Anime & Manga > Ranma
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Autore: Mana Sputachu    14/12/2012    4 recensioni
Have you seen my childhood?
I'm searching for that world that I come from
'Cause I've been looking around
In the lost and found of my heart...
Childhood – Michael Jackson

#6. "Se durante i primi anni in viaggio era stato tutto un gioco, ora le cose erano decisamente diverse: suo padre aveva molte aspettative su di lui, aspettative che Ranma non condivideva. Voleva poter decidere per se stesso, commettere i suoi errori, fare le sue scelte. Ma Genma sembrava aver deciso per lui senza neanche interpellarlo, ed era la cosa che più irritava il ragazzo. Non condivideva le scelte che il padre gli aveva imposto, o quantomeno non ne era ancora sicuro; Genma non gli aveva nemmeno dato il tempo di assimilarle e ragionarci. Quello che davvero detestava era il non poter decidere da solo cosa era meglio per se stesso.
E ora si ritrovava con una vita pianificata nel dettaglio, che lui non aveva chiesto."
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ranma Saotome
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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5. I'm searching for that wonder in my youth.
 
Ranma ha pochi ricordi di sua madre.
Suo padre Genma, che voleva fare di lui un uomo – benché la sua idea di vero uomo fosse del tutto personale ed opinabile, nonché incomprensibile a un bambino di sei anni, lo aveva portato via da casa troppo presto per un viaggio di allenamento intorno al mondo.
Questo aveva fatto sì che Ranma serbasse pochi ricordi della madre; alle volte il piccolo quasi faticava a ricordarne il viso, o il profumo che usava, il tepore di un suo abbraccio.
L’unica cosa che ricordava bene, però, era la ninna nanna che sua madre gli cantava la sera quando non riusciva ad addormentarsi.
Non sapeva bene le parole, ma ricordava la melodia; e così certe notti, accoccolato nel suo sacco a pelo, canticchiava sottovoce quel motivetto, cercando di allontanare la nostalgia di casa e il desiderio di riabbracciare la mamma – perché non è roba da veri uomini, direbbe Genma.
 
 
Ancora oggi Ranma ha nostalgia di sua madre.
Vorrebbe rivederla, riabbracciarla, ma non può. Perché secondo suo padre non è ancora un vero uomo – ma soprattutto ha una paura viscerale della possibile reazione di Nodoka riguardo la loro maledizione.
Perché un uomo che diventa donna con dell’acqua fredda è tutto tranne che virile – e merita di fare harakiri.
E per questo Ranma odia profondamente suo padre.
E così certe notti, quando non riesce a prendere sonno, si ritrova accoccolato tra le coperte del suo futon a canticchiare quella vecchia ninna nanna. Sperando di prendere sonno, sognando di quand’era bambino e la mamma la cantava per lui. Sognando di allontanare la nostalgia, almeno per un po’.
 
 
 
 
 
 
 
 
Non so quanto IC possa essere Ranma in questa flash, abituati come siamo a vederlo dormire in maniera scomposta… ma mi piace immaginarlo così, nei suoi momenti di solitudine più profonda. Il fatto che non li mostri non vuol dire non ne abbia :)
Scritta come sempre per il 500themes_ita con il pompt 311. Canterò per il bambino .
Spero vi piaccia :)
 
Mana
   
 
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