edward fosse una creatura stupefacente dubitavo che fosse capace di far apparire le cose dal nulla.”le ho preparate stamattina,prima di venire a prenderti e le ho nascoste dietro quella quercia” indico col dito uno degli alberi più grandi e stupefacenti che avessi mai visto.Aveva grandi rami nodosi, neanche una tempesta avrebbe potuto sdradicarlo,neanche la più violenta burrasca.“Edward questo posto è bellissimo,sembra quasi..senza tempo.”osservai lui e la sua stupefacente perfezione, lui mi guardo e d’un tratto nei suoi occhi si insinuo una vena malinconica.”Be” disse “non sei esattamente fuori strada.Fu carlisle a farmi scoprire questo posto,poco dopo avermi…” cercava le parole più giuste “..subito dopo avermi morso.”Lo vidi osservarmi di sottecchi.”Avevamo bisogno di un posto abbastanza vasto e isolato in cui lui potesse insegnarmi a controllare la velocità e la sete” lui mi guardo,io lo ascoltavo rapita “ quindi possiamo dire che questa radura e quest albero hanno più di un secolo!!”sorrise e mi guardo.”Fu proprio carlisle a piantare quella quercia.Noi vampiri, e in particolare Carlisle, amiamo la natura.Per via della nostra infinita esistenza,vediamo tutto intorno a noi cambiare,evolversi…” mi scrutò profondamente.”…morire.” sussultai.La sua voce suonava cosi triste cosi tormentata… se in quel momento fossi morta, non avrei provato pena per la mia vita che si concludeva troppo presto, ma per la tristezza che La mia morte gli avrebbe procurato.”Soltanto la natura con le sue stagioni,con il suo ciclo vitale stabile rimane immutata..e ci accompagna nell’arco della nostra vita eterna.” Cercai,guardandomi intorno,di scorgere qualche traccia della sua vita passata,qualche segno di lui, di come aveva vissuto,di cio che aveva pensato,provato mentre io ero ancora lontana da lui anni luce.Quando ero ancora lontana dalla vita anni luce. ”A cosa pensi?” chiese curioso.Forse gli sembrava ancora strano non potermi “leggere“. ”Cercavo qualche indizio della tua vita passata…di cio che hai fatto prima che arrivassi nella tua vita.” gli risposi timida ” lui mi guardo con occhi dolci e amorevoli. “tutto quello che ho fatto prima di incontrarti non ha lasciato segni perché non è stato importante.” mi strinse dolcemente a se. ”proprio per questo ho deciso di portarti in questo posto. Per lasciare finalmente una traccia della mia esistenza in questo mondo…ma specialmente non della mia esistenza ma della nostra ,della tua.” mi prese per mano e mi portò ai piedi dell’immensa quercia secolare. Raccolse da terra un piccolo sassolino acuminato e fece qualcosa che avevo visto fare soltanto nei vecchi film d’amore, incise sulla ruvida corteccia questa iscrizione: “when the lion fall in love whith the lamb….all began…so the lion start to remember….” presi il sassolino dalle sue mani e scrissi “…. and the lamb start to live and love.” lui mi guardo e mi sorrise.Mi baciò teneramente. Trent’anni dopo in una radura fiorita due bambini giocavano all’ ombra di una grande quercia. Una donna li osservava da lontano mentre riponeva una tovaglia da pic nic in un cestino.”Mamma,Mamma!!” “Cosa c’è Eddy?” “Mamma guarda cosa abbiamo trovato!! Dai! Sbrigati!!” La donna raggiunse i due bambini all’ ombra della quercia.”Cosa avete trovato bambini!” “guarda!” i bambini le indicarono un punto dell’ albero La donna sorrise e lesse:” when the lion fall in love whith the lamb…all began. So the lion start to remember..and the lamb start to live and love.” “ mamma cos’è?” la donna guardo i due bambini e disse “ non è niente… solo un ricordo…” Accarezzo lentamente la corteccia rovinata dell’albero,dolcemente,con il dorso della mano..”solo un ricordo.”ripetè piano.
  
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